venerdì 30 gennaio 2015

Chi ben comincia #70 - La dittatura dell'inverno di Valeria Ancione

Buongiorno amici miei, come state? Per me settimana impegnativa ma per fortuna è finitaaaaaaaaaaa!!!!! :P Come tutti i venerdì sono qui per condividere con voi la nuova puntata di Chi ben comincia, la rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri
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Per scegliere l'incipit di oggi mi sono buttata su uno degli ultimi libri ricevuti dalle case editrici - e che ovviamente non ho ancora fatto in tempo a leggere - ed ho scelto La dittatura dell'inverno di Valeria Ancione edito da Mondadori. Un'autrice al suo esordio narrativo che ho voglia di conoscere meglio. Quale occasione migliore che questa rubrica che iniziare a scoprirne lo stile?

REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Entrai nella Tana trafelata: avevo ripreso a correre inseguendo la mia vita e l’estate era un pensiero ormai lontano. Mi occupavo delle tre librerie, dei figli, della casa, riservandomi tuttavia quanto più possibile l’appuntamento con l’acqua, in piscina, che mi illudeva di prolungare il piacere del mare. Anche quella mattina ero andata a nuotare, e avevo fatto tardi al lavoro per via di uno strano incontro. Rinviai però ogni pensiero, non c’era tempo, dovevo fare il giro dei negozi prima di andare a prendere i bambini a scuola.
Il mio ingresso nella Tana era sempre rumoroso, mentre tutto dentro era calmo, come immobile. Michele era in piedi davanti agli scaffali con un libro in mano, gesticolava discutendo quasi animatamente con un cliente. Michele parla di libri con garbo, e con altrettanto garbo li consiglia. Quella scena era quindi inusuale. 
Quando girò la testa e mi notò, con un cenno di occhi sorridenti mi accolse continuando a parlare. Anche l’uomo si voltò, interruppe la discussione e venne verso di me. Era “il professore”, così lo chiamavo, docente alla facoltà di Lettere, cliente abituale della libreria e compagno di partite di pallone di mio marito.
«Nina, che piacere incontrarla, purtroppo qui la si vede sempre meno.»
«Professore, come sta? Ci sono più di quanto non creda, è che i nostri orari non coincidono.»
«Allora facciamoli coincidere... Scusi, volevo dire che la stavo proprio cercando per proporle degli incontri di lettura di Shakespeare.Se mi dà la sua mail le scrivo del mio progetto. Ma se vuole ne parliamo davanti a un caffè, io preferirei...»
«Che idea affascinante! E va bene se mi scrive, le do la mia mail.»
Mi allontanai, non dando peso all’invito per il caffè, mentre timidamente mi chiedeva quando mi avrebbe rivista. «Quando capita» risposi. Incrociai Michele, ci baciammo sulle labbra e mi ricordò l’ora. Dovevo scappare.
Mi aspettavano nelle altre due librerie. 

ATTENZIONE: PER UN ERRORE DI TRASCRIZIONE QUESTO INCIPIT NON E' CORRETTO. TROVATE IL VERO INCIPIT QUI
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Un incipit senza grandi colpi di scena ma che ci permette di inquadrare l'ambiente della libreria ed i protagonisti della storia: Nina e Michele, marito e moglie, proprietari di ben tre librerie. La frenesia della protagonista emerge tantissimo e questo mi fa ben sperare, spero emergano anche le emozioni. Che ne dite di questo incipit? Questo libro vi attira? Mi raccomando, ditemi la vostra!!!
Io vi saluto, vi auguro un meraviglioso week end e vi aspetto sempre qui, venerdì prossimo, per una nuova puntata di questa rubrica che adoro! :)

12 commenti:

  1. Mmm... se devo essere sincera, mi intrigano di più i libri che cominciano con una scena o con un dialogo. Mi piace scoprire i personaggi pian piano, non sentirmi raccontare la loro vita nel primo paragrafo. :)
    Insomma, questo mi pare un inizio un po' troppo descrittivo e, a meno che uno non sia Tolstoj :P, è difficile che un incipit così risulti coinvolgente.
    A presto! :*

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    1. Ciao, di certo non travolge, su questo sono d'accordo con te, però continua ad incuriosirmi! A presto! :-)

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  2. La copertina è bellissima e la trama mi ispira abbastanza, ma nemmeno io, come Gisella, sono troppo attirato dall'inizio. Se lo leggi, fammi sapere :)

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    1. La cover è veramente splendida! Sì, lo leggerò presto! Poi ti dico! :)

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  3. Io lo sto finendo! diciamo che lo stile non mi è dispiaciuto, ma la storia mi ha lasciata perplessa (parecchio). E muoio dalla voglia di commentare (ma non voglio spoilerare). Quando lo leggi fammi sapere che ci confrontiamo!

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  4. A me questo incipit non dispiace, un inizio cosi' pacato potrebbe svelare colpi di scena nel seguito. Grazie Dany mi hai incuriosita.

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  5. Libro d'esordio decisamente inutile del quale si può fare volentieri a meno. Scritto con mano incerta si perde nei meandri di storie che vorrebbero scandalizzare ma che risultano, alla fine, elucubrazioni di borghesi in perenne deficit di emozioni. Che chi gestisce librerie faccia anche crostate (è il caso della protagonista) non rende meno amara la lettura dei capitoli che si susseguono all'insegna della noia più imbarazzante. La protagonista ama una donna? Buon per lei se ha fatto finalmente outing...

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    1. Io non l'ho ancora letto ma sinceramente a furia di sentirne parlare così mi sta passando la voglia...
      Grazie per essere passato a dire la tua! :)))

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    2. ...ma Saro Tanca ha lasciato la stessa recensione ovunque nella blogsfera (compreso da me, due volte): deve proprio essergli rimasto impresso questo libro! ;P
      Scherzi a parte...evidentemente nel bene o nel male è un romanzo che fa discutere!

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  6. Per un errore di trascrizione questo incipit non è quello corretto, trovate il vero incipit qui
    http://libroperamico.blogspot.it/2015/02/chi-ben-comincia-70-la-dittatura.html

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