Buongiorno lettori e buon lunedì. Come state? Io sono indietro con tutto ma pian piano riuscirò a rimettermi al passo! Prima di mostrarvi gli omaggi ricevuti negli ultimi mesi dalle case editrici - come vi dicevo sono indietro quindi troverete libri che ho già letto e recensito! - vorrei ricordare alle partecipanti della Challenge che martedì alle ore 18.00 scadrà il termine per inviare i link relativi alle recensioni corrispondenti agli obiettivi della mia tappa, quindi se siete indietro dateci dentro. Ed ora passiamo agli omaggi.
- Dentro soffia il vento di Francesca Diotallevi edito da Neri Pozza, che ringrazio per la copia, 180 pagine. Data pubblicazione: 05 maggio 2016. Un libro meraviglioso che è riuscito a farmi innamorare dopo poche righe! Già letto e recensito qui.
Trama: In
un avvallamento tra due montagne della Val d’Aosta, al tempo della
Grande Guerra, sorge il borgo di Saint Rhémy: un piccolo gruppo di case
affastellate le une sulle altre, in mezzo alle quali spunta uno sparuto
campanile.
Al calare della sera, da una di quelle case, con il volto opportunamente protetto dall’oscurità, qualche «anima pia» esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino.
Come faceva sua madre quand’era ancora in vita, Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno: asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni… Infusi d’erbe che, in bocca alla gente del borgo diventano «pozioni » approntate da una «strega» che ha venduto l’anima al diavolo. Così, mentre al calare delle ombre gli abitanti di Saint Rhémy compaiono furtivi alla sua porta, alla luce del sole si segnano al passaggio della ragazza ed evitano persino di guardarla negli occhi.
Il piccolo e inospitale capanno e il bosco sono perciò l’unica realtà che Fiamma conosce, l’unico luogo in cui si sente al sicuro. La solitudine, però, a volte le pesa addosso come un macigno, soprattutto da quando Raphaël Rosset se n’è andato.
Era inaspettatamente comparso un giorno al suo cospetto, Raphaël, quando era ancora un bambino sparuto, con una folta matassa di capelli biondi come il grano e una spruzzata di lentiggini sul naso a patata. Le aveva parlato normalmente, come si fa tra ragazzi ed era diventato col tempo il suo migliore e unico amico. Poi, a ventuno anni, in un giorno di sole era partito per la guerra con il sorriso stampato sul volto e la penna di corvo ben lucida sul cappello, e non era più tornato. Ora, ogni sera alla stessa ora, Fiamma si spinge al limitare del bosco, fino alla fattoria dei Rosset. Prima di scomparire inghiottita dal buio della notte, se ne sta a guardare a lungo la casa dove, in preda ai sensi di colpa per non essere andato lui in guerra, si aggira sconsolato Yann, il fratello zoppo di Raphaël… il fratello che la odia.
Ritornando su un tema caro alla letteratura di ogni tempo – l’amore che dissolve il rapporto tra una comunità e il suo capro espiatorio – Francesca Diotallevi costruisce un romanzo che sorprende per la maturità della scrittura e la solidità della trama, un’opera che annuncia un nuovo talento della narrativa italiana.
Al calare della sera, da una di quelle case, con il volto opportunamente protetto dall’oscurità, qualche «anima pia» esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino.
Come faceva sua madre quand’era ancora in vita, Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno: asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni… Infusi d’erbe che, in bocca alla gente del borgo diventano «pozioni » approntate da una «strega» che ha venduto l’anima al diavolo. Così, mentre al calare delle ombre gli abitanti di Saint Rhémy compaiono furtivi alla sua porta, alla luce del sole si segnano al passaggio della ragazza ed evitano persino di guardarla negli occhi.
Il piccolo e inospitale capanno e il bosco sono perciò l’unica realtà che Fiamma conosce, l’unico luogo in cui si sente al sicuro. La solitudine, però, a volte le pesa addosso come un macigno, soprattutto da quando Raphaël Rosset se n’è andato.
Era inaspettatamente comparso un giorno al suo cospetto, Raphaël, quando era ancora un bambino sparuto, con una folta matassa di capelli biondi come il grano e una spruzzata di lentiggini sul naso a patata. Le aveva parlato normalmente, come si fa tra ragazzi ed era diventato col tempo il suo migliore e unico amico. Poi, a ventuno anni, in un giorno di sole era partito per la guerra con il sorriso stampato sul volto e la penna di corvo ben lucida sul cappello, e non era più tornato. Ora, ogni sera alla stessa ora, Fiamma si spinge al limitare del bosco, fino alla fattoria dei Rosset. Prima di scomparire inghiottita dal buio della notte, se ne sta a guardare a lungo la casa dove, in preda ai sensi di colpa per non essere andato lui in guerra, si aggira sconsolato Yann, il fratello zoppo di Raphaël… il fratello che la odia.
Ritornando su un tema caro alla letteratura di ogni tempo – l’amore che dissolve il rapporto tra una comunità e il suo capro espiatorio – Francesca Diotallevi costruisce un romanzo che sorprende per la maturità della scrittura e la solidità della trama, un’opera che annuncia un nuovo talento della narrativa italiana.
- Aspettando Bojangles di Olivier Bourdeaut edito da Neri Pozza, che ringrazio per la copia, 144 pagine., che ringrazio per la copia, 144 pagine. Data pubblicazione: 14 aprile 2016. Un libro che purtroppo non ha saputo conquistarmi e che mi ha lasciato particolarmente perplessa (a quanto pare sono praticamente l'unica!). Già letto e recensito qui.
Trama: Immaginate
di essere un bambino e di avere un padre che non chiama mai vostra
madre con lo stesso nome. Immaginate poi che a vostra madre
quest’abitudine non dispiaccia affatto, poiché tutte le mattine, in
cucina, tiene lo sguardo fisso e allegro su vostro padre, col naso
dentro la tazza di latte oppure col mento tra le mani, in attesa del
verdetto; e poi, felice, si volta verso lo specchio salutando la nuova
Renée, o la nuova Joséphine, o la nuova Marylou...
Se immaginate tutto questo, potete mettere piede nel fantastico universo familiare descritto dal bambino in queste pagine. Un universo in cui a reggere le sorti di tutto e tutti è Renée, Joséphine, Marylou… la madre.
Di lei, suo marito dice che dà del tu alle stelle, ma in realtà dà del voi a tutti, a suo marito, al bambino e alla damigella di Numidia che vive nel loro appartamento, un grosso uccello strambo ed elegante che passeggia oscillando il lungo collo nero, le piume bianche e gli occhi di un rosso violento.
Renée, Joséphine, Marylou, o anche, ogni 15 febbraio, Georgette, ama ballare con suo marito sempre e ovunque, di giorno e di notte, da soli e in compagnia degli amici, al suono soprattutto di Mister Bojangles di Nina Simone, una canzone gaia e triste allo stesso tempo.
Per il resto del tempo si entusiasma e si estasia per ogni cosa, trovando incredibilmente divertente l’andare avanti del mondo. E non tratta il suo piccolo né da adulto né da bambino, ma come un personaggio da romanzo. Un romanzo che lei ama molto e nel quale s’immerge in ogni momento.
Di una sola cosa non vuole sentire parlare: delle tristezze e degli inganni della vita; perciò ripete come un mantra ai suoi: «Quando la realtà è banale e triste, inventatemi una bella storia, voi che sapete mentire così bene».
La realtà, però, è a volte molto banale e triste, così scioccamente triste che occorre più di una prodigiosa arte del mentire per continuare a gioire del mondo.
Se immaginate tutto questo, potete mettere piede nel fantastico universo familiare descritto dal bambino in queste pagine. Un universo in cui a reggere le sorti di tutto e tutti è Renée, Joséphine, Marylou… la madre.
Di lei, suo marito dice che dà del tu alle stelle, ma in realtà dà del voi a tutti, a suo marito, al bambino e alla damigella di Numidia che vive nel loro appartamento, un grosso uccello strambo ed elegante che passeggia oscillando il lungo collo nero, le piume bianche e gli occhi di un rosso violento.
Renée, Joséphine, Marylou, o anche, ogni 15 febbraio, Georgette, ama ballare con suo marito sempre e ovunque, di giorno e di notte, da soli e in compagnia degli amici, al suono soprattutto di Mister Bojangles di Nina Simone, una canzone gaia e triste allo stesso tempo.
Per il resto del tempo si entusiasma e si estasia per ogni cosa, trovando incredibilmente divertente l’andare avanti del mondo. E non tratta il suo piccolo né da adulto né da bambino, ma come un personaggio da romanzo. Un romanzo che lei ama molto e nel quale s’immerge in ogni momento.
Di una sola cosa non vuole sentire parlare: delle tristezze e degli inganni della vita; perciò ripete come un mantra ai suoi: «Quando la realtà è banale e triste, inventatemi una bella storia, voi che sapete mentire così bene».
La realtà, però, è a volte molto banale e triste, così scioccamente triste che occorre più di una prodigiosa arte del mentire per continuare a gioire del mondo.
- Gli effetti speciali dell'amore di Angela Iezzi edito da Newton Compton, che ringrazio per la copia, 288 pagine. Data pubblicazione: 12 maggio 2016. Già letto e recensito qui. Un libro di un genere che non leggo spesso ma che mi è piaciuto molto.
Trama: Ashley Morgan ha ventiquattro anni, una grande passione per i libri e
una laurea in economia, che ha conseguito al solo scopo di compiacere il
padre, proprietario di una famosa azienda dolciaria, di cui è certa di
prendere il posto. E invece, del tutto inaspettatamente, il padre decide
di affidare la guida della società a Jaime Standley, che lavora al suo
fianco da molti anni e ne è diventato il braccio destro. Di fronte a
quel gesto Ashley chiude i rapporti con lui. Passano gli anni, durante i
quali padre e figlia perdono quasi ogni contatto, fino a quando il
signor Morgan muore, lasciandole una cospicua eredità. Alla lettura del
testamento un’altra sorpresa attende Ashley: a lei andranno il conto in
banca, la casa di famiglia e una quota di minoranza della società, a
Jaime la maggioranza delle azioni e il compito di gestire e amministrare
la Morgan&Hall. Ma solo a una condizione: che per un anno i due
beneficiari lavorino insieme e risiedano sotto lo stesso tetto. Ashley
si sente ingannata e truffata: Jaime è un impostore e lei gliela farà
pagare. Ma la convivenza forzata qualche volta può rivelarsi
assolutamente imprevedibile…
- Scrivere è un mestiere pericoloso di Alice Basso edito da Garzanti, che ringrazio per la copia, 348 pagine. Data pubblicazione: 12 maggio 2016. Un libro bellissimo dove l'ironia dell'autrice emerge in ogni pagina. Già letto e recensito qui. Vi ricordo che fino al 30 giugno è possibile iscriversi per partecipare all'estrazione per vincere una copia cartecea di questo libro. Tutte le istruzioni nel post della recensione.
Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo. È piena di falsi indizi. Solo l'intuito di Vani può smascherarli.
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome è stato uno degli esordi più amati dai lettori e dalla stampa più autorevole. Lo stile unico e la forza narrativa di Alice Basso hanno conquistato tutti. Come la sua esilarante protagonista, Vani, che torna con un nuovo libro da scrivere, un nuovo caso da risolvere e un nuovo inaspettato nodo sentimentale da sciogliere.
- Lo strano viaggio di un oggetto smarrito di Salvatore Basile edito da Garzanti, che ringrazio per la copia, 302 pagine. Data pubblicazione: 05 maggio 2016. Bellissimo! A breve la recensione.
Trama: Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il
piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto a casa dopo la
scuola, ma quando apre la porta della sua casa nella piccola stazione di
Miniera di Mare, trova sua madre di fronte a una valigia aperta. Fra le
mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la
copertina un po' ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna
chiede a suo figlio di poter tenere quel diario, lo ripone nella
valigia, ma promette di restituirlo. Poi, sale sul treno in partenza
sulla banchina.
Sono passati vent'anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi, una tristezza assoluta, profonda e lontana. Perché sua madre non è mai più tornata. Michele vuole stare solo, con l'unica compagnia degli oggetti smarriti che vengono trovati ogni giorno nell'unico treno che passa da Miniera di Mare. Perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano.
Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, incastrato tra due sedili, Michele ritrova il suo diario. Non sa come sia possibile, ma Michele sente che è sua madre che l'ha lasciato lì. Per lui.
E c'è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita, che lo spinge a salire su quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito.
Questa è la storia di un ragazzo che ha dimenticato cosa significa essere amati. È la storia di una ragazza che ha fatto un patto della felicità, nonostante il dolore. È la storia di due anime che riescono a colorarsi a vicenda per affrontare la vita senza arrendersi mai. Salvatore Basile ci regala una favola piena di magia, emozione e speranza. Un caso editoriale che ha subito conquistato il cuore di tutte le case editrici del mondo, che se lo sono conteso acerrimamente alla fiera di Francoforte. Una voce indimenticabile, che disegna un sorriso sul nostro cuore.
Sono passati vent'anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi, una tristezza assoluta, profonda e lontana. Perché sua madre non è mai più tornata. Michele vuole stare solo, con l'unica compagnia degli oggetti smarriti che vengono trovati ogni giorno nell'unico treno che passa da Miniera di Mare. Perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano.
Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, incastrato tra due sedili, Michele ritrova il suo diario. Non sa come sia possibile, ma Michele sente che è sua madre che l'ha lasciato lì. Per lui.
E c'è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita, che lo spinge a salire su quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito.
Questa è la storia di un ragazzo che ha dimenticato cosa significa essere amati. È la storia di una ragazza che ha fatto un patto della felicità, nonostante il dolore. È la storia di due anime che riescono a colorarsi a vicenda per affrontare la vita senza arrendersi mai. Salvatore Basile ci regala una favola piena di magia, emozione e speranza. Un caso editoriale che ha subito conquistato il cuore di tutte le case editrici del mondo, che se lo sono conteso acerrimamente alla fiera di Francoforte. Una voce indimenticabile, che disegna un sorriso sul nostro cuore.
- Che fine ha fatto lo stoccafisso di Monia Farina, che ringrazio per la copia, edito da Algra, 88 pagine. A breve la recensione!
Trama: Castegnino, Brescia. Vittorio Emanuele Pautasso è un giovane comandante dei carabinieri. Le sue origini vengono da molto lontano, ma è cresciuto in una famiglia italiana. A Castegnino si ritrova ad affrontare i misteri e i delitti dei suoi abitanti, ultima tra tutti la scomparsa del noto medico Fabrizio Ghidini. Ad aiutarlo ci saranno le sue amiche del negozio "Il cesto di LuLu". Saranno proprio loro a dare una svolta al caso, complice uno stoccafisso.
- Brucio di Christian Frascella edito da Mondadori, 348 pagine. Data pubblicazione: 26 aprile 2016. Ringrazio Sara dell'ufficio stampa dell'autore che me lo ha proposto! Sarà la mia prossima lettura.
Trama: "Il fuoco. La stanza invasa dalle fiamme, le grida, la paura. Ogni
rumore mi crepita nelle orecchie come legna spezzata da un calcio. Il
fumo mi annebbia la vista. Le narici invase, il respiro sempre più
corto, disperato. Non riesco a gridare, ci provo, ma non riesco. Cerco
mia madre, cerco mio padre, cerco Anna." L'incendio di quella notte gli
ha sfigurato il volto e si è portato via tutto. Di quel Tommy bambino
non è rimasta che l'ombra, l'unica cosa di cui gli altri non sembrano
aver paura, provare ribrezzo. Da allora Tommy passa da una famiglia
affidataria all'altra, su e giù per l'Italia. Ogni volta, però, insieme a
lui arrivano le complicazioni. Del resto, se hai una faccia come la
sua, non puoi "che essere un poco di buono, un delinquente, un ladro, un
potenziale omicida". E poi la gente ha un bel dire che l'aspetto non
conta. Magari andrà meglio stavolta, ora che è approdato in un paesino
di provincia come ce ne sono milioni, rassicurante: "Case attaccate a
case, palazzi che si strusciano con altri palazzi, e strade che ti
ributtano sempre verso il centro casomai dovessi perderti". E che ad
accoglierlo ci sono i Cotta, brave persone: madre avvocato, padre
pompiere, un figlio diciassettenne suo coetaneo. Ma quando i guai li hai
cuciti addosso c'è poco da fare. Succede così che, a poche ore dal suo
arrivo, Tommy assista per caso a un rocambolesco tentativo di furto in
un negozio e che venga arrestato da un ispettore di polizia in pattuglia
che lo crede coinvolto, e che da quel momento gli darà il tormento. A
scuola non va certo meglio, ma almeno lì c'è Sally, occhi scuri e l'aria
di una "come di passaggio", che "un attimo c'è, un attimo dopo potrebbe
non esserci". Conoscerla per Tommy è come tornare a respirare. Con lei
accanto il futuro fa meno paura e tutto sembra possibile. Anche per lui.
Se solo non fosse la nipote dell'ispettore che l'ha arrestato quella
notte. E se solo quel tranquillo paesino a due passi da Asti in cui
tutto sembra perfetto non nascondesse mostruosità che proprio lui si
ritroverà, suo malgrado, a svelare. Con Brucio, Frascella sonda
il labile confine tra giovinezza ed età adulta, tra ingenuità e colpa,
tra la luce della purezza e l'ombra nera della corruzione. E ci regala
un personaggio meravigliosamente complesso, negli eccessi così come
nelle fragilità, strafottente e coraggioso nel suo tener testa a un
destino che con lui – non c'è dubbio – ha picchiato veramente duro.
- Il battito del sangue di Tess Gerritsen edito da Longanesi, che ringrazio per la copia, 288 pagine. Data pubblicazione: 24 giugno 2016. L'ho cominciato in questo week end e spero di postare la recensione prima della pubblicazione.
Trama: Durante un viaggio a Roma, la violinista americana Julia Ansdell scopre un libro molto vecchio che contiene lo spartito inedito di un valzer dal titolo Incendio, composto da un autore misterioso. Un brano che ha un ritmo unico e inconfondibile, come il battito del cuore. Non appena ne legge le note, Julia resta ipnotizzata dalla melodia struggente e a tratti convulsa, e non vede l’ora di tornare a casa, nel Massachusetts, per interpretarla con il suo violino. Ed è allora che le cose cambiano per sempre. Ogni volta che suona Incendio, infatti, si verificano eventi inquietanti e sanguinosi che coinvolgono sua figlia Lily, una bellissima e, fino a quel momento, placida bambina di tre anni. Quando comprende che a rischio non c’è soltanto la sua sanità mentale, ma anche la sua stessa vita, Julia decide che c’è un solo modo per salvarsi: andare alla radice del mistero. Scopre così che l’autore del valzer è Lorenzo Todesco, un ebreo che ha vissuto un amore tanto potente quanto tormentato negli anni fra il 1938 e il 1944, in una Venezia straziata dalla guerra e dalle leggi razziali. A quel punto Julia parte per la città lagunare. La sua storia si intreccia a quella di Lorenzo, trascinando il lettore fino a una sconvolgente conclusione…
E con questo è tutto! Cosa ne dite? Ce n'è qualcuno che vi ispira particolarmente o che al contrario non vi ispira per niente?
Vi auguro un buon inizio settimana!
Il libro di Basile è bellissimo! Bellissimi sono anche Dentro soffia il vento e Aspettando Bojangles.
RispondiEliminaNon riesco a decidermi su quello di Alice Basso. Il primo, infatti, mi era piaciuto ma nulla di che, diciamo.
Io ho trovato questo nuovo libro di Alice Basso più completo e mi è piaciuto di più del primo... devi decidere tu se hai voglia di dargli un'altra occasione oppure no; quelle sono cose personali! 😉
EliminaBelli belli ;)
RispondiEliminaE poi gli omaggi sono sempre molto graditi
Hai ragione!!! 😉😉
EliminaSn molto curiosa di leggere il sequel di Alice Basso! il primo mi era piaciuto tanto. Lo strano caso di un oggetto smarrito m intriga tanto la trama, l ho messo in wishlist x il mio prossimo ordine libresco.
RispondiEliminaSu Frascella sono molto titubante. Avevo letto "mia sorella è una foca monaca" e si, era ben scritto, ma nn ne ero rimasta conquistata. Aspetterò tuoi pareri.
:-)
Sara
Ciao Sara! Mia sorella è una foca monaca è in wish list da sempre ed è stato un caso avere la possibilità adesso di leggere questo altro lavoro di Frascella. Sarà la mia prossima lettura quindi troverai presto qui il mio parere.
EliminaQuante entrate fighe (si può dire? vabbè andata :D)!!
RispondiEliminaIo attendo il tuo parere su "Il battito del sangue" che avevo già segnato quando lo hai presentato come uno dei thriller più interessanti in attesa di pubblicazione. Per il resto sto recuperando Basile e Basso (mitica Vani!). A presto, Anna
In questo caso si deve dire! Ahahahahahahahahh
EliminaSto leggendo Il battito di sangue proprio in questi giorni e sono quasi a metà. Mi ha preso parecchio perché comunque la Gerritsen ci sa fare con la narrazione. Per il momento mi sembra molto meno thriller degli altri ma dovrò vedere come si evolve per dare un parere completo! 😉😉😉😉😉
quanti bei titoli! Ne ho già letti tre e uno è in previsione. Aspetto i commenti per quelli che mancano così magari quelli in previsione aumenteranno
RispondiEliminaQuali hai?
EliminaLa Basso, la Iezzi e la Diotallevi letti. Bourdeaut da leggere
EliminaAllora poi mi dici... 😉
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