giovedì 26 marzo 2020

Recensione #347 - Volevamo andare lontano di Daniel Speck

Buongiorno lettori, eccomi di nuovo qui. Avrò superato il momento di stanca? Vedremo, lo scopriremo solo vivedo. Per il momento sono qui, con la seconda recensione in un paio di giorni e mi ritengo più che soddisfatta! A voi come vanno le letture? Leggete tantissimo o, come me e visto il periodo, fate fatica? Ma torniamo al blog. Oggi vi parlo del libro Volevamo andare lontano di Daniel Speck edito da Pickwich,  pag. 545.

Trama: Milano, 2014. Julia, giovane e brillante stilista tedesca, sta per affrontare la sfilata che potrebbe finalmente coronare i suoi sogni. Ma, proprio mentre guarda al futuro, il passato torna a cercarla nei panni di uno sconosciuto che sostiene di essere suo nonno. Dice di essere il padre di quel padre che lei ha sempre creduto morto, e le mostra la foto di una ragazza che potrebbe essere Julia stessa, tanto le somiglia, se solo quel ritratto non fosse stato scattato sessant'anni prima.
Milano, 1954. Vincent, promettente ingegnere tedesco, arriva da Monaco con il compito di testare una piccola automobile italiana che potrebbe risollevare le sorti della BMW. È così che conosce Giulietta, incaricata di fargli da interprete, e se ne innamora. Lei è una ragazza piena di vita e di sogni - ama disegnare e cucire vestiti - ma è frenata dalla sua famiglia, emigrata dalla Sicilia, e da una promessa che già la lega a un altro uomo. Si ritroverà a scegliere tra amore e dovere, libertà e tradizione, e quella scelta segnerà il destino di tutte le generazioni a venire…
Fino a Julia. Proprio a lei, oggi, viene chiesto da quel perfetto estraneo di ricucire uno strappo doloroso, di ricomporre una famiglia che non ha mai conosciuto. Ma che ha sempre desiderato avere. Se accetta, l'attende un viaggio alla ricerca della verità, un tuffo nel passato alla scoperta delle sue radici. L'attendono bugie e segreti che potrebbero ferirla: il prezzo da pagare per riavere un mondo di affetti che le è sempre mancato. L'attende la scoperta emozionante di un amore incancellabile a cui va resa giustizia e di una donna luminosa che, all'insaputa di Julia, vive da sempre dentro di lei e dentro i suoi sogni.


Prima di parlare del libro vi devo raccontare cosa abbia in comune questo libro con gli altri 4 che vedete in fotografia.

"Ci sono due modi di morire: alcuni lasciano questa terra in pace con sè stessi. Altri se ne vanno contro la propria volontà. E una parte invisibile di loro rimane nel mondo."

Sto partecipando ad una challenge inventata su instagram da Baba Desperate Bookswife e Lucrezia Scali. Hanno ideato una challenge su instagram - con #lefatichelibrosediercole - con lo scopo di leggere i libri che da tanto tempo affollano la nostra libreria e che, per una cosa o per un'altra, non abbiamo ancora letto.
In cosa consiste la sfida? Leggere 5 libri - un libro al mese da marzo a luglio -  che abbiano delle caratteristiche particolari. Ecco le caratteristiche e le mie scelte, che poi sono i libri nella foto:
  1. Libro pubblicato da almeno 5 anni : L'amico immaginario di Matthew Picks
  2. Libro di seconda mano: Mr Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina di Fannie Flagg
  3. Libro acquistato con entusiasmo e mai letto: Malanotte di Michele Del Vecchio
  4. Libro ricevuto in regalo da almeno un anno: La coppia quasi perfetta di John Marrs
  5. Libro per il quale ti chidi: Ma perchè???: Volevamo andare lontano di Daniel Speck
Ecco, avevo comprato questo libro in Sardegna, la scorsa estate, senza una ragione particolare se non che Baba avesse letto l'ultimo libro di questo autore. Un libro Ma perchè che comunqu mi ha dato grandi soddisfazioni e ora vi spiego perchè.
Se volete partecipare all'iniziativa #lefatichelibrosediercole correte sui profili Instagram di Baba e Lucrezia!
Ma torniamo al libro.
Non sapevo bene cosa aspettarmi quando ho iniziato questo romanzo. Un po' perchè non avevo letto la trama - ahimè lo faccio spessissimo e spessissimo prendo delle cantonate paurose - un po' perchè avevo sentito parlare di questo romanzo come di un capolavoro quindi ero molto cauta.
Devo dire che questo è proprio un bel romanzo, uno di quelli corposi, con una storia importante, articolata, capace di entrare nel lettore grazie a dei personaggi delineati in modo talmente completo da fargli assumere quasi le sembianze umane.
I personaggi sono tanti, tutti importanti, tutti con una caratterizzazione realistica e dettagliata.
La storia comincia con una rivelazione. Julia, una ragazza tedesca che di lavoro prova a sfondare nella moda come stilista, viene avvicinata da un uomo durante un'importante sfilata a Milano. Quell'uomo è Vincent, dice di essere suo nonno e dice che suo padre Vincenzo - che Julia crede morto da parecchio tempo - è vivo e vegeto in Italia. Immaginatevi la reazione che può avere una ragazza davanti ad una simile affermazione. Tutto da quel momento cambia. A Julia viene la curiosità di saperne di più, di capire perchè suo padre non sia mai voluto entrare nella sua vita, ci capire come mai sua madre lo avesse dato per morto e soprattutto di scoprire di più sulle sue origini e sulla sua famiglia italiana.
Un libro che da subito alterna il racconto tra il presente - periodo in cui i personaggi si incontrano e cercano di conoscersci - e il passato - cominciando dagli anni Cinquanta e attraversando il tempo e lo spazio - raccontando al lettore il periodo in cui il nonno e la nonna di Julia si sono conosciuti e innamorati, il periodo in cui Vincenzo è nato, il periodo della vita a Milano, alla fabbrica di automobili Iso di Brsso, al trasferimento in Germania in cerca di una nuova opportunità. Grazie al racconto dei ricordi e del presente il lettore si troverà a far parte di una grandissima famiglia, originaria della Sicilia, trapiantata a Milano e poi a Monaco di Baviere. Ne assisterà alle nascite, alle morti, alle difficoltà, alle piccole gioie ma soprattutto ai grandi dolori.
L'autore fa fare al lettore un viaggio interessantissimo nell'Italia delle auto da corsa, nelle fabbriche dei marchi automobilistici blasonati, per poi passare al periodo dell'emigrazione degli italiani in Germania, la difficoltà di inserirsi in un paese in cui si sarà sempre considerati stranieri ed ospiti, lo farà assistere alla nascita delle RAF, delle Brigate Rosse.
Un libro che ricorda moltissimo le atmosfere che si vivono nelle importanti saghe familiari della letteratura, che nonostante la mole non è mai pesante o poco interessante. Certo, io a causa del momento ci ho messo moltissimo a leggerlo ma è un mio problema, dettato dalla situazione di quarantena del momento e dalla mia poca facilità di concentrazione.
È un bel libro, dicevo, anche se insomma, i capolavori sono altri. È un libro con uno stile molto semplice e scorrevole, che regala al lettore una bella storia ma che sicuramente non è scevro di difettucci e di parti che forse io avrei preferito fossero approfondite un po' meno ma, ovviamente, questo è solo il mio pensiero.
Ve lo consiglio? Sì se nella lettura cercate storie che si inseriscano nel contesto storico in cui sono ambientate, in cui i personaggi lo attraversino vivendolo per davvero. Se cercate una lettura in cui la coralità dei personaggi emerge preponderante attraverso le pagine permettendovi di conoscerli fino in fondo, come se fossero persone in carne ed ossa. In queste due caratteristiche questa lettura è veramente perfetta!!! 
Fatemi sapere se lo avete letto e se vi è piaciuto!

 


VOTO:


6 commenti:

  1. Ne ho sentito parlare molto bene, ma non ho ancora avuto modo di leggerlo... Vedrò di recuperarlo ☺️☺️

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  2. Ciao!! Dai che bello, hai spuntato la prima lettura della challenge, brava ragazza!! Tu sei stata più fortunata, la mia una delusione. Come il secondo di Speck...anche questo allora mi sembra una testimonianza storica, anche se romanzata. In questo momento non potrei leggerlo, però sarà sicuramente una lettura che affronterò. Baci sorella

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    1. Hai visto che mi sono impegnata?
      Questo libro ti piacerebbe, ne sono sicura!

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