martedì 30 gennaio 2018

Il circolo dei consigli #1

Buongiorno lettori, come state? Noi siamo qui per proporvi una nuova rubrica. Noi chi? Dany (che sarei io!), Baba del blog Desperate Bookswife e Nadia, il suo braccio destro nonchè grande lettrice ed una delle nostre più assidue e affezionate follower. 
Sapete come nascono queste cose... due chiacchiere su whatsapp, la voglia di fare qualcosa di nuovo, la voglia di scoprire nuove letture e soprattutto la voglia di farlo uscendo dalla nostra comfort zone che, per carità, ci regala sempre grandi soddisfazioni, ma spesso ci limita nelle letture e lo fa senza una ragione plausibile ma solo per una sorta di pregiudizio ingiustificato.
A dicembre abbiamo quindi deciso di provare a metterci in gioco, di nuovo - perchè le serie dello scorso anno non ci sono bastate!!! ahahahahahahahah - iniziando questa collaborazione e proponendo a voi questa nuova rubrica, Il circolo dei consigli.
Come funziona? È molto semplice: ogni mese, a turno, ci consiglieremo un libro ed ogni mese, a fine mese, ve ne parleremo qui ma non scrivendo semplicemente il nostro pensiero. Ognuna di noi risponderà ad una domanda in una sorta di intervista tripla, proprio come quelle che fanno in TV. Siete pronti? Allora mettetevi comodi che si comincia...



CHI SEI?

Baba... ovvero me medesima
Dany
Nadia

CHE LIBRO HAI LETTO?

B.: Amedeo, Je t'aime di Francesca Diotallevi
D.: Chi è morto alzi la mano di Fred Vargas
N.: Un uso qualunque di te di Sara Rattaro

CHI TE LO HA CONSIGLIATO?

B.: Dany
D.: Nadia
N.: Me lo  ha consigliato Baba

LO CONOSCEVI?

B.: Sì, nel senso che l'ho sentito nominare più volte, ma senza aver mai letto nulla dell'autrice.
D.: In realtà il libro specifico no, conoscevo l'autrice, che ha il nome di un maschio, però è una femmina.
N.: Sapevo della sua “esistenza” e sapevo che era uno dei più apprezzati di quest’autrice, ma non sapevo neanche quale fosse la trama, non mi ci ero mai approcciata.

SEI STATO CONTENTO QUANDO HAI SCOPERTO IL TITOLO CHE AVRESTI DOVUTO LEGGERE?

B.: No ah ah ah ah ah. Anche se sapevo che prima o poi lo avrebbe tirato fuori dal cilindro.
D.: Sì, molto. Da diverso tempo volevo provare a leggere qualcosa di questa autrice soprattutto perchè Nadia ne parla sempre molto bene.
N.: Sì, perché la Rattaro è un’autrice italiana di cui avevo letto solo Niente è come te e mi ha fatto piacere avere la possibilità di approfondire la sua “conoscenza”!

DI COSA PARLA?

B.: Parla del complesso amore tra Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani. Una storia vera lievemente romanzata, ambientata tra i quartieri parigini più famosi, carica di amore, sofferenza e appartenenza. L'arte ha indubbiamente un ruolo fondamentale.
D.: Parla di un albero apparso nel nulla, di un delitto, di tre folli personaggi con i nomi degli evangelisti - Marco, Matteo e Luca - e delle indagini che questi tre storici disperati compiono insieme al padrino di uno di loro, ex poliziotto, per scoprire il bandolo della matassa.
N.: E’ la storia di Viola, Carlo e Luce, una famiglia apparentemente come le altre che però, nel momento in cui si catapultata in un evento tragico, deve anche affrontare un segreto celato da tempo, che cambierà tutti gli equilibri.

BREVEMENTE COSA NE PENSI?

B.: Penso che mi abbia lacerato il cuore. Un libro così forte da non permettermi distrazioni durante la lettura. Avevo bassissime aspettative poichè il genere solitamente non mi appartiene. Ovviamente mi sono dovuta ricredere.
D.: Penso che la storia abbia un potenziale enorme, ma per me è un ni. Il libro è ben scritto anche se per quanto mi riguarda un po' troppo lento e dispersivo. Inoltre non so se il giallo sia risolvibile con i pochi elementi che l'autrice mette a disposizione... Diciamo anche che spesso ho perso di vista elementi importanti della storia perchè distratta dalle divagazioni dei personaggi, che sono folli eh... l'ho già detto che sono folli? Sì l'ho detto ma meglio sottolineare il concetto! ;)
N.: Sono contenta di averlo letto: sto cominciando ad apprezzare lo stile diretto della Rattaro, con cui avevo avuto qualche problema in precedenza. Il romanzo scorre molto velocemente e si ha la voglia di sapere cosa succederà fino alla fine. Ho apprezzato moltissimo il rapporto tra Carlo e Luce, mentre con Viola ho proprio faticato ad entrare in sintonia.

QUALI SONO I PUNTI FORTI DEL LIBRO?

B.: L'autrice è talmente brava da far sembrare il suo racconto un'autobiografia. Nonostante abbia detestato entrambi i personaggi ho adorato il tutto. L'amore, un sentimento così potente da portare alla distruzione, se non "usato" coscientemente, ma parliamone, quando questo sentimento è razionale?
D.: I punti forti del libro credo siano la scrittura scorrevole ed i personaggi che, nonostante a volte mi abbiano lasciato un po' di perplessità, sono comunque delle sagome.
N.: Lo stile scorrevole e “bevibile”, la trama incalzante e capace di parlare al cuore di chiunque, scatenando un tornado di emozioni. La capacità dell’autrice, che avevo già rilevato in Niente è come te, di caratterizzare perfettamente anche i personaggi secondari.
QUALI SONO I PUNTI DEBOLI DEL LIBRO?

B.: Non ce ne sono. Anzi, che non mi ha fatto dormire una notte intera, così il giorno dopo ero la sosia di una zombie.
D.: I punti deboli credo siano principalemente la lentezza del giallo che per i miei gusti manca di brio e le divagazioni un po' troppo fuorvianti di cui parlavo prima.
N.: Avrei voluto soltanto avere qualche informazione in più per capire il perché del comportamento di Viola, soprattutto nella prima parte. Da questo punto sono rimasta un po’ con l’amaro in bocca.

LO CONSIGLIERESTI A TUA VOLTA A QUALCUNO?

B.: Assolutamente sì, anche se non è un libro per tutti. E non può essere letto in ogni momento della vita.
D.: No, non credo che lo consiglierei, ci sono troppi altri gialli che mi sono rimasti nel cuore e questo purtroppo non mi ha convinto a pieno.
N.: Lo consiglio a tutte le persone che amano le storie ricche di sentimenti e che fanno emozionare.
E per questo mese è tutto! Ci si risente al prossimo circolo.











4 commenti:

  1. Chi è morto alzi la mano è il mio preferito (per ora) della Vargas, peccato che nei successivi gli Evangelisti siano meno protagonisti.

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  2. Salve...stai gongolando?? Brava brava!!! Vedremo il prossimo hi hi hi bacioni

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