martedì 27 marzo 2018

Recensione #232 - Favola Splatter di Beppe Tosco e Francesco Tosco

Hola lettori cari, come state? Io ancora in ripresa dopo un sabato di avanti e indietro negli stand di Book Pride e una domenica alla Stramilano facendo a conti fatti 10 km di camminata veloce che, credetemi, per un bradipo con il solco sul divano come me è proprio tanta roba!
Ma torniamo ai libri. Oggi vi lascio con la recensione di un libro che per me è stato assolutamente una scoperta! Si tratta di  Facola Splatter di Beppe Tosco e Francesco Tosco edito da Frassinelli - che ringrazio per la copia -, 254 pagine.

Sinossi: Un silos colmo di tonnellate di cocaina esplode su Milano e scatena follie e psicosi. Un comandante dei carabinieri e due ragazzi lottano per la sopravvivenza in una città impazzita. Milano. Tra 15 anni. Gheorge Pop è un criminale pieno di idee brillanti. L'ultima, davvero geniale, è quella di riutilizzare la cocaina che - una volta evacuata dai suoi consumatori - abbonda nelle fogne di Milano: raccoglierla, filtrarla, ripulirla, e rimetterla in circolazione. Little Virgin, la chiama (raffinato inglesismo per Madunina). Un tragico giorno d'estate, però, un temporale fa cadere un'enorme gru sul deposito in cui Pop tiene ammassate tonnellate di droga da ripulire, che trascinate dal vento si spargono sopra Milano. E la città impazzisce: i freni inibitori scompaiono, e gli operosi cittadini di Milano si abbandonano ai loro desideri più nascosti. Desideri che, nella stragrande maggioranza dei casi, si rivelano essere estremamente violenti. Vendette, violenze, omicidi dilagano per le vie di Milano, e, come se non bastasse quello che succede davvero, qualcuno si diverte a gettare benzina sul fuoco attraverso il web, dove spopola l'hashtag #MilanoFiesta, che viralizza e diffonde all'infinito le immagini e i video della follia. In questo contesto inizia l'odissea di uno strano trio: Vladi, un ragazzino di origini russe strutturalmente orfano; Lola, adolescente tanto impaurita quanto decisa, e il comandante dei carabinieri De Leo, che - non potendo fare nulla per fermare l'ondata di violenza - decide che la cosa migliore da fare sia provare a salvare almeno i due ragazzini. E intanto si domanda: ma è possibile che sia stata solo una nuvola di droga a scatenare tutto questo?

Chi, oltre a seguirmi qui, segue la mia pagina facebook  sa che non molto tempo fa, durante Tempo di Libri a Milano, dalla mia pagina ho fatto una diretta, durante la presentazione di questo libro. Avevo già intenzione di leggerlo - ne sentirete parlare di nuovo qui sul blog ma ancora non posso dirvi nulla - e dopo la presentazione ho avuto la certezza che fosse un libro per me.
Beppe Tosco e Francesco Tosco - padre e figlio - hanno avuto un'idea all'apparenza estremamente folle, ma in verità molto più simile alla possibile realtà di quanto si possa credere.
Siamo a Milano, 2023. Quante volte abbiamo pensato a come saranno le nostre città tra qualche tempo? Quante volte abbiamo pensato - io da mamma lo faccio un giorno sì e l'altro pure - a chi lasceremo in mano i nostri figli, a cosa li attenderà, a che futuro potranno avere? L'immagine che ne danno Beppe e Francesco non è sicuramente delle più rassicuranti, ma non credo neanche sia così assurda come all'apparenza possa sembrare. 
Tanti i personaggi che si avvicendano nello scorrere delle pagine, tanti gli avvenimenti cui il lettore inerme assisterà, a volte con la bocca aperta, altre con la sensazione di trovarsi al cospetto di scene reali, di quelle che ogni giorno finiscono nelle nostre case durante l'ora di cena, che il TG ne è pieno.
Tre i personaggi su cui la nostra attenzione si focalizzerà - Lola, Vladi e Diego De Leo - ma tanti altri saranno quelli che ci strapperanno un sorriso o per cui ci ritroveremo diapiaciuti, nonostante tutto, o quelli che ci faranno imbestialire.
E poi c'è il falco, il personaggio più assurdo quanto azzeccato che potesse esserci, un falco che vola sulle zone colpite e ci fa da occhio vigile per passare da una scena all'altra, per passare dall'interno all'esterno, per raccontarci quello che i personaggi in quel momento non vedono ma che è essenziale ai fini del racconto. Un falco che vigila su Milano e che spesso sembra più umano lui di quanto lo siano gli umani veri.
Un libro, però, dove la vera protagonista è Milano, con le sue contraddizioni. Una Milano nella morsa della follia, quella scaturita da un'esplosione di un silos di cocaina. Una situazione in cui tutte le inibizioni crollano, la follia divampa, la ragione viene messa da parte anche solo per necessità di sopravvivenza, i carnefici e le vittime si confondono, la linea tra la legittima difesa e l'attacco è talmente sottile da risultare spesso intercambiabile perchè, si sa, non è mai tutto nero o tutto bianco, neanche quando si parla di giustizia. E non esiste perdono in questa città allo sbando, nessuno è esente dalla voglia di uccidere o di farsi giustizia con le proprie mani. Un far west del futuro, dove i buoni diventano cattivi ed i cattivi sembrano quasi buoni, al cospetto dei precedenti.
Ma cosa ci fa un silos di cocaina in zona viale Umbria a Milano?
Beppe e Francesco hanno preso un rumeno qualunque - Gheorge Pop - e gli hanno fatto partorire un'idea geniale: quella di recuperare la cocaina che riempie le fogne milanesi dopo che i suoi consumatori la evacuano, raccoglierla, ripulirla e rivenderla. Cocaina a Km 0, insomma.
Ecco come ce lo raccontano nel libro:
E poi c'è la droga.
Sotto Milano, nelle fogne, scorre un tesoro di cocaina inestimabile, che prima passa per il naso di migliaia di milanesi, poi scende giù per i meandri del loro corpi e si disperde nelle tubature.
Già nel 2016 nelle condotte fognarie scorreva giornalmente l'equivalente di diecimila dosi del galeotto alcaloide.
Pisciate via dalla comunità. Oggi, nel 2032, la quantità di cocaina che i milanesi espellono ogni giorno è l'equivalente in media di ottanta o novantamila dosi giornaliere.
Un fiume.
E, magnificamente disteso sopra questo fiume stupefacente, mescolato agli altri sette milioni di milanesi, vive un grande uomo. Un uomo che si è fatto da sé, che risponde al nome di Gheorghe Pop.
Una figura negativa questo Pop, penserete voi... Forse sì, ma anche no. È questa la magnificenza di questa lettura, che anche il più spregevole personaggio può diventare simpatico al lettore e da questo esserne amato. Io ho amato Pop. Nonostante tutto.
Pensate al titolo e provate ad immaginare la cosa più splatter che vi venga in mente, pensate all'azione più assurda che un comune cittadino possa fare; avete fatto? Ecco, sicuramente non è nulla in confronto a quello che i personaggi di questo libro faranno davanti ai vostri occhi. 
Assurdo, penserete voi. Nenache questo è vero. Perchè è tutto talmente assurdo da risultare effettivamente realistico e possibile, perchè negli ultimi anni la realtà ci ha raccontato cose ben peggiori; qui almeno la follia ha una causa scatenante, la droga annebbia le menti e chi non è abituato ha una reazione molto peggiore di chi abitualmente sniffa. Quello a cui invece siamo abituati nella realtà, oggi, nel 2018, sono azioni senza un elemento chimico esterno scatenante. E gli autori alla fine del libro ci eleancano le follie vere, quelle reali, quelle non partorite dalla loro penna ma partorite direttamente da una Milano che a volte ultimamente fa paura, perchè sono le azioni senza una ragione, quelle che non possiamo prevenire, quelle che non possiamo aspettarci, quelle che ci spaventano sul serio.
Uno stile divertente, ma anche molto crudo - sempre con ironia però - quello che ci accompagna in queste pagine intrise di sangue e follia. Un'ironia sottile e ricarcata che si alterna a momenti di riflessione e che colpisce per quanto renda il tutto dosato. Perchè in una favola splatter che si rispetti lo splatter deve esserci - e qui, ve lo assicuro, c'è - ma non deve eccedere, che arrivare al grottesco se non si lavora in un certo modo è un attimo. Questo è quello che più mi ha colpito e mi ha conquistato di questo libro: il saper essere tanto ma mai troppo, il saper essere assurdo ma realistico, il saper essere divertente ma anche crudo, la capacità di Beppe e Francesco di dosare il tutto in ogni singolo capoverso senza mai eccedere, senza mai rendere il tutto esagerato, senza mai annoiare o esasperare il lettore. E se non è maestria questo cosa può esserlo?
Ma non pensiate che questa lettura non abbia niente da insegnare anzi, io lo farei leggere nei licei, nelle università, perchè analizza la società in modo molto sottile facendone emergere i lati più oscuri e più spaventosi. Ci parla della TV e di quanto ormai il nostro occhio cerchi cattiverie e litigi - perchè si sa, quando c'è il litigio c'è più audience - ci parla del web, di quanto un video con un morto possa fare like e visualizzazioni, di quanto ormai questo sia il nostro pane quotidiano e di quel pane ci viviamo senza neanche spesso renderci conto di dove si stia arrivanto.
Insomma, un libro da leggere, un libro da regalare, un libro che un milanese potrà apprezzare ancora di più, un libro che se trasportato alla realtà può far paura ma anche un libro che può far riflettere su quello che non dobbiamo diventare nonostante non ne siamo poi tanto lontani.

VOTO:




6 commenti:

  1. Uh, in lista da oggi. Ma prepotentemente!

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  2. seconda recensione di fila che leggo e ancora una volta positiva. Anche Chiara la lettrice sulle nuvole me ne ha parlato molto e sono felice che ti sia così piaciuto. non so sinceramente se possa essere un titolo adatto a me, però quel che certo è che resta sicuramente in testa! :D

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    1. Credo possa essere adatto un po' a tutti. L'unica accortezza è che bisogna saper guardare oltre la superficie... oltre lo splatter insomma! ;)

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  3. Ciao Dany! Leggendo la trama e la tua recensione mi è venuto in mente La notte del Drive In di Landsdale... lì non è la cocaina il pretesto, bensì la "reclusione" forzata in uno spazio chiuso e un'overdose di zuccheri, ma anche qui si parla di come sia facilissimo innescare la violenza. In ogni caso mi hai incuriosita e se capiterà l'occasione leggerò anche questa Favola splatter!

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    1. Ciao Nadia! Non conosco il libro che hai citato ma sembra interessante! ;)

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