mercoledì 26 gennaio 2022

Recensione #424 - I miracoli esistono di Sara Rattaro

Buongiorno carissimi, come promesso questa sarà una settimana piena di recensioni!

Oggi torno con una delle mie autrici preferite in assoluto, si tratta di Sara Rattaro e del suo libro per ragazzi I miracoli esistono. Storia di Giorgio Perlasca edito da Mondadori, pag. 176. 



Trama:
Una mattina del 1987 Alice, dopo la scuola, va a trovare una vicina di casa. Brigitte, ebrea ungherese da molti anni in Italia, le aveva fatto da baby-sitter quando era bambina ed è sempre stata per lei un punto di riferimento. Le ha anche insegnato a preparare un dolce, il Challah alle mele, e a danzare... Ma non ama parlare del proprio passato. E, all'improvviso, deve partire per Budapest. Quale mistero nasconde? Brigitte aveva la stessa età di Alice quando, nel 1944, nella sua città occupata dalle Croci Frecciate, i filo-nazisti sostenuti dai tedeschi, lei e suo padre ebbero la fortuna di imbattersi in un uomo straordinario, che salvò loro la vita: Giorgio Perlasca. Il commerciante italiano, detto anche l'"impostore", si era finto ambasciatore spagnolo per accogliere nelle sue case protette cinquemila ebrei d'Ungheria e strapparli dalle camere a gas. Una scrittura appassionata ed empatica tesse i racconti della testimone Brigitte e di Alice, fra passato e presente, fra le ombre atroci della Shoah e i conflitti dell'adolescenza. Sul filo della memoria e, soprattutto, grazie all'esempio di coraggio ed eroismo di Giorgio Perlasca, Alice saprà finalmente chi diventare. Età di lettura: da 10 anni.


Se mi seguite sapete che di Sara Rattaro ho letto quasi tutto ed è una delle autrice italiane che amo per il suo arrivarmi dritto alla pancia. Nei suoi romanzi per ragazzi questa sua caratteristica non cambia !


"Ricordo ancora quell'odore. Era l'odore delle cose distrutte. Che fossero case, palazzi, negozi o persone non faceva differenza. La guerra, la violenza riduceva tutto in polvere e la polvere lo sa come arrivarti alle narici." 

Questo romanzo racconta la storia di un uomo, Giorgio Perlasca, che durante l'invasione tedesca in Ungheria nel 1944 si finse ambasciatore spagnolo per accogliere nelle sue case protette cinquemila ebrei destinati al ghetto e alle camere a gas.
Sara Rattaro, come sempre avviene nei suoi libri per ragazzi, decide di dedicare questo lavoro ad una persona che ha fatto la storia e che della storia è parte. Lo fa con uno stile adatto ai ragazzi, con parole semplici ma arrivando dritta al cuore e alle emozioni.
La struttura narrativa è su due piani temporali a capitoli alternati, entrambi raccontati in prima persona: c'è il presente, con protagonista Alice e la sua vita nel 1987 e c'è Brigitte e la sua vita nel 1944. Entrambe sono ragazze, entrambe parlano al lettore a cuore aperto. Se nella vita di Brigitte c'è il terrore dei nazisti visto con i propri occhi, nella vita di Alice, tanto lontana da quei terribili fatti, c'è il terrore visto dagli occhi di una Brigitte ormai adulta. Brigitte infatti è la vicina di Alice, quella da cui la ragazza passa moltissimo tempo, quella che per la ragazza è come una zia, quella da cui imparerà che guardare con indifferenza qualcuno che ha bisogno di aiuto è come essere l'artefice del male che gli viene fatto.
Leggendo questo romanzo è immediato fare un paragone tra le vite di Alice e Brigitte ragazze. Alice è alle prese con le bulle della scuola, quelle che se la prendono con i più deboli, con quelli meno alla moda, calpestando qualsiasi sentimento. Brigitte è alle prese con i tedeschi, quelli che vedono gli ebrei come gli ultimi, senza un diritto, senza una ragione di esistere. Entrambe lottano contro un bullismo che è sicuramente diverso nei risultati ma molto simile nelle ragioni di base. Credo che questo possa essere un libro molto istruttivo per i ragazzi, mostrando parallelamente due forme di crudeltà che sembrano tanto lontane una dell'altra ma che mostrano come in fondo la matrice di quelle crudeltà sia la medesima. Un dettaglio che può far riflettere i ragazzi ma anche gli adulti.
Perché è vero che questo nasce come libro per ragazzi ma è adatto anche agli adulti, essendo scritto in modo semplice ma non banale.
Partendo dalla storia di Giorgio Perlasca, l'autrice ha saputo costruire un romanzo che parla di storia ma che risulta essere molto attuale grazie al parallelismo con la vita di una ragazza degli anni '80.
Ho concluso la lettura aspettandomi una nota dell'autrice che mi spiegasse quanto ci sia di vero nella storia che ha deciso di raccontare infatti, sapendo ovviamente che Perlasca è realmente esistito, mi sono chiesta spessissimo durante la lettura se Brigitte, proprio lei, sia realmente esistita, con il suo amore per la danza, con il suo carattere forte e combattente, o se Sara abbia immaginato la storia di una ragazza qualunque e l'abbia totalmente romanzata grazie magari a fonti storiche. Non ho trovato queste notizie alla fine del romanzo quindi glielo chiederò al più presto perché mi sono talmente affezionata a quel personaggio che nella mia mente esiste eccome, proprio lei, in carne ed ossa e non oso pensare il contrario. 
Ovviamente in entrambi i casi tanto di cappello per Sara Rattaro che è riuscita a farmi arrivare al cuore Brigitte e la sua immensa forza. Ma, si sa, la sua scrittura su di me ha questo grande dono: di colpire dritto lì, al mio cuore arido che, grazie ai suoi romanzi, ogni volta si risveglia e lacrima!
 


VOTO:




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