Alla fine resta l'amore. Penserete di essere davanti al solito post su S. Valentino che è alle porte e invece no, non bisogna farsi ingannare. Si legge il titolo e si crede di essere di fronte ad un romanzo dove l'amore trionfa, si legge la trama e si resta di stucco. Ho scovato questo libro in rete e mi riprometto di procurarmelo e leggerlo a breve, perché anche se la trama un po' mi sconvolge so che certe cose accadono, ed accadono purtroppo più spesso di quello che si crede.
E' il libro diario di una mamma, il diario di una storia vera.
Una mamma che scopre gli abusi sulla sua bambina di 7 anni.
Una mamma che per non attirare su di se il circo mediatico che una storia del genere può richiamare, utilizza lo pseudonimo di Claudia Mehler per firmare questo libro.
Tutto comincia quando Claudia si reca inaspettatamente a scuola, fuori orario, per prendere la figlia.
E' l'ora della ricreazione. La figlia raccoglie tutte le sue cose e corre dalla madre, ma prima di raggiungerla ha un ripensamento, ripercorre una parte dei suoi passi e si ferma a dare un bacio ad un bidello.
E' da questo piccolo gesto, visto in un momento nato probabilmente per un volere del destino, che la madre scopre le violenze sessuali sulla figlia, perpetrate in orario scolastico da una figura che non ha difficoltà ad essere a contatto con i bambini in quanto il suo ruolo lo facilita.
E' la storia di una scuola che non vede o che, molto più probabilmente, fa finta di non vedere che nell'orario scolastico una bambina viene spesso portata fuori dall'istituto ed accompagnata poco distante da lì, a casa del bidello.
Quello a cui assiste la mamma è solo un piccolo episodio fortuito che permette poi di collegare altri minuscoli segnali che, alla luce di questo, assumono un significato del tutto differente.
Bè, da mamma mi chiedo cosa si provi, e da mamma mi auguro di non provarlo mai.
Quando si lascia un figlio riponendo fiducia nella scuola, negli insegnanti ed anche nei bidelli - perché i bambini dovrebbero proteggerli e non distruggerli - mai, e dico mai, ci si aspetta che accada una cosa del genere, eppure, scorrendo un po' la cronaca ci si accorge che questi fatti accadono, eccome.
Quando si lascia un figlio riponendo fiducia nella scuola, negli insegnanti ed anche nei bidelli - perché i bambini dovrebbero proteggerli e non distruggerli - mai, e dico mai, ci si aspetta che accada una cosa del genere, eppure, scorrendo un po' la cronaca ci si accorge che questi fatti accadono, eccome.
Sarebbe facile ignorare tutto questo, ma da mamma non me la sento, perché nonostante sembra impossibile che una cosa del genere possa accadere a noi purtroppo può invece succedere a tutti, quindi, forse, leggere libri come questo può far capire come prevenire, come prestare attenzione ai messaggi dei nostri figli, come accorgersi dalle prime avvisaglie che qualcosa non va.
Ripeto, leggerò sicuramente questo libro e poi magari vi dirò come l'ho trovato, anche se sono certa che sarà una lettura difficile.
Qualcuno di voi lo conosce e lo ha letto?
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