mercoledì 18 marzo 2015

Recensione #52 - Una grande e terribile bellezza di Libba Bray

Buongiorno carissimi! Come ve la passate? Io di corsa come sempre ma vabbè, non posso passare le mie giornate a lamentarmi! 
Come avrete notato, ultimamente riesco a stare abbastanza al passo con le recensioni dei libri letti e la cosa mi rincuora perchè non mi piace lasciare indietro troppo lavoro!
Oggi vi parlerò dell'ultimo libro finito nello scorso week end, la prima grande delusione del 2015 e anche la peggiore dell'intera mia storia da blogger. Sto parlando del libro Una grande e terribile bellezza di Libba Bray edito da Elliot edizioni, 454 pagine.

Trama: Fine Ottocento. Alla morte della madre, la sedicenne Gemma Doyle, trascurata da un padre schiavo del laudano, lascia Bombay dove ha trascorso l'intera infanzia per un severo e cupo collegio femminile appena fuori Londra, la Spence Academy. Qui, dopo molti tentativi, riesce a entrare nell'esclusivo gruppo formato dalla potente Felicity, la vezzosa Pippi e l'imbranata Ann. Dopo il primo periodo di permanenza, costellato di noiose lezioni, rigida disciplina e soprattutto oscure visioni (nonché dalla presenza di Kartik, un giovane misterioso e seducente che l'ha seguita fin dall'India e l'avvisa di non dar retta ai sogni che la funestano), Gemma scopre un diario segreto che le svela l'esistenza dell'Ordine, una congrega di sole donne dedite alla magia e alla ricerca di universi paralleli dove tutto è possibile. Assieme alle amiche, e nonostante la ferma opposizione di Kartik e di altri a lui vicini, la ragazza è intenzionata a saperne di più, a ribellarsi alle regole che la vorrebbero studentessa modello, a raggiungere la grotta nascosta dove l'attende un destino imprevedibile e dove alcuni pressanti interrogativi troveranno finalmente un chiarimento.

Apro il sito della casa editrice e trovo questa descrizione:
Una rilettura del romanzo gotico/vittoriano, di Jane Austen, le sorelle Bronte, Bram Stoker, Mary Shelley, dei feuilleton di un tempo fino a Daphne Du Maurier e oltre, ma con echi di moderno fantasy e con una protagonista e voce narrante al femminile forte e indipendente. Il primo romanzo di una trilogia che in America ha sbaragliato qualsiasi concorrenza (Harry Potter compreso!), diventando una pietra miliare del new gothic e superando il milione di copie vendute.
Mi chiedo se chi ha scritto questa cosa abbia mai letto Jane Austen o le sorelle Bronte!!!
Ho letto questo libro per la Lega dei lettori organizzata dalla mia amica Alessia del blog Il profumo dei libri.
E' sicuramente vero che non avrei mai letto questo libro di mia iniziativa visto che il genere non è assolutamente quello che prediligo, ma è anche vero che in passato ho letto ed adorato libri del genere su consiglio di amiche quindi non mi precludo mai nuove avventure.
Ho cominciato la lettura con  i migliori propositi, ma mi sono resa conto praticamente subito che non riusciva a decollare come avrei sperato.
Credetemi, non so neanche da che parte cominciare per motivare la mia totale contrarietà verso quello che ho trovato in queste lunghissime 454 pagine.
Cominciamo dalla base. L'ambientazione del romanzo: Londra fine Ottocento. Credo che per collocare una storia nell'Ottocento sia necessario essere in grado di ricostruire il periodo storico anche attraverso il tipo di scrittura e non solo attraverso qualche corpetto infilato dentro tra una riga e l'altra. Mi riferisco ai dialoghi, allo stile, alla ricerca delle parole giuste, dell'atmosfera adatta. Non basta scrivere all'inizio del libro una data.
Se vi è mai capitato di leggere qualche classico ma anche quelche libro moderno con la giusta attenzione al periodo storico, capite quello di cui parlo. Non si può pensare che in quel periodo storico una figlia desse del tu alla propria madre, al proprio padre o alla propria nonna, o desse del tu a persone praticamente sconosciute.
Sono troppo esigente? Forse! Ma ritengo questo dettaglio essenziale e non posso assolutamente non considerarlo!
Passiamo allo stile: scarno, scolastico, poco intrigante, per niente coinvolgente dal punto di vista emotivo, pieno di errori, confusionario. Sarà la traduzione? Non so. Fatto sta che la storia avrebbe consentito grandi excursus nell'ambito delle emozioni. Se ben scritta avrebbe potuto far vivere al lettore immense emozioni invece niente, non ha saputo arrivarmi.
Sono troppo vecchia? Forse! Ma questa mi è sembrata una storia per ragazzine e se non sapessi che la Bray è una donna di cinquant'anni suonati crederei anche che ad averlo scritto sia una ragazzina per quanto mi è sembrato povero stilisticamente. Un dettaglio per nulla insignificante: chi mai scriverebbe all'interno del libro il titolo vero e proprio? Sono rimasta a bocca aperta nel leggere ad un certo punto:
"Abbiamo occhi scintillanti, pelle rosea e sorrisi complici. I nostri corpi sono come languidi sospiri, mentre siamo in piedi in mezzo al salone, assolutamente invisibili. 
Oddio, quale grande e terribile bellezza!"
No veramente, non si può vedere, credo sia la prima cosa che mi abbiano spiegato, ancora alle scuole medie, in riferimento ai temi.
Ed ora i personaggi: ragazzine sedicenni mezze sfigate, ma piene di soldi, che ricreano un ordine di magia per superare la noia... banale no??? Ci sono tutte: quella stronza, quella bellissima ma malata, quella brutta e povera accolta grazie a una borsa di studio, e infine quella con poteri magici. Infiliamoci dentro una direttrice megera, un gruppo di zingari di cui si poteva benissimo fare a meno, un mondo parallelo fatto di boschi incantati dove tutti i desideri diventano realtà, ah sì...e metteteci anche Gemma, la protagonista che sogna slinguate e rapporti sessuali con lo zingarello di turno ed assisterete alla sagra delle banalità!!! Ma evidentemente queste cose vendono altrimenti non si spiegherebbe tutto questo successo. E ne hanno pure fatto un film...
Parliamo infine della trama: al 20% del libro avevo già capito tutto perchè, ripeto, la sagra delle banalità è racchiusa tutta dentro queste pagine.
Ora mi chiedo perchè? Perchè non fare un solo volume ma fatto come si deve e perdersi invece in una trilogia - ah già non ve lo avevo detto, questo è il primo volume de La trilogia di Gemma Doyle - sprecando forze, carta e tempo? Bohhhh resto sempre un po' basita di fronte a queste cosa ma, ripeto, forse sono io eh!!!! E non ditemi che è necessario perchè il fantasy normalmente è fatto da saghe. Accidentaccio mica bisogna fare i pecoroni per forza! Non credo sia vietato racchiudere tutto in un unico volume se non si ha abbastanza da dire!
Sarà che leggo tantissimi generi e non sono così legata ad uno particolare ma credo che ormai per stupire ci sia bisogno di ben altro che una Gemma qualsiasi, con il suo medaglione magico al collo!
Tirando le somme comunque credo che l'errore più grande sia quello dell'ambientazione. Questa cosa proprio non mi è andata giù. Un libro ambientato nell'Ottocento, oltretutto anch'esso in Inghilterra, che mi ha conquistata con le sue atmosfere è Jane Eyre e di sicuro non crederei mai - se non lo sapessi - che  quello e questo della Bray siano ambiantati nello stesso periodo storico! Questa è l'immagine che ho in mente!!! Assolutamente neanche lontanamente paragonabile.

L'ultima cosa e poi prometto di smetterla di essere così acida: la cover - che richiama un libro tipo cinquanta sfumature più che un fantasy gotico ottocentesco - che cavolo c'entra?????? 
Inutile dirvi che non leggerò i capitoli successivi della trilogia.
Ed ora lascio la parola a voi, insultandomi se lo credete necessario... ;)
Mi piacerebbe realmente avere i pareri e le motivazioni di chi invece questo libro lo ha adorato!
VOTO:  


34 commenti:

  1. buahahahahah sto morendo XDXD
    Oddio io ho dato 3 stelline e mezzo XD
    Concordo sulla parte degli errori/orrori purtroppo ce ne sono troppi, e non è giustificabile. Per il resto io l'ho trovata una lettura leggera. Forse perchè non sono particolarmente legata a nessun classico, quindi non l'ho trovato così terribile.

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    1. Opssss...ho esagerato?
      Ma credo che in un romanzo ambientazione e credibilità di quest'ultima siano essenziali!!!! A quel punto preferisco un fantasy puro, con creature magiche e ambientazioni di fantasia piuttosto che una situazione del genere! :P

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    2. ahahahah no non hai esagerato XD Hai espresso il tuo parere. Ti giuro io non ho risentito tanto dell'ambientazione/periodo storico, ma ribadisco probabilmente è proprio perchè ho pochi termini di paragone (purtroppo -.-)

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    3. Ma anche se non leggi classici...pensa ad esempio a Le stanze buie, ambientato più o meno in quel periodo. Lì l'atmosfera del tempo si respira proprio e tutto è curato nel minimo dettaglio!

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    4. *_____________* Hai nominato il mio cielo in una stanza XD Ok la smetto!

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  2. Wow,
    l'ho letto anch'io per la Lega dei Lettori e gli ho dato 2 stelle... e pensavo di essere stata cattiva perchè vedevo che piaceva a tutti!
    Mi sento rincuorata XD

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    1. Uhhh per fortuna! Anche io pensavo di essere una voce fuori dal coro! Che cosa ti ha portato a dargli un voto così basso?

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    2. Uno dei motivi è stato che il libro non sembrava affatto ambientato nell'800. Sembra quasi di trovarsi in un parco a tema (hai presente Austenland? la sensazione è quella).
      E poi i personaggi non sono per niente sviluppati!
      Non voglio essere esagerata, ma quasi quasi mi sembra di aver letto una fan fiction...

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    3. Mi consolo! Concordo con il tuo pensiero! :)

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  3. Io ho dato 3 stelle e mezzo, mi è piaciuto ma c'erano un pò di cose che non mi convincevano...

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  4. Ah ah ah!! Dany che rIdee. Queste recensioni mi piacciono. Certo, mi dispiace che tu abbia incontrato una lettura non soddisfacente, però amo leggere queste tue parole. Eh nooooooooooo non lo.leggerò mai: non mi piace la cover, la sinossi e manco il titolo. amo i classici, la Auster è una delle mie preferite, quindi preferisco leggere romanzi ambientati nell'800 scritti da autori dell'epoca. Baci

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    1. Quanti errori di battitura maledetto cellulare :-(

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    2. Quanti errori di battitura maledetto cellulare :-(

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    3. ahahahahahahhahahahah ma sì dai, ogni tanto ci sta anche una lettura pessima per poter apprezzare ancora di più i libri che ci conquistano!!! ;)

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  5. Eccolaaaaaa :D Non credo leggerò mai questo libro anche perchè non è proprio il mio genere, ma spesso abbiamo avuto gli stesso giudizi e quindi mi fido.
    Pussa via insieme al vecchio puzzone XD

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    1. Il vecchio puzzone in confrondo è profumato di lavanda!!! ahahahaahahah ;)

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    2. Saaaaaaalve sono quella curiosa.. chi è il vecchio puzzone? XD

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    3. ahahahah te lo presento subito!!!
      http://libroperamico.blogspot.it/2014/05/recensione-172014-limprevedibile.html

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  6. Ho ben chiaro perché non leggeró mai questo libro :-)

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  7. Ciao Dany… ora la tua considerazione di me (se mai ne hai avuta ) crollerà, ma me è piaciuto :-(
    Sicuramente questo libro con i classici dell’Ottocento non ci acchiappa niente, senz’altro non è stato fatto un grande lavoro di ricerca e la protagonista è molto moderna (tu dirai troppo ), ma proprio questa modernità nei caratteri è l’aspetto è ciò che più ho amato del libro. Mi è piaciuto come l’autrice ha saputo delineare il rapporto che si instaura tra le quattro “amiche”, che in realtà vere amiche non sono ma sono ragazze che costrette a vivere insieme e a far di necessità virtù. Ho ritrovato dinamiche vissute a quell’età, anche se non ero in collegio ma in un agghiacciante liceo classico. Insomma, ho apprezzato il coté “psicologico/umano” del libro. Sicuramente non è un libro da Nobel, ma l’ho trovato scorrevole e piacevole, e mi è venuta voglia di leggere il seguito, tra un libro più impegnativo e l’altro!

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    1. Ma no Nadia!!! Il bello della lettura è proprio confrontarsi. Ed avere pareri opposti rende il confronto ancora più interessante.
      Capisco cosa intendi quando parli del rapporto delle ragazze e su quello ti dò ragione solo che mi chiedo: perchè non ambientarlo nel presente visto che di ottocentesco non ha nulla se non il titolo all'inizio. Probabilemente il mio parere sarebbe cambiato di molto visto che non è un dettaglio ma è la cosa su cui si fonda tutto il libro!!! ;)
      Detto questo continuo ad avere un'altissima considerazione di te! <3

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  8. Questo, da quel che ho letto in passato, non è piaciuto solo a te :-D
    Se capita, darò sinceramente un'occhiata.

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    1. Eh Mik ma lo sai che io sono strana!
      Sono quella che ha odiato Colpa delle stelle quando tutti lo hanno osannato e quella che ad Harold Fry avrebbe volentieri fatto venire un colpo durante la camminata! ahahahahah
      Sono felice se gli darai un'occhiata! Anzi, sono proprio curiosa di leggere il tuo parere! :))))

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  9. partecipo anche io alla lega dei lettori e l'ho appena letto anche io. A me è piaciuto più o meno. Il modo di scrivere e i personaggi li ho apprezzati, per è stato scorrevole e Gemma mi è piaciuta, non ho apprezzato l'ambientazione (ma io non amo gli storici) e neanche tanto la storia. per me un 3 stelle

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    1. Ecco io invece amo gli storici quando sono ben scritti e costruiti con un certo dettaglio! :)

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  10. Ciao Dani, come al solito mi diverto tanto a leggere le tue utili stroncature ;) Mi hai fatto venire voglia di leggere Jane Eyre ;) ciao Maria

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    1. ahahahahahha grazie, a quanto pare le stroncature attraggono più che i libri amati! ;)
      Jane Eyre l'ho riletto lo scorso anno... amore profondo!!!!

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  11. Ciao, innanzitutto complimenti per il blog, mi piace moltissimi e vorrei diventare follower ma... non vedo il box!! Sono solo io?
    Comunque grazie per questo commento, io stavo per avere la malsana idea di prenderlo in prestito in biblioteca, ma i difetti che hai evidenziato tu sono esattamente quelli che, quando li trovo in un romanzo, mi fanno venire voglia di avere un caminetto per poterci lanciare il libro!! ^_^

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    1. Ciao, benvenuta! Trovi il box in alto a sinistra!
      Per quanto riguarda il libro non so che dire, molti lo hanno amato tantissimo ma io ho trovato così tanti difetti da non poter avere una considerazione diversa! :-)

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    2. Adesso lo vedo!! Mi sa che era un problema di browser!! ^_^

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