martedì 30 giugno 2015

BibliOmaggi #4

Buongiorno lettori, come state? Io mi trascino, con questo caldo allucinante e un torcicollo/mal di testa dovuto probabilmente all'aria condizionata.
Oggi sono nuovamente qui per mostrarvi gli ultimi omaggi ricevuti dalle case editrici. 
  • Mistero a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren edito da Sonzogno, 288 pagine. Data pubblicazione: 02 luglio 2015. Ringrazio la casa editrice per avermi spedito una copia in anteprima.
Trama«Tic tac, tic tac, tic tac.» A Villa del Lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l’ora del caffè e, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un’oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look. Ma soprattutto, l’ora del caffè dà l’occasione per criticare il regolamento e l’incuria del personale specializzato, quello che figli e nipoti, per guarire i sensi di colpa, chiamano “servizi di eccellenza”. Per fortuna dalla Villa si può anche uscire, andare in giro in tram per rifarsi l’occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. A turbare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente. Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura dell’amena residenza in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese.
«Tic tac, tic tac, tic tac.» A Villa del Lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l’ora del caffè e, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un’oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look. Ma soprattutto, l’ora del caffè dà l’occasione per criticare il regolamento e l’incuria del personale specializzato, quello che fi gli e nipoti, per guarire i sensi di colpa, chiamano “servizi di eccellenza”. Per fortuna dalla Villa si può anche uscire, andare in giro in tram per rifarsi l’occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. A turbare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente. Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura dell’amena residenza in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese. - See more at: http://www.sonzognoeditori.it/component/marsilio/libro/4542599-mistero-a-villa-del-lieto-tramonto#sthash.3j8KdFJI.dpuf
«Tic tac, tic tac, tic tac.» A Villa del Lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l’ora del caffè e, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un’oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look. Ma soprattutto, l’ora del caffè dà l’occasione per criticare il regolamento e l’incuria del personale specializzato, quello che fi gli e nipoti, per guarire i sensi di colpa, chiamano “servizi di eccellenza”. Per fortuna dalla Villa si può anche uscire, andare in giro in tram per rifarsi l’occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. A turbare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente. Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura dell’amena residenza in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese. - See more at: http://www.sonzognoeditori.it/autori/libro/4542599-mistero-a-villa-del-lieto-tramonto#sthash.1InzCYZc.dpuf
«Tic tac, tic tac, tic tac.» A Villa del Lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l’ora del caffè e, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un’oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look. Ma soprattutto, l’ora del caffè dà l’occasione per criticare il regolamento e l’incuria del personale specializzato, quello che fi gli e nipoti, per guarire i sensi di colpa, chiamano “servizi di eccellenza”. Per fortuna dalla Villa si può anche uscire, andare in giro in tram per rifarsi l’occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. A turbare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente. Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura dell’amena residenza in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese. - See more at: http://www.sonzognoeditori.it/autori/libro/4542599-mistero-a-villa-del-lieto-tramonto#sthash.1InzCYZc.dpuf
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  • Un terremoto a Borgo Propizio di Loredana Limone edito da Salani, 387 pagine. Data pubblicazione: 11 giugno 2015. Ringrazio la casa editrice per avermi omaggiato di una copia durante l'incontro dedicato ai blogger di cui potete trovare resoconto e giveaway qui.
Trama: A Borgo Propizio va in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte. Cose belle,
il borgo ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull’elegante pavé a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l’elettrizzante fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che sicuramente fa rodere il fegato a fior di città d’arte. Ma un giorno qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propiziesi che tanto amano il loro paese. La villa del Comune sembra una scatola con il coperchio sfondato; il pavé è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe; le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orribilmente. Felice Rondinella, appassionato sindaco, vive l’immane disastro come un fallimento personale, e Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perché non si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla, tutto è sottosopra. L’unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti, trovato a terra nella Viottola Scura, non ha avuto un infarto mentre scappava, spaventato dalle scosse, ma è stato ucciso. Un assassino a Borgo Propizio? La faccenda si complica…

 
Cosa ve ne pare? Come sapete ho già letto e recensito il libro della Limone che mi ha totalmente conquistata come i due libri precedenti. Ieri ho cominciato Mistero a Villa del Lieto Tramonto e devo dire che i vecchietti della casa di riposo mi stanno già facendo morire dal ridere!

lunedì 29 giugno 2015

Recensione #70 - Il mercante di stoffe di Coia Valls

Buongiorno lettori, come state? Oggi sono qui per lasciarli la recensione completa del libro che ho letto per le Letture Geograficamente Sparpagliate e che avevo comprato a Natale: Il mercante di stoffe di Coia Valls edito da Pickwick, pag. 456.

Trama: Nel 1320 Barcellona è in fermento: sorgono palazzi, fioriscono commerci, le strade si riempiono di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Le vie traboccano di profumi esotici e spezie, di stupendi tessuti e di scintillanti gioielli cesellati dagli orafi di tutta Europa. Una città così nuova e attiva offre mille occasioni a un giovane intelligente e pronto a tutto. Come Jaume Miravall. Che vuole diventare un ricco mercante e fondare una grande famiglia. Due imprese ambiziose, due obiettivi che richiedono coraggio, lavoro, astuzia e fortuna. E che possono essere messi in pericolo dai segreti e dai peccati di un uomo. Quando arriva a Barcellona, insieme con la dolcissima moglie Elvira, Jaume deve accontentarsi di vivere in un miserabile quartiere dove tradimento, malvagità e morte fanno parte indissolubile del paesaggio. Ma non si lascia scoraggiare e, mentre Elvira dà alla luce l'attesissimo primo erede, Jaume si avventura nella città alla ricerca della sua occasione. La troverà commerciando in stoffe: prima raccogliendo gli scarti degli altri, poi solcando il Mediterraneo infestato dai pirati saraceni con un manipolo di amici fedeli, e infine stabilendo una florida impresa. Sul suo cammino, però, inaspettata, trova anche la grande passione: l'aristocratica Bianca, bellissima e altera, che gli potrà concedere solo sporadici e infuocati incontri clandestini. Diviso tra l'affetto di moglie e figli e l'amore per Bianca, Jaume resta invischiato nel segreto del suo peccato. 

Coia Valls con questo libro ci fa fare un viaggio: ci prende per mano e ci porta nel Medioevo, esattamente nel 1320, a Barcellona e ci racconta la storia di un mercante - Jaume Miravall - e della sua famiglia.
Assistiamo alle sue imprese per diventare un mercante influente, alle sue scelte - giuste o sbagliate - per proteggere la sua famiglia e renderla importante.
Un romanzo storico che porta a navigare per mari verso rotte sconosciute mercanteggiando merci, ma anche vite umane ed il futuro delle persone.
Con uno stile che permette di entrare a pieno nel periodo storico in cui le vicende sono narrate l'autrice ha saputo creare un intreccio di vite ed avvenimenti capaci di far leggere queste più di 450 pagine senza mai un attimo di noia, tenendo l'attensione del lettore sempre alta, grazie anche ai diversi colpi di scena che vengono disseminati qua e là.
Facilissimo affezionarsi ai personaggi di questo romanzo. Personaggi che credo siano lo zoccolo duro di questo libro; tutti, dal più importante uomo di chiesa, al più misero ed umile servo sono cararatterizzati in modo splendido, ognuno con una propria connotazione, con le proprie caratteristiche, con la propria storia.
Jaume Miravall, mercante, partito dal nulla, che con la sua tenacia riesce a diventare una figura influente nella città di Barcellona ma anche altrove. La sua personalità è sicuramente ben delineata e lo porta, nel romanzo, ad esserne spesso condizionato. Scelte d'impeto, come la passione prorompente per Blanca, figlia di una delle più importanti famiglie della città, saranno spesso mezzi con cui verrà manovrato e che lo porteranno ad un passo dal perdere tutto.
Elvira, moglie di Jaume, la conosciamo incinta del suo primo figlio e spaventata, come tutte le neomamme ad un passo da quello che sarà il momento più importante della propria vita. Da sempre dovrà convivere con la consapevolezza di non essere l'unica nel cuore del marito e lo farà con una forza che solo le donne hanno, dedicando tutta se stessa alla famiglia, ai figli, ed anche ad un'attività tutta sua che il marito le consente di intraprendere.
Narcis, primo figlio della coppia; un fisico debole già dalla nascita ed un animo da artista che lo porterà a guardare il mondo che lo circonda con un occhio diverso ed attento.
Abelard, quel fagottino che conosciamo nella primissima pagina del romanzo, quando Jaume varca la soglia di casa portandolo tra le braccia e facendolo così entrare ufficialmente a far parte della sua famiglia. Un fisico forte il suo - esattamente il contrario di quello del fratello - ed un animo avventuruoso, guerragliero ed impetuoso.
Alexia, l'ultima nata, la più piccola della famiglia. Un rapporto conflittuale con la madre che non le permette di conoscere gli affari importanti della famiglia perchè donna. Ma lei non è come Narcis. In lei alberga il fuoco della conoscenza, quella che la rende curiosa verso il lavoro del padre, verso le terre lontane, verso fli affari della famiglia.
Blanca - l'amante - una donna intraprendente ed affascinante cui Jaume non riesce a resistere. Un'animo da ribelle il suo che però non le permetterà di avere quello che più desidera dalla vita.
E poi ci sono i tantissimi personaggi di contorno: Margarida, sorella di Elvira;  Mateu, proprietario del forno della città; Bernat, fabbro ed amico fidato di Jaume; lo Zoppo di Blanes, uno dei migliori aituanti del mercante capace di aiutarlo a fare fortuna e infine gli accattoni, coloro che lavorano per Jaume permettendogli di crescere e diventare competitivo nel suo lavoro.
La bravura dell'autrice ci permette di conoscere a fondo ognuno di loro, di immaginarceli nell'aspetto e nelle caratteristiche umane.
Un intreccio di vite e situazioni creato in modo perfetto, capace di dare un quadro completo di un pezzo di storia, di un tipo di società che solo grazie ad opere così magistrali - seppur romanzate - possiamo immaginare provando ad immedesimarci.
Un romanzo che mi ha affascinato senza riserve.
Unico appunto che mi sento di fare sono alcune situazoni importanti che avrei preferito vedere approfondite ed altre meno importanti in cui invece ho avuto l'impressione che siano state un po' trascinate.
Un libro che mi porterò nel cuore per molto tempo, un po' come mi porto I pilastri della terra di Ken Follett.
Ovviamente è un romanzo storico, adatto quindi a chi questo genere lo apprezza; non ci troverete ovviamente suspance o brividi. Immaginate invece di prendere in mano un album fotografico di una famiglia del 1300 - immaginate anche che la fotografia fosse già esistita eheheh - e di sfogliare qull'album sentendone anche raccontare magistralmente la storia da qualcuno che quella famiglia l'ha conosciuta veramente; perchè è questa la sensazione che se ne ha!
Solo in questo modo non ne rimarrete delusi.
Cosa ve ne pare? Vi piacciono i romanzi storici? Avete letto questo libro?

VOTO: 



sabato 27 giugno 2015

Chi ben comincia #89 - Qualcosa di vero di Barbara Fiorio

Buongiorno lettori e buon sabato. Finalmente dopo due settimane ritorno con la rubrica Chi ben comincia, ideata dalla mia amica Alessia del blog Il profumo dei libri. Purtroppo la settimana scorsa ho avuto diversi post importanti programmati sul blog che - abbinato ai problemi di connessione - non mi hanno permesso di far solo slittare la rubrica come avrei voluto. Quindi eccoci qui nuovamente di sabato, visto che ieri è stato il turno della rubrica Ti consiglio un libro.
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Oggi ho scelto l'ìncipit del libro che ho già letto e recensito qui. Ho fatto questa scelta perchè è un libro che ha saputo entrarmi dentro e che sto consigliando a tutti; quindi se ancora non foste convinti magari l'incipit vi convincerà! Si tratta di Qualcosa di vero di Barbara Fiorio edito da Feltrinelli.
 
REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti



Non è facile centrare una serratura con una chiave, non dopo una serata a base di mojito. La faccenda può anche complicarsi se non si è sicurissimi che quella sia la chiave giusta e se si possiede  solo una vaga certezza sul portone, che assomiglia in modo impressionante ai cinque o sei nella stessa via. Ma il taxi l'aveva lasciata lì davanti, per cui le probabilità che quello fosse il suo indirizzo erano alte.
Giulia respirò profondamente. Tutto girava, la sensazione di nebbia non era d'aiuto e i movimenti erano imbottiti da una lentezza ipnotizzante. Ma poteva farcela, lo dicevano le sue statistiche personali. Ce l'aveva sempre fatta, in fondo.
Finalmente la chiave ebbe pietà di lei e scivolò nella toppa. Il portone si aprì con mezzo giro e una sovrumana spinta verso l'interno, un interno reso buio dalla notte e fresco dal marmo.
Cercare l'interruttore della luce era fuori discussione. Salì le scale con calma, c'era quasi. Raggiungere il terzo piano, la porta di casa e il letto era solo questione di tempo, sempre che l'ultimo sorteggio della chiave fosse vincente.
Il qualcosa su cui inciampò alla fine delle scale non era stato calcolato, ma le fece risparmiare gli ultimi passi. Adesso era sdraiata davanti alla sua porta, il piumino che la infagottava aveva ammorbidito l'atterraggio. Si rialzò a malincuore. Non si stava male sul pavimento, nella penombra che arrivava da fuori.
Il qualcosa si mosse sullo stuoino della sua nuova vicina: sembrava una piccola camicia da notte con una bambina dentro. Troppi mojito, quella sera.
Giulia indovinò la chiave, entrò, richiuse e si gettò sul divano a faccia in giù.
"Non dovrebbero lasciare bambini sul pianerottolo di notte, ci si potrebbe far male a caderci sopra," bofonchiò al cuscino. Poi perse uin po' i sensi, quasi tutti.
Qualcuno bussò piano. Ma il rumore echeggiò come frastuono nella sua testa.
"Signora..."
Detestava che la chiamassero signora. Aveva quarant'anni, un fisico snello, non si era mai vestita bon ton e ascoltava rock. Non era una signora. 
Doveva spiegare a chiunque fosse che la innervosiva essere chiamata signora. Doveva. Le pesava alzarsi, ma era una questione di orgoglio.
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Lo so, sono andata un po' lunga con questo incipit ma non potevo fermarmi prima, dovevo assolutamente darvi la possibilità di avere un assaggio dello stile dell'autrice e del tono con cui la meravigliosa storia di questo romanzo sia raccontata. Cosa ne dite? Vi ispira? Ancora per qualche giorno i romanzi Feltrinelli sono scontati del 25% quindi perche non approfittarne?
Vi auguro buon week end e vi do appuntamento alla settimana prossima con un altro incipit.

venerdì 26 giugno 2015

Ti consiglio un libro #2 - Consiglia una saga che hai amato

Buongorno lettori e buon venerdì. Sono già passate due settimane ed io e le mie adorate  Laura de La Biblioteca di Eliza, Salvia di Desperate Bookswife e Laura de La Libridinosa siamo di nuovo qui per consigliarvi un libro - in realtà in questo caso più di uno - infatti vi consiglieremo  una saga che abbiamo amato.




IL MIO CONSIGLIO

Titolo: Perfetto
Autore: Alessia Esse
Casa editrice: Autopubblicato
Pagine: 296
Prezzo:  10.72 €



 
 

Titolo: Segreto
Autore: Alessia Esse
Casa editrice: Autopubblicato
Pagine: 466
Prezzo:  16.43 €







Titolo: Infinito
Autore: Alessia Esse
Casa editrice: Autopubblicato
Pagine: 524
Prezzo:  16.43 €





Senza indugi consiglio questa bellissima trilogia! Come sapete non leggo moltissime saghe ma quella che mi è subito venuta in mente quando mi è stata posta la domanda è stata questa.
Ho letto e adorato i primi due volumi ed ho il terzo a casa da quando è stato pubblicato ma - mi darete della pazza - non l'ho ancora letto perchè non voglio che questa saga finisca, non mi ci voglio dover staccare... lo so sono malata! Ma questo è un dato di fatto.
Perchè consiglio questi libri? Perchè la scrittrice è italiana, perchè sono libri ambientati in italia e perchè nonostante il distopico non sia il mio genere preferito questa trilogia mi ha totalmente rapito.
Con uno stile che non ha niente da invidiare alle autrici più famose, Alessia Esse ha fatto un ottimo lavoro, perdipiù autopubblicandosi.

Ed ora correte a scoprire i consigli di Laura, Salvia e Laura

giovedì 25 giugno 2015

Merenda a Bordo Propizio - Resoconto con giveaway


Carissimi buongiorno,
nonostante sia già trascorsa una settimana Salvia - del blog Desperate Bookswife - ed io siamo felici di raccontarvi il nostro pomeriggio a Borgo Propizio. Sì, avete letto bene, siamo state al Borgo, in compagnia dell'autrice Loredana Limone.
Sembra impossibile, ma a pochi passi dal centro di Milano si cela una vecchia cascina ristrutturata - Un Posto a Milano -, immersa nel verde, e oggi adibita a molteplici scopi: si può consumare un buon pasto, partecipare a della presentazioni, assistere a dei concerti.

 










Così noi ci siamo recate a questo incontro per blogger, organizzato dalla Casa Editrice Salani, con lo scopo di presentarci Loredana, il suo terzo romanzo "Un terremoto a Borgo Propizio" ( Qui la recensione di Dany e Qui quella di Salvia)e tutto lo staff.
Qui sotto ognuna di noi vi racconterà il suo punto di vista:

IL PENSIERO DI SALVIA:

Ho rischiato di imbattermi in Loredana Limone per ben due volte, ma purtroppo il fato non mi ha assistita, così ho deciso che non avrei perso questo incontro per nulla al mondo.
Libera da figlia e marito, salgo sul treno diretto per Milano e con il cuore gonfio di felicità comincio il mio cammino (devo ringraziare Dany per avermi prelevata alla stazione perché altrimenti sarei lì ancora adesso!!) verso la fashion city (mannaggia, mi sono anche vestita bene neh!!).
Come per incanto troviamo parcheggio a cinque metri dall'ingresso (dopo aver girato mezz'ora, ma ricordiamoci sempre di essere a Milano e non a Casalborgone), varchiamo un cancello e ci si apre un mondo: il cinguettio degli uccelli, un prato verde, tanti alberi, un bel pergolato e per finire un cascinale ristrutturato, meravigliosa visione.
Subito ci appare un tavolo apparecchiato di tutto punto, brocche di limonata fresca accompagnata da delle invitanti sfoglie di mela spolverate con un po' di cannella e, ciliegina sulla torta, tante copie dell'ultimo romanzo.
Dopo aver stretto la mano a Simona Scandellari e al resto dello staff, conosciuto Silvia Meucci (l'agente dell'autrice) e incontrato gli altri blogger...arriva Loredana Limone con il suo contagioso sorriso.
Superato il primo impatto, tante le domande rivolte e se prima adoravo questa serie di romanzi, adesso fanno parte di me, quei libri che porteresti con te nel caso finisse il mondo, insomma ci siamo capiti. Curiosità?? Adesso ne riporto qualcuna:
  • Non è Loredana ad inventare queste storie, ma sono i personaggi a dettarle le vicende, lei si limita a trascriverle.
  • Mariolina e Marietta esistono davvero, solo si chiamano in un altro modo!
  • L'autrice ha una vera passione per il GM, infatti una sua famosa canzone è proprio la suoneria del suo cellulare!
  • Francesco è anche il nome di suo figlio, al quale si è liberamente ispirata ( e al quale sbuccia la frutta per fargliela mangiare!!!!!).
  • Sicuramente l'autrice ha scritto un quarto episodio!! Speriamo che la Casa Editrice lo pubblichi presto!!
  • Il Borgo non esiste, ma ha preso vita grazie ad alcune gite di Loredana, che ha preso spunto a destra e a manca e ha creato un luogo su misura per tutti noi.
Ringrazio vivamente gli organizzatori per avermi invitata, mi sono sentita a casa, nonostante non avessi mai conosciuto nessuno prima. Tra un sorso di limonata e un pezzettino di dolce il pomeriggio è volato via, breve ma intenso.
Se posso permettermi una piccola riflessione, voglio dirvi che questa è stata una grande soddisfazione: io sono una semplice lit blogger, mi diletto a leggere libri e a scriverne un commento on-line. Spero di fare cosa gradita, a volte le mie impressioni purtroppo non sono positive, ma cerco sempre di comunicarle nel rispetto altrui. Poter incontrare una persona della quale si conosce solo la penna, dare un volto a coloro che lavorano dietro le quinte...non ha prezzo. GRAZIE

IL PENSIERO DI DANY:

Avevo già incontrato Loredana Limone lo scorso anno, durante una presentazione legata all'uscita del libro precedente "E le stelle non stanno a guardare" e nonostante non avessi ancora letto i suoi libri mi conquistò al primo sguardo. Ma essere invitata ad un evento organizzato dalla casa editrice e riservato ai blogger è tutta un'altra cosa ed andarci con la mia cara sister virtuale Salvia è la ciliegina sulla torta!
Sono milanese ed ho abitato a Milano fino al giorno delle mie nozze ma, devo ammetterlo, non conoscevo quel posto meraviglioso in cui l'incontro si è svolto. Quella cascina nel verde, con i suoi orti, i mattoni a vista, la limonata fresca, le sfogliatine alle mele e tutto il traffico cittadino fuori. E poi lei, Loredana, un vulcano di donna con una passione smodata per i suoi libri ed i personaggi che li affollano. Ha raccontato gli aneddoti salienti di questo libro e dei precedenti, ha letto delle parti con gli occhi luccicanti e ci ha abbracciato come se fossimo amiche da sempre; ma non lo faceva per dovere di autrice verso i suoi lettori, lo faceva perchè le veniva naturale, perchè l'umiltà che contraddistingue la sua persona si percepisce in ogni sua parola e in ogni suo atteggiamento!
Ed ora passo anche io ad alcuni aneddoti:
  • In ogni personaggio Loradana ha messo una parte di se ma in questo libro quello che più viene fuori è la se stessa mamma soprattutto nei pensieri di Virginia : 
Virginia crollò sulla sedia, chiuse gli occhi e lo rivide.
Il suo bambino.
Il suo bambino appena nato, le rughine sulla fronte, la boccuccia che gli aveva baciato tante volte, la risata sdentata, le manine a pugno che si mordeva quando aveva fame. Francesco che la seguiva a quattro zampe per tutta la casa, un cagnolino spelacchiato dietro di lei, e poi che le correva incontro traballante; Francesco che tendeva le manine per farsi prendere in braccio. [...] Pag. 282
  • Il borgo non lo ha mai vissuto ma ci vivrebbe;
  • Scrive generalmente la sera e rigorosamente a mano;
  • Borgo Propizio è nato come evasione per superare un momento difficile ed è stato per lei terapeutico
  • Loredana sta già scrivendo il quinto libro legato a Borgo Propizio
  • Ha confessato di non visualizzare i suoi personaggi e forse questo è il motivo per cui li sa descrivere in modo così preciso.
Come Salvia ringrazio Simona e la Casa editrice per aver organizzato questo incontro e per avermi invitato. Ringrazio Silvia Meucci per aver creduto in Loredana e in Borgo Propizio ma soprattutto ringrazio Loredana stessa per essere una scrittrice - ma soprattutto una persona - così meravigliosa! GRAZIE!

Ed ora passiamo ad una sorpresa per voi. Simona è stata così gentile da lasciarci una copia di Un terremoto a Borgo Propizio da regalare a voi e Loredana è stata così gentile da scriverci una dedica e firmarla quindi fate bene attenzione a quello che dovrete fare per provare a vincerla.
Poche regole per poter partecipare:
  • Essere follower di entrambi i blog 
  • Scrivere nei commenti qualche riga per continuare secondo la vostra fantasia questo passaggio del libro, un pensiero che disturba da settimane il sonno e la doccia quotidiana di Ruggero. Mariolina lo trascura, la prova inconfutabile è proprio lo spazzolino da denti troppo usurato: 
"Ecco perché Ruggero si sentiva trascurato: già da qualche settimana, anzi da più di un mese, in bagno, nel bicchiere sulla mensola del lavabo, il suo spazzolino appoggiava setole spampanate sopra il capo dell'angioletto dagli occhi socchiusi di una griffata ceramica altoatesina. E sua moglie non gliene aveva ancora fatto trovare uno nuovo. Nudo e bagnato, da dietro i cristalli della doccia rigati dall'acqua, continuava a fissare ipnotizzato quello spazzolino troppo usato, come se fosse lì la chiave. La chiave di che? Era una sciocchezza, se ne rendeva conto, e con tutti i vecchi e nuovi problemi, figuriamoci se doveva andare a fissarsi sullo spazzolino da denti. Lui, un imprenditore come lui!! (...) Gli sembrava di avere fin da ora la certezza delle parole che lo avrebbero rasserenato: "Ti sbagli, mio prezioso, ti sei suggestionato". E la certezza di vedere riaccendersi il sorriso amato. Per lui."
Quindi cosa aspettate? Fate volare la fantasia e provate ad aggiudicarvi questo libro meraviglioso.
Avete tempo fino al 10 luglio poi sarà Loredana stessa a decidere il pezzo che le piacerà di più! In bocca al lupo a tutti!

Salvia e Dany

mercoledì 24 giugno 2015

Chiacchiere, chiacchiere, bla bla bla... #8 - Lista libri Summer Reading Challenge

Buongiorno lettori cari, come state? 
Ho parzialmente risolto i miei problemi di connessione - parzialmente ma meglio di niente - quindi spero da oggi di riuscire a far tornare questo angolino alla normalità.
Oggi sono qui con un post chiacchiereccio.
Ho deciso di parteciapare alla Summer Reading Challenge organizzata dal blog Who is Charlie?
Era da qualche tempo che cercavo una challenge cui partecipare e questa mi ha subito conquistata. Si tratta - come potete capire già dal nome - di una Challenge estiva. Lo scopo è quello di leggere 10 libri dal 15 giugno al 31 agosto 2015 che rispondano agli obiettivi richiesti.
Quindi non mi dilungo e vi presento le mie scelte. Come sapete non sono un'amante delle liste quindi non è detto che queste scelte non cambino durante i prossimi mesi hihihihi.
Cliccando sui titoli sarete rimandati ai siti delle case editrici dove potrete scoprire le trame e tutte le informazioni sui libri.


I DIECI OBIETTIVI:
 
1. Un libro che ricordi l'estate: copertina, titolo o trama, vedete voi. 
 
Piccola Dea di Rufi Thorpe
 
2. Un libro che faccia parte della tua comfort zone: la comfort zone è quel posto in cui ti senti a tuo agio, può essere un autore, un genere letterario o magari anche un libro che ti fa sentire a "casa" - valgono le riletture.
 
Il confine del silenzio di C. L. Taylor
 
3. Un libro con un protagonista maschile: ora come ora abbiamo sempre delle ragazze come eroine della storia, è ora che qualche maschietto si dia da fare e dimostri che anche gli uomini sanno il fatto loro!
 
Il ladro di nebbia di Lavinia Petti
 
4. Un libro facente parte di una saga: trilogie, saghe che fanno concorrenza alla Divina Commedia, duologie, eccetera. E' ora di terminare una saga o perchè no, cominciarne una nuova!
 
Mistero a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren
 
5. Un libro scelto da qualcun altro: invitate qualcuno a scegliere un libro dalla vostra libreria e leggetelo senza obiettare, può essere anche un libro che qualcuno ha scelto per voi e ve lo ha regalato.
 
Libro scelto dalle mie LGS
Un giorno di David Nicholls
 
6. Uno degli ultimi libri acquistati: se siete come me avete una TBR infinita e nonostante questo continuate ad acquistare libri che magari vi proponete di leggere al più presto e poi rimangono a prendere la polvere per secoli. Quindi prendete uno dei vostri ultimi acquisti e leggete!
 
Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg
 
7. "Qualcosa di sinistro sta per accadere": ho letto questa frase in un libro e mi ha colpito. Può essere un libro giallo, un thriller o anche un romanzo di altro genere con un colpo di scena inaspettato!
 
Il bambino ombra di Carl-Johan Vallgren
 
8. Un libro che contenga il vostro colore preferito: può essere nella copertina o nel titolo del libro (es. Green per il verde)
 
Colore Azzurro
I misteri di Chalk Hill di Susanne Goga

 


9. Un libro di un autore/autrice italiano/a: siamo italiani, per Giove, quindi perchè non supportare i nostri autori?
 
Un terremoto a Borgo Propizio di Loredana Limone
 

10. "Un numero, una lettera, un libro": scegliete un numero da 1 a 26. Fatto? Non barate! Okay, ora vediamo a quale lettera dell'alfabeto inglese corrisponde (es. numero 5 sta per la lettera E) e scegliamo un libro il cui titolo o autore abbia questa iniziale (es. Emma di Jane Austen).
 
Numero 11 = K
Dov'è dinita Audrey? di Sophie Kinsella
 
Eccoli qui, in tutto il loro splendore! Spero solo di avere la forza di seguire la lista e soprattutto di finirli e recensirli entro il tempo consentito!
Per il momento ho letto Un terremoto a Borgo Propizio di cui potete trovare la recensione qui e sto leggendo Il ladro di nebbia ma sono ancora prima della matà! 
Che ne pensate dei miei titoli e di questa challenge? Qualcuno di voi partecipa? 
Buona estate a tutti! Piena di libri ovviamente!!!!

lunedì 22 giugno 2015

Recensione #69 - Un terremoto a Borgo Propizio di Loredana Limone

Buaonasera lettori, buon inizio settimana. Ultimamente mi sembra di dire sempre le stesse cose ma vi chiedo scusa se non riesco ad essere più presente. Purtroppo ho dei seri problemi di connessione e questo mi crea dei disagi enormi nella gestione del blog. Spero di riuscire a tornare presto ai soliti ritmi. Ma comunque mi scuso se a volte mi toccherà saltare qualche rubrica, come è successo la settimana scorsa con Chi ben comincia.
Ma bando alle chiacchiere, devo ottimizzare questi momenti in cui posso scrivere o programmare quindi vi lascio con la recensione di un libro meraviglioso che ha saputo confermare le aspettative altissime che sono maturate in un anno di attesa!
Sto parlando di Un terremoto a Borgo Propizio di Loredana Limone edito da Salani - che ringrazio per la copia - pag. 387. Terzo capito dela storia del Borgo. Per leggere le recensioni dei libri precedenti "Borgo Propizio" e "E le stelle non stanno a guardare" cliccate qui e qui.

Trama: A Borgo Propizio va in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte. Cose belle, il borgo ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull’elegante pavé a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l’elettrizzante fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che sicuramente fa rodere il fegato a fior di città d’arte. Ma un giorno qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propiziesi che tanto amano il loro paese. La villa del Comune sembra una scatola con il coperchio sfondato; il pavé è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe; le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orribilmente. Felice Rondinella, appassionato sindaco, vive l’immane disastro come un fallimento personale, e Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perché non si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla, tutto è sottosopra. L’unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti, trovato a terra nella Viottola Scura, non ha avuto un infarto mentre scappava, spaventato dalle scosse, ma è stato ucciso. Un assassino a Borgo Propizio? La faccenda si complica…

Avete mai provato la sensazione di quando per anni si va in vacanza sempre nello stesso luogo e, ogni volta, ci si ritorna ritrovando le stesse persone, gli stessi negozi, le stesse facce? Si trascorre l'anno di attesa tra un'estate e l'altra aspettando di poter tornare in quei luoghi tanto cari, che infondono sicurezza; lo si trascorre aspettando di ritrovare i vecchi amici, così preziosi proprio per il poco tempo che ogni volta ci è concesso di trascorrere con loro.
Ecco, questa è la sensazione che provo io ogni volta - e questa è la terza - che torno a Borgo Propizio: mi sento a casa, al sicuro, in un luogo che so saprà stupirmi, ma anche coccolarmi e Loredana è quell'amica che per un anno aspetto di ritrovare, perchè so che sarà quella di sempre ma so anche che avrà delle nuove e meravigliose storie da raccontarmi.
Bè, questa volta Loredana l'ha combinata proprio grossa: mi ha fatto tremare, anzi ha fatto tremare il Borgo distruggendolo in parte a causa di un terremoto devastante ed improvviso. Ed io ero proprio lì, in quei vicoli che ormai conosco bene e che amo come se fossero parte della mia quotidianità; stavo cercando di far via la polvere da quella casa chiusa per un anno intero, stavo ricominciando ad incontrare le persone di sempre ed ero pronta ad una vacanza da sogno. Invece eccolo lì, il terremoto.
Mezzo Borgo distrutto, 7 morti e 7 feriti anzi i morti sono 8. Alla tragedia del terremoto si aggiunge infatti un omicidio, un corpo inerme con dei segni evidenti di strangolamento: il corpo del Professor Tranquillo Conforti, Assessore alla Cultura del Comune, che tanto bene avevamo imparato a conoscere nel libro precedente.
Ma attenzione, questo romanzo non è un giallo. E' vero che alla fine scoprirete un assassino, è vero che per parte del libro il nostro amato Saltalamacchia investigherà sui cittadini del Borgo, ma vi assicuro che per tutta la lettura questo non sarà il vostro scopo principale. Perchè questo libro - come i precedenti - è più uno stralcio di vita, molto simile a quella di ciascuno di noi, e quello che più cercherete di capire per tutto il romanzo sono i meccanismi che porteranno i personaggi ad interagire tra loro amandosi, litigando, amandosi di nuovo.
Un terremoto - quello che Loredana Limone ha creato - che oltre a distruggere materialmente parte degli edifici del Borgo, intacca in modo molto profondo gli animi e le certezze di tutti coloro che si ritrovano a viverlo.
Ritroviamo i personaggi a noi cari come Belinda, Francesco, Virginia, Zia Letizia, Claudia, Cesare, Ruggero, Marietta e Mariolina, Felice Rondinella, il G.M. Assistiamo alla rivoluzione delle loro vite, proprio come avviene nel mondo reale: una latteria distrutta, un jukebox che continua a suonare quel motivetto tanto caro, una casa di famiglia abbandonata in fretta e furia, un ammasso di macerie, pareti sventrate, serramenti scardinati. Ogni pagina è una scoperta sia a livello di storia che a livello di stile, palpabile è infatti la crescita stilistica dell'autrice.
Molto interessante l'espediente utilizzato nell'incipit di far parlare proprio il Borgo a quei lettori che tanto lo avevano amato nei libri precedenti:
Borgo Propizio è anche questo: un balsamo per il cuore, un posto da favola dove vivere una fiaba, un luogo che ha il sapore delle ricette riuscite. Borgo Propizio è terapeutico.
Ehi, lo avete detto voi, adesso non vi rimangiate le parole, non è ora di pranzo né di colazione; è addirittura ancora buio.
Sappiate che, qualora ve le rimangiarste, io ci rimarrei male. Malissimo! Volete forse distruggere questo vecchio gentiluomo che non si è lasciato corrompere del tempo, continuando a sentirsi un giovanotto dall'ottimismo contagioso e dal carattere - lo so, lo so - non poco vanitoso?
Ah, confermate tutto? E io vi ringrazio di cuore dalla mia collina.
Un incipit capace di far immergere subito i lettori affezionati nelle sensazioni che già avevano provato con i volumi precedenti ed il resto del libro non è da meno. Per quanto mi riguarda sono stata totalmente rapita dalle vicende narrate e sono rimasta anche piacevolmente stupita per la piega che la storia ha preso e per i colpi di scena che Loredana ha saputo riservarci. Un libro adattissimo per questa estate pazzerella in cui siamo ufficialmente entrati, perchè il viaggio a Borgo Propizio difficilmente potrete dimenticarlo!!!

VOTO: 


venerdì 19 giugno 2015

Letture geograficamente sparpagliate #2 - Il mercante di stoffe di Coia Valls

Buongiorno, come state? Dopo un mese e mezzo siamo tornate attive e vi proponiamo un'altra puntata della nostra rubrica condivisa. Cosa sono le "Letture Geograficamente Sparpagliate"? Una volta al mese scegliamo - estraiamo un libro che più o meno potrebbe interessare tutte o quasi, scriviamo una piccola recensione e la pubblichiamo in un unico post, in modo che voi lettori possiate avere tanti pareri al prezzo di uno. 

Questo mese abbiamo un sacco di novità da comunicarvi: è entrata a far parte di questo pazzo gruppo un'altra Laura, (perché two...is mei che uan!!!) che ha subito accettato la sfida, nonostante questa lettura non fosse proprio nelle sue corde; e la nostra adorata Cuore Zingaro ha deciso di "emanciparsi", aprendo un blog tutto suo (non troverete più quindi "Il venerdì di Cuore" ospitato dal blog la Libridinosa).
Salvia e Stefania hanno gettato la spugna, la prima perché lo scorso mese era in piena "crisi del lettore", mentre l'Annusatrice di libri, a causa di impegni di forza maggiore non ha avuto proprio il tempo materiale. Speriamo che non ci abbandonino anche il mese prossimo.

Questo libro è stata una scelta combattuta, ma alla fine, dopo qualche scambio di opinioni, ha avuto la meglio sugli altri.

Sono certa che questo post vi divertirà: il voto più basso è un 1 e mezzo e quello più alto è un bel 5, insomma ce n'è per tutti i gusti!! Qui sotto potrete trovare la scheda del libro con la sinossi e a seguire i commenti delle LGS.
  
Titolo: Il mercante di stoffe
Autore: Coia Valls
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Pagine: 457
Prezzo: 18,90€ - 10,90€ Pickwick
Pubblicazione: 2013

SINOSSI: Nel 1320 Barcellona è in fermento: sorgono palazzi, fioriscono commerci, le strade si riempiono di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Le vie traboccano di profumi esotici e spezie, di stupendi tessuti e di scintillanti gioielli cesellati dagli orafi di tutta Europa. Una città così nuova e attiva offre mille occasioni a un giovane intelligente e pronto a tutto. Come Jaume Miravall. Che vuole diventare un ricco mercante e fondare una grande famiglia. Due imprese ambiziose, due obiettivi che richiedono coraggio, lavoro, astuzia e fortuna. E che possono essere messi in pericolo dai segreti e dai peccati di un uomo. Quando arriva a Barcellona, insieme con la dolcissima moglie Elvira, Jaume deve accontentarsi di vivere in un miserabile quartiere dove tradimento, malvagità e morte fanno parte indissolubile del paesaggio. Ma non si lascia scoraggiare e, mentre Elvira dà alla luce l'attesissimo primo erede, Jaume si avventura nella città alla ricerca della sua occasione. La troverà commerciando in stoffe: prima raccogliendo gli scarti degli altri, poi solcando il Mediterraneo infestato dai pirati saraceni con un manipolo di amici fedeli, e infine stabilendo una florida impresa. Sul suo cammino, però, inaspettata, trova anche la grande passione: l'aristocratica Bianca, bellissima e altera, che gli potrà concedere solo sporadici e infuocati incontri clandestini. Diviso tra l'affetto di moglie e figli e l'amore per Bianca, Jaume resta invischiato nel segreto del suo peccato.

IL COMMENTO DI CUORE (Il cuore in un libro) :

 
Che onore partecipare al secondo appuntamento con le Letture Sparpagliate, è un piacere avervi qui a  condividere con noi i pensieri sul libro votato e scelto dalle LGS: Il Mercante di stoffe di Coia Valls.
Premetto che il romanzo storico non rientra tra i generi che prediligo, ma essendo una lettura condivisa, l'ho affrontata positivamente.
Il romanzo ha suscitato in me emozioni contrastanti: ho trovato alcune parti prolisse, che sembravano essere messe li per allungare il numero delle pagine, che mi hanno annoiata, d'altro canto ho apprezzato lo stile scorrevole dell'autrice, l'ambientazione, l'affascinante Barcellona del 1300, i personaggi così ben definiti da prendere vita, ho adorato quelli femminili, l'ambizioso mercante e le sue conquiste mi hanno colpita.
Qualche colpo di scena in più non mi sarebbe dispiaciuto, ma forse questo è un genere che non lo richiede, posso comunque affermare che questa lettura è perfetta per gli amanti dei romanzi storici.
La mia recensione completa sarà sul blog il 26 giugno.
IL COMMENTO DI DANIELA ( Un libro per amico):

 
Un romanzo storico che porta a navigare per mari verso rotte sconosciute mercanteggiando merci, m anche vite umane ed il futuro delle persone.
Con uno stile che permette di entrare a pieno nel periodo storico in cui le vicende sono narrate l'autrice ha saputo creare un intreccio di vite ed avvenimenti capaci di far leggere queste più di 450 pagine senza mai un attimo di noia, tenendo l'attensione del lettore sempre alta, grazie anche ai diversi colpi di scena che vengono disseminati qua e là.
Facilissimo affezionarsi ai personaggi di questo romanzo. Personaggi che credo siano lo zoccolo duro di questo libro; tutti, dal più importante uomo di chiesa, al più misero ed umile servo sono cararatterizzati in modo splendido, ognuno con una propria connotazione, con le proprie caratteristiche, con la propria storia.
La bravura dell'autrice ci permette di conoscere a fondo ognuno di loro, di immaginarceli nell'aspetto e nelle caratteristiche umane.
Un intreccio di vite e situazioni creato in modo perfetto, capace di dare un quadro completo di un pezzo di storia, di un tipo di società che solo grazie ad opere così magistrali - seppur romanzate - possiamo immaginare provando ad immedesimarci.
Un romanzo che mi ha affascinato senza riserve.
Unico appunto che mi sento di fare sono alcune situazoni importanti che avrei preferito vedere approfondite ed altre meno importanti in cui invece ho avuto l'impressione che siano state un po' trascinate.

 
IL COMMENTO DI LAURA (La biblioteca di Eliza):


Non mi tiro indietro davanti ad un nuovo autore/autrice o un genere diverso da quelli che di solito leggo, anzi mi piace buttarmi nella mischia e scoprire qualche novità. E così è stato per Il mercante di stoffe. Letta la trama immaginavo non fosse il mio genere, tuttavia… non si sa mai! Ecco, ora è ufficiale, non è il mio genere. Il libro mi ha annoiato a morte. La storia è interessante ma troppo piatta per i miei gusti. I vari eventi che costellano la vita del mercante Jaume e della sua famiglia non mi ha coinvolta. Ogni pagina che giravo speravo in qualcosa che mi stupisse… ma niente. Se a questo aggiungiamo un’ambientazione, geografica e temporale, che mi piace poco ecco… diciamo che non è il libro che fa per me!


IL COMMENTO DI LAURA (La Libridinosa):


Quello che mi ha maggiormente colpito di questo romanzo è la capacità con cui l'autrice riesce a descrivere luoghi e personaggi in maniera talmente veritiera che si ha la sensazione, durante la lettura, di poter toccare tutto con mano, di percepire gli odori delle spezie, i colori delle stoffe; sembra quasi che i personaggi interagiscano con noi, raccontandoci le loro vite, le loro emozioni, le loro sensazioni.
Ambientato in un'epoca talmente lontana che la lettura potrebbe quasi spaventare, questo romanzo riesce a penetrare nell'anima del lettore e si fatica davvero a staccarsene.
I personaggi sono perfetti: pregi e difetti contraddistinguono ognuno di loro e, durante la lettura, ci si trova a parteggiare per l'uno o per l'altra a seconda degli eventi.
La scrittura di Coia Valls è davvero scorrevole, piacevole, precisa, ma mai noiosa. 
Una storia che scorre veloce e che si legge davvero volentieri!
Allora che ne pensate? A chi di noi va la vostra simpatia? Siamo curiose di conoscere il vostro pensiero, proprio perché questo libro è stato odiato oppure amato alla follia! De gustibus...non disputandum est.
Alla prossima,

Alla prossima,
Salvia, Cuore, Dany, Laura, Laura, Stefania