Buogniorno lettori e buon lunedì, come state? Cosa avete fatto di bello nel week end? Io sono reduce del bookcity, ma non vi svelo niente, ve ne parlerò in un post dedicato! Oggi sono qui per lasciarvi un'altra recensione, anche se in super ritardo: quella del libro Florence Gordon di Brian Morton edito da Sonzogno - che ringrazio per la copia - , 320 pagine.
Trama: Florence
Gordon ha settantacinque anni e vive a Manhattan. Femminista ebrea
divorziata, scrittrice scorbutica, attivista testarda e orgogliosa,
detesta la maggior parte delle cose che la gente trova piacevoli e ama
mettere gli altri in difficoltà. Mentre è alle prese con la sua settima
fatica, un libro di memorie, un articolo del «New York Times» la
definisce “patrimonio nazionale”, catapultandola sotto le luci della
ribalta e obbligandola a superare quel fi lo spinato che aveva eretto
intorno a sé. La situazione precipita quando i suoi “cari” si
trasferiscono da Seattle a New York: il figlio Daniel (che ha snobbato
le orme letterarie dei genitori per diventare poliziotto), la nuora
Janine (psicologa, pronta ad avere una relazione con il suo capo) e la
nipote Emily (che sta cercando di capire cosa fare di una problematica
storia d’amore). Tra i quattro, giorno dopo giorno, si intreccia una
commedia irresistibile, all’insegna di una crudele sincerità ma anche di
una sorprendente complicità emotiva. L’anziana signora, i cui corrosivi
commenti sono una sorta di “versione di Barney” al femminile, non
risparmia niente e nessuno. E forse proprio per questo i personaggi che
la circondano (e i lettori di questo libro) finiranno per affezionarsi a
lei e non poter più fare a meno della sua voce
Avevo adocchiato l'uscita di questo libro già a Luglio, quando avevo ricevuto in anteprima dalla casa editrice le uscite previste per il mese di settembre. Mi ha da subito incuriosito questa figura scorbutica dipinta dalla trama. Poi sono uscite le prime recensioni ed i primi pareri totalmente discordanti sia sul libro che sulla protagonista ed ho a maggior ragione sentito la necessità di leggerlo. Devo ammettere però di averlo cominciato con i piedi di piombo e meno aspettative di quelle originarie. Quello che sicuramente mi ha aiutato delle recensioni lette precedentemente alla mia lettura è stata la scoperte di non avere per le mani un romanzo divertente e scanzonato ma, tutt'altro, una lettura molto seria e riflessiva.
Una protagonista particolare quella creata da Brian Morton; Florence Gorgon, scrittrice, femmista, burbera e per niente accomodante preferisce una vita in solitudine piuttosto che vivere circondata dalla falsità della gente. Florence o la si ama o la si odia, senza mezze misure.
La sua autonomia di donna può sembrare brusca ma, in fondo, come biasimare la sua voglia di vivere una vita senza scocciature? Non è quello che tutti vorremmo e che magari non abbiamo il coraggio di fare?
E poi in fondo io tutta questa cattiveria nei confronti degli altri non lo mica vista... Troppo spesso si confonde la schiettezza con la cattiveria. Florence è schietta, diretta, senza falsità, non cattiva.
Sì, magari con Emily - la nipote che più sembra aver capito il carattere della nonna riuscendo a tenerne a bada le sfaccettature più difficili - avrebbe potuto essere a volte meno brusca, ma in fondo è proprio grazie a questi comportamenti della nonna che la ragazza riesce a prendere in mano la sua vita, imitandone i comportamenti più decisi.
Diciamo che sicuramente l'autore non ha creato la famiglia del mulino - che NON esiste - nè la protagonista perfetta che tutto il pubblico avrebbe necessariamente amato e questo credo sia un punto a suo favore. In più se proprio devo dirvela tutta a me sono saltati all'occhio molto di più i comportamenti degli altri familiari rispetto a quelli di Florence.
Vogliamo parlare di Saul? Ex marito della donna, donnaiolo impenitente e con un carisma sotto i piedi capace di chiamarla solo per chiederle favori? O di Janine, la nuora di Florence, che per non dimostrare di adorarla fa finta che le sia indifferente? O di Daniel - figlio di Florence - che non sa vedere ad un passo dal suo naso e che sembra non essere in grado di fare il padre, nè il marito e neanche il figlio?
Ecco, in tutto questo quadretto familiare di certo non perfetto, a me Florence è piaciuta, e molto! Anche perchè, ricordiamocelo, le persone apparentemente forti che attaccano per prime sono di solito quelle che più si rivelano fragili infatti il personaggio di Florence mi ha fatto molta, moltissima tenerezza, quando sono iniziate ad emergere le sue debolezze.
Florence non è scevra da paure o dolori, vuole solo avere il diritto di decidere per la sua vita, facendo le cose che ama fare, e comportandosi come la sua indole di donna irriverente le comanda. Ma quando può evita di far soffrire la famiglia o di creare al suo interno inutili ansie.
Credo sia bellissimo il rapporto che l'autore ha fatto emergere tra nonna e nipote. Troppo facile amare una vecchina debole e fragile che dice sempre sì. Conquistare il cuore di Florence richiede impegno e dedizione ma anche una grande intelligenza ed è questo il ruolo di Emily. Lei è l'unica che prova veramente a conoscere la nonna, non fermandosi alle apparenze, non uniformandosi necessariamente al pensiero altrui, condividendo il lavoro della donna e imparando a leggerne i pensieri.
E' l'unica che prova a conversare con lei mettendosi sullo stesso piano, non permettendole di prevaricarla.
Ed è proprio ad Emily che Florence si affeziona e lo si capisce da quei sorrisi appena accennati che in realtà racchiudono molto, molto di più di quello che sembrano.
Devo dire che sono anche riuscita a ridere molto grazie a questo romanzo. La festa di compleanno a sorpresa e la reazione di Florence creano un siparietto divertentissimo così come i momenti che la donna passa con l'amica Yetta, un personaggio che - seppure sia solo una comparsa - ha saputo entrarmi nel cuore.
Sarà perchè mi ricordava moltissimo una delle protagoniste del telefilm "La Tata", che aveva lo stesso nome
di questo personaggio e proprio come lei era una vecchietta un po' pazza... Insomma l'ho adorata e mi ha fatto ridere di gusto.
Di certo queste mie risate sono anche il frutto di una caratterizzazione dei personaggi prescisa, ben riuscita e non lasciata al caso e di uno stile capace di passare da argomenti seriosi ad altri divertenti senza alcuna difficoltà.
Un libro promosso senza riserve che mi sento di consigliare soprattutto a chi nella lettura non cerca di immedesimarsi a tutti i costi con i personaggi perchè di certo la protagonista di questo libro non è una con cui è facile farlo. Cominciatelo con l'atteggiamento giusto, senza dover per forza giudicare un comportamento che la maggior parte della gente ritiene "non canonico" - ma poi, chi lo stabilisce dico io? - e cercando invece di andare oltre e, forse, come me la amerete.
Ora lascio la parola a voi. Avete letto questo libro? Vi è piaciuto? E che mi dite della protagonista?
Una protagonista particolare quella creata da Brian Morton; Florence Gorgon, scrittrice, femmista, burbera e per niente accomodante preferisce una vita in solitudine piuttosto che vivere circondata dalla falsità della gente. Florence o la si ama o la si odia, senza mezze misure.
La sua autonomia di donna può sembrare brusca ma, in fondo, come biasimare la sua voglia di vivere una vita senza scocciature? Non è quello che tutti vorremmo e che magari non abbiamo il coraggio di fare?
E poi in fondo io tutta questa cattiveria nei confronti degli altri non lo mica vista... Troppo spesso si confonde la schiettezza con la cattiveria. Florence è schietta, diretta, senza falsità, non cattiva.
Sì, magari con Emily - la nipote che più sembra aver capito il carattere della nonna riuscendo a tenerne a bada le sfaccettature più difficili - avrebbe potuto essere a volte meno brusca, ma in fondo è proprio grazie a questi comportamenti della nonna che la ragazza riesce a prendere in mano la sua vita, imitandone i comportamenti più decisi.
Diciamo che sicuramente l'autore non ha creato la famiglia del mulino - che NON esiste - nè la protagonista perfetta che tutto il pubblico avrebbe necessariamente amato e questo credo sia un punto a suo favore. In più se proprio devo dirvela tutta a me sono saltati all'occhio molto di più i comportamenti degli altri familiari rispetto a quelli di Florence.
Vogliamo parlare di Saul? Ex marito della donna, donnaiolo impenitente e con un carisma sotto i piedi capace di chiamarla solo per chiederle favori? O di Janine, la nuora di Florence, che per non dimostrare di adorarla fa finta che le sia indifferente? O di Daniel - figlio di Florence - che non sa vedere ad un passo dal suo naso e che sembra non essere in grado di fare il padre, nè il marito e neanche il figlio?
Ecco, in tutto questo quadretto familiare di certo non perfetto, a me Florence è piaciuta, e molto! Anche perchè, ricordiamocelo, le persone apparentemente forti che attaccano per prime sono di solito quelle che più si rivelano fragili infatti il personaggio di Florence mi ha fatto molta, moltissima tenerezza, quando sono iniziate ad emergere le sue debolezze.
Florence non è scevra da paure o dolori, vuole solo avere il diritto di decidere per la sua vita, facendo le cose che ama fare, e comportandosi come la sua indole di donna irriverente le comanda. Ma quando può evita di far soffrire la famiglia o di creare al suo interno inutili ansie.
Credo sia bellissimo il rapporto che l'autore ha fatto emergere tra nonna e nipote. Troppo facile amare una vecchina debole e fragile che dice sempre sì. Conquistare il cuore di Florence richiede impegno e dedizione ma anche una grande intelligenza ed è questo il ruolo di Emily. Lei è l'unica che prova veramente a conoscere la nonna, non fermandosi alle apparenze, non uniformandosi necessariamente al pensiero altrui, condividendo il lavoro della donna e imparando a leggerne i pensieri.
E' l'unica che prova a conversare con lei mettendosi sullo stesso piano, non permettendole di prevaricarla.
Ed è proprio ad Emily che Florence si affeziona e lo si capisce da quei sorrisi appena accennati che in realtà racchiudono molto, molto di più di quello che sembrano.
Devo dire che sono anche riuscita a ridere molto grazie a questo romanzo. La festa di compleanno a sorpresa e la reazione di Florence creano un siparietto divertentissimo così come i momenti che la donna passa con l'amica Yetta, un personaggio che - seppure sia solo una comparsa - ha saputo entrarmi nel cuore.
Sarà perchè mi ricordava moltissimo una delle protagoniste del telefilm "La Tata", che aveva lo stesso nome
di questo personaggio e proprio come lei era una vecchietta un po' pazza... Insomma l'ho adorata e mi ha fatto ridere di gusto.
Di certo queste mie risate sono anche il frutto di una caratterizzazione dei personaggi prescisa, ben riuscita e non lasciata al caso e di uno stile capace di passare da argomenti seriosi ad altri divertenti senza alcuna difficoltà.
Un libro promosso senza riserve che mi sento di consigliare soprattutto a chi nella lettura non cerca di immedesimarsi a tutti i costi con i personaggi perchè di certo la protagonista di questo libro non è una con cui è facile farlo. Cominciatelo con l'atteggiamento giusto, senza dover per forza giudicare un comportamento che la maggior parte della gente ritiene "non canonico" - ma poi, chi lo stabilisce dico io? - e cercando invece di andare oltre e, forse, come me la amerete.
Ora lascio la parola a voi. Avete letto questo libro? Vi è piaciuto? E che mi dite della protagonista?
Lei l'ho adorata, meno i personaggi tutt'intorno.
RispondiEliminaPurtroppo già non lo ricordo più, in generale!
Lo so, ricordo la tua recensione! ;)
Eliminaanche io credevo fosse un libro divertente
RispondiEliminaCredo sia proprio quello che frega se non lo si scopre prima!
EliminaCiao Dany! Ho mollato Florence molto presto, pensando che non fosse il suo momento e pensando di darle un'altra possibilità...non è ancora arrivato, intanto leggo i pareri degli altri su di lei, tanti positivi e tu l'hai adorata! Chissà se riuscirò ad apprezzarla anch'io presto o tardi...certo guardando quella splendida vecchina chic la voglia di saperne di più mi solletica ;-) . Ottima recensione!
RispondiEliminaProva in un altro momento ma prendila nel verso giusto! ;)
EliminaSe la capirò, sarà soprattutto grazie a recensioni come questa :-)
EliminaFinalmente qualcuno che ha colto il senso di questa storia! Mi sento meno sola!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaIo non avevo colto questo lato di Florence, cioè l'ho letto, ma non sono riuscita a amarla fino in fondo. A me piace la gentilezza e la tenerezza. Anche il sarcasmo, certo. Mi piace la verità, anche quando fa male, però non il ghiaccio, non sempre almeno. Stare con Florence vuol dire stare in compagnia di una persona asettica - per me eh... - e mi ha lasciato un po' di freddo dentro, anche se alla fine, proprio come hai scritto tu, si svelano le sue debolezze. Baci
RispondiEliminaPs, comunque hai disegnato un quadro di questo personaggio fantastico!!
Ricordo che a te aveva fatto un effetto totalmente diverso... Magari non era il momento giusto o semplicemente Florence non è una protagonista rientrante nei tuoi gusti. Io amo molto i personaggi come lei, da scoprire e assaporare oltre l'apparenza, quelli che sanno farmi incavolare ma che subito dopo mi mostrano il loro lato più umano. La trovo veramente un personaggio riuscito!
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