venerdì 17 agosto 2018

Recensione #252 - Una posizione scomoda di Francesco Muzzopappa

Buongiorno lettori, nonostante io in questo momento sarò spaparanzata al sole in riva al mare ho programmato il blog in modo che, se lo vorrete, potrete passare in mia compagnia anche tutto il mese di agosto. Non perdetevi quindi le programmazioni delle prossime settimana perchè in serbo per voi ci saranno anche delle sorprese. Ma torniamo al post di oggi.
Sono qui per parlarvi della mia prima esperienza con gli audiolibri e, più precisamente, con l'ascolto del libro Una posizione scomoda di Francesco Muzzopappa edito da Fazi, 221 pagine.
Sinossi: Fabio è un ragazzo diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Agli occhi di registi del calibro di Amelio e Sorrentino, Fabio è una promessa del cinema italiano. Peccato che, dopo essere partito con il sogno di scrivere film d'autore, oggi lo ritroviamo a fare lo sceneggiatore di film porno. Deprimente, vero? Ma è l'unico modo per sbarcare il lunario. Così, invece di veder realizzato Il cielo di piombo, copione che da anni ingiallisce in un cassetto della sua scrivania, a Fabio tocca sfornare a un ritmo da infarto sceneggiature come la parodia di 20.000 leghe sotto i mari (per ottenere il nuovo titolo, sostituire la elle di "leghe" con una esse). Ma il giorno in cui gli annunciano che uno dei film da lui firmati, L'importanza di chiamarsi Ernesto (sostituire la emme di "chiamarsi" con una vu), è in lizza al Festival del Porno di Cannes, a Fabio viene un'idea che cambierà il corso della sua vita...
Come ho anticipato all'inizio questa è stata per me la prima esperienza con gli audiolibri e con l'applicazione Storytel che ho provato gratuitamente per trenta giorni. Devo dire che ho sempre avuto paura a provare ad ascoltare gli audiolibri perchè io sono una che si distrae facilmente ed avevo paura che la mia attenzione potesse venire meno portandomi a fantasticare d'altro durante l'ascolto.
In realtà non è stato così. Ma partiamo dall'inizio...


Di certo non è stato semplice scegliere il libro adatto da ascoltare. Avevo fatto altri tentativi prima di buttarmi su questo perchè, con altri libri, dopo pochi minuti mi urtava la voce lettrice. Ecco, credo che una voce adatta alle proprie corde sia essenziale affinchè questa esperienza possa essere positiva e, per quanto mi riguarda, ho capito che ho bisogno che il libro in questione sia leggero e divertente perchè con un libro impegnativo mi perdo, soprattutto tenendo conto del fatto che io ho provato gli audiolibri come accompagnamento alle pulizie o all'asse da stiro.
Con Una posizione scomoda di Muzzopappa letto da Dario Sansalone è stato subito amore. La voce narrante mi ha colpita immediatamente ed il libro, che mi aspettavo divertente, si è rivelato tal già dalle prime battute.
La storia è quella di Fabio, un aspirante sceneggiatore, il più bravo del suo corso in realtà che, dopo aver rifiutato incarichi che lui non riteneva abbastanza "elevati" si ritrova a non essere più cercato per nessun lavoro. Come si dice in gergo... si è bruciato Fabio, troppi rifiuti e un atteggiamento troppo superiore lo hanno portato a non arrivare a fine mese e a doversi accontentare pur di sbarcare il lunario: fa lo sceneggiatore di film porno e, a quanto pare, gli viene pure bene.
Abita a Milano Fabio, dopo essersi trasferito da Viterbo e aver staccato il cordone ombelicale con i suoi genitori cui, ovviamente, non dice il suo vero lavoro ma cui fa invece credere di essere uno sceneggiatore per attori affermati e film importanti. Non capirebbero se dicesse loro la verità, sono di vecchio stampo e, perdipiù, cattolici praticanti. Ma non è solo ai suoi genitori che non rivela il suo vero impiego, non dice nulla neanche ai suoi pochi amici, dei quali guarda, con un filo d'invidia, l'ascesa nel mondo del cinema affermato.
Muzzopappa sceglie di far raccontare proprio a Fabio, in prima persona, i suoi pensieri, le sue vicissitudini ed anche le trame abbastanza dettagliate delle sue sceneggiature porno. Diciamo che se siete facilmente suscettibili riguardo l'argomento forse questo non è il libro che fa per voi, se invece sapete andare oltre quel dettaglio e sapete guardare al messaggio che il libro comunica, sicuramente può essere un libro per riflettere. Perchè con un tono scanzonato e divertente, l'autore riesce a far riflettere sul mondo del lavoro, su quanto spesso ci si trovi a fare un lavoro perchè è capitato, su quanto i sogni spesso debbano essere messi in un cassetto in attesa del momento giusto che, chissà, prima o poi potrebbe arrivare ma che potrebbe anche non arrivare mai.
I personaggi - essenziali per quantità ma forse proprio per questo perfetti - sono delineati in modo molto realistico. Oltre a Fabio, troviamo Romina, la transessuale che produce i film porno e per cui il protagonista lavora; Giovanni, l'ex migliore amico di Fabio e suo collega al centro sperimentale, quello che ce l'ha fatta e che non perde occasione per sbatterlo in faccia a tutti, inviando inviti, cofanetti dei suoi lavori e comunicando ogni singolo incarico che gli viene offerto e poi ci sono i genitori del ragazzo che, seppur lontani, riescono ad essere una presenza costante all'interno del libro nonostante non abbiano un ruolo fisico stabilito. E poi c'è la vergogna, non un personaggio fisico ma un'entità che aleggia nell'aria, quella che Fabio non riesce a controllare, quella che non gli permette di convivere serenamente con il suo lavoro e che lo porta a trascorrere giornate chiuso in casa alle prese con sessioni infinite di cinema d'autore quasi come a volersi ripulire la coscienza.
Un libro che si legge - in questo caso che si ascolta - molto velocemente, con la voglia di sapere se Fabio riuscirà a realizzare il suo sogno e se per tutta la vita si troverà alle prese con amplessi più o meno lunghi. Un libro con cui ho davvero riso molto e che mi ha permesso di confermare l'idea che mi ero fatta di questo autore leggendo il suo ultimo lavoro Heidi - recensione qui.
Di sicuro in futuro recupererò anche gli altri romanzi di Muzzopappa.
Per tirare invece le somme sulla questione audiolibri questa è stata sicuramente un'esperienza piacevole ma non credo che sottoscriverò l'abbonamento mensile dell'applicazione perchè non è un tipo di lettura che mi sento di fare se non durante le faccende domestiche quindi il tempo cui potrei dedicargli sarebbe troppo limitato ed il costo troppo elevato.
Ma sono curiosa, ditemi la vostra! Avete mai ascoltato un audiolibro? Come vi siete trovati? E ancora, avete letto questo libro? Raccontatemi le vostre esperienze che, lo sapete, sono curiosa! ;)

VOTO:





2 commenti:

  1. Non ho mai provato ad ascoltare un audiolibro, ma mi fa venire in mente un po' i Raccontastorie di quando eravamo piccole, che divoravo. Non so se adesso sarei ancora in grado di godermi questa esperienza ma sarebbe interessante provare! Buone vacanze Dany!

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    1. Io pensavo non sarei riuscita ad avere l'attenzione giusta invece mi ha stupito. L'unica cosa è che il costo dell'abbonamento è troppo elevato per quanto lo userei io...

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