mercoledì 28 ottobre 2015

Recensione #91 - Anna di Niccolò Ammaniti

Buon pomeriggio lettori, in un orario inusuale mi ritrovo qui, oggi, a pubblicare questo post.
Senza troppi preamboli vi lascio con la recensione del libro Anna di Niccolò Ammaniti edito da Einaudi, 284 pagine, di cui potete leggere l'incipit cliccando qui.

Trama: In una Sicilia diventata un'immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri commerciali e città abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un'isola riconquistata dalla natura e selvagge comunità di sopravvissuti, Anna ha come guida il quaderno che le ha lasciato la mamma con le istruzioni per farcela. E giorno dopo giorno scopre che le regole del passato non valgono più, dovrà inventarne di nuove. Con "Anna" Niccolò Ammaniti ha scritto il suo romanzo più struggente. Una luce che si accende nel buio e allarga il suo raggio per rivelare le incertezze, gli slanci del cuore e la potenza incontrollabile della vita. Perché, come scopre Anna, la "vita non ci appartiene, ci attraversa".

Ho letto ed amato Ammaniti anni fa, quando tra un libro universitario e l'altro inserivo letture che potessero farmi staccare la spina dalla frenesia delle sessioni d'esame. Lessi tutto quello che in quel periodo era uscito dalla sua penna e pubblicato. Poi mi sono persa, perchè quando amo un autore e comincio a leggerne di fila più opere arrivo sempre al punto di dovermi prendere una pausa. Forse questa volta la mia pausa è durata un po' troppo visto che mi sono laureata ben undici anni fa, ma, come si dice, meglio tardi che mai.
Complice una trama particolare, un genere nuovo per lo scrittore - distopico - ed un'intervista all'autore fatta a Che tempo che fa che me ne ha fatto apprezzare anche la spigliatezza e la persona, non ho potuto fare a meno di leggere Anna, il suo ultimo lavoro.
Quello che ho sempre amato di Ammaniti è l'estrema ed assoluta capacità di creare dei personaggi forti ed insostituibili; anche in questo caso la sua bravura in questo senso è emersa in modo chiaro.
Anna è una ragazzina in lotta contro qualcosa di più grande di lei: un virus che in pochi anni ha spazzato via completamente il mondo degli adulti, lasciando intatto invece il mondo dei bambini, finche questi non raggiungono la pubertà.
L'ambientazione è quella di una Sicilia piegata dalla distruzione, dai saccheggi, dagli incendi, e popolata principalmente da morti, da bambini e da branchi di cani randagi inferociti.
Gli anni sono quelli del 2020 circa, anni della contaminazione di massa e dell'inizio della fine.
Anna non è sola, ha un fratellino piccolo cui deve badare, cui dovrà insegnare a leggere e a cavarsela in quel mondo quando lei crescerà e la malattia la colpirà, perchè Anna sa che è solo questione di tempo.
Immaginatevi una ragazzina di una decina d'anni che deve cercare cibo, medicine e generi di prima necessità per se e per il fratello, armata solo di una torcia, un diario di consigli lasciatole dalla madre prima che morisse e di tanto, tantissimo coraggio che, per forza di cosa, deve trovare dentro se stessa.
Ed è proprio questo che emerge prepotentemente in questo romanzo: la voglia di farcela nonostante tutto, di non mollare mai e di sperare in un possibile futuro nonostante si sappia di essere segnati.
Saccheggiare case disabitate o, peggio, abitate da scheletri o corpi in decomposizione, trovare riparo in carcasse di auto abbandonate in compagnia di resti umani, attendere che la propria madre nella stanza accanto diventi scheletro; tutto questo non è cosa da bambini, ma per la nuova generazione di sopravvissuti diventa purtroppo la normalità. Bambini solitari che si nascondono dal mondo, altri che vivono in branchi arruolando un esercito di disperati, altri che trovano conforto in fratelli o amici, sono questi i protagonisti di questo libro.
Ognuno con la speranza che qualcuno, da qualche parte nel mondo, abbia scoperto un vaccino per "La rossa".
Questo libro è un pugno allo stomaco, che ci fa immaginare senza troppi giri di parole una situazione catastrofica ma assolutamente verosimile, raccontata con gli occhi dei bambini.
Anna, protagonista indiscussa è il personaggio che il lettore non può non adorare incondizionatamente, per la sua forza, per la sua saggezza, per la sua capacità di reagire anche nelle situazioni più difficili; ed insieme a lei la Sicilia, quella terra normalmente così viva che l'autore sceglie di mostrarci afflitta e distrutta, lontana da quell'Italia che per i bambini rappresenta la possibile salvezza. Lo scopo di Anna è infatti quello di raggiungere la Calabria e con lei ed Astor - il fratellino - affrontiamo il viaggio, da Castellammare a Palermo, da Palermo a Cefalù e poi a Messina, camminando con loro per settimane lungo i tracciati delle autostrade deserte ed incontrando durante il viaggio altri disperati, più o meno innocui, più o meno amici, più o meno pericolosi.
E per chi in Sicilia ci è stato, sarà difficile riconoscere le città che noi tutti conosciamo, nonostante le descrizioni particolareggiate ed assolutamente ben definite che Ammaniti ci regala.
Mi sono chiesta sia durante che a fine lettura se questo possa essere paragonabile ad altri suoi lavori. Per alcuni tratti forse sì, per altri è un'opera così diversa anche solo per provare a farlo; quello che so è che quando l'ho cominciato non sono riuscita a smettere di leggere ed Anna è ancora un po' qui con me, ben definita nei miei pensieri.
C'è chi lo paragona al libro La strada di Mc Carthy che io non ho letto quindi il mio giudizio è scevro da paragoni con altre opere letterarie e questo libro, nel suo essere semplicemente Anna, a me è piaciuto molto!
In generale credo che Ammaniti sia uno di quegli autori che o si ama o si odia, io lo amo!!! E voi?

VOTO: 


lunedì 26 ottobre 2015

Recensione #90 - Florence Gordon di Brian Morton

Buogniorno lettori e buon lunedì, come state? Cosa avete fatto di bello nel week end? Io sono reduce del bookcity, ma non vi svelo niente, ve ne parlerò in un post dedicato! Oggi sono qui per lasciarvi un'altra recensione, anche se in super ritardo: quella del libro Florence Gordon di Brian Morton edito da Sonzogno - che ringrazio per la copia - , 320 pagine.

Trama: Florence Gordon ha settantacinque anni e vive a Manhattan. Femminista ebrea divorziata, scrittrice scorbutica, attivista testarda e orgogliosa, detesta la maggior parte delle cose che la gente trova piacevoli e ama mettere gli altri in difficoltà. Mentre è alle prese con la sua settima fatica, un libro di memorie, un articolo del «New York Times» la definisce “patrimonio nazionale”, catapultandola sotto le luci della ribalta e obbligandola a superare quel fi lo spinato che aveva eretto intorno a sé. La situazione precipita quando i suoi “cari” si trasferiscono da Seattle a New York: il figlio Daniel (che ha snobbato le orme letterarie dei genitori per diventare poliziotto), la nuora Janine (psicologa, pronta ad avere una relazione con il suo capo) e la nipote Emily (che sta cercando di capire cosa fare di una problematica storia d’amore). Tra i quattro, giorno dopo giorno, si intreccia una commedia irresistibile, all’insegna di una crudele sincerità ma anche di una sorprendente complicità emotiva. L’anziana signora, i cui corrosivi commenti sono una sorta di “versione di Barney” al femminile, non risparmia niente e nessuno. E forse proprio per questo i personaggi che la circondano (e i lettori di questo libro) finiranno per affezionarsi a lei e non poter più fare a meno della sua voce

Avevo adocchiato l'uscita di questo libro già a Luglio, quando avevo ricevuto in anteprima dalla casa editrice le uscite previste per il mese di settembre. Mi ha da subito incuriosito questa figura scorbutica dipinta dalla trama. Poi sono uscite le prime recensioni ed i primi pareri totalmente discordanti sia sul libro che sulla protagonista ed ho a maggior ragione sentito la necessità di leggerlo. Devo ammettere però di averlo cominciato con i piedi di piombo e meno aspettative di quelle originarie. Quello che sicuramente mi ha aiutato delle recensioni lette precedentemente alla mia lettura è stata la scoperte di non avere per le mani un romanzo divertente e scanzonato ma, tutt'altro, una lettura molto seria e riflessiva.
Una protagonista particolare quella creata da Brian Morton; Florence Gorgon, scrittrice, femmista, burbera e per niente accomodante preferisce una vita in solitudine piuttosto che vivere circondata dalla falsità della gente. Florence o la si ama o la si odia, senza mezze misure.
La sua autonomia di donna può sembrare brusca ma, in fondo, come biasimare la sua voglia di vivere una vita senza scocciature? Non è quello che tutti vorremmo e che magari non abbiamo il coraggio di fare?
E poi in fondo io tutta questa cattiveria nei confronti degli altri non lo mica vista... Troppo spesso si confonde la schiettezza con la cattiveria. Florence è schietta, diretta, senza falsità, non cattiva.
Sì, magari con Emily - la nipote che più sembra aver capito il carattere della nonna riuscendo a tenerne a bada le sfaccettature più difficili - avrebbe potuto essere a volte meno brusca, ma in fondo è proprio grazie a questi comportamenti della nonna che la ragazza riesce a prendere in mano la sua vita, imitandone i comportamenti più decisi.
Diciamo che sicuramente l'autore non ha creato la famiglia del mulino - che NON esiste - nè la protagonista perfetta che tutto il pubblico avrebbe necessariamente amato e questo credo sia un punto a suo favore. In più se proprio devo dirvela tutta a me sono saltati all'occhio molto di più i comportamenti degli altri familiari rispetto a quelli di Florence.
Vogliamo parlare di Saul? Ex marito della donna, donnaiolo impenitente e con un carisma sotto i piedi capace di chiamarla solo per chiederle favori? O di Janine, la nuora di Florence, che per non dimostrare di adorarla fa finta che le sia indifferente? O di Daniel - figlio di Florence - che non sa vedere ad un passo dal suo naso e che sembra non essere in grado di fare il padre, nè il marito e neanche il figlio?
Ecco, in tutto questo quadretto familiare di certo non perfetto, a me Florence è piaciuta, e molto! Anche perchè, ricordiamocelo, le persone apparentemente forti che attaccano per prime sono di solito quelle che più si rivelano fragili infatti il personaggio di Florence mi ha fatto molta, moltissima tenerezza, quando sono iniziate ad emergere le sue debolezze.
Florence non è scevra da paure o dolori, vuole solo avere il diritto di decidere per la sua vita, facendo le cose che ama fare, e comportandosi come la sua indole di donna irriverente le comanda. Ma quando può evita di far soffrire la famiglia o di creare al suo interno inutili ansie.
Credo sia bellissimo il rapporto che l'autore ha fatto emergere tra nonna e nipote. Troppo facile amare una vecchina debole e fragile che dice sempre sì. Conquistare il cuore di Florence richiede impegno e dedizione ma anche una grande intelligenza ed è questo il ruolo di Emily. Lei è l'unica che prova veramente a conoscere la nonna, non fermandosi alle apparenze, non uniformandosi necessariamente al pensiero altrui, condividendo il lavoro della donna e imparando a leggerne i pensieri.
E' l'unica che prova a conversare con lei mettendosi sullo stesso piano, non permettendole di prevaricarla.
Ed è proprio ad Emily che Florence si affeziona e lo si capisce da quei sorrisi appena accennati che in realtà racchiudono molto, molto di più di quello che sembrano.
Devo dire che sono anche riuscita a ridere molto grazie a questo romanzo. La festa di compleanno a sorpresa e la reazione di Florence creano un siparietto divertentissimo così come i momenti che la donna passa con l'amica Yetta, un personaggio che - seppure sia solo una comparsa - ha saputo entrarmi nel cuore.
Sarà perchè mi ricordava moltissimo una delle protagoniste del telefilm "La Tata", che aveva lo stesso nome
di questo personaggio e proprio come lei era una vecchietta un po' pazza... Insomma l'ho adorata e mi ha fatto ridere di gusto.
Di certo queste mie risate sono anche il frutto di una caratterizzazione dei personaggi prescisa, ben riuscita e non lasciata al caso e di uno stile capace di passare da argomenti seriosi ad altri divertenti senza alcuna difficoltà.
Un libro promosso senza riserve che mi sento di consigliare soprattutto a chi nella lettura non cerca di immedesimarsi a tutti i costi con i personaggi perchè di certo la protagonista di questo libro non è una con cui è facile farlo. Cominciatelo con l'atteggiamento giusto, senza dover per forza giudicare un comportamento che la maggior parte della gente ritiene "non canonico" - ma poi, chi lo stabilisce dico io? - e cercando invece di andare oltre e, forse, come me la amerete.
Ora lascio la parola a voi. Avete letto questo libro? Vi è piaciuto? E che mi dite della protagonista?

VOTO: 


venerdì 23 ottobre 2015

Chi ben comincia #100 - Anna di Niccolò Ammaniti

Buon pomeriggio lettori! Finalmente è venerdì!!! Per quanto mi riguarda questa è stata una settimana pesantissima quindi non vedevo l'ora arrivasse questo momento in cui posso finalmente mettermi in modalità week end on!
Oggi torno con una puntata della rubrica Chi ben comincia, ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, non una puntata qualsiasi ma la puntata numero 100!!!! Mi sembra ieri quando, scrivendo ad Alessia, le chiesi di poter adottare questa sua rubrica e invece eccoci già a questo traguardo. Ma adesso la smetto di blaterare e vilascio con l'incipit di oggi.
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Non è stato semplice scegliere a quale incipit dedicare questa puntata. Poi ho optato per Anna di Niccolò Ammaniti edito da Einaudi, un libro che ho già letto e di cui in rete sto trovando pareri particolarmente contrastanti. Io questo libro l'ho amato - a brevissimo la recensione - quindi ecco l'incipit.  
 
REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Aveva tre, forse quattro anni. Era seduto composto sopra una poltroncina di finta pelle, il mento piegato sulla maglietta verde a maniche corte. Il risvolto dei jeans sulle scarpe da ginnastica. In una mano stringeva un trenino di legno che gli pendeva tra le gambe come un rosario.
Dall’altra parte della stanza la donna stesa sul letto poteva avere trenta come quarant’anni. Il braccio coperto di macchie rosse e croste scure era attaccato a una flebo vuota. Il virus l’aveva ridotta a uno scheletro ansimante, ricoperto di pelle secca e pustolosa, ma non era riuscito a strapparle tutta la bellezza, che si scorgeva nella forma degli zigomi e nel naso all’insù.
Il bambino sollevò il capo e la guardò, si aggrappò al bracciolo, scese dalla poltrona con il trenino in mano e si avvicinò al letto.
Lei non se ne accorse. Gli occhi, sprofondati dentro due pozze scure, fissavano il soffitto.
Il piccolo prese a giocare con un bottone della federe sporca. I capelli biondi gli coprivano la fronte e sotto il sole che filtrava dalle tende bianche sembravano fili di nylon.
Improvvisamente la donna si sollevò sui gomiti e arcuò la schiena come se le stessero strappando l’anima dal corpo, strinse le lenzuola nei pugni e ricadde squassata dalla tosse. Provava a ingoiare aria stirando braccia e gambe. Poi il viso si rilassò, spalancò le labbra e morì a occhi aperti.
Il bambino le prese delicatamente la mano e cominciò a tirarle l’indice. Con un filo di voce sussurrò: - Mamma? Mamma? – Le poggiò il trenino sul torace e lo fece scivolare sui dossi del lenzuolo. Toccò il cerotto incrostato di sangue che nascondeva l’ago della flebo.
Infine uscì dalla stanza.
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Un incipit che rispecchia perfettamente quello che è l’andamento del romanzo. Diretto, crudo e assolutamente capace di far immaginare perfettamente la scena a chi lo legge; tutte doti a cui l'autore ci ha abituato già con i lavori precedenti.
Cosa ne pensate? Vi attira questo libro? Lo avete letto?

mercoledì 21 ottobre 2015

Blogger Love Project - Day Seven: Event wrap-up


Buonasera lettori, eccoci purtroppo arrivati all'ultimo giorno dedicato al Blogger Love Project. Sono già tremendamente in ritardo quindi non perdo altro tempo e vi lascio al post che avrei dovuto postare nel primo pomeriggio

DAY SEVEN: EVENT WRAP-UP

E siamo arrivati alla fine del Blogger Love Project! In questo post conclusivo tireremo le somme dell'iniziativa e faremo un recap di quello che abbiamo fatto in questi dieci giorni, e ovviamente vi chiederemo le vostre opinioni! Cosa vi è piaciuto di più? Cosa avreste voluto vedere? Cosa avreste cambiato? Avete raggiunto i vostri obiettivi?

I miei obiettivi erano:
  1. Postare le recensioni in arretrato dei libri letti in agost;
  2. Commentare e seguire maggiormente i blog che amo;
  3. Pubblicare un post al giorno per tutti i dieci giorni;
  4. Conoscere attraverso questa iniziativa nuovi angolini libreschi da seguire!
Devo dire che sono abbastanza soddisfatta di me! Ho finito di postare le recensioni di agosto pubblicando quella dei libri:

  • Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene...non è ancora la fine) di Raquel Martos che potete trovare qui
  • Shining di Stephen King che potete trovare qui
Sono inoltre riuscita a commentare abbastanza sia gli eventi legati al BLP che i post dei miei blog preferiti.
Per quanto riguarda la pubblicazione di un post al giorno ho saltato solo ieri, giornta tremendamente caotica in cui non sono riuscita a ritagliarmi neanche dieci minuti per il blog.
Mi sono divertita tantissimo - come già lo scorso anno - ed ho potuto scoprire tantissimi nuovi angolini che ora terrò d'occhio.
Prima di salutarvi vi lascio il link - qui - a tutti i post legati al BLP che ho pubblicato in questi dieci giorni!

lunedì 19 ottobre 2015

Recensione #89 - Shining di Stephen King

Buogniorno carissimi, come state? Andato bene il week end? Per me è sempre traumatico il lunedì quindi oggi ho pensato di alleggerirlo un po' lasciandovi la recensione di un libro letto in agosto - sarei da fustigare ma, se non ho sbagliato i conti questa dovrebbe essere l'ultima recensione così vecchia ancora in arretrato - : Shining di Stephen King edito da Bompiani , 576 pagine.

Trama: L'Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d'inverno quando l'albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all'Overlook ed è allora che le forze del male si scatenano. Dinanzi a Danny, che è dotato di potere extrasensoriale, lo shine, si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell'albergo, ma se il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima.

Ho riletto questo libro dopo almeno 15 anni - non dico venti per non farmi paura da sola - e devo ammettere che del libro ricordavo veramente poco. Più nitido invece è il ricordo del film che nella mia vita ho rivisto innumerevoli volte. Curioso come il libro ed il film viaggino proprio su binari paralleli, ognuno con una propria storia con addirittura un finale totalmente diverso.
Se quindi, come me, volete leggere questo romanzo e avete in mente il film cancellate i ricordi, resettate tutto, ricominciate da capo e mettetevi comodi con la consapevolezza che non sapete nulla delle quasi 600 pagine di puro terrore che vi attendono.
Cercavo sangue quando l'ho letto, qualcosa di forte, e l'ho trovato. E, forse, se avessi saputo che lo svolgimento sarebbe stato così diverso me lo sarei anche goduto di più e probabilmente avrebbe preso il massimo dei voti.
Danny, Wendy e Jack Torrence partono alla volta dell'Overlook Hotel, un albergo dal passato non proprio cristallino abbarbicato sulle montagne. Jack, con un passato da alcolista, ottiene questa ultima possibilità per riuscire a mantenere la sua famiglia: fare da custode invernale a quel gigante durante la chiusura invernale. Voi rinchiudereste un ex ubriacone manesco, non proprio uscito dal tunnel, per otto mesi con moglie e figlioletto, in mezzo alla neve senza possibilità alcuna di raggiungere un centro abitato e con una ricetrasmittente come unico contatto con il resto del mondo? Un albergo che oltretutto ha già portato il precedente custode a far fuori moglie e due figlie in un impeto di rabbia... Il quadro di partenza è sicuramente perfetto come ambientazione per un libro del genere!
In più Danny è un bambino dotato di poteri speciali che lo portano a vedere cose accadute o cose che accadranno. Quando il padre ottiene il lavoro le sue notti diventano sempre più difficili e le sue visioni sempre più inquietanti.
Da grande estimaterice di King quale sono, posso dire che lui non mi delude mai. La sua scrittura è capace di accompagnare il lettore nei meandri più torbidi e più disturbati della mente umana, ponderando con estrema attenzione i particolari, le descrizioni e caratterizzando in modo perfetto ogni singolo personaggio che ci viene presentato.
È molto semplice immaginare perfettamente i luoghi dove si svolge la storia, la stagione invernale che incombe, i protagonisti che sanno rendere unica la storia stessa.
In un crescendo di tensione e di visioni - che il lettore scopre insieme a Danny - King ci porta in un mondo di terrore che solo lui poteva creare in modo così convincente; mai mettiamo in discussione ciò che Danny vede, mai ci viene da pensare che l'autore possa avere esagerato con il "paranormale".
Ora il mio scopo è quello di rivedere il film al più presto anche se - lo devo dire - le troppe differenze con il titolo me lo faranno vedere sicuramente con occhio più critico.
Detto questo King rimane, per quanto mi riguarda, il re indiscusso del thriller/horror.
Voi cosa ne pensate? Amate King? Amate il genere? Qual è il vostro preferito dei suoi lavori?

VOTO: 


domenica 18 ottobre 2015

Blogger Love Project: Day Five - Challenge: snap away


Buonasera lettori, rieccoci con un nuovo post dedicato al Blogger Love Project! L'iniziativa di oggi mi ha divertito da morire quindi bando alle chiacchiere!!!

DAY FIVE - CHALLENGE: SNAP AWAY

Fotografa i tuoi libri! Pubblica almeno due foto (non c’è un massimo, non ci stancheremo mai di guardare foto di libri), che possono essere random o seguire un tema particolare. Alcuni esempi? Fotografa le tue cover preferite, i tuoi libri preferiti dell’ultimo anno, i tuoi libri che hanno cover di un particolare colore, una particolare sezione della tua libreria/una sezione random della tua libreria, i tuoi libri in lingua, i titoli migliori... oppure segui un tag (il Rainbow Tag/Il Color Book Tag). Le possibilità sono infinite.

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Avevamo l'imbarazzo della scelta per trovare un tema per le fotografie. Io ho deciso di aderire con questo post all'iniziativa #LibriParlanti ideata da ilLibraio in concomitanza con il Bookcity di Milano. In che cosa consiste? Fino al 25/10/2015 ai partecipanti è richiesto di accostare i titoli dei libri che hanno in casa o trovano in biblioteca, libreria, etc, creando così frasi di senso compiuto, a volte ironiche e divertenti, altre letterarie o poetiche. Per maggiori informazioni cliccate qui.
Quindi ecco i miei #LibriParlanti! 



Se tu mi vedessi ora, con i tuoi occhi, trent'anni... e li dimostro.



Se fosse per sempre ogni giorno come fossi bambina, l'innocenza, qualcosa di vero.





Un giorno, una ragazza da Tiffany a bocca chiusa. Il suicidio perfetto, senza lasciare traccia.



Un giorno come un altro. Finchè non sei arrivato tu... 
Intenso come un ricordo. Io che amo solo te.


Ecco cosa sono riuscita a partorire. Ne potrei scrivere tantissime!!! Cosa ne pensate? Parteciperete a questa iniziativa? Se non avete canali social con cui codividere le vostre immagini metto a disposizione il mio blog per voi! Se vi va, mandate i vostri #LibriParlanti alla mail unlibroperamico.dany@gmail.com e sarò felice di creare un post con tutte le immagini mie e vostre da condividere attraverso i social.

sabato 17 ottobre 2015

Recensione #88 - Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene...non è ancora la fine) di Raquel Martos

Buongiorno carissimi e buon sabato. Cosa farete oggi di bello? Io finalmente relax, una parola che da tre settimane non ci riguarda neanche durante il week end.
Ma torniamo a noi...
Come obiettivo per il Blogger Love Project mi sono imposta di riuscire a tirarmi in pari almeno con le recensioni dei libri letti ad agosto quindi eccomi qui proprio con uno di quei libri: Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene...non è ancora la fine) di Raquel Martos edito da Feltrinelli,  272 pagine, di cui avevo condiviso l'incipit qui.

Trama: Sei settimane di silenzio forzato. Un incubo, per chi come Carla Diaz non sta zitta un secondo. Chiacchierona compulsiva, Carla vive di parole, non solo per il bisogno di condividere i propri stati d'animo con chiunque le sia vicino, ma anche per professione, essendo una presentatrice radiofonica. Quando un'operazione alle corde vocali la costringe a restare zitta per ben sei settimane, per Carla, pessimista di natura, è la fine del mondo. Costretta a non parlare, ma incapace di restare in silenzio, tramite WhatsApp, email e note scritte a mano imparerà a comunicare con il mondo come non aveva mai fatto prima. E troverà infine la propria vera voce.

Ho conosciuto questa autrice grazie al suo primo libro - I baci non sono mai troppi, acquistato per caso ammaliata dalla cover - di cui potete trovare la recensione qui.
Per questo libro l'autrice attinge - come spiega alla fine del libro - da un episodio accadutole nella sua vita vera: un'operazione alle corde vocali e l'impossibilità di utilizzare la propria voce. E' proprio da questo episodio che nasce Carla, la protagonista nonchè voce narrante di questo libro. Carla, annunciatrice radiofonica, due noduli alle corde vocali, sei settimane senza voce. Una voce che ovviamente la donna utilizza intensamente per il suo lavoro e senza la quale si sente persa.
Armata di una lavagnetta comunicherà con i suoi cari: una mamma con cui finisce sempre per litigare, un'amica Marian che ècome una sorella; un migliore amico Juan che capisce sempre i suoi bisogni e che da più di tren'anni è sempre presente nei momenti più difficili con il suo insostituibile sostegno.
Per Carla il mutismo sarà un problema ma anche un'importantissima occasione.
L'occasione per riflettere sul suo lavoro, sulla sua storia conclusa con Roberto, sui bisticci giornalieri con la madre che scoppiano principalmente a causa di superabili banalità.
L'autrice è stata capace, con grande ilarità ma anche delicatezza, di analizzare a 360 gradi una situazione difficile, creando dei personaggi ben delineati e molto realisti nei loro atteggiamenti ed anche nella loro fisionomia.
Ho spesso sorriso per la schiettezza di Marian e mi sono trovata a riflettere insieme a Carla ed alle sue insicurezze. Un libro molto attuale, in cui uno strumento come whatsapp - per quanto ci piaccia o no - può salvare una conversazione e in cui si capisce quanto spesso una parola non detta possa essere la soluzione.
Il tutto si dipana attraverso un trama ben articolata che suddivide il libro in sette grandi parti: sette settimane di vita di Carla, dal giorno dell'intervento al giorno in cui potrà sentire la sua nuova voce.
Come avveniva nel primo libro l'autrice conferma la sua capacità estrema di raccontare la vita di tutti i giorni con i suoi pregi ma soprattutto con i suoi grandi difetti, portando il lettore a riflettere sulla propria vita e sul proprio modo di affrontare le situazioni anche più difficili.
Un libro che mi sento di consigliare senza riserve! E voi cosa ne pensate? Conoscete questa autrice? Come sempre sarò felicissima di conoscere le vostre impressioni.

VOTO: 


venerdì 16 ottobre 2015

Blogger Love Project: Day Four - Share your blogger love: 5 favourites


Buonasera lettori, ed eccoci al terzo giorno del project! Per ora sono riuscita a stare al passo con le iniziative cui volevo partecipare ma è ancora presto per cantare vittoria! A voi come sta andando? Ma passiamo all'argomento di oggi.

DAY FOUR: SHARE YOUR BLOGGER LOVE
5 FAVOURITES

È ora di mostrare un po’ di amore per gli altri blog! Trova nella blogosfera almeno 5 post degli ultimi che ti hanno colpito/hai particolarmente amato e condividili/parlane!

1. Come primo post senza indugio segnalo quello che più mi ha fatto ridere negli ultimi giorni e pubblicato da Fabio del blog Librinviaggio. Pendolare sulla tratta TreNord Milano - Varese, Fabio allieta la blogosfera con la rubrica Diario di un lettore pendolare! Qui il post!

2. Un altro post divertentissimo che voglio condividere con voi è quello legato alla rubrica Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo che ogni lunedì viene pubblicata da Nereia del blog LibrAngolo Acuto. Questa rubrica sulla grafica delle cover mi fa sempre morire dal ridere! Qui il post!

3. Una recensione che ho amato molto tanto da convincermi a cominciare subito il libro di cui parlava è quella scritta da Salvia del blog Desperate Bookswife; il libro in questione è L'amica pericolosa di Paula Daly edito da Longanesi, un thriller che mi ha totalmente coinvolto!!! Qui il post!

4. Anche in questo caso si tratta di una recensione, quella del libro La gemella silenziosa di S.K. Tremayne edito da Garzanti scritta da Laura del blog La libridinosa. Avevo snobbato totalmente questo libro finchè non ho toccato con mano l'ansia che lei ha avuto leggendolo e che ancora ha quando ne vede la cover. Dopo questa recensione ne ho subito chiesto una copia alla casa editrice. Qui il post!

5. E chiudo con un'altra recensione, quella di un libro che ho consigliato a Laura del blog La biblioteca di Eliza e che anche lei come me ha adorato. Un autore italiano che sa il fatto suo e che farà sicuramente strada: Filippo Venturi ed il suo Un giorno come un altro edito da Pendragon. Qui il post!

Ecco qui i miei post preferiti!! Ora aspetto i vostri!!! :)

Ti consiglio un libro #8 - Un libro che non volevi leggere e si è rivelato bellissimo

Buongiorno amici e buon venerdì. Eccoci di nuovo qui, dopo due settimane, con la rubrica Ti consiglio un libro, nata dalla collaborazione tra  Laura de La Biblioteca di Eliza, Salvia di Desperate Bookswife e Laura de La Libridinosa. Oggi vi consigliamo Un libro che non volevi leggere e si è rivelato bellissimo



IL MIO CONSIGLIO


Autore: Fausto Brizzi
Casa editrice: Einaudi
Pagine: 260
Prezzo:  18.00 €

Quando è stato deciso questo argomento per il consiglio di oggi sono andata nel panico per un momento. Credevo sarebbe stato difficilissimo trovare un titolo che facesse al caso mio invece mi è bastato scorrere i titoli delle recensioni per essere folgorata all'istante. Perchè non lo volevo leggere? Perchè dal titolo pensavo fosse un libro sdolcinato, pieno di frasi fatte e di parole ad effetto per colpire il lettore. Che poi, povero Brizzi, mica lo conoscevo io, non mi aveva fatto nessun torto... però non vi capita mai che a pelle un libro vi respinga invece che attrarvi? E visto che avevo avuto questa sensazione sia per questo che per il precedente - che ancora non ho letto - ero convinta e decisa che mai avrei aperto quelle pagine.
Cosa è successo per farmi cambiare idea? Vi starete chiedendo o magari no ma ve lo dico lo stesso.
È colpa loro, - anzi merito - delle Lgs che hanno pensato bene, a maggioranza di renderlo il protagonista di una delle prime Letture Geograficamente Sparpagliate. L'ho preso in mano con tutti i pregiudizi possibili e invece l'ho letteralmente adorato! Ho adorato la trama e il tema affrontato, ho adorato lo stile dell'autore che ha saputo mischiare ironia a profondità, ho adorato anche quelle parti sdolcinate - poche - che tanto mi spaventavano! Capita!!! A voi è mai capitato? Con quale libro? Sapete che sono curiosa!!!! :)

Ok, vi saluto, ci vediamo tra due settimane con un altro consiglio. Ma prima correte a scoprire i consigli di Laura, Salvia e Laura

giovedì 15 ottobre 2015

Coming soon #14 - L'ombra della montagna di Gregory David Roberts

Buongiorno lettori, come state? È già da più di una settimana che dovrei scrivere questo post ma, con le sempre tantissime cose che ho da fare, mi sono ridotta solo ad oggi. Dopo un po' di tempo torno con una puntata di questa rubrica in cui vi segnalo un libro che sarà presto pubblicato e che io aspetterò con trepidazione per poi catapultarmi a comprarlo quando sarà finalmente nelle librerie.
Udite, udite, rullo di tamburi, squillino le trombe... Presto sarà pubblicato il seguito di uno dei libri che più ho adorato in vita in vita mia - Shantaram, recensione qui - che si intitolerà L'ombra della montagna, scritto da Gregory David Roberts ed edito sempre da Neri Pozza. Chi mi conosce sa che ho adorato quel libro ed almeno una volta nella sua vita si è sentito porre da me la fatidica domanda: "Ma tu Shantaram lo hai letto???" Ecco, ora lo chiedo a voi: "Ma voi lo avete letto???" Se la risposta è no procuratevelo e cominciate a leggero immediatamente e poi, non appena uscirà fiondatevi a comprarne il seguito! Hihihihihihihihihihi
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Titolo: L'ombra della montagna
Autore: Gregory David Roberts
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Pagine: 976
Costo: 22.00 €
Pubblicazione: 3 dicembre 2015 - Neri Pozza

Descrizione: Non c’è forse nel mondo lettore di Shantaram, il romanzo d’esordio di Gregory David Roberts, che non abbia partecipato con l’intensità emotiva, che soltanto i grandi libri sono soliti suscitare, alle sorti di Lin, il giovane studioso dell’università di Melbourne che, diventato uno dei «most wanted men» australiani, condannato a 19 anni di carcere per rapina a mano armata, catturato e scappato da un carcere di massima sicurezza, si rifugia a Bombay, dove viene chiamato Shantaram, «uomo della pace di Dio», allestisce un ospedale per i mendicanti e gli indigenti, recita nei film di Bollywood, stringe relazioni pericolose con la mafia indiana, ama perdutamente una donna sfuggente. Salutato al suo apparire come un vero e proprio «capolavoro letterario», capace di conquistare milioni di lettori nel mondo, Shantaram ha ora un seguito che si annuncia come uno degli eventi più importanti della presente stagione letteraria: L’ombra della montagna. Bombay è al centro di una sanguinaria guerra tra le nuove generazioni di mafiosi che si contendono il controllo dei traffici illegali della metropoli. Lin non ha più accanto a sé Kaderbhai, il boss che lo aveva preso sotto la sua ala come un figlio. Si accompagna con la giovane americana Lisa, ma Karla, andata in sposa a un magnate dei media, non cessa di lasciare ferite profonde nel suo cuore. Lin sente che tutto, per lui, è irrimediabilmente perduto, il suo vecchio mondo, il suo grande amore. Che cosa fare, allora, per ritrovare sé stesso? Lin conosce già la risposta: deve smettere di vivere all’ombra della montagna. Smettere di tornare lungo il sentiero da cui è venuto, e decidersi a scalare la montagna degli ostacoli e degli impedimenti che oscurano la sua vita. Solo una volta raggiunta la vetta, Shantaram potrà osservare l’orizzonte in totale liberta e capire chi è diventato, e che cosa gli riserva il futuro.
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Inutile dire che io non sto nella pelle e non vedo l'ora di avere tra le mani questo bel librone da mettere in libreria in fianco al suo predecessore. Spero solo che il seguito possa essere bello quanto il primo o almeno avvicinarsene!!! Cosa ne pensate? Conoscete questo autore e il libro che è stato Best Seller in moltissimi paesi nel mondo? Io ve lo consiglio!!!!

mercoledì 14 ottobre 2015

Blogger Love Project: Day Three - Quotes, quotes, quotes challenge


Buonasera lettori, ed eccoci al terzo giorno del project! Per ora sono riuscita a stare al passo con le iniziative cui volevo partecipare ma è ancora presto per cantare vittoria! A voi come sta andando? Ma passiamo all'argomento di oggi.

DAY THREE: QUOTES, QUOTES, QUOTES CHALLENGE

È tempo di citazioni!Condividi le tue citazioni preferite. Anche qui puoi seguire un tema (citazioni sull’amore, sull’amicizia, sulla vita, sulla natura) o semplicemente elencare le citazioni che ultimamente ti piacciono di più. Non abbiate paura di dare spazio a citazioni inusuali, particolari o divertenti ;)

Le mie citazioni saranno assolutamente senza tema...sono una caotica io!!! ;)

Da Shantaram di Gregory David Roberts:
"All'inizio, quando amiamo veramente una persona, la nostra più grande paura è che smetta di amarci. Ciò che invece dovrebbe davvero terrorizzarci è che non smetteremo di amarla, anche quando sarà scomparsa per sempre."
"Presto o tardi il destino ci fa incontrare tutte le persone che possono farci capire ciò che non dovremmo mai diventare. Primo o poi incontriamo l'ubriacone, il perdigiorno, il traditore, la mente crudele, il cuore pieno d'odio. Ma naturalmente il destino trucca i dadi, perché di solito amiamo o proviamo pietà per le persone di quel genere. E' difficile disprezzare chi t'ispira pietà, o evitare chi ami." 
Da I baci non sono mai troppi di Raquel Martos:

"Mi viene in mente che quest'altalena è una metafora efficacissima dell'amore: quando uno è in alto, l'altro è in basso. C'è soltanto un punto di equilibrio nel quale quelli che dondolano sono entrambi alla stessa altezza. Questo punto, però, è molto instabile: immediatamente il peso di uno dei due sposta di nuovo l'equilibrio mettendo così in luce la disuguaglianza"
""Sai, Lucia, nella vita perdiamo tempo come se fosse gratis, come se lo regalassero, dimenticando che prima o poi dovremo restituirlo. Se contassimo tutti i minuti in cui siamo coscienti del fatto che ciò che stiamo facendo è unico, per quanto sembri banale e quotidiano, quanti giorni pensi che otterremmo nel corso di tutta una vita?"" 
Da Ciò che inferno non è di Alessandro d'Avenia:
"Io non vado mai in giro senza un libro e la mia stanza è una biblioteca senza criterio. Se devo spendere dei soldi, lo faccio per un libro nuovo, anche se non lo leggerò mai. C'è una gioia nel possesso dei volumi che io chiamo 'libridine', un eros solleticato dalla presenza del tomo e della sua facile raggiungibilità coniugata a una distanza, proprio perché non lo si è ancora letto." 
"Ma ci sono pensieri che non pensiamo, sono loro che pensano noi, come le parole delle canzoni che tornano in mente senza averle evocate. Sono i pensieri che temo di più, navi che attaccano in porto senza preavviso, e chissà cosa portano e da dove."
Da Ti seguo ogni notte di Luca Bianchini:

"Le storie più belle sono notti d'amore.
Sorgono al tramonto e si spengono all'alba, bruciando sotto le stelle. La vita ti scorre davanti veloce, e di colpo rivedi tutto. I primi passi, i sogni dell'adolescenza, le sfide lanciate e perdute, le vittorie, il disincanto del tempo che passa. La guerra persa contro le verdure bollite.
Torni a illuderti che la felicità esiste. E' sdraiata accanto a te, respira lieve, il cuore le batte forte. L'abbracci, nudo, come se la conoscessi da sempre. Ogni dettaglio, ogni parola detta, ti pare di averla sentita, o di averla già pronunciata - sognata - mille altre volte. Anche se di lei non sapevi nulla fino a poche ore prima."
Da Se mi vuoi bene di Fausto Brizzi:
"Cos'è un amico? Ci provo. Un amico è chi ti aiuta a rialzarti quando cadi. Una amico è quello col quale puoi stare in silenzio senza imbarazzo. Un amico è chi parla male di te soltanto se sei presente. Un amico è chi ti dice la verità anche se questa ti ferisce. Un amico è chi è felice delle tue vittorie e triste per le tue sconfitte. Un amico è chi c'è anche quando non lo vedi. Un amico è chi sa ascoltare senza giudicare. Un amico è chi ha qualcosa da insegnarti ma non te lo fa pesare. Un amico è chi rinuncia a qualcosa per te. Un amico è più di un parente; essere amici è una scelta arbitraria, una delle poche che ci vengono concesse. Un amico è una cosa che nessuno può rubarti."
 "L'unico modo per evitare di essere depressi è non avere abbastanza tempo per domandarsi se si è felici o no."
 "È molto facile volere bene a qualcuno. È gratis, a volte ci viene pure naturale e non ci fa sprecare nemmeno tempo e denaro. La cosa difficile non è voler bene a qualcuno, ma è fargli del bene. C'è una sottile ma fondamentale differenza."
"La vita è un tema che si scrive direttamente in bella."
Da La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone: 
"Ci sono tante persone sole al mondo che potrebbero incontrarsi, amarsi, essere felici, fare figli, tradirsi e poi lasciarsi, invece molti perdono il tempo a inseguire chi a stento si accorge della loro esistenza."
"L'amore col tempo sfuma, come i colori di una fotografia, però per fortuna restano i contorni a ricordarti l'attimo che fu."
"Te lo devono insegnare da bambino ad abbracciare, altrimenti dopo è tutto maledettamente complicato."

Ok, mi sono fatta prendere un po' troppo la mano? E pensate che queste sono solo un'infinitesima parte delle citazioni che più amo e che mi sono venute in mente in questo momento in cui sto preparando questo post!
Ora, se vi va, scrivetemi le vostre!!! 

martedì 13 ottobre 2015

Recensione #87 - Il settimo bambino di Erik Valeur

Ciao amici!!! Come ve la passate? Siamo già a metà ottobre ed ormai sono entrata pienamente nella modalità autunnale: appena posso libro, divano, copertina e tazza di té... non chiedo di meglio!!! Anche se la mia stagione preferita resta l'estate, non nego che per leggere questo periodo ha un che di magico. 
Ma torniamo al post di oggi che sarà dedicato alla recensione di un libro che mi ha fortemente deluso: Il settimo bambino di Erik Valeur edito da Neri Pozza, 800 pagine.

Trama: All’alba dell’11 settembre 2001, in una spiaggia a nord di Copenaghen, viene rinvenuto il cadavere di una sconosciuta. Poche ore dopo, mentre il mondo osserva attonito il crollo delle Torri Gemelle di New York, la polizia danese chiude il caso come «morte accidentale».
Eppure, sul luogo del ritrovamento vengono raccolti quattro oggetti che rimandano palesemente a un macabro rituale: un libricino di fantascienza, un ramo di tiglio, un piccolo cappio e un raro canarino con il collo spezzato. A poche centinaia di metri dalla spiaggia si erge, inoltre, il celebre brefotrofio di Kongslund diretto da Martha Ladegaard, cui nessuno ha pensato di rivolgere la benché minima domanda.
Queste e altre considerazioni si affollano nella testa di Knud Tåsing, giornalista screditato da uno scandalo e sull’orlo del licenziamento, allorché, sette anni dopo, apre la lettera anonima che gli è stata recapitata e ne esamina il contenuto: un articolo del 1961 che parla del brefotrofio e una foto che ritrae sette bambini. Alcuni di loro sono volti noti della società: un astronomo, un noto presentatore televisivo, un avvocato e persino l’assistente di un ministro. Uno solo, invece, tale John Bjergstrand, non compare da nessuna parte. Come se non fosse mai esistito.
Chi è quel bambino? E perché qualcuno sta cercando di attirare l’attenzione su di lui dopo così tanto tempo? Possibile che le mura di quel benemerito istituto abbiano ospitato una mente perversa capace di far scomparire un bambino senza lasciare traccia? Tra rivelazioni inaspettate, morti violente e velate minacce da parte delle più alte cariche del governo, Knud è sempre più convinto che la chiave per risolvere quell’enigma stia nella soluzione del mistero della donna rinvenuta sulla spiaggia. Un mistero, tuttavia, davvero complicato.
Con una trama ricca di suspense e una scrittura impeccabile, Il settimo bambino – venduto in dodici paesi, vincitore del Glass Key per il miglior giallo scandinavo – è un thriller psicologico «drammatico e accattivante» (Berlingske Tidende). Erik Valeur affronta i fantasmi propri dell’infanzia e, lasciandosi ispirare dalle atmosfere delle fiabe di Hans Christian Andersen, si addentra a fondo nella vita di coloro che nascono indesiderati, e sono costretti a vivere sotto il feroce marchio dell’abbandono.

Ho cominciato questo libro in una sera di fine agosto. Ero già rientrata dalle vacanze ma avevo ancora una settimana a casa prima di tornare al lavoro. Avevo appena finito una lettura e dovevo sceglierne una nuova. Scorrendo il kindle mi sono imbattuta nella cover di questo libro - lasciatemelo dire, bellissima! - e mi sono fatta ammaliare. Ho controllato il numero delle pagine, ottocento, ma non mi sono più di tanto scomposta; adoro i bei libroni importanti quindi mi sono buttata a capofitto nella lettura. Ecco, ora, con il senno di poi, mi chiedo se quella sera non avessi di meglio da fare! ahahahahahah
Come dicevo, ottocento pagine. Ottocento pagine che se anche fossero state quattrocento non sarebbe cambiato nulla. Quando così tante pagine servono solo come pretesto per ripetere una marea di volte notizie già date, avvenimenti già spiegati, descrizioni di personaggi in precedenza descritti allora ottocento pagine possono sembrare duemila.
Diciamo che fino a poco meno della metà le cose non andavano poi così male poi c'è stato un degenero galoppante.
Già dalla trama la sensazione che le cose sarebbero state intricate emergeva e mi stuzzicava non poco ma in questo caso forse l'autore ha un po' esagerato. C'è un cadavere rinvenuto sulla spiaggia; delle lettere anonime che vengono inviate ai bambini ex ospiti, ora adulti, di un brefotrofio, oltre che al primo ministro danese; c'è un bambino - il settimo appunto - ospite di quella struttura che sembra un fantasma, come se non fosse mai esistito; c'è il governo che cerca di investigare sulle lettere anonime e sul possibile mandante; c'è una direttrice alquanto strana e misteriosa. Insomma un intrico nell'intrico... il tutto con un accenno all'11 settembre 2001 e alle Torri Gemelle.
Ora, io capisco tutto ma quando tu, autore, vedi che ti ritrovi a riassumere i fatti almeno 20 volte durante lo svolgimento del libro, non pensi neanche una misera volta che forse il tuo lavoro non sta funzionando? Che forse il lettore si perderà non appena aggiungerai un altro colpo di scena con relativi dettagli da scoprire? Beh io un pensierino ce lo avrei fatto.
Anche con la narrazione scelta dall'autore si fa un po' fatica perchè ci sono parti riferiti al momento della narrazione che sono in prima persona e sono lasciate alla voce di Marie, figlia affidataria della direttrice del brefotrofio, altre parti che cominciano con stralci di diario al presente e in prima persona, a cui seguono però momenti passati che spesso si fa fatica ad incastrare nell'insieme.
Insomma per quanto mi riguarda una gran confusione che viene accentuata dopo la metà con l'aggiunta di troppi misteri, di troppe parti inutili, di nomignoli utilizzati nel governo per identificare i vari ministri e le varie figure di spicco; e per non farci mancare niente perchè non inserire anche delle parti paranormali? No dai è troppo!
Ciliegina sulla torta - purtroppo in senso assolutamente negativo - gli innumerevoli errori di traduzione che si trovano disseminati nel testo; congiuntivo questo sconosciuto...
Tutte queste cose mi hanno portato ad un votaccio. Mi spiace perchè ero partita con così tante aspettative su questo libro! Chi di voi lo ha letto ha voglia di dirmi cosa ne pensa? Sono io che ho il cervello limitato e mi sono persa e alla fine annoiata in tutti questi intrighi oppure avete avuto la mia stessa impressione?

VOTO: 


lunedì 12 ottobre 2015

Blogger Love Project: Day Two - Unpupular opinions book tag


Buonasere lettori, oggi post doppio! Come vi ho spiegato ieri qui ho intenzione di partecipare attivamente al Blogger Love Project quindi eccoci al post di oggi.

DAY TWO: UNPUPULAR OPINIONS BOOK TAG

A chi non è mai successo di odiare quel libro che praticamente tutti ti avevano consigliato? Questo tag è dedicato a tutte quelle volte in cui la tua opinione su un libro o una saga non rispecchiava il parere della maggior parte dei lettori.
 
1. Un libro/una serie popolare che non ti è piaciuta. Per niente.
Non è la prima volta che lo dico ma non mi stancherò mai di ripeterlo perchè proprio non risco a farmi andare giù questo libro. Sto parlando di Colpa delle stelle di John Green. Non odiatemi ma per me è bocciato su tutta la linea. Cliccando qui sarete rimandati alla mia recensione e capirete qual è il mio pensiero completo e soprattutto spietato! :P


2. Un libro/serie che tutti odiano, ma che tu ami.
Senza indugio dico Twilight e relativa serie. Tutti l'hanno letta ma, a quanto pare, ora tutti la odiano. Beh io no, adoro Bella ed Edward e non mi stancherò mai di ripeterlo. E se avessi una vita in più e meno libri ancora non letti rileggerei tutti e quattro i libri della serie. 

3. Un triangolo amoroso in cui la tua ship non ha avuto la meglio
Non leggo molti libri d'amore e al momento non mi vengono in mente delusioni legate a triangoli! ;)

4. Un genere letterario che non ami molto
Non amo molto il fantasy, ma chi mi conosce sa che non rifiuto niente a priori. Valuto un libro in sè e poi decido, anche quando il genere non è proprio uno dei miei preferiti. Diciamo che, ecco, quando vado in libreria per girovagare senza idee in mente di sicuro non mi troverete mai a girovagare tra i fantasy.

5. Un personaggio molto amato che non ti piace
Ci ho pensato parecchio ma non mi è venuto in mente niente... pre questa volta passo.

6. Un autore molto popolare che non riesce ad appassionarti 
A malincuore dico David Nicholls. Probabilmente è un mio problema ma io non riesco ad entrare in sintonia con le sue storie.


7. Un trend popolare che ti ha stufato (insta-love, triangoli amorosi ecc.)
Mi hanno stufato i libri erotici!!!! Vale? Non ce la faccio proprio neanche ad avvicinarli.

8. Una serie popolare che non hai nessuna intenzione di iniziare
Uhhhh, in questo caso avrei l'imbarazzo della scelta ma dico Shadowhunters. Ne ho sentito parlare tantissimo ma non mi attira per niente quindi passo senza ripensamenti! ;)


9. Un film/una serie tv che ami più del libro?
Caspita, che domanda... Più del libro è impossibile!!! Un film che amo molto e che trovo assolutamente in linea con il libro è Non ti muovere di Margaret Mazzantini. Ho amato libro e film allo stesso modo!

Non è stato facile ma eccomi alla fine. Se non avete un blog ma vi fa piacere rispondere a queste domande non esitate a farlo qui sotto nei commenti, sarò felice di leggere le voste opinioni impopolari!!!

Lotto Reading Challange - Terza tappa

Buongiorno lettori!! Eccoci, ci siamo! Oggi comincia la terza ed ultima tappa della Lotto Reading Challenge 2015 organizzata dai blog  Deperate Bookswife, La Libridinosa, Un libro per amico, La ragazza che annusava i libri. Questa tappa è dedicata unicamente a chi si è già iscritto alle tappe precedenti quindi il post sarà più snello.

 

SPIEGAZIONE E TAPPE

La Lotto Reading Challenge terminerà Lunedì 14 dicembre 2015.
Oggi siete chiamati a dare ulteriori 5 numeri i cui obiettivi vi saranno comunicati tramite mail il 19/10/2015. Anche chi non ha portato a termine gli obiettivi precedenti può concorrere a questa nuova tappa perchè i conti veri e propri li tireremo solo alla fine dell'anno quindi se anche siete indietro non disperate e - se la challenge vi piace - continuate a partecipare.

La Challenge ha avuto tre tappe fondamentali:

PRIMA TAPPA: 06/12/2015 - 12/01/2015
I partecipanti avranno il tempo di iscriversi e scegliere i primi 10 numeri che corrisponderanno ad altrettanti obiettivi;

SECONDA TAPPA: 12/05/2015 - 26/05/2015 
Durante questo periodo i partecipanti dovranno scegliere altri 10 numeri (o 20 numeri per i nuovi iscritti che vogliono provare a concorrere per il primo premio);

TERZA TAPPA: 12/10/2015 - 19/10/2015
I giocatori che vorranno concorrere per il primo premio potranno scegliere altri 5 numeri

FINE CHALLENGE 14/12/2015
Entro questa data dovrete aver postato tutti i link alle vostre recensioni di modo che entro la settimana successiva possano essere decretati i vincitori. Per una questione di velocità delle poste attenderemo la fine delle vacanze natalizie per la spedizione dei premi.

Gli obiettivi presenti nel tabellone sono stati mescolati; anche in questo caso sarà quindi la sorte a decidere quali saranno gli obiettivi che dovrete completare. Sotto ad ogni numero è presente un obiettivo ed essendo l'ultima tappa non avrete bonus di alcun tipo quindi niente segnalibri omaggio nè cambi di numeri.
Ognuno di voi potrà decidere l'ordine e la quantità dei libri da leggere, quindi avrete la possibilità decidere di partecipare alla terza tappa anche se non avrete concluso tutti gli obiettivi delle tappe precedenti. 
Anche in questa ultima tappa abbiamo deciso di mantenere il numero di pagine minimo legato ai libri totali quindi per gli obiettivi di questa tappa dovrete leggere dieci 5 libri il cui numero di pagine totali sia di almeno 1000. Quindi se per un obiettivo leggete un libro di 180 pagine dovete sincerarvi che tra gli altri libri letti ce ne sia uno che compensa le pagine mancanti.

 PREMI E VINCITORI


PRIMO PREMIO: una gift card del valore di € 20.00 
SECONDO PREMIO: una mistery box contenente due libri cartacei
TERZO PREMIO: una mistery box contenente un libro cartaceo
 
Vincerà il primo premio chi riuscirà a completare 25 obiettivi nell'arco dell'anno.; vincerà il secondo premio chi completerà 20 obiettivi nell'arco dell'anno e si aggiudicherà il terzo premio chi completerà 15 obiettivi nell'arco dell'anno. Per dimostrare le letture completate dovrete pubblicare sul vostro blog o su qualsiasi altro social libresco una recensione che non si limiti ovviamente a dire bello o brutto e lasciarcene il link nei commenti.
In caso di parità tra più persone verrà assegnato loro un numero e verrà estratto a sorte il vincitore.
  
ISCRIZIONI 
 
Non sono ammesse nuove iscrizioni.

Chi è già iscritto alle tappe precedenti e vuole iscriversi deve:
  • commentare questo post - basta un solo commento in uno dei quattro blog partecipanti - comunicandoci la vostra intenzione a partecipare, indicandoci i 5 numeri che scegliete per questa nuova tappa e la vostra mail affinchè noi possiamo comunicarvi gli obiettivi nascosti dietro i numeri che avete scelto.
  • essere follower di tutti e quattro i blog partecipanti
  • cliccare mi piace alle pagine facebook dei quattro blog: 
Deperate Bookswife
La Libridinosa 
Un libro per amico 
La ragazza che annusava i libri
  • condividere il banner della Challenge sul vostro blog - se ne avete uno - o sui social postandoci il link della condivisione.
  • avere tanta voglia di leggere e divertirvi! 

 IMPORTANTE PER LINK LETTURE

Anche per questa tappa sarà utilizzato il nuovo metodo per la condivisione dei link delle vostre letture.
Saranno ritenuti validi unicamente i link lasciati nei blog e ognuno di voi dovrà, alla conclusione degli obiettivi, inviare una mail al blog a cui è iscritto con il riepilogo dei libri letti indicando: 
  • numero obiettivo con descrizione dello stesso;
  • titolo;
  • autore;
  • numero di pagine del libro;
  • link corrispondente. 
Questo significa che voi potete comunque continuare a scrivere le recensioni dove preferite ma poi dovrete creare un riepilogo ordinato da inviare a noi.  Vi chiediamo un'altra cortesia: se vi siete iscritti alla challenge con un nick name non postate poi sul blog con account diversi perchè per noi diventa impossibile capire chi siete; lo stesso per le mail, se all'iscrizione avete comunicato un indirizzo continuate a scriverci con quello. Se proprio siete obbligati ad usare account o mail diverse siete pregati ad indicarci nelle vostre comunicazioni l'account o la mail con cui vi siete iscritti.

Speriamo di essere state chiare, in ogni caso per qualsiasi necessità o dubbio non esitate a contattarci alle nostre mail: 

Salvia - Desperate Bookswife: desperatebookswife@gmail.com
Laura - La Libridinosa: tatuccia76@gmail.com
Daniela - Un libro per amico: unlibroperamico.dany@gmail.com
Stefania - La ragazza che annusava i libri: cosedalettoriofficialpage@gmail.com

Ed ora viaaaaaaaaaaaa...a dare i numeriiiiiiiiiiiiiii!!!!! :)))