venerdì 29 agosto 2014

Chi ben comincia #50

Ciao a tutti, e benvenuti a questa cinquantesima puntata della rubrica Chi ben comincia, ideata da  Alessia del blog Il profumo dei libri. Sì avete capito, cinquantesima! Quasi un anno in compagnia degli incipit di alcuni dei libri più o meno noti che in questo tempo mi sono passati tra le mani. 
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Per la puntata di oggi ho scelto di attingere nuovamente tra le mie letture vacanziere. Vi propongo quindi l'incipit di un libro che non ho potuto smettere di leggere fino a quando non mi sono trovata di fronte all'ultimo punto. Sto parlando di Il passato di Sara di Chevy Stevens, edito da Fazi editore.


REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Credevo di farcela Nadine. Dopo tanti anni di terapia passati a girarci intorno, finalmente mi sono decisa a mettermi in contatto con la mia vera madre. L'ho fatto. Molto è dipeso da te: volevo dimostrarti quanto eri stata importante per me, quanto ero cresciuta, che persona stabile ed equilibrata ero diventata. Me lo dicevi sempre: "L'equilibrio è tutto". Ma ho dimenticato l'altra cosa che dicevi sempre: "Piano, Sara, rallenta".
Non ci sono riuscita, ed eccomi qua. TI ricordi quanto ero a disagio la prima volta che venni nel tuo studio? Soprattutto quando ti dissi il motivo per cui avevo bisogno di aiuto. Ma tu eri un tipo pratico e spiritoso, non immaginavo nemmeno che un psichiatra potesse essere così. Lo studio era talmente bello e luminoso che, qualunque cosa mi affliggesse, mi bastava entrare per sentirmi meglio. Certe volte, soprattutto all'inizio, mi dispiaceva dovermene andare. Quando non ricevevi mie notizie, mi hai detto una volta, in cuor tuo sapevi che andava tutto bene, e quando ho interrotto del tutto le sedute hai avuto la conferma di acer svolto il tuo lavoro. Ed era vero. Gli ultimi due anni sono stati i più felici della mia vita. Ecco perchè ho creduto che fosse arrivato il momento. Ero convinta di poter superare qualunque ostacolo si fosse messo sulla mia strada. Ero forte, avevo i piedi per terra. Nulla poteva fare di me quel sofferente fascio di nervi che ero quando ci siamo incontrate la prima volta. 
Poi lei mi ha mentito. La mia vera madre, quando finalmente l'ho costretta a parlare con me. Ha mentito sul mio vero padre. Mi sono sentita come quando ero incinta e Ally mi riempiva di calci alle costole: un colpo improvviso, sferrato dall'interno, da lasciare senza fiato. Più di tutto mi ha colpito la sua paura. Aveva paura di me. Ne sono certa. Quello che non so è il perchè.
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Questo incipit è incalzante e fa venire una voglia matta di saperne di più. Lo stile della Stevens anche in così poche righe - per chi non la avesse ancora inquadrata l'autrice è la stessa del libro Scomparsa - si rivela essere ancora quello che avevano imparato a conoscere ed amare i lettori del suo libro desordio. E vi assicuro che il libro non è da meno. Anche di questo leggerete presto la mia recensione ma, se vi fidate di me, compratelo e leggetelo!!! :)

domenica 24 agosto 2014

Libri sotto l'ombrellone #2/2014

Buongiorno carissimi lettori e buona domenica! Rieccomi di nuovo qui con una puntatina di foto rubate degne dei migliori 007 sulle piazza! Scusate se a volte la definizione non è delle migliori ma spesso devo utilizzare lo zoom della macchina fotografica al massimo e poi la gente legge tenendo i libri nelle maniere più assurde! :P
Negli ultimi giorni ho adocchiato tantissime letture interessanti e per niente leggere. Quindi bando alle chiacchiere e cominciamo.

  • Una signora all'incirca cinquantenne leggeva il suo libro senza alzare mai lo sguardo nonostante il caos che aveva intorno. Il libro in questione non era per niente un libro leggero di quelli che propinano nelle tantissime liste che si leggono in ogni dove quando l'estate è alle porte: leggeva Oscar Wilde ed il suo L'importanza di essere onesto in edizione super economica Newton Compton Editori.E' un libro che avevo letto in lingua originale al liceo e che avevo adorato; ora vedendolo tra le mani di questa signora mi è venuta voglia di rileggerlo!
Trama: Salutata al suo apparire dalla perplessità di critici e letterati, L'importanza di chiamarsi Ernesto – dopo un secolo di felicissima e intensa vita sui palcoscenici di tutto il mondo – e ormai universalmente riconosciuta come un geniale, straordinario e rigorosissimo "nonsense", che anticipa tutte le più moderne risultanze del teatro dell'assurdo. Questa commedia fu scritta tra il 1894 e il 1895, in quel momento della vita di Wilde che precede la sua rovina, alla vigilia del processo che lo condurrà in carcere, e al quale egli va incontro testardamente e ciecamente, in una sorta di furia autodistruttiva. Wilde scrive in quest'opera le sue pagine più disincantate e fresche, più spensierate e felici.

  • Un ragazzo sulla ventina leggeva un altro libro impegnativo, si tratta di In viaggio con Erodoto di Ryszard Kapuscinski edito da Feltrinelli.

Trama: Il giornalista polacco ripercorre le proprie vicende, raccontando retroscena finora ignorati delle sue storie: dall'infanzia povera a quando, fresco laureato, venne mandato allo sbaraglio prima in India e poi in Cina, senza conoscere niente di quei paesi. Ci rivela le difficoltà incontrate e, di fronte a queste difficoltà, il suo punto di riferimento, il testo da leggere e rileggere è sempre stato Erodoto. Per Kapuscinski Erodoto è stato non tanto uno storico, quanto il primo vero reporter della storia: il suo bisogno di viaggiare, di toccare con mano, di raccogliere dati, paragonarli ed esporli, con tutte le necessarie riserve che è giusto nutrire riguardo alle storie riferite da altri, fa di Erodoto un giornalista a pieno titolo.

  • Un altro ragazzo, sempre intorno alla ventina leggeva un libro in tema con il luogo che sinceramente mi piacerebbe leggere Il castello di Otranto di Walpole.
Trama: Si suppone che gli avvenimenti si svolgano nel Duecento. Manfredo, signore di Otranto, nipote dell'usurpatore del regno che ha avvelenato Alfonso, il lettimo sovrano, vive sotto l'incubo di una profezia, secondo cui la stirpe dell'usurpatore continuerà a regnare, finché il legittimo sovrano non sia divenuto troppo grosso per abitare il castello e finché discendenti maschi dell'usurpatore lo occupino. Quando la profezia sembra avverarsi, Manfredo atterrito confessa il modo dell'usurpazione e si ritira in un monastero con la moglie. Il romanzo fu pubblicato nel 1764 e, nella prima edizione, era descritto come una versione dall'italiano.

  • Una ragazza più o meno della mia età leggeva un libro di GIorgio FalettiIo sono Dio edito da Baldini Castoldi Dalai editori; vista la prematura morte dello scrittore proprio prima delle vacanze non mi sono meravigliata di trovare sulle spiagge uno dei suoi libri. 
Trama: Non c'è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi mentali. Non le guarda negli occhi a una a una mentre muoiono, anche perché non avrebbe abbastanza occhi per farlo. Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una solida immagine e un fotoreporter con un passato discutibile da farsi perdonare sono l'unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane. Un uomo che dice di essere dio.

  • Un'altra ragazza sui 25 anni leggeva un libro a cui aveva tolto la sovra copertina - un'altra che come me ha paura di rovinarle - La vendetta del numero nove di Pittacus Lore edito da NORD. Questo libro mi ispira tantissimo, lo avete letto?
Trama: "Siamo arrivati in nove. Dato che loro ci stavano dando la caccia, abbiamo deciso di separarci e di restare nascosti, in attesa di sviluppare i nostri poteri. Io ho trovato rifugio in India, in un santuario sperduto in mezzo alle montagne. Non avevo idea di dove fossero gli altri, né se fossero ancora vivi. Poi è arrivata Marina, il Numero Sette, insieme col Numero Sei e con Ella. Ella non è una di noi, eppure la sua presenza m'infonde speranza: significa che non siamo soli. E noi abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile... Perché loro hanno preso il Numero Uno in Malesia. Il Numero Due in Inghilterra. Il Numero Tre in Kenya. E li hanno uccisi. Il Numero Quattro è negli Stati Uniti e sta cercando il Numero Nove. Non appena l'avrà trovato, ci raggiungerà in India: insieme, saremo più potenti. Soltanto così avremo una possibilità di sopravvivere e di sconfiggere i mostri che hanno distrutto la nostra casa. E che adesso vogliono distruggere anche il vostro mondo. Il giorno della resa dei conti è sempre più vicino. Io sono il Numero Otto. E sono pronto a combattere."

Anche per oggi è tutto, ma ci rivedremo presto con una nuova puntata!!!! E mi raccomando, guardatevi le spalle, potrei essere nei paraggi e fotografare la vostra lettura!!! ;)

venerdì 22 agosto 2014

Chi ben comincia #49

Buongiorno a tutti! Come state? Io dopo una mattinata di sole cocente in  spiaggia, un pranzetto ed un caffè ho deciso di mettermi a preparare questo post che voi leggerete domani, di venerdì! Non sono sicura di riuscire ad avere la connessione domani, quindi ho pensato di preparare tutto oggi per non rischiare di dover saltare una puntata della rubrica.
E' infatti il momento di Chi ben comincia, rubrica ideata da  Alessia del blog Il profumo dei libri.
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Ho scelto di proporvi l'incipit di uno dei libri che ho letto finora in questo agosto vacanziero. Un libro dolcissimo, che mi ha emozionato moltissimo e di cui a breve scriverò la recensione. Mi riferisco a Non avere paura dei libri di Christian Mascheroni, edito da Hacca


REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Mia madre - la viennese che negli anni Sessanta indossava la sfacciataggine della libertà per le mormoranti vie di Appiano Gentile - aveva l'abitudine di bruciare i libri. Con il posacenere sul materasso e una pila di romanzi sul comò, in bilico come il palazzo di Inferno di cristallo, a Eva bastavano un paio di pagine per trasformare una sigaretta in una torre di cenere: un soffio di distrazione ed ecco che lapilli incandescenti finivano per bruciare punti e virgole, annerire paragrafi o creare crateri profondi quanto interi capitoli. Ma se non fosse stato per le sigarette, i suoi libri sarebbero comunque inceneriti per autocombustione: mia madre rimaneva sveglia fino alle quattro a leggere Johannes Mario Simmel, Han Suyin o Chaim Potok, riponendoli solo quando le pagine erano roventi. Al suo fianco dormiva Gino, mio padre, litografo e pompiere.
Il fuoco non era l'unico a marchiare i libri di mia madre. Eva - la viennese che si era liberata di un servizio di piatti per far spazio agli amati romanzi d'ambientazione parigina di Gàbor von Vaszary - imbeveva i suoi libri di Coca-Cola, ne impregnava le copertine di maionese o salsa di cren e li sfiniva con improbabili segnalibri, come fermacapelli o lime per le unghie.
Ancora adesso la rivedo, a letto, con la testa inclinata sulla spalla, mentre cede al sonno, vinta dall'emozione di un finale o dalle carezze che Pearl S. Buck, John Steinbeck e Hans Fallada le davano nel silenzio della notte.
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Cosa ve ne pare? Non vi sembra già di vederla Eva? E questa è la sensazione che si ha per tutto il libro: quella di sbirciare in quella stanza da una porta a vetri, assistendo alla vita di Eva e di Gino; una vita impegnativa, non facile ma accomunata dall'amore verso i libri!
Per il momento con questa rubrica vi saluto e vi do appuntamento a settimana prossima! 

mercoledì 20 agosto 2014

Libri sotto l'ombrellone #1/2014

Buon pomeriggio amici miei!!!! Eccomiiiiiiiiiiiii!!!! Sono in Puglia, precisamente alla Baia dei Turchi, poco sopra Otranto, al sole cocente di questa meravigliosa regione. Vedendo il tempo da lupi che sta facendo al nord sono contentissima di aver scelto il profondo sud per le vacanze estive! Sto visitando dei posti meravigliosi, alcuni già visti più di un decennio fa, altri totalmente nuovi; mi sto riposando il più possibile e soprattutto sto leggendo tantissimo - sono al quarto libro vacanziero in 10 giorni e solo perchè spesso andiamo a visitare le città e non ho il tempo per leggere. E' pure passato il mio compleanno ed ho ricevuto dei regali librosi assolutamente unici e molto molto apprezzati, ma a questo dedicherò presto un post a parte.
Lo so, lo so, siamo al 20 di agosto ed io finora non ho pubblicato neanche una puntata della mia cara rubrica di avvistamenti di libri sotto gli ombrelloni italiani; vi avevo promesso anche quest'anno i miei appostamenti da 007 sulle spiagge, ed anche se nei dieci giorni passati - complice una connessione veramente pessima e una pigrizia da balena spiaggiata - non sono riuscita a mettermi al PC, ho aguzzato la vista per avere materiale per questa rubrica.
Quindi via, si parte, sperando che come lo scorso anno vi piacerà capire con me cosa leggono veramente gli italiani in spiaggia. Come vedrete dalle foto gli italiani sotto l'ombrellone leggono libri tutt'altro che leggeri!!! :)


  • Il primo libro adocchiato e fotografato quest'anno era appoggiato sotto l'ombrellone di una signora all'incirca cinquantenne ed è Il seggio vacante di J.K Rowling, in edizione rigida Salani; un libro che non ho letto a causa dei pareri discordanti letti in rete.

Trama: A chi la visitasse per la prima volta, Pagford apparirebbe come un'idilliaca cittadina inglese. Un gioiello incastonato tra verdi colline, con un'antica abbazia, una piazza lastricata di ciottoli, case eleganti e prati ordinatamente falciati. Ma sotto lo smalto perfetto di questo villaggio di provincia si nascondono ipocrisia, rancori e tradimenti. Tutti a Pagford, dietro le tende ben tirate delle loro case, sembrano aver intrapreso una guerra personale e universale: figli contro genitori, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati. La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore di Pagford e dei suoi abitanti: la lotta per il suo posto all'interno dell'amministrazione locale è un terremoto che sbriciola le fondamenta, che rimescola divisioni e alleanze. Eppure, dalla crisi totale, dalla distruzione di certezze e valori, ecco emergere una verità spiazzante, ironica, purificatrice: che la vita è imprevedibile e spietata, e affrontarla con coraggio è l'unico modo per non farsi travolgere, oltre che dalle sue tragedie, anche dal ridicolo. J.K. Rowling firma un romanzo sulla società contemporanea, una commedia sulla nozione di impegno e responsabilità. In questo libro di conflitti generazionali e riscatti le trame si intrecciano e i personaggi rimangono impressi come un marchio a fuoco. Pagford, con tutte le sue contraddizioni e le sue bassezze, è una realtà così vicina da non lasciare indifferenti.

  • Un ragazzo molto giovane, sulla ventina o forse meno teneva tra le mani un libro che non conosco, si tratta di Mestieri all'aria aperta. Pastori e pescatori nell'Antico e nel Nuovo Testamento di Erri De Luca e Gennaro Matino edito da Feltrinelli; sinceramente mi sono chiesta se fosse una lettura di puro piacere oppure se fosse una lettura scolastica.
Trama: Così nell'Antico come nel Nuovo Testamento non ci sono interni: tutto si svolge fuori, all'aria aperta. Battaglie, amori, preghiere, sacrifici. Predicazioni, miracoli, morte e resurrezione. Anche il lavoro. Nell'Antico Testamento predomina il pastore. Nel Nuovo il pescatore. De Luca e Matino offrono la percezione ravvicinata di questo "spostamento" e di come i due mestieri rimandino alla valorizzazione delle risorse da cui dipende tuttora la qualità dell'esistenza umana: la terra e l'acqua.


  • Una coppia francese con due bimbi piccoli oltre alle creme solare ed un frigoriferino portatile aveva in bella mostra un libro che anche qui in Italia è stato un bestseller, si tratta di Hunger Games, L'embrasement di Suzanne Collins pubblicato da noi con il titolo La ragazza di fuoco.
Trama: Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Ca-pitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare con la vita...

  • Un'altra signora sulla cinquantina leggeva un libro di Nicholas Sparks, Vicino a te non ho paura edito da Frassinelli; non è uno dei libri dell'autore che mi è capitato di leggere ma se mi seguite sapete che mi piace anche se preso in piccole dosi.
Trama: Il giorno che Katie arriva a Southport, nella piccola e annoiata cittadina tutti gli occhi sono per lei. Chi è questa giovane donna, bella e misteriosa, arrivata in città per lavorare come cameriera? Katie non parla con nessuno, non esce la sera, sembra decisa a evitare qualunque legame. Pian piano, però, qualcuno riesce a fare breccia nella sua solitudine: Alex, vedovo con due figli, gestore dell'emporio locale, un uomo dolce e gentile. Katie e Alex si innamorano teneramente, complici i due splendidi bambini di Alex, e Katie sembra trovare infine un posto tutto per sé a Southport. Finché un giorno il suo terribile passato non torna da lei a chiedere il conto. Perché Katie si porta dentro un segreto, che minaccia di mandare in pezzi la sua ritrovata felicità, e dovrà fare appello a tutto il suo coraggio per evitare che il passato distrugga la sua nuova vita. Una vita in cui finalmente Katie ha conosciuto l'amore, l'unico porto sicuro quando tutto intorno è burrasca.

  • Una ragazza in età da liceo leggeva un libro che ho letto e molto apprezzato nonostante credo sia per un'età più giovane rispetto ai miei ormai suonarti 36 anni, Bianca come il latte rossa come il sangue di Alessandro D'Avenia edito da Mondadori
Trama: Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

  • E per finire vi segnalo un libro che ha adocchiato Michy sulle spiagge della Liguria e che ha fotografato per me!!!! Si tratta di Belle per sempre di Katherine Boo edito da Piemme. Un libro che non conoscevo ma che mi ispira molto.
Trama: Si avvicinava la mezzanotte. La donna con una gamba sola era atrocemente ustionata, e ormai la polizia di Mumbai stava andando a prendere Abdul e suo padre. In una povera baracca vicino all'aeroporto internazionale, i genitori di Abdul presero una decisione dopo aver parlato brevemente. Il padre, malato, sarebbe rimasto nella casupola con il tetto di lamiera e il pavimento ricoperto di immondizia dove vivevano in undici, e si sarebbe fatto arrestare senza opporre resistenza. Abdul, l'unico che guadagnasse per tutta la famiglia, doveva fuggire. Come sempre, l'opinione del diretto interessato non era stata richiesta, e ora Abdul era in preda al panico, incapace di pensare. Aveva sedici anni, o forse diciannove - i genitori non si ricordavano mai una data. Allah, nella sua impenetrabile saggezza, l'aveva fatto piccolo e scattante. Cosa si cela dietro le piastrelle italiane (definite "beautiful forever") che campeggiano sul muro che separa il viale d'accesso all'aeroporto di Mumbai dallo slum di Annawadi? Un romanzo-reportage nella forma della narrative non-fiction in cui il Premio Pulitzer Katherine Boo racconta la vita di uno slum indiano durante l'arco di alcuni anni, seguendo da vicino le vicende di diversi dei suoi abitanti.


Per oggi è tutto, vi saluto, vi auguro una buona giornata e vado a tuffarmi in questo splendido mare!!!!

venerdì 15 agosto 2014

Chi ben comincia #48

Buongiorno amici miei! Buon Ferragosto!!! Quando voi leggerete questo post io spero di essere stesa in spiaggia sotto il sole cocente! E voi? Cosa farete di bello oggi? Siete al mare? Oppure siete in città ed approfitterete di questo giorno di festa per una bella gita fuori porta? Raccontatemi!!!! Anche se sono in vacanza leggerò tutti i vostri commenti e cercherò di rispondervi nel più breve tempo possibile!
Nonostante le vacanze ci tenevo a portare avanti in modo costante questa rubrica che amo profondamente quindi ecco una nuova puntata di Chi ben comincia, rubrica ideata da  Alessia del blog Il profumo dei libri.
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L'incipit di oggi è tratto da un libro con il quale mi aspetto di poter fare delle sane e sonore risate Sto parlando di A volte ritorno di John Niven, edito da Einaudi


REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti




"Dio sta arrivando...Fate finta di lavorare!"
Così recita l'adesivo sbrindellato appiccicato allo schedario accanto al refrigeratore dell'acqua. Ma oggi c'è poco da ridere: Dio sta arrivando sul serio e la gente ce la mette davvero tutta per far finta di lavorare. Raffaello e Michele sono lì impalati accanto alla boccia gorgogliante dell'acqua con un fascio di scartoffie in mano (caro vecchio trucco da impiegati: come far sembrare affaccendato un fancazzista cronico) e la conversazione - invece della chiacchiera rilassata che i due angeli hanno sciorinato in quel punto esatto per tutta la settimana - è arrancante, frettolosa e pronunciata a mezza bocca, quasi sottovoce, accompagnata da continue occhiate nervose verso il corridoio principale.
- Quand'è che torna il vecchio? - chiede Raffaello.
- Da un momento all'altro. Tarda mattinata, secondo Jeannie, - risponde Michele senza nemmeno alzaro lo sguardo. E' concentrato sul refrigeratore dell'acqua: tira la levetta con forza e una grossa bolla risale il recipiente di cristallo.
- Porca miseria. Credi che sarà incazzato? -
- Incazzato? - Michele ci pensa su, e intanto tiene d'occhio l'ufficio principale, sorseggiando l'acqua.
L'ufficio principale in paradiso è uguale a qualsiasi altro ufficio open space: cubicoli, scrivanie con le vashette straripanti di fogli, telefoni, cestini, fotocopiatrici e scaffali carichi di cartellette e fascicoli. Ma c'è anche qualche differenza.
In paradiso, ovviamente, a illuminare l'ufficio non ci sono tubi fluorescenti: al contrario, tutto è soffuso, rischiarato, inondato (mettetela come vi pare) di pura luce celestiale, la luce nuova di zecca di una tersa mattinata di maggio. L'atmosfera lavorativa è in genere felice, concentrata, entusiasta (anche se oggi, per ovvi motivi, c'è una corrente sotterranea di snervante attesa) perchè nell'ufficio principale del paradiso, naturalmente, è sempre venerdì pomeriggio.
Altra piccola differenza: l'alveare di scrivanie e cubicoli si estende a perdita d'occhio, appiattendosi fino all'orizzonte, ed è circondato da batuffoli vaporosi di nuvole. Forse qualcuno resterà sorpreso venendo a sapere che in paradiso si lavora, e invece è stata una delle trovate più azzeccate di Dio. (E a Dio capita spesso di averne). - La gente ama lavorare, - ha detto a Pietro. - Cazzo, la gente ha bisogno di lavorare. Pensa a quelli che sono disoccupati da una vita. Pensa ai ricchi sfaccendati. Ti sembrano felici? - Di conseguenza, chiunque in paradiso abbia voglia di un lavoro - ed è la maggioranza - lo ottiene.
Michele di scola il bicchierino di carta fino all'ultima goccia e socchiude gli occhi per la goduria. L'acqua in paradiso... Bè, potete immaginarvela.
- Incazzato? - ripete Michele. - Sarà incazzato nero! -
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Sono andata un po' lunga con questo incipit ma volevo arrivare ad un punto significativo per potere avere maggiormente idea di come possa essere lo stile di questo libro.
Bè, se continuerà così, penso che non resterò delusa.
Un 'idea divertente quella di pensare ad un paradiso organizzato in questo modo, con angeli un po' sboccati e fannulloni! Un'idea diversa dal solito!!!
Voi cosa ne pensate? Vi ispira? Ora vi saluto e vi auguro una splendida giornata di festa! :)

giovedì 14 agosto 2014

Random #7

Rubrica mensile curata da Michy in cui, ogni secondo giovedì del mese, vi parlerà a Random di argomenti diversi legati al mondo dei libri e della lettura.
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Buon 14 agosto amici!

Non posso mancare i miei auguuuuuuuuuuuuroni oni oni di compleanno a Dany!! Sono contenta che questa puntata corrisponda proprio al giorno del suo compleanno così posso riempirla di auguri, di baci e di abbracci!!! Auuuuuuuuuuuuuuuuuguri!!!


Siamo tutti in ferie? Io sì, sono a casa da lavoro e spaparanzata come se non ci fosse un domani ahahah mare, sole, spiaggia, relax... almeno qualche giorno così ce lo meritiamo tutti!!!
Visto il periodo vacanziero, qualche settimana fa mi sono concessa un super ordine - complice un buono sconto di 10 euro - quindi in questa puntata vi parlo delle mie adorate new entries!!


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L'amore bugiardo di Gillian Flynn
Trama: Amy e Nick si incontrano a una festa in una gelida sera di gennaio. Uno scambio di sguardi ed è subito amore. Lui la conquista con il sorriso sornione, l'accento ondulato del Missouri, il fisico statuario. Lei è la ragazza perfetta, bella, spigliata, battuta pronta, il tipo che non si preoccupa se bevi una birra di troppo con gli amici. Sono felici, innamorati, pieni di futuro. Qualche anno dopo però tutto è cambiato. Da Brooklyn a North Carthage, Missouri. Da giovani professionisti in carriera a coppia alla deriva. Amy e Nick hanno perso il lavoro e sono stati costretti a reinventarsi: lui proprietario del bar di quartiere accanto alla sorella Margo, lei casalinga in una città di provincia anonima e sperduta. Fino a che, la mattina del loro quinto anniversario, Amy scompare. È in quel momento, con le tracce di sangue e i segni di colluttazione a sfregiare la simmetria del salotto, che la vera storia del matrimonio di Amy e Nick ha inizio. Che fine ha fatto Amy? Quale segreto nasconde il diario che teneva con tanta cura? Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto schiacciato dall'angoscia, o un cinico mentitore e violento, forse addirittura un assassino? Raccontato dalle voci alternate di Nick e Amy, "L'amore bugiardo" è una incursione nel lato oscuro del matrimonio. Un thriller costruito su una serie di rovesciamenti e colpi di scena che costringerà il lettore a chiedersi se davvero sia possibile conoscere la persona che gli dorme accanto.

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Luci d'inverno di Nora Roberts
Trama: Nate Burke, ex poliziotto di Baltimora, accetta il posto di capo della polizia di Lunacy - un paesino dell'Alaska che conta 506 abitanti - per fuggire alla crisi causata dal fresco divorzio e dal trauma della morte del suo compagno di lavoro, per la quale si sente in parte responsabile. I primi giorni nella cittadina scorrono tranquilli, a parte qualche piccolo problema di ordine pubblico e una relazione un po' movimentata con l'umorale Meg Galloway, bella e sfacciata. All'improvviso, però, in una grotta nascosta viene ritrovato il corpo del padre di Meg, scomparso sedici anni prima. Ha un'ascia ancora conficcata nel petto, e la notizia dell'omicidio scuote profondamente la piccola comunità, spingendo addirittura l'assassino a uccidere di nuovo. E mentre questa seconda morte viene archiviata come suicidio, Nate non ne è del tutto convinto e comincia così un'indagine sotterranea. Sarà per lui l'occasione di ritrovare se stesso e di scoprire che l'attrazione per Meg è più di una relazione fatta di sesso e notti passionali: questa donna così scontrosa e indipendente nasconde in realtà un segreto che potrebbe svelare l'assassino ma al tempo stesso potrebbe minare per sempre il rapporto con Burke.

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Non l'ho mai detto di Sophie Hannah
Trama: Amber Hewerdine è una madre perfetta. Nessuno meglio di lei sa prendersi cura di Dinah e Nonie. Due bambine adorabili, anche loro perfette. Le figlie che ogni madre vorrebbe per sé. Ma non sono sue. Dinah e Nonie sono figlie di Sharon, la migliore amica di Amber, morta un anno prima nell'incendio doloso della sua casa. A lei Amber aveva fatto una promessa: prendersi cura di loro, amarle come una madre. Quando Amber decide di rivolgersi a una terapeuta per risolvere il problema d'insonnia che la tormenta da qualche mese, è sfiduciata e scettica. Non si aspetta nulla. Non si aspetta di sussurrare, durante l'ipnosi, una frase sconnessa e apparentemente insensata, che la collega alla morte di Sharon. Quelle poche, fatali parole non significano niente per lei, ma sconvolgono la sua esistenza. La costringono ad abbandonare una vita che non lascia mai spazio al dubbio e a chiedersi chi è veramente: una madre perfetta o un'assassina inconsapevole e spietata? La risposta è celata in un mondo fatto di ombre e silenzi, in cui la forza di un trauma antico torna a vivere nel presente. Un mondo che ben presto sfugge al controllo di Amber, sospesa tra conscio e inconscio, colpa e innocenza. Eppure la soluzione va trovata subito, perché, due ore dopo, la polizia ferma Amber sospettandola di omicidio. Ricercare la verità, per il detective Simon Waterhouse e sua moglie Charlie Zailer, è come calarsi in un pozzo scuro, dove si nascondono i segreti sepolti della famiglia di Amber. E la luce, in cima, è sempre più distante.
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Una stanza piena di gente di Daniel Keyes
Trama: Il 27 ottobre 1977, la polizia di Columbus, Ohio, arresta il ventiduenne Billy Milligan con l'accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Billy ha vari precedenti penali e contro di lui ci sono prove schiaccianti. Ma, durante la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa, emerge una verità sconcertante: Billy soffre di un gravissimo disturbo dissociativo dell'identità. Nella sua mente «vivono» ben 10 personalità distinte, che interagiscono tra loro, prendono di volta in volta il sopravvento e spingono Billy a comportarsi in maniera imprevedibile. Nel corso del processo si manifestano il gelido Arthur, 22 anni, che legge e scrive l'arabo; il timoroso Danny, 14 anni, che dipinge solo nature morte; il violento Ragen, 23 anni, iugoslavo, che parla serbo-croato ed è un esperto di karaté; la sensibilissima Christene, 3 anni, che sa scrivere e disegnare, ma soffre di dislessia; e poi Alien, Tommy, David, Adalana e Christopher. Così, per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale. Tuttavia Billy rimane un rebus irrisolto fino a quando, durante il ricovero in un istituto specializzato, a poco a poco non affiorano altre 14 identità autonome, tra cui spicca «il Maestro», la sintesi della vita e dei ricordi di tutti i 23 alter ego. E proprio grazie alla sua collaborazione è stato possibile scrivere questo libro.

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Le coincidenze dell'amore di Colleen Hoover
Trama: Meglio una verità che lascia senza speranza o continuare a credere nelle bugie? Sky non ha mai provato il vero amore: ogni volta che ha baciato qualcuno, ha solo sentito il desiderio di annullarsi, nessuna emozione, nessuna dolcezza. Ma quando Sky incontra Holder, ne è subito affascinata e spaventata insieme. C'è qualcosa in lui che fa riemergere quello che lei aveva spinto nel profondo della sua anima, il ricordo di un passato doloroso che torna a turbarla. Sebbene sia determinata a starne lontana, il modo in cui Holder riesce a toccare corde del suo cuore, corde che nessuno riesce neppure a sfiorare, fa crollare le difese di Sky. Il loro legame diventa sempre più intenso, ma anche Holder nasconde un segreto, che una volta rivelato cambierà la vita di Sky per sempre. Soltanto affrontando coraggiosamente la verità, senza rinunciare all'amore e alla fiducia che provano l'uno per l'altra, Holder e Sky possono sperare di curare le loro ferite emotive e vivere fino in fondo il loro rapporto.

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Pistacchio, cioccolato, amore e panna montata di Abby Clements
Trama: Anna ha quasi trent'anni e una vita normale. Ha un lavoro tranquillo, vive nella città di mare più graziosa dell'Inghilterra e ha un compagno che ama. Imogen, sua sorella, ha tutta un'altra storia. Vive sulle spiagge della Thailandia e non ha idea di quel che farà domani. Eppure il destino ha in serbo per loro un piano inaspettato, una svolta che manderà all'aria tutti i loro progetti: l'amata nonna Vivien è morta, lasciando in eredità alle due nipoti la sua storica gelateria sul lungomare di Brighton. L'estate è dietro l'angolo e quella che all'inizio sembrava un'idea assurda diventa improvvisamente realtà. Le due dilettanti fanno la scelta più improbabile: buttarsi tutto alle spalle e trasformare il vecchio chiosco della nonna in un tempio del gusto. Così, mentre Imogen bada all'attività, Anna vola in Italia per prendere lezioni da Matteo, il giovane mastro gelataio che sta conquistando l'Europa. Lavorando spalla a spalla con lui, Anna scoprirà ben presto che a volte cambiare rotta non è una follia, soprattutto se si è pronti a tagliare i ponti con un passato ingombrante, e a buttarsi con entusiasmo nel futuro. "Pistacchio, cioccolato, amore e panna montata" è una storia fresca e colorata per chi ama assaporare le scelte più rischiose della vita. E per chi vuole aprire gli occhi sulla dolcezza della strada che troppe volte non ha avuto il coraggio di percorrere.
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La figlia della tigre di Torey Hayden
Trama: Sheila è cresciuta in un'atmosfera di violenza indescrivibile. Abbandonata dalla madre sull'autostrada a soli quattro anni, non ha mai avuto qualcuno che si occupasse di lei, e la mancanza di amore e di speranza l'ha resa selvaggia, intrattabile e ostile. A sei anni entra a far parte della classe di "bambini difficili" di Torey Hayden, che rimane colpita dal coraggio della piccola Sheila tanto da decidere di raccontarne la vicenda nel libro "Una bambina". Ma che cosa è successo dopo? "La figlia della tigre" è la risposta a questa domanda: il racconto della lotta che Sheila ha condotto per anni, da sola, per riscattarsi dagli abusi, dall'abbandono e dalla violenza del mondo in cui era costretta a vivere.

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Jane Eyre di Charlotte Bronte
Trama: Dopo un'infanzia difficile, di povertà e di privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere l'amore, non può sfuggire al suo destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nelle soffitte del suo tetro palazzo.
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Amori, bugie e tacchi alti di Rebecca Chance
Trama: Jodie Raeburn è cresciuta in una modesta famiglia di un sobborgo londinese. Ha poco più di vent'anni, ma è molto ambiziosa e determinata a lavorare per un'importante rivista di moda. Come primo passo, riesce a diventare assistente del suo idolo, la temibile e glaciale Victoria Glossop, direttrice di "Style UK", che le impone una nuova identità, quella di Coco. Ad attenderla c'è una vita frenetica, in cui deve rinunciare a tutto e non è permesso sbagliare; ma non è ancora nulla in confronto a quella che farà appena sbarcata a New York, dove andrà al seguito di Victoria, promossa a "Style US". Ed è qui che Coco incontra l'uomo che le cambierà la vita, il magnate dei media e proprietario della rivista, Jacob Dupleix. Potente, magnetico e irresistibile, la trascinerà in un vortice di seduzione ed erotismo, facendole balenare davanti agli occhi una vita di lussi e successi. Tuttavia, ogni cosa ha un prezzo e delle conseguenze: Coco precipiterà in un gorgo di sesso e costrizioni e Victoria dovrà correre ai ripari se vorrà mantenere la sua posizione di comando, minacciata dalla sua stessa protetta.

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L'amore bugiardo mi è stato straconsigliato da Dany e in generale è molto apprezzato, il passaggio dalla wish list al carrello è stato breve! Non vedo l'ora di leggerlo! 
Luci d'inverno e Le coincidenze dell'amore mi sono balzati all'occhio tra i titoli suggeriti, visto il prezzo irrisorio li ho infilati in quel buono di 10 euro. Entrambi hanno buone recensioni, soprattutto il secondo! Anche Non l'ho mai detto l'ho incontrato così, è stato un colpo di fulmine, credo che anche gli altri libri di questa autrice siano meritevoli, ma questo è stato quello che mi ha colpito di più!
Una stanza piena di gente è uno di quei libri che mi farà paura, mi è stato consigliato da un'amica, mi incuriosisce molto.. penso sia una di quelle letture difficili che fanno soffrire e che bucano il cuore, ma che entrano dentro.
La figlia della tigre è stato un acquisto d'impulso, mi sono incuriosita all'improvviso al seguito di Una bambina, che avevo amato, e mi sono ritrovata a metterlo nel carrello senza neanche rendermene conto.
E poi c'è Jane Eyre che volevo da una vita, il bisogno compulsivo di avere un libro nuovo subito tra le mani mi ha spinto in libreria in un'uggiosa domenica pomeriggio eheh XD e il gioco è fatto.
Dulcis in fundu due letture sfiziose che non possono mai mancare sui miei scaffali, anche senza l'ombrellone: Pistacchio, cioccolato, amore e panna montata della cui cover mi sono innamorata e quindi ho accantonato per una volta il mio proposito di non prendere libri appena usciti e Amori bugie e tacchi alti, datomi in prestito dalla mamma di una mia amica, che penso proprio sia perfetto per svagarsi!

Sono entusiasta e felice come una bambina sull'altalena *-*
Ovviamente in un modo o nell'altro presto saprete come ho trovato questi libri ;)
Voi ne avete letto qualcuno? Vi fanno gola? Aspetto i vostri commenti!!

Ciao a tutti!
 

venerdì 8 agosto 2014

Chi ben comincia #47

Buongiorno miei cari, finalmente si parteeeeeeeeee!!!! Non so ancora quando, se oggi in giornata, stasera, stanotte, ahahahah Ma non sto più nella pelle, Puglia arriviamooooooooooo!!!!
Sono sommersa di roba da caricare in camper, ogni anno diciamo che dobbiamo portare poco ma ogni anno sembra sempre di più...come è possibile? ahahahahah 
Visto che il tempo è tiranno e le cose da fare sono ancora molte corro a finire di sistemare ma prima vi lascio con Chi ben comincia, rubrica ideata dalla cara  Alessia del blog Il profumo dei libri.
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Oggi vi lascio l'incipit di un libro che spero di riuscire a leggere mentre sono in vacanza. Le figlie perdute della cina di Xinran, edito da Longanesi

REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Waiter, la donna che attende, sono io. E' il nome che mi sono data quando ho perso mia figlia. Viene dall'inglese "to Wait", aspettare. Perchè io sono in attesa di un futuro che non arriverà mai.

Quando, nell'estate del 1997, dissi addio alla Cina e mi trasferii in Inghilterra, portai con me un fardello emotivo costituito da quarant'anni di difficoltà trascorsi nel mio paese. I miei beni materiali li infilai in una sola valigia. Andavo in una nazione di cui non sapevo niente, e nella mia nuova vita non portavo quasi nulla con me. Potevo selezionare e scegliere solo pochi pezzi di "casa", e questi non dovevano superare i venticinque chili concessi.
Oltre agli oggetti necessari alla vita quotidiana, che non ho mai posseduto in grande quantità, c'erano altre cose alle quali ero particolarmente legata e che avevo accumulato nei vent'anni di vita adulta prima della mia partenza: soprattutto libri, pietre e alcune audiocassette. Quegli oggetti mi avevano fatto diventare quella che ero, sia come donna si come madre, e la storia della "prima madre" deve cominciare proprio con il mio viaggio...
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Un libro che come prevedevo mi farà riflettere, e forse soffrire.
Già queste poche righe riescono a toccarmi nel profondo. Il fatto che la scrittrice sia una giornalista, ma abbia vissuto sulla sua pelle  la storia delle tante donne che ci farà conoscere, accresce sicuramente la profondità delle sue parole.
Già solo il soprannome che si è data e la spiegazione per quella scelta mi ha molto colpita.
E poi il viaggio. Scegliere cosa portarsi via tra le cose di una vita intera, facendo attenzione che queste non superino il peso consentito da un volo aereo... atroce se lo chiedessero a me! Non vedo l'ora di continuare a leggere.
Voi cos a ne dite? Vi ispira questa lettura?
Buon week end e buon viaggio a meeeeeeeeeee!!!! ;)

mercoledì 6 agosto 2014

Coming soon #7 - Mr. Mercedes di Stephen King

Buoasera miei cari! Scusatemi per la mia latitanza ma la partenza si avvicina e le cose da fare sono un milione. Sono in ferie da tre giorni e finora - oltre ad aver dormito un po' di più al mattino - ho lavato, stirato, fatto spese, e poi di nuovo lavato e poi di nuovo stirato e preparato roba da portare in camper - praticamente mezza casa - e sono distrutta. Sto anche leggendo pochissimo ma conto di rimediare dal prossimo fine settimana!
Nonostante la frenesia di questi giorni non posso non presentarvi un libro di prossima uscita: Mr. Mercedes del grande Stephen King.

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TitoloMr. Mercedes
AutoreStephen King

Genere: Thriller
Pagine: 480
Costo19.90 euro
Pubblicazione: 30/09/2014 - Sperling & Kupfer

Trama:

Caro Detective Hodges,
Secondo le mie ricerche lei ha risolto centinaia di casi. Se è vero, e credo di sì, ormai avrà capito che sono uno dei pochi che non ha risolto. A dirla tutta sono l’uomo che la stampa chiama: a. Il Joker, b. il Clown, c. Mr. Mercedes, il mio preferito!
Assolutamente suo, Mr. Mercedes
All’alba di un giorno qualsiasi, davanti all’ufficio di collocamento di una cittadina americana colpita dalla crisi economica, centinaia di giovani, donne, uomini sono in attesa nella speranza di trovare lavoro. Invece, emergendo all’improvviso dalla nebbia, piomba su di loro una rombante Mercedes grigia, che spazza via decine di persone per poi sparire alle prime luci  del giorno. Il killer non sarà mai trovato. Un anno dopo William Hodges, un poliziotto in pensione, riceve il beffardo messaggio di Mr. Mercedes, che lo sfida a trovarlo prima che lui compia la prossima strage. Nella disperata corsa contro il tempo e contro il Killer, il vecchio Hodges può contare solo sull’intelligenza e l’esperienza per fermare il suo sadico nemico. Inizia quindi un’incalzante caccia all’uomo, una partita a scacchi tra bene e male, costruita da uno Stephen King maestro della suspense. Un thriller ad alta tensione, con due antagonisti straordinari: il sanguinario Brady - Mr. Mercedes - che ignora il significato della parola coscienza, e l’ironico Hodges, superlativo erede del Marlowe di Chandler, dolente e assetato di giustizia.
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Questa trama mi ispira un sacco, come tutte quelle dei libri di King in fondo...e voi cosa ne pensate? Lo leggerete? 

venerdì 1 agosto 2014

Chi ben comincia #46

E' finitaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Ultimo giorno di lavoro per me! Sono ufficialmente in ferie! Non importa se per vedere il mare dovrò aspettare ancora una settimana, quello che conta è che oggi pomeriggio comincia il relax!!!!! E voi? Finito? Oppure lavorate anche in agosto?
Diamo il benvenuto al mio mese - sono nata in agosto quindi lo sento un po' mio - con una nuova puntata di Chi ben comincia, rubrica ideata da  Alessia del blog Il profumo dei libri.
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Ho cominciato un libro sabato scorso, e da quando ne ho letto l'incipit ho deciso che sarebbe stato lui il protagonista di questa puntata. Mi ha conquistato da subito quindi sono felice di condividerlo con voi. Il libro da cui è tratto è I baci non sono mai troppi di Raquel Martos, edito da Feltrinelli
REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti



LUCIA
8:30. In camera da letto.

Mi sono svegliata strana, mi manca qualcosa ma non so cos'è... Mi sento uno schifo, incompleta, è come se mi avessero tolto qualcosa, come in quella leggenda metropolitana in cui uno si addormenta in un albergo in Brasile e la mattina dopo si ritrova senza un rene .
Non ho sonno, ma non riesco neppure ad alzarmi dal letto, ho paura di uscire dalle lenzuola e non so esattamente perché. Allungo la mano per spegnere la sveglia e la faccio cadere a terra. Tutte le mattine è la stessa storia. Ma porca miseria, che rabbia!
Mi giro verso il lato di Jorge, aspettandomi di toccare la sua spalla tiepida, ma trovo solo il lenzuolo freddo e perfettamente teso. Sento una fitta al cuore. Jorge non ha dormito qui. Asesso mi ricordo: Jorge ieri sera mi ha lasciata.
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Come vi dicevo, sono stata completamente ed inesorabilmente colpita da questo incipit, sia per come è scritto che per quello che racconta. E, vi dirò, sono stata risucchiata anche dalla lettura del libro che ha uno stile fresco e molto coinvolgente, ma di questo vi parlerò quando ne scriverò la recensione! ;)
Per il momento ho voluto darvi un assaggio di questo libro che mi sembra incuriosisca molti di voi visto i commenti che ho ricevuto.
Cosa mi dite? Vi piace? O a differenza di quanto accaduto a me non vi attira per niente?
Vi auguro un meraviglioso week end ed auguro anche buone vacanze a chi partirà nei prossimi giorni!