Buongiorno carissimi e buon sabato!!! Lo so, vi avevo promesso puntate di questa rubrica per tutto il mese di agosto ma purtroppo la mia connessione marina lasciava veramente a desiderare (non che adesso da casa le cose siano migliorate anzi! sigh...) quindi, con non poche difficoltà cercerò di rimediare postandovi i nuovi avvistamenti!
- Un uomo e una donna di circa quarant'anni leggevano, ognuno seduto sulla sua sedia da spiaggia, un libro. Lui leggeva un libro investigativo: La paziente privata di P.D. James edito da Mondadori.
Trama: Rhoda Gradwyn, giornalista investigativa, ha ,
molto successo e pochissimi amici. È un personaggio scomodo per molti:
le sue scottanti inchieste, sempre ben documentate, producono spesso
effetti negativi, se non addirittura tragici, sulle esistenze delle
persone che ne sono loro malgrado protagoniste. Quando decide finalmente
di liberarsi di una cicatrice che le deturpa il viso da molti anni, la
donna si affida a un celebre chirurgo plastico e alla sua esclusiva
clinica privata, Cheverell Manor, ospitata in un'antica residenza nel
Dorset. L'intervento, che dovrebbe segnare per lei l'inizio di una nuova
vita, è invece il suo appuntamento con la morte. Rhoda viene infatti
ritrovata cadavere la mattina dopo l'operazione, uccisa brutalmente da
un misterioso assassino. Chi può essere stato? A Cheverell Manor, i
possibili indiziati sono molti. Sarà Adam Dalgliesh, ormai ai vertici
della carriera investigativa, con i suoi fidi assistenti Kate e Benton,
chiamati da Londra a indagare sull'omicidio, a scavare nel passato della
vittima e dei sospettati alla ricerca di una verità tanto agghiacciante
quanto sorprendente. Ancora una volta P.D. James torna a orchestrare
con la consueta maestria i destini dei suoi personaggi, intrecciandoli
sapientemente e costruendo una storia che, come sempre, ha il suo fulcro
in Adam Dalgliesh, investigatore abilissimo e sensibile, capace come
pochi altri eroi della letteratura gialla di scandagliare i misteri
dell'animo umano.
Lei leggeva invece un libro diverso:
Fai bei sogni dell'italianissimo
Massimo Gramellini edito da Longanesi
Trama: "Fai bei sogni" è la storia di un segreto
celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di
un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita
della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei
sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un
amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà,
finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo
romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il
cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un
libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella
sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi
alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo
Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo
appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine,
l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e
delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di
un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al
protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli
occhi al cielo.
- Un signore sulla sessantina ha attirato la mia attenzione per il librone che aveva tra le mani: Breaking news di Frank Shatzing edito da NORD
Trama: Afghanistan, 2008. È l'occasione della sua
vita, lo scoop che lo farà entrare nell'empireo dei giornalisti
d'inchiesta: essere testimone diretto del blitz che dovrebbe portare
alla liberazione di tre occidentali sequestrati dai talebani. È un
azzardo, eppure Tom Hagen deve scommettere. E perderà. Tel Aviv, 14
maggio 1948. Quando David Ben Gurion annuncia la nascita dello Stato
d'Israele, per Yehuda Khan e Arik Scheinerman è un sogno che si
realizza. Giovani, istruiti e ambiziosi, non vedono l'ora di mettersi al
servizio del loro Paese. Yehuda, che studia agraria, vuole rendere
fertile il deserto; invece Arik pensa alla carriera militare e, chissà,
magari anche a quella politica: un giorno, Israele avrà bisogno di un
leader forte e carismatico che possa realizzare un altro sogno. La pace.
Tel Aviv, 2011. Da quella maledetta notte di tre anni prima, da quel
blitz che, per colpa sua, era finito in tragedia, Tom Hagen si sente un
fallito, come uomo e come giornalista. Finché non si materializza
davanti a lui una preziosa, forse unica, occasione di riscatto: la
possibilità di pubblicare un dossier sulle attività illegali del governo
israeliano. Hagen sa che quel dossier è come un fiammifero gettato
nella polveriera del Medio Oriente. Ma non può immaginare la violenza
dell'esplosione che lo travolge: nel giro di poche ore, si ritrova solo,
in fuga, braccato da spie e assassini...
- Un'amica ritrovata nella stessa stessa spiaggia dopo due anni aveva tra le mani un libro intitolato La danzatrice bambina di Anthony Flacco edito da Piemme in edizione Pickwick.
Trama: Questo non è il racconto dell'onda furiosa
della Grande Storia sul destino di un popolo. Non solo questo. È una
storia piccola, che ha il nome e il volto di una bambina. Zubaida vive
nel deserto dell'Afghanistan, in un villaggio che la "guerra al terrore"
non ha ancora travolto. Ha nove anni. Non sa niente del mondo oltre il
suo villaggio, poco della travagliata storia del suo paese, dei
cingolati dell'Armata Rossa, della lotta dei mujaheddin, del regime dei
talebani che ha proibito anche gli aquiloni, degli elicotteri con la
bandiera a stelle e strisce. Cammina danzando, a piedi nudi, al ritmo di
una musica che le suona dentro. Ma non dopo quel giorno. Non da quando
un terribile incidente le ha ustionato le mani, il viso, il corpo. Da
allora, la musica si è spenta. In un paese privo della più elementare
assistenza medica, e in cui la vita di una figlia femmina vale ben poco,
non sembra una fortuna che Zubaida sia sopravvissuta. Ma non per suo
padre, non per l'ostinata determinazione di un uomo disposto a tutto pur
di non arrendersi. Dovesse camminare fino all'inferno per salvare
quella bambina ferita, piagata, fasciata in mille bende, che ora urla
per affermare la propria esistenza. Fino ai campi militari degli
americani, con le loro regole incomprensibili. Fino a oltrepassare la
linea di demarcazione tra due culture, tra "loro" e "gli altri". Perché
Zubaida possa tornare a danzare al ritmo della sua musica.
La sua bambina di dieci anni leggeva concentratissima un librone edito da
Salani intitolato
Wildwood. I segreti del bosco proibito di
Colin Meloy.
Trama: Ci sono posti al mondo dove la gente non va
mai ad abitare. Magari fa troppo freddo, o ci sono troppi alberi, o le
montagne sono troppo ripide. Ma qualunque sia la ragione, nessuno ha mai
pensato di costruirci una strada, e senza strade non ci sono case, e
senza case non ci sono città. E proprio vicino a dove vive Prue McKeel
c'è un posto del genere, rappresentato sulle mappe da una grande chiazza
verde all'estrema periferia della città. Tutti la chiamano 'Landa
Impenetrabile' e nessuno ha mai provato a entrarci. O meglio, nessuno è
mai tornato per raccontarlo... Ma quando uno stormo di corvi rapisce
Mac, il suo fratellino, Prue non ha un momento di esitazione, e lo segue
intrepida in quelle terre sconosciute. Comincia così un'indimenticabile
avventura che condurrà Prue e il suo amico Curtis nel cuore di un Bosco
selvaggio e dimenticato, che nasconde in realtà un mondo segreto in
grande subbuglio, abitato da creature magiche sul piede di guerra:
animali parlanti, mistici pacifici e potenti figuri dalle intenzioni
oscure. Quella che sembrava essere una missione di salvataggio si
trasforma dunque in un'epica battaglia senza quartiere per liberare
questa meravigliosa terra incantata. Età di lettura: da 8 anni.
- Abbandonato sotto un ombrellone ho scovato La giostra degli scambi di Andrea Camilleri edito da Sellerio. Purtroppo non sono riuscita a vederne il proprietario che probabilmente era a farsi un bagno rinfrescante.
Trama: Non abbagli la luce matta che, sugli schermi
delle pagine, proietta comiche a rapidi scatti: una schermaglia
rodomontesca con due mosche fastidiose; una rissa con attori che
sbaccanano e come palla si involvono e rotolano, con braccia e gambe che
si agitano, tra pugni e morsi, e lampi di lama; un commissario con un
occhio pesto e un orecchio morsicato, che per "scangio" viene arrestato
dai carabinieri; una servente che prende a padellate e fa prigioniero un
intruso, che l'ha distolta dalle occupazioni culinarie; un signore ben
curato e ben vestito, che più volte va a un appuntamento: a vuoto
sempre, e deluso. E c'è anche il remake di una scenetta antica e
surreale (dal "Libro mio" di Pontormo passata a "Il contesto" di
Sciascia) di chi, con la mente scardinata, sta chiuso in casa, e a chi
bussa risponde di non esserci. In così lunatica atmosfera sembra che i
dettagli creino digressioni. Ma è negli interstizi che il mistero
prospera, insondabile; e lento scivola, dilatatorio, deviando gli aghi
di qualsivoglia bussola e decorando di apparenze ingannevoli le sue
trame da brivido. Il romanzo è un pantanoso labirinto del malamore, di
un tenebroso malessere: geloso oppure ossessivo. Nel dedalo di meandri,
giravolte, gomiti d'ombra, nasconde una "camera della morte": l'ultima,
la più segreta, come quella delle mattanze nelle tonnare. A Vigàta i
notturni sono di leopardiana bellezza. Non assolvono però il fruscio di
invisibili ali di tenebra. Montalbano si è svegliato con una
premonizione.
- Un ragazzo giovane in età da scuole superiori leggeva La fabbrica del panico di Stefano Valeni edito da Feltrinelli. Un libro che non conoscevo ma che ho scoperto essere Vincitore del Premio Campiello 2014. Opera prima.
Trama: Una valle severa. In mezzo, il lento andare
del fiume. Un uomo tira pietre piatte sull'acqua. Il figlio lo trova
assorto, febbricitante, dentro quel paesaggio. è lì che ha cominciato a
dipingere, per fare di ogni tela un possibile riscatto, e lì è ritornato
ora che il male lo consuma. Ma il male è cominciato molto tempo prima,
negli anni settanta, quando il padre-pittore ha abbandonato la sua valle
ed è sceso in pianura verso una città estranea, dentro una
stanza-cubicolo per dormire, dentro un reparto annebbiato dall'amianto.
Fuori dai cancelli della fabbrica si lotta per i turni, per il salario,
per ritmi più umani, ma nessuno è ancora veramente consapevole di come
il corpo dell'operaio sia esposto alla malattia e alla morte. Lì il
padre-pittore ha cominciato a morire. Il figlio ha ereditato un panico
che lo inchioda al chiuso, in casa, e dai confini non protetti di
quell'esilio spia, a ritroso, il tempo della fabbrica, i sogni che
bruciano, l'immaginazione che affonda, il corpo subdolamente offeso di
chi ha chiamato "lavoro" quell'inferno. Ci vuole l'incontro con Cesare,
operaio e sindacalista, per uscire dalla paura e cominciare a
ripercorrere la storia del padre-pittore e di tutti i lavoratori morti
di tumore ai polmoni. È allora che il ricordo diventa implacabile e
cerca colori, amore, un nuovo destino.
- Una donna più o meno della mia età era all'inizio del libro Il leopardo di Jo Nesbo edito da Einaudi. Un autore famosissimo di cui io non ho ancora letto nulla e che mi incuriosisce parecchio.
Trama: Le prime vittime sono due donne. Ritrovate con
ventiquattro ferite identiche in bocca. Morte soffocate nel loro
sangue, dopo una agonia atroce. Omicidi studiati, efferati, che seguono
un rituale. La polizia criminale di Oslo sa di avere un solo uomo che
può risolvere il caso. Harry Hole, alcolista, uomo rude e solitario,
inviso a molti. Ma Hole si è rintanato a Hong Kong, tra le fumerie
d'oppio, per lavare via i ricordi. Sa fin troppo bene che, per risolvere
l'ultimo caso, ha messo in pericolo di vita l'unica donna che ha mai
davvero amato. E solo quando lo informano che il padre è moribondo in
ospedale, Harry Hole decide di tornare a Oslo. Tra le vittime non c'è in
apparenza alcun legame, ma Hole subito ne trova uno. Tutte quante hanno
trascorso una notte in un isolato rifugio di montagna. E qualcuno,
qualcuno capace di un odio lucido e selvaggio, adesso sta braccando gli
ospiti di quella notte, uno per uno...
- Una ragazza intorno ai vent'anni leggeva invece Ho cercato il tuo nome di Nicholas Sparks edito da Frassinelli.

Trama: Durante la sua terza missione in Iraq, Logan
Thibault, soldato del corpo dei marines, trova nella sabbia la foto di
una giovane donna: una bionda sorridente con maliziosi occhi verde
giada. Il suo primo istinto è quello di gettarla via. Poi, immaginando
che qualcuno la stia cercando, decide di portarla al campo. Dopo alcuni
giorni la fotografia è ancora lì: seguendo l'istinto Logan la infila in
tasca e da quel momento non se ne separa più. Ben presto la fortuna
bussa alla sua porta: dopo una sorprendente vincita a poker, sopravvive
miracolosamente a una granata che uccide due dei suoi più cari compagni.
Solo il suo migliore amico, Victor, sembra avere una spiegazione per
quell'improvvisa buona sorte: la fotografia è il suo amuleto. Tornato in
Colorado, Logan non può fare a meno di pensare alla misteriosa donna
ritratta nella foto. Convinto di avere con lei un debito, intraprende un
lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti per rintracciarla. Non può
certo immaginare che Elizabeth, la donna forte ma vulnerabile che infine
incontrerà a Hampton, nel North Carolina, sia anche la persona che ha
atteso per tutta l'esistenza. Travolto dall'attrazione che prova per
lei, Logan non fa alcun accenno al suo "portafortuna". Lui ed Elizabeth
si trovano coinvolti in un'appassionante storia d'amore, ma il segreto
che li separa minaccia di compromettere irrimediabilmente non solo il
loro rapporto, ma anche le loro vite.
Per questa puntata è tutto; ne ripubblicherò presto un'altra dedicata alle segnalazioni di amici in vacanza!!!!!!!
Ma tutti libri belli hai scovato! Neanche un Grey e parenti vari! Aspetta un attimo... quanta gente è affogata dov'eri tu?
RispondiEliminaVisto? I toscani sono evidentemente degli intenditori! Anche se devo confessarti una cosa... Un Grey l'ho scovato e fotografato quindi aspettatelo in una delle prossime puntate! ;)
EliminaDai una chance a Nesbo! Tu che ami i thriller secondo me lo apprezzerai, sia negli autoconclusivi, sia nei romanzi dedicati a Harry Hole :-)
RispondiEliminaGliela darò!
RispondiEliminaBelle letture, Gramellini bellissimo, Jo Nesbo me l'hanno consigliato e provvederò anch'io!
RispondiEliminaAnche Gramellini non ho ancora avuto il piacere di leggerlo...chissà, magari in futuro!
Elimina"Il leopardo"... ho ancora gli incubi adesso per la mela di Leopoldo... E' proprio il tuo genere!
RispondiEliminaCredo di essere l'unica a non aver apprezzato troppo Gramellini
Uhhhh se è così spaventoso credo che possa veramente essere il mio genere!
EliminaGramellini boh.... ho letto qualche suo articolo e sinceramente per ora lo preferisco come oratore quindi non mi sono mai lanciata a leggere un suo libro.
tesoro tu avresti dovuto fare la detective :-) io purtroppo tutta questa gente con un libro in mano non la becco nemmeno in vacanza :-(
RispondiEliminaAhahahah 007 per servirla!
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