domenica 17 marzo 2013

Papa Francesco

E' una domenica mattina come tante, una sbirciata ai social network, un po' di relax e - come normale con un bambino di quasi 3 anni - la televisione è posizionata sui cartoni animati. Poi un'illuminazione, oggi il nuovo Papa terrà il suo primo Angelus quindi convincendo il nostro piccolino si cambia canale e per la prima volta in casa nostra si guarda tutti insieme il collegamento da Piazza San Pietro, per sentire le parole di questa nuova figura della chiesa che in pochi giorni sembra aver conquistato il mondo intero. Già qualcosa l'ha fatto, noi che guardiamo l'Angelus è un avvenimento davvero unico, non perché non siamo credenti ma forse perché negli ultimi anni, tutti gli avvenimenti venuti alla luce riguardanti la chiesa ci hanno fatto amareggiare, portandoci ad essere perlomeno scettici rispetto all'istituzione in se.
Stamattina invece la curiosità è tanta, da quando il 13-03-2013 abbiamo assistito all'apparizione del nuovo Papa dalla finestra di San Pietro le sue parole e i suoi grandi gesti - in così pochi giorni di pontificato - hanno fatto il giro del mondo, facendo crescere la speranza che finalmente qualcosa possa cambiare e che questo possa essere un Papa per tutti, anche per i non credenti.
Guardiamo la tv e ci sembra di sentire un prete qualsiasi in una chiesa qualsiasi che parla ai fedeli dalla navata centrale e non da un piedistallo e questo mi da speranza e mi fa incuriosire sempre di più. 
Durante tutti i servizi che hanno fatto su di lui nei giorni scorsi ho saputo che in Argentina - quando ancora Bergoglio era un cardinale come tutti gli altri - era stato scritto un libro su di lui e sui suoi trascorsi; è la prima volta che in vita mia mi viene la curiosità di sapere qualcosa di più su un Papa.
Per chi come me è nato alla fine degli anni settanta l'unico vero Papa conosciuto ed amato è stato Giovanni Paolo II, una figura che io ricordo come "umana", difficile da dimenticare e difficile da soppiantare nei cuori della gente poi, improvvisamente, arriva lui un argentino che con la sua umiltà prende il nome di Francesco e si presenta ad una piazza gremita di fedeli in attesa con un "buonasera", nella maniera più semplice e umana che avrebbe potuto utilizzare, e per la prima volta dopo tanti anni ho pensato che questo diventerà un buon Papa e mi è venuta voglia di conoscerlo meglio. 
Per fortuna esiste internet - ho pensato - e mi sono messa a girovagare online alla ricerca di quel libro tanto citato negli ultimi giorni. Pensavo di venire sommersa di informazioni invece ho trovato pochissimo, il libro in questione dovrebbe intitolarsi "El Jesuita conversaciones con el cardinal Jorge Bergoglio" ma è impossibile trovarlo online, tutti ne parlano e ne hanno parlato nei vari telegiornali ma sembra non esista in circolazione. 
In compenso ho trovato un libro che all'apparenza sembra interessantissimo e che andrò sicuramente a cercare e ad acquistare nei prossimi giorni che - pur non parlando nello specifico di Papa Francesco - sembra quasi una profezia, che appare da un certo punto di vista inquietante ma che incuriosisce molto la mia vena da lettrice. 
E' un libro di un autore italiano scritto nel dicembre del 2012, quando ancora il vecchio Papa non si era dimesso e nessuno avrebbe creduto che di lì a poco si sarebbe eletto un'altro cardinale al suo posto. Il libro di cui sto parlando è Il curatore segreto del vaticano di Umberto Vitiello, che nel suo romanzo - catalogato dai siti di vendita online come giallo mistery - racconta una storia avvenuta alla vigilia del Concilio Vaticano III convocato dal nuovo papa, un sudamericano che vuole rinnovare la chiesa riconciliandola con i credenti. Il tutto comincia con l'assassinio di un novizio nell'Abbazia del Santo sul Colleprato, la stessa Abbazia dove è ospite un ex professore di Oxford fattosi monaco, colui che diventerà il personaggio principale del libro. E' questo monaco che informerà il Papa sulla vera natura dei fondi dello IOR e di come liberarsi di questa istituzione che è troppo spesso implicata in operazioni finanziarie che sono in contrasto con i principi evangelici. 

Profezia o no questo libro sembra interessante, lo leggerò e poi vi farò sapere come mi è sembrato.

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