venerdì 21 aprile 2017

Letture con Marina #12

Buon pomeriggio lettori, Per prima cosa mi scuso con voi perchè ho letteralmente abbandonato il blog per un'intera settimana. Purtroppo ho avuto delle giornate particolarmente impegnative e non sono neanche riuscita a programmare qualcosa. Spero che nelle prossime settimane tutto possa migliorare!!!
Ma torniamo alla ragione per cui sono qui. Anche oggi, come ogni quindici giorni, vi lascio con Marina e la sua rubrica. Vi auguro un bel week end lungo - per chi riuscirà a prenderselo - ed un altrettanto bel week end canonico per tutti gli altri. Io farò una capatina domani a Tempo di libri e vi racconterò la prossima settimana le mie impressioni! Voi ci sarete?

Autore: Ransom Riggs
Titolo: Miss Peregrine: La Casa dei Ragazzi Speciali / Miss Peregrine’s home for peculiar children
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 378
Anno Pubblicazione: 2016

Piccola pausa dal Premio Bancarella, dato che dovremo arrivare a metà Luglio e non vorrei bruciare le tappe. E quindi ho pensato di intervallare con un bel romanzo per ragazzi: Miss Peregrine e la Casa dei Ragazzi Speciali, dato anche il gentile “invito” di Daniela e Baba.
Ho voluto riportare entrambe le copertine. Nell’Edizione Rizzoli, la copertina riportante una scena del film è stata fascettata e ricopre quella che presumo sia la copertina originale del libro, prima del film.

Risultati immaginiLibro La casa per bambini speciali di Miss Peregrine Ransom Riggs





















Sinossi:  Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Su "Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali", è basato l'omonimo film, prodotto dalla Twentieth Century Fox, scritto e diretto da Tim Burton.
RECENSIONE:
Ma quanti argomenti si possono estrapolare da un libro ed in questo specifico caso da un libro per ragazzi? Solo a parlare dei due temi principali, potremmo scrivere un romanzo sul romanzo. E quanto sarebbe interessante se a scuola si potesse dedicare una parte dell’orario di italiano alla lettura di testi adatti ai ragazzi, con approfondimenti guidati dall’insegnante, con l’intera classe. Magari approfittando di testi “leggeri” come questo libro nel trattare della guerra ed invitando qualche reduce o storico, per avvalorare fatti descritti o rendere ancora più vivido il racconto preso in esame. In questo senso però, oltre al tempo da trovare all’interno dell’orario scolastico, ci dovrebbe essere la spinta da parte di un insegnante appassionato, cosa che mi sembra latiti alquanto… almeno per quanto riguarda la mia esperienza personale. Vorrei accennare solo a pochi temi, dato che siamo in presenza di un romanzo che è anche un fantasy e dispiacerebbe rovinare la sorpresa a quei lettori che volessero approcciarsi alla lettura. E conoscere in totale solitudine Jacob, Emma, i gemelli, Enoch, Millard, Hugh, Claire… e naturalmente Miss Peregrine, creatrice di Anelli. 
I due argomenti principi sui quali si fonda prima e si dipana poi il romanzo sono la seconda guerra mondiale e il disadattamento sociale. Oltre al problema sempre più sentito degli anziani, da qualunque parte si voglia guardare questo luogo della memoria e dell’appartenenza meraviglioso, ma al contempo problematico perché sempre più allungato. 
Grande Guerra e Disadattamento, dicevamo: due mondi paralleli eppure diversi, come vedremo leggendo questo interessante romanzo ed il nostro protagonista Jacob li unirà questi due mondi, portando il libro ad essere anche un romanzo di formazione, dove i mostri, i nazisti, così come pure l’amicizia e l’amore in senso lato faranno emergere le caratteristiche che il nonno di Jacob aveva visto in nuce in suo nipote e che si svilupperanno lungo l’intreccio del fantasy. 
Ci sono naturalmente anche altri temi che vale la pena enunciare, primi fra tutti il danno che provoca la ricchezza ereditata e non guadagnata, l’incomunicabilità genitoriale unita ad una mentalità della media provincia americana, unita alla mancanza di stimoli vitali che rovina il carattere delle persone. L’intreccio del romanzo è sicuramente accattivante e si sente che l’autore non è nuovo al tipo di scrittura che incanta i ragazzi, sia per formazione personale che per esperienze lavorative in ambito similare. 
L’idea che ha avuto, partendo da foto originali d’epoca è particolare e mi permette di spezzare una lancia in favore del libro cartaceo, pur avendo l’ebook altrettante caratteristiche positive. Ma con alcuni romanzi la possibilità di sfogliare le pagine e vedere la stampa delle foto, come pure la “carta da parati” color seppia che preannuncia i capitoli, non avrebbe neppure lontanamente reso in un ebook. Poi mi piacerebbe chiedere all’autore perché la scelta del “deus ex-machina” è caduta su Ralph Waldo Emerson. Una coincidenza?... Io non credo.
E per finire, una fatalità: questa settimana, complice una promozione di Sky, ho fatto una serata cinema in casa con le mie ragazze e contro ogni mio volere, ho visto il film di Miss Peregrine. Non volevo vederlo se non dopo aver letto tutta la saga, per tema che le immagini cinematografiche e gli attori compromettessero la “visione” che mi sto facendo del romanzo. Per essere un film di Tim Burton, devo dire che sono rimasta un po’ delusa, perché come di consueto mi aspettavo qualcosa di originale che naturalmente, essendo la storia già scritta e gli attori umani e non disegnati, non avrebbe mai neppure dovuto sfiorare la mia mente.
Ultimo appunto: in alcuni momenti i dialoghi e le pause mi sono sembrate particolarmente adatte ad un pubblico giovane e non adulto. Ma subito dopo la curiosità per ciò che si apprestava ad essere raccontato ed il ritmo serrato della trama mi hanno fatto dimenticare questo piccolo peccato.

BIOGRAFIA - da Wikipedia:

Ransom Riggs è nato in Maryland il 3 febbraio 1979, in una fattoria vecchia di 200 anni, ed è cresciuto in Florida. Ha studiato letteratura inglese al Kenyon College, e cinema alla University of Southern California.
Il suo lavoro su cortometraggi per internet e di blogging per Mental Floss gli fece ottenere l'incarico di scrivere il manuale di Sherlock Holmes (The Sherlock Holmes Handbook), distribuito come tie-in del film del 2009.
Riggs aveva raccolto alcune curiose fotografie e aveva proposto al suo editore, Quirk Books, il loro utilizzo per un libro illustrato. Su suggerimento di un editor, ha invece utilizzato le foto come guida per un racconto. Ciò che ne esce è La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, entrato nella lista dei best seller del New York Times.
Un altro libro ispirato a vecchie fotografie, Talking Pictures, è stato pubblicato da Harper Collins nell'ottobre del 2012.
Hollow City, il secondo romanzo sui bambini di Miss Peregrine è stato pubblicato il 14 gennaio 2014. Il terzo volume, Library of Souls, è stato pubblicato il 22 settembre 2015. Riggs vive a Santa Monica, California ed è sposato con la scrittrice Tahereh Mafi dal 2013.

Appuntamento fra un paio di settimane, per proseguire il nostro percorso con un altro dei titoli scelti per il Premio Bancarella. A presto, ciao, Marina

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