lunedì 11 maggio 2015

Recensione #60 - Il miniaturista di Jessie Burton

Buongiorno amici! Come state? Dopo un week end super intenso eccomi qui in questo lunedì dal sapore estivo! Mi ritaglio un  po' di tempo da dedicare al blog tra una cosa e l'altra ma vi assicuro che non è facile! Per fortuna esiste la programmazione che spesso viene in mio aiuto per non lasciare questo mio angolino abbandonato!
Oggi invece sono qui , davanti al PC per parlarvi di un libro veramente particolare: sto parlando de Il miniaturista di Jessie Burton, edito da Bompiani, 439 pagine.

Trama: In un giorno d'autunno del 1686, la diciottenne Petronella Oortman Nella-fra-le-nuvole è il soprannome datole da sua mamma - bussa alla porta di una casa nel quartiere più benestante di Amsterdam. È arrivata dalla campagna con il suo pappagallo Peebo, per iniziare una nuova vita come moglie dell'illustre mercante Johannes Brandt. Ma l'accoglienza è tutt'altra da quella che Nella si attendeva: invece del consorte trova la sua indisponente sorella, Marin Brandt; nella camera di Marin, Nella scopre appassionati messaggi nascosti tra le pagine di libri esotici; e anche quando Johannes torna da uno dei suoi viaggi, evita accuratamente di dormire con Nella, e anche solo di sfiorarla. Anzi, quando Nella gli si avvicina, seduttiva, memore dell'insegnamento della mamma ("Il tuo corpo è la chiave, tesoro mio"), lui la respinge. L'unica attenzione che Johannes riserva a Nella è uno strano dono, la miniatura della loro casa e l'invito ad arredarla. Sembra una beffa. Eppure Nella, che si sente ospite in casa propria, non si perde d'animo e si rivolge all'unico miniaturista che trova ad Amsterdam. Nella rimane affascinata da questa enigmatica figura che sembra sfuggirle continuamente, anche se tra loro si mantiene un dialogo sempre più fitto, senza parole, ma attraverso piccoli, straordinari manufatti che raccontano i misteri di casa Brandt. Amore e tradimento, rancori e ossessioni, sesso e sete di ricchezza s'incontrano tra i canali di Amsterdam...

Vi è mai capitato di scegliere un libro unicamente dalla sua cover? A me capita. A volte va male, a volte va bene! E' quello che è successo con questa lettura; non appena ho visto questo libro ho deciso che lo avrei letto, senza neanche sapere di che cosa parlasse. Sono stata decisamente fortunata perchè è stata una lettura decisamente piacevole e particolare.
Un'ambientazione particolare questa: siamo ad Amsterdam, nel 1686. Petronella - che per tutto il libro sarà Nella - bussa alla porta della sua nuova casa, aspettandosi che suo marito la accolga come si fa con una vera padrona. Da sempre le aspettative di Nella rispetto al matrimonio sono altissime. Armata delle poche cose materiali che le sono rimaste dopo la morte di suo padre - che prima di morire ha sperperato tutto il patrimonio - ma anche armata della sua giovinezza e del suo corpo da diciottenne sogna un matrimonio perfetto fatto di amore e di grande complicità. Il suo sposo - Johannes Brandt, oltre vent'anni più di lei - è uno dei mercanti più ricchi e famosi di Amsterdam e di certo sapra essere il marito perfetto per la sua giovane sposa. Purtroppo spesso la realtà è quanto di più lontano possa esistere rispetto ai sogni e Nella impiegherà poco a scoprirlo. Alla porta, il giorno del suo arrivo, si presenta Marin, la sorella del suo sposo con cui la coppia dovrà convivere e a cui Nella sembrerà sempre di dover obbedire.
Sentirsi ospiti a casa propria non è quello che una giovane donna si aspetta dal matrimonio ma ancora meno si aspetta di sentirsi invisibile o di vedersi respinta dal marito.
Johannes è sempre in viaggio, e anche quando non è per mare trascorre moltissimo tempo fuori casa per affari e Nella si sente sempre più sola e sente sempre di più la mancanza della sua vecchia vita.
Nessuna attenzione da parte del marito, neanche un accenno alla loro nuova vita o a quello che li riserverà il futuro; solo un unico stranissimo dono che lui le rivolge: uno stipetto contenete la miniatura della loro casa. Per Nella è quasi un'offesa, come se il suo sposo la schernisse ritenendola troppo bambina, ancora in età da giocare con le bambole. Ma i giorni passano e il suo sentirsi un'estranea continua a crescere. Decide quindi di trasformare quella casa in miniatura nella casa che vorrebbe. Nella trova un unico miniaturista a cui rivolgersi e decide di fare il primo ordine.
Da questo momento la storia si riempie di mistero. Le miniature che le vengono recapitate sono spesso non richieste e rappresentano fin troppo minuziosamente gli arredi e gli abitanti della casa. Le miniature sembrano addirittura poter prevedere quello che accadrà e Nella ne rimane totalmente soggiogata.
La sua necessità di scoprire chi sia quell'artigiano che non si fa mai trovare ma che la osserva da lontano, la necessità di trovare un equilibrio nella famiglia nonostante la lontanaza fisica del marito nei suoi confronti, la voglia di capire cosa si nasconda nei rumori che sente la notte ci trascineranno in un labirinto da cui faticheremo ad uscire e in sui spesso ci sembrerà di perderci.
Lo stile dell'autrice è assolutamente splendido, descrittivo al punto giusto e capace di portare il lettore a vedere quello che racconta. Solo in alcuni punti avrei forse snellito un po' la storia visto che spesso alcuni avvenimenti si ripetono senza però aggiungere nulla al racconto.
Quello che è particolare e degno di nota in questo libro è l'estrema capacità di portarci nei luoghi e nei tempi che descrive: una credibilissima Amsterdam di fine Seicento che dà alla storia quella particolarità di cui è ricca.
Assolutamente affascinante il mondo delle miniature che - trattato in questa maniera misteriosa - riesce a rendere il tutto originale e diverso dai soliti libri che si trovano sugli scaffali.
Di sicuro un grandioso esordio quello di questa scrittrice che può di certo migliorare ma che si rivela essere veramente capace.
Una cosa che mi ha infastidito è la scelta di chiamare la protagonista Nella! Spessissimo all'inizio della frase il nome proprio può essere confuso con la preposizione articolata dando alla frase un tono totalmente sbagliato che spesso mi portava a dover rileggere...ma magari sono strana io eh!!!!
Un libro che consiglio a tutti perchè credo possa essere apprezzato da lettori di ogni tipo!

VOTO:  


12 commenti:

  1. Concordo anche col voto. Piaciuto, ma un po' troppo ricco.
    Come diceva qualcuno, less is more :)

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    1. Me no male! Pensavo di essere l'unica a non aver dato 5 a questo libro che resta, in ogni caso, molto interessante!

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  2. bella recensione, consiglio da annotare...sul nome della protagonista effettivamente concordo! :D

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  3. Anche se Nella non piace nemmeno a me, i libri particolari solitamente mi piacciono, lo segno grazie Dany!

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  4. Lo devo ancora leggere! Contenta che ti sia piaciuto! A presto Maria

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  5. Cacchiolina che trama e che bella recensione! Pensa che a me la cover non ispira per niente.. ma tutto il resto sì! Sono ferma con la wl da tempo, come ben sai, ma spero che la mia memoria non mi inganni e mi ricordi questo libro quando la rispolvererò!

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