giovedì 11 dicembre 2014

Recensione #37/2014 - La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier

Buongiorno lettori cari, come state? Settimana super corta per me questa, infatti oltre al lunedì di festa oggi non sono al lavoro perchè mi tocca partecipare ad un corso di aggiornamento professionale per riuscire a raccimolare qualche credito entro la fine dell'anno... noia mortale!!! Per non abbandonarvi ho programmato questa recensione. Il libro di cui vi parlerò è La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier edito da Neri Pozza, pag. 240.

Trama: Delft, Olanda, XVII secolo. La vita scorre tranquilla nella prospera città olandese: ricchi e poveri, cattolici e protestanti, signori e servi, ognuno è al suo posto in un perfetto ordine sociale. Così, quando viene assunta come domestica in casa del celebre pittore Johannes Vermeer, Griet, una bella ragazza di sedici anni, riceve con precisione il suo compito: dovrà accudire con premura i sei figli dell'artista, non urtare la suscettibilità della scaltra suocera e, soprattutto, non irritare la sensuale, irrequieta, moglie del pittore e la sua gelosa domestica privata. Inesorabilmente, però, le cose andranno in modo diverso... Griet e Johannes Vermeer, divideranno complicità e sentimenti, tensione e inganni. 

Avrei voluto leggere questo libro già da anni ma, sapete come vanno queste cose con alcuni libri, li si mette nella lista dei desideri e poi il pensiero rimane lì fino a quando, quasi per caso, non li si trovano su uno scaffale della libreria che cercano di attirare prepotentemente la nostra attenzione. E ci si ritrova con il libro tra le mani, davanti alla cassa, con in mano quei dieci euro che, ve lo sentite, avreste già dovuto spendere da un po'. Poi arrivati a casa lo si appoggia su uno scaffale della nostra libreria, promettendogli che il prossimo sarà sicuramente lui, perchè lo volevate da così tanto che figurarsi se lo farete attendere; e invece il libro attende la sua occasione - che se potesse urlare chissà quante ce ne tirerebbe dietro - finchè finalmente prima o poi la sua occasione arriva.
Ecco, il suo momento è arrivato e l'ho letto, divorato ed anche amato!
Amante dell'arte da sempre - la scelta del Liceo Artistico come  scuola superiore lo dimostra - non avrei potuto non essere affascinata dalla cover di questo libro per cui è stata utilizzata un'immagine dell'omonima opera d'arte.
La ragazza con l'orecchino di perla - o Ragazza col turbante - è veramente un'opera dell'artista olandese Jan Vermeer da cui Tracy Chevalier prende spunto per lo svolgimento del suo romanzo.
Devo premettere che questa è la mia prima volta con questa autrice, in quanto non ho mai letto nessun suo altro libro quindi non avevo aspettative se non legate a pareri di altre persone circa il suo stile ed i suoi romanzi.
La ragazza con l'orecchino di perla è ambientato a Delft, nel periodo che va dal 1665 al 1677, periodo in cui - presumibilmente - il quadro in questione è stato dipinto.
Tutto si svolge in realtà nell'arco di tre anni, ognuno corrispondente ad un "capitolo" del libro, e solo l'epilogo è invece ambientato nel decennio successivo ma serve solo a tirare le somme sull'evolversi della questione.
La storia ci viene raccontata in prima persona di Griet, una ragazza - poco più che bambina - che viene mandata a lavorare nella casa del famoso pittore come domestica. Griet proviene da una famiglia protestante - la maggioranza a Delft - e l'economia della sua famiglia ha subito un duro colpo a causa di un incidente sul lavoro del padre - decoratore di mattonelle - che, ritrovatosi cieco, perde da un giorno all'altro la possibilità di lavorare. Per la ragazza quello è il primo servizio. Oltre alla tensione logica del dover abbandonare la propria famiglia per trasferirsi nella casa in cui dovrà prestare servizio, si aggiunge il fatto che il padrone è un pittore famoso e che l'intera famiglia è cattolica, abitante quindi in una zona particolare della città a cui i protestanti non si azzardano ad avvicinarsi.
Griet si ritrova quindi in una casa sconosciuta, con cinque bambini a cui badare, una padrona che la guarda con diffidenza ed un'altra domestica da cui traspare tutto tranne che amicizia e solidarietà. L'unico rifugio che riesce a trovare è nell'atelier del padrone; è lei infatti l'unica persona autorizzata da Vermeer ad entrarvi per spolverare con la richiesta però che non sposti neanche di un centimetro gli oggetti che vi trova.
Dal primo momento in cui Griet varca la soglia dell'atelier, nel libro si comincia a respirare un'aria diversa, fatta di impasti di colori, di opere d'arte, di pose infinite e di ritocchi per rendere un quadro assolutamente perfetto. Da semplice domestica la ragazza diventerà piano piano un aiuto importante ed insostituibile per Vermeer e lo diventerà anche per il lettore: sarà lei infatti a descrivere - attraverso i suoi racconti al padre cieco - tutti i quadri meravigliosi a cui il pittore lavora; sarà sempre lei a metterci a conoscenza della pazienza di cui la preparazione di un nuovo dipinto ha bisogno; sarà grazie a lei che respireremo quei profumi di colori appena creati, che avremo la sensazione di avere addosso quell'odore di olio di lino che aleggia nell'aria dell'atelier. Un libro magico che - con uno stile incalzante, particolareggiato ma mai noioso - ci accompagna per mano fino alla realizzazione del famosissimo quadro La ragazza con l'orecchino di perla dandoci la sensazione che le cose debbano per forza essere andate così, dandoci l'illusione che quello raccontato non sia un romanzo frutto della fantasia ma un fatto reale.
Chissà se esisteva veramente una Griet a casa Vermeer, una domestica che con i suoi sedici anni e un'istruzione pari a zero, avesse però nell'anima il gusto e l'occhio per l'arte... è bello crederlo!!! Di sicuro mi sarebbe piaciuto essere una mosca per poter vedere cosa sia successo realmente in quell'atelier, cosa abbia dato lo spunto al pittore per decidere di ritrarre proprio quella ragazza nel quadro e non un'altra, cosa lo abbia convinto a raffigurarla a mezzo busto - e non a ficura intera - senza creare per lei uno sfondo che facesse anche da contorno ma lasciandolo totalmente nero.
Ma non è solo il ruolo di Griet all'interno della famiglia che ci viene raccontato in modo approfondito, anche gli altri personaggi sono descritti in modo molto paricolareggiato e questo permette di renderli reali, quasi vivi.
Nonostante tutto si svolga prevalentemente nell'atelier sono molti infatti i personaggi che arricchiscono la trama: ci sono i figli del pittore ed in particolare Cornelia, da subito ribelle rispetto a Griet ed al suo nuovo ruolo all'interno della famiglia; c'è Tannake, l'altra domestica, che sembra quasi provare verso Griet una sorta di invidia; c'è Catharina, moglie di Vermeer, il cui ruolo è ralegato a "sfornatrice di bambini", una figura debole, che non è capace di imporsi nel suo ruolo di moglie e madre; c'è Pieter, il macellaio da cui ogni giorno Griet si deve recare per comprare la carne necessaria alla famiglia e poi ci sono tantissimi altri... la famiglia di Griet - madre, padre, un fratello e una sorella - ci sono Van Ruijven - il principale committente delle opere di Vermeer - e van Leeuwenhoek - amico fidato del pittore - e ci sono delle comparse capaci però di avere una propria personalità ed importanza all'interno della storia.
Un libro veramente ricco, completo ed affascinante che ci permette di fantasticare ma anche di avere un'immagine approfondita dell'abisso che ci fosse a quel tempo tra padroni e domestiche, tra cattolici e protestanti, tra genitori e figli; rapporti destinati sin dall'inizio ad andare in un certo modo, anche se l'animo interiore ne chiedesse uno svolgimento diverso.
Un solo appunto mi sento di fare all'autrice ed è legato al finale. Un finale che, rispetto al resto del romanzo, mi è parso affrettato, poco particolareggiato, meno coinvolgente e che mi ha portato a non dare quel cinque che il resto del romanzo avrebbe assolutamente meritato.
Consiglio questa lettura a tutti voi. Io di sicuro cercherò di procurarmi le altre opere della Chevalier perchè mi ha veramente colpito positivamente. E voi lo avete letto? Vi è piaciuto?

VOTO:  

 

30 commenti:

  1. E' stato il mio primo Chevalier e nonostante non mi sia piaciuto granché sono riuscita a portarmi a casa tutti i suoi libri tra scambi, usato e BM...io ti consiglio L'innocenza, l'ho letto da poco ed è davvero bellissimo!!*-*

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  2. Ciao! Io il libro non l'ho letto, ho visto il film un sacco di anni fa e mi è piaciuto da morire, ho sempre avuto voglia di gettarmi tra le pagine del romanzo e leggendo la tua recensione credo che lo comprerò. Bella bella bella <3

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    1. Grazie Salvia! Te lo consiglio proprio! Io magari proverò a guardare il film!

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  3. Lessi questo libro, come ben sai, parecchi anni fa. Eppure, la tua recensione è stata capace di risvegliare in me tutte le sensazioni e le emozioni provate durante la lettura. Conoscendo il tuo amore per l'arte, non posso far altro che consigliarti di continuare con quest'autrice!

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    1. Leggerò sicuramente altri suoi libri! Sono felice di essere riuscita a fare risvegliare le emozioni, è un complimento bellissimo! :-*

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  4. L'ho letto molto tempo fa... ma ricordo ancora tutti i dettagli! Mi è rimasto nel cuore...

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    1. I dettagli credo siano la cosa più affascinante di questo libro!!!

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  5. Concordo pienamente con te per quanto riguarda il finale. Mi fa molto piacere che il libro ti sia piaciuto! :) Della stessa autrice, i miei preferiti sono "La dama e l'unicorno" e " Strane creature".

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    1. Peccato, perché con un finale diverso sarebbe stato ancora più bello! Segno tutto!!! Sicuramente leggerò qualcosa di suo anche nel 2015!

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  6. Lo voglio da sempre *-*
    Ho visto il film tanto, tanto tempo fa.
    Ricordo una Johansson bellissima.

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    1. Leggilo Mik!!! Con la versione economica 9.90 € e passa la paura! ;-)

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  7. Anche per me "La ragazza con l'orecchino di perla" è uno di quei libri a cui ho dato appuntamento tanti anni fa, che desidero tantissimo leggere, ma di cui tra una cosa e l'altra ho rimandato sempre la lettura. La tua recensione però mi ha messo una voglia matta di prenderlo in mano: quindi lo metterò nella lista desideri sperando che qualche parente me lo regali per Natale, e sarà uno dei primi libri che leggerò il prossimo anno. Spero di farmi coinvolgere quanto te! :-)

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  8. Io lessi questo libro tanto tempo fa sotto consiglio di mia zia, ricordo che me lo prestò (se non sbaglio) la mia professoressa d'inglese.
    Avevo già visto il film prima di leggere il libro, quindi già conoscevo la storia però è stata ugualmente una piacevole sorpresa, ho amato fin dalle prime pagine lo stile dell'autrice e ho divorato, come te, il libro! Ho a casa altri libri della Chevalier, ma non mi sono mai decisa a leggerli, forse ho paura di rimanerne delusa :\

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    1. La paura della delusione è sempre presente quando si ama molto il libro di un autore! Sceglierò bene prima di buttarmi in un'altra lettura di questa autrice!!!

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  9. Io faccio il bastian contrario, a me non era piaciuto e l'ho regalato alla prima occasione. Mi ricordo di essere rimasta così male che non ho più toccato niente di quest'autrice.
    Forse dovrei riprovare.

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    1. Magari non è il tuo genere! Tratta un argomento particolare che credo sia normale non piaccia a tutti! Magari potresti provare con un altro titolo! ;-)

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  10. Ciao Dani!! Ho amato alla follia questo libro!!! Sono contenta che ti sia piaciuto!! baciotti Maria

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  11. A me questo libro non è piaciuto, ma tu sei un vulcano nello scrivere e mi hai fatto pensare che forse non ho trovato la giusta chiave di lettura...sai che ti dico Dany? Mi sa che lo rileggo!

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    1. Grazie Cuore per le parole meravigliose che hai sempre per quello che scrivo! Se ti capita magari prova a rileggerlo, poi non è detto che ti piaccia, magari non è proprio il tuo genere! ;-)

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  12. Io ho letto questo romanzo proprio nel periodo del suo successo, e mi era piaciuto tantissimo! Quella capacità di descrivere la luce e i colori del pittore mi avevano incantato, mi pareva quasi di vederli scorrere davanti a me, e di respirare gli odori di olii, polvere e tele!! Dopo questo romanzo ne ho letto qualche altro della stessa autrice e mi sono piaciuti pure di più! Ricordo in particolare La dama e l'unicorno e Quando cadono gli angeli .

    Il film invece penso che non venga colto appieno senza aver letto il libro, dava molte cose per scontate..

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    1. Vedrò cosa leggere di altro!!! Spesso i film hanno quel problema, non riescono ad essere esaurienti come può esserlo la scrittura! Vedrò se riesco a trovarlo per vederlo!

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  13. E la wish list si impenna!!!!!!! Lo aggiungo subito prima di dimenticarmene!
    Mi avevi già accennato (giusto un pochino) a quanto ti fosse piaciuto e ora, leggendo la tua recensione, ho colto in pieno le tue sensazioni, bellissime, profonde.. quasi "veraci".
    Dany sei sempre più brava!

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  14. Grazie Michyyyyyy!!! :-*
    Comunque questo libro è proprio adatto a te... La tua epoca hihihihihi

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  15. Nuova follower! L'ho letto anche io e l'ho apprezzato davvero tanto, tra l'altro poco dopo sono andata a vedere il quadro alla mostra a Bologna (lui da solo, valeva tutta la mostra, è splendido dal vivo)!
    E' stato il mio primo approccio con la Chevalier e l'ho promossa, tanto più che da poco ho letto anche "La Dama e l'Unicorno", che ti consiglio =)

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    1. Ciao! Benvenuta nel mio mondo, spero potrai sentirti a casa! La Dama e l'Unicorno me lo avete consigliato in molte! Terrò sicuramente presente!!! :-)

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  16. Il fatto che La ragazza con l’orecchino di perla non sia l’immagine di una persona reale bensì un’anonima figura di fantasia non ha scoraggiato i molti tentativi di scoprire la sua identità. Lo scrittore francese André Malraux (1901-1976), per esempio, vide in lei Maria Vermeer, la figlia maggiore dell’artista nata nel 1654 o l655.

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    1. Questi retroscena storici sono veramente interessanti e secondo me arricchiscono la bellezza di questo libro!

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