Buongiorno lettori, come state? È venerdì quindi vi lascio a una nuova recensione della nostra Marina.
Buon venerdì. Decisamente in questo 2022 voglio iniziare con tante novità, almeno nella mia vita di lettrice. E quindi, dopo tanta indecisione, Vi presento una super graphic novel che ho letto lo scorso mese:
Autore: Marjorie Liu, Sana Takeda
Casa editrice: Mondadori, 2017
Genere: Graphic Novel
Traduzione: Chiara Libero
Pagine: 208
Trama: Maika è una sopravvissuta. La guerra si è presa il suo braccio sinistro. Ora lo spaventoso potere che è in lei vuole prendersi il resto. Tra steampunk e Kaiju, l'acclamata, sontuosa, magnifica rivelazione del fumetto nippo-americano.
RECENSIONE:
Avevo adocchiato questa graphic novel da un po’, ma le recensioni, seppur quasi unanimemente positive, mi avevano fatta tentennare. Adoro ad esempio l’idea di leggere i manga, ma poi, tra formato piccolo e di conseguenza tavole che alle volte impiego decine di minuti ad osservare per capire e mani sporche di inchiostro a fine lettura, mi fanno desistere e al limite vedere il relativo anime. Altro motivo che mi ha frenato nell’acquisto è che naturalmente il presente volume non è autoconclusivo ed il costo dei volumi non è economico. Inoltre il procrastinare a puntate la lettura, come per tutte le saghe, non fa per me.
Epperò…!
Qui siamo in presenza di un’opera d’arte, non solo per i numerosi ed importanti premi vinti. Innanzitutto per me è stato fondamentale il formato più grande rispetto ad un manga. Copertina cartonata. Pagine spesse e opache. E poi i disegni di Sana Takeda. “Sontuosi” è l’aggettivo che ricorre più spesso, oltre a stupendi. Concordo pienamente: una volta che si inizia la lettura di questa strana e violenta storia, non si può non rimanere rapiti dai disegni. Anche la vicenda creata da Marjorie Liu è particolare, una sorta di società arcaica matriarcale, in un possibile futuro ucronico, dove nessuna scena è fine a sé stessa, ma è tutto un continuo mutare, dove troviamo Umani con l’ordine religioso della Cumanea, Antichi ed Arcaici che sotto l’egida di una fallace e simbolica pace, si scannano senza pietà, mentre gli Antichi Dei in forme gigantesche vagano spettrali e demoniaci per il mondo e dove anche la presenza dei Gatti si rivela misteriosa ed ambigua. In tutto questo mondo si muove Maika, ragazza arcanica, incrocio tra umani e antichi, posseduta da un mostro potentissimo con cui tutti cercano di fare i conti. Maika in primis. Tutto è spettacolo in questa graphic novel: dalle ambientazioni, al vestiario, alle armi, fino alla immaginifica bellezza delle varie popolazioni, sia come storia narrata che come disegni. Qualcuno l’ha paragonata ad un arazzo, sia parlando della preziosità e particolarità dei disegni, che mantengono un esotico imprinting orientale ma che sono rivisitati con il gusto del fumetto americano (nella piena e positiva accezione), sia parlando della vicenda in sé stessa, che usa la violenza e lo splatter come contraltare per parlare di temi importanti.
Questo primo volume della Mondadori Oscar Ink riunisce 6 numeri della serie originale Monstress. Sono onesta nel riconoscere che arrivata a metà del volume, ho iniziato nuovamente dall’inizio, perché non riuscivo a collegare le varie parti, tra sogni, cambi di ambienti e conversazioni tra i vari e molti personaggi. Ma questa mia decisione ha fatto solo sì che potessi ammirare nuovamente gli stupendi disegni, un mix di liberty e barocco. Solo nella prosecuzione del volume ho iniziato a capire meglio la trama e i molti cambi di scena e di personaggi che vanno via via aggiungendosi. Non si rimane scornati dalla difficoltà iniziale nel dare un senso alla storia che è un continuo rincorrersi tra passato e presente di diversi personaggi. E anzi, questo simil-handicap, risultante dall’inizio della storia che pare prendere avvio a vicenda già in corso, rende la storia ancora più affascinante ed incombente, lasciando a mio avviso libero il lettore in alcune scene di poter interpretare liberamente il significato in base alla propria sensibilità personale in fatto di schiavitù, esperimenti su bambini ibridi e corpi senzienti e guerre, temi portanti di questa graphic novel.
Violenza e splatter a parte, la storia è intrisa anche di scene eroiche, di lealtà ed amicizia che danno un senso umano, se vogliamo, a questa storia fantasy e steampunk. Una cosa in particolare mi è piaciuta, per come è stata organizzata questa graphic novel: una pagina ogni terzo di libro circa, che si intitola “Estratto da una lezione dello stimato Professor Tam Tam, ex primo archivista del tempio Is’Hami, ed erudito contemporaneo di Namron Artiglio Nero…” Pagina in cui invariabilmente e ad hoc, il suddetto erudito, in forma di gatta cuoca o di gatto cinese fumatore d’oppio, si perita di spiegare ai suoi micetti e a noi lettori un po’ della storia, in modo da riuscire ad afferrare meglio alcune parti e concetti, senza l’intervento di numerose tavole di disegni, da dover poi collocare in senso unitario al corpo della graphic novel. Divertente ed utile espediente.
Inutile precisare che proseguirò nell’acquisto e nella lettura dei volumi successivi. Magari con calma e cercando soluzioni economiche, ma sempre in originale, perché il volume è prezioso tanto è ben pensato a tutti i livelli, sia di grafica, che di storia, fino ai materiali usati per il libro stesso. Costo di acquisto che in realtà giudico corretto, nella mia ignoranza in questo settore, ma se penso di dover moltiplicare il costo per arrivare alla fine della saga… Mi incuriosisce comunque anche la possibilità di averlo nel mio semi-nuovo e-reader, che a detta del produttore dovrebbe “reggere” bene questo tipo di graphic novel / manga / volumi, anche se andrebbe perso lo splendore dei colori usati. E quindi aspettateVi di rivedere nel corso dell’anno altre graphic novels, qui nel blog di Daniela, perché ne ho già adocchiato un’altra, che questa volta, se non altro per par condicio alla mia curiosità, acquisterò in e-book.
A presto,
Anch'io trovo incantevole questa serie a fumetti: la trama è grandiosa e lo stesso vale per i personaggi, ma ammetto che probabilmente sono soprattutto le illustrazioni a farmi impazzire...
RispondiEliminaHai ragione, "Monstress" è una vera e propria opera d'arte! *___*
Buongiorno Sophie!
RispondiEliminaTu hai già proseguito?
Io sto rimirando la 2a raccolta, che si intitola "Sangue" e che ho letto essere nei toni predominanti del rosso, naturalmente, e degli azzurri e verdi, per il tema marino del viaggio che intraprende Maika...
E sì, anche x me l'inizio è stata la fascinazione x i disegni e i colori!
Ciao e buon fine settimana