venerdì 12 gennaio 2018

Letture con Marina #28

Buongiorno lettori, oggi torna, dopo la pausa natalizia, la rubrica Letture con Marina. Rimaniamo in tema natalizio anche se le feste sono ormai un lontano ricordo. Vi auguro un meraviglioso weekend e vi lascio a lei.

 
Titolo: La ghostwriter di Babbo Natale. Un racconto di Natale di Vani Sarca
Autore: Alice Basso
Casa editrice: Garzanti
Genere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2017

Sinossi: Per la maggior parte delle persone il Natale è il periodo più bello dell’anno: strade illuminate, cene in famiglia, regali da scartare. Ma non per Vani Sarca. Per lei, che normalmente odia la prossimità delle persone, il Natale è il peggior incubo che si possa immaginare. Non vorrebbe fare altro che restarsene da sola a leggere i suoi amati libri e continuare a indossare il suo look noir, così poco in tono con le tinte natalizie. Eppure una ghostwriter come lei non può mai andare in vacanza, nemmeno a Natale: c’è sempre bisogno della sua dote speciale, della sua capacità di comprendere le persone solo da un gesto, da un’inflessione della voce, da un atteggiamento. Insomma, anche sotto le feste deve vestire i panni di qualcun altro... e non di uno qualunque, ma addirittura di Babbo Natale.   

RECENSIONE:

Un piccolo regalo di inizio anno per cercare di allungare ancora un po’ le Festività Natalizie, almeno nei ricordi, visto che il breve racconto è vissuto tutto nell’arco della Vigilia del Natale 2006: un passo indietro per ritrovare una Vani Sarca agli albori della sua carriera di ghostwriter per le Edizioni L’Erica. E per conoscere una Morgana in erba.

La vicenda è carina, quello che potrebbe accadere a ciascuno di noi, se invece di festeggiare la Vigilia in famiglia, ci venisse in mente di invitare a casa nostra i compagni di scuola della propria figlia, con genitori al seguito. E nel caso avessimo la malaugurata idea di far prendere a ciascun genitore un regalo per uno dei bambini, che non sia il proprio figlio. Come si premura di spiegare ai genitori impauriti una Vani Sarca incredibilmente affabile (ma ci credete davvero?), siamo in presenza del così detto “delitto della camera chiusa”, dove naturalmente il colpevole, qualsiasi sia il reato commesso, deve per forza di cose essere uno dei componenti il gruppo all’interno della stanza. Uno dei genitori dei bambini. E qui il racconto si trasforma all’improvviso in un poliziesco, perché la suddetta Vani Sarca, pur di non ritornare al suo appartamento al piano di sotto al Cenone della Vigilia con madre, padre e sorella, farebbe di tutto. E nonostante sia influenzata. Questo, sia detto per inciso, per continuare ad avere la scusa di “saltare” a piè pari il suddetto Cenone di Natale. Che la madre, furbescamente, si era premurata di portarle in loco.

Carino e natalizio quanto basta – offre insieme alle battute pungenti anche un momento di riflessione proprio sul Natale – e come oramai questa Festività sia vissuta dai bambini e, soprattutto, dagli adulti. Un po’ sconfortante, a ben pensarci… Un giorno di ferie, non si lavora, regali, relazioni interpersonali…

Sicuramente pensato a livello commerciale per tenere desta l’attenzione dei lettori, in attesa dell’uscita in Aprile 2018 della nuova avventura di questa Lisbeth Salander nazionale. Ebbene: alla fin fine è un racconto che gentilmente Garzanti ha regalato agli appassionati estimatori degli scritti di Alice Basso, autrice anche molto attiva sui social, come oramai quasi tutti i giovani scrittori amano fare. Una nuova e moderna modalità pubblicitaria.

Natale oramai dimenticato, Ultimo dell’Anno oramai festeggiato: non Vi lascio liste, che l’etere ne è talmente sopraffatto che a pubblicarne un’ulteriore, sono sicura un fulmine la incenerirebbe. Solo un piccolo appunto per le mie prossime letture, che saranno sicuramente intervallate da imprevisti e sorprese, ma che spero potranno contemplare nuovamente scritti e saggi su Jane Austen e Virginia Woolf. Sarà interessante poi rileggere questo post e verificare la veridicità di esecuzione delle mie letture e le contaminazioni dovute alle letture stesse, a consigli, a ripensamenti… Approfitto dell’occasione, visto che non l’avevo ancora fatto, per augurare a tutti Voi un buon inizio 2018 e, naturalmente, l’oramai classico: buone letture!

A presto,
                             

8 commenti:

  1. Buongiorno Patrizia!
    Un piccolo gioiello, un modo per rientrare - appena usciti - nelle vacanze invernali.
    Un modo per ingannare l'attesa, perchè ad Aprile uscirà la nuova avventura di Vani Sarca, la Salander nazionale! 😉
    Buon fine settimana, Marina

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  2. Aspetto la recensione di fay weldon!
    Poi vani è vani.
    Baci lea

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  3. Ciao Lea,
    Romanzo - saggio, saggio - romanzo ...
    A presto, ciao, Marina

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  4. Ciao Marina!
    Carino questo racconto natalizio, un bel modo per non avere troppa nostalgia di Vani! Buonanotte e buon weekend!

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  5. Ciao Nadia,
    esattamente ;-)
    Un piccolo break natalizio, in un periodo che oramai ci ha rimesso in corsa con la vita in generale.
    Un saluto e a presto, Marina

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  6. L'ho letto anche io proprio nei giorni di Natale e l'ho trovato molto carino. Vani Sarca a volte mi dà sui nervi, ma in questo racconto mi è piaciuta.

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  7. Ciao Beth,
    è l'effetto che fanno le persone molto intelligenti - ed intransigenti, penso...
    Racconto natalizio breve e godibilissimo!, anche a me è piaciuto.
    Ora attendiamo Aprile, insomma! Ciao, Marina

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