venerdì 3 aprile 2020

Letture con Marina #84 - Recensione del libro Chesil Beach di McEwan

Buongiorno lettori, come va? Oggi torna Marina con una recensione. Lo so che ha già recensito la settimana scorsa ma visto che aveva un'altra recensione pronta abbiamo deciso di inserirla questa settimana senza aspettare la prossima! Come vedete, il blog ha ripreso a pieno regime questa settimana. Vecremo come andrà la prossima ahahahhaha
Qui si naviga a vista!
Continuando il periodo di sicurezza a casa, dopo avervi trascinati con me in Giappone, è il momento di trasferirci sulla costa a sud-ovest della Gran Bretagna e più precisamente sulla spiaggia di Chesil Beach, titolo proprio del romanzo che andremo a leggere. Romanzo cartaceo di McEwan acquistato diversi anni fa e che ho ri-acquistato anche in e-book quando è uscito il film tratto da questo romanzo, dimenticandomi di avere già il cartaceo. Tant’è, la memoria.

Per inciso, il film, uscito nel 2017 e portato in Italia con il titolo “Chesil Beach - Il segreto di una notte” è stato reso come un dramma sull'incomprensione, un dialogo tra sordi e le sue brutali conseguenze. Con Saoirse Ronan, Billy Howle, Anne-Marie Duff, Lionel Mayhew, Emily Watson.

Titolo: Chesil Beach
Autore: McEwan
Casa editrice: Eianudi, 2015
Traduzione: Susanna Basso
Pagine:136
Trama: In Inghilterra, secondo Philip Larkin, "i rapporti sessuali incominciarono nel millenovecentosessantatre", "tra la fine del bando a "Lady Chatterley" e il primo ellepi dei Beatles". La giovane coppia protagonista del nuovo romanzo di lan McEwan patisce invece gli ultimi fuochi di un clima diffuso di repressione sessuale. La prima notte di nozze, e prima esperienza sessuale per entrambi, scocca infatti alla vigilia di quell'"annus mirabilis". Tutto avviene in appena due ore, in un antiquato hotel vicino alla celebre spiaggia di ciottoli di Chesil Beach. I due sposi stanno cenando in camera, ma già pensano a quello che accadrà più tardi. Edward è un ragazzo di provincia laureato in storia, indeciso se continuare la carriera accademica o lavorare nell'azienda del padre della sposa. Finalmente farà l'amore con Florence: è piuttosto nervoso e sa, per sentito dire, che deve cercare di controllarsi per non concludere troppo in fretta. Florence prova una profonda repulsione per il sesso, un misto di opprimente solitudine e vergogna; ma è ben attenta a mantenere le apparenze di un matrimonio felice e perfetto, ansiosa di non deludere Edward. Ma quello che succederà di lì a poco segnerà per sempre il destino di entrambi.





RECENSIONE:


“Erano giovani, freschi di studi, e tutti e due ancora vergini in quella loro prima notte di nozze, nonchè figli di un tempo in cui affrontare a voce i problemi sessuali risultava semplicemente impossibile. Anche se facile non lo è mai”.

Inizia così, lapidario, Ian McEwan. In poche righe, sintetizza un intero romanzo e ci presenta subito gli attori e il tema centrale del suo libro.

I protagonisti sono due ventiduenni e siamo nel 1962 in Gran Bretagna. Florence è di Oxford e proviene da una famiglia della middle-class: violinista ambiziosa e di talento, leader di un quartetto che ambisce a suonare alla Wigmore Hall, famosa sala da concerti a Londra. Figlia di un’intellettuale, insegnante di filosofia e di un padre dirigente, Florence è cresciuta in un contesto dove l’affetto è più una manifestazione sociale che un calore spontaneo. E dove le pastoie sociali sono molto forti. Edward invece appartiene ad una famiglia più umile, ciò nonostante si laurea in storia, anche se non ha ancora ben chiaro quale sarà la sua strada e soprattutto non sembra avere le stesse velleità ambiziose di Florence, tanto che inizialmente accetterà di lavorare per il padre di Florence. Anche la sua famiglia, nonostante il contesto diverso, non conosce l’affetto di una madre, visto che quella che gli è capitata in sorte, quando era incinta della sorella minore, ha avuto un incidente e dal quel momento non sarà più presente ed equilibrata, pur permettendo alla famiglia, grazie al padre di Edward, di continuare a vivere unita.

Il romanzo si svolge nello spazio di un paio di ore, subito dopo la cerimonia di nozze e quando i novelli e giovani sposi sono già nel loro albergo sulla costa del Dorset, intenti alla cena di nozze, mentre la porta finestra permette loro di ammirare la spiaggia di Chesil Beach e al contempo permette al venticello di ossigenare la stanza nuziale, cosa non da poco, perché le poetiche scene di ambiente permettono all’autore di evidenziare i bollori del giovane uomo e le ritrosie della giovane donna. Tutto in linea con il periodo storico e sociale dell’Inghilterra dei primi anni Sessanta del secolo scorso. Il cibo non è il massimo, ma non è certo il pensiero fisso e dominante dei due giovani. E l’autore, come detto, calca la mano su questo pensiero fisso, perché se da una parte l’inesperto Edward freme per andare a letto con la novella sposa, dall’altra parte Florence sente che è arrivato il momento del… cosa?, sacrificio cui deve obbligatoriamente sottostare?, oppure è il momento in cui potrebbe parlare con Edward, che lei ama davvero e fargli capire che il sesso per lei è disgustoso…? Gli approcci timidi che ci sono stati nei mesi precedenti non hanno preparato nessuno dei due a capire l’altro. Edward pensando che sia naturale la ritrosia della ragazza pur desiderando qualcosa di più di ciò che lei è disposta a dargli e Florence pensando di essere anormale perché la lingua di lui in bocca la disgusta al pari delle carezze quando tentano di farsi un pochino più spinte.

Purtroppo sono in un momento sociale nel quale è ancora troppo presto per una rivoluzione sessuale vera e propria e nella quale comunque la donna non è più solo un oggetto inanimato nelle mani del marito, che d’altro canto desidera anche lui una compagna completa. La serata si risolverà con Florence che dopo un primo approccio di Edward, nel quale inizia a scoprire il piacere tranquillo e non spaventoso che arriva ad ondate e che le da il tempo di abituarsi a questa situazione anche imbarazzante e a pensare quindi di non essere proprio insensibile, fuggirà dalla stanza e dal letto a baldacchino per rifugiarsi nella famosa spiaggia di ciottoli e con Edward che dopo un bel po’ si deciderà a seguirla. Ciò che si diranno sulla spiaggia, o meglio, ciò che non riusciranno a dirsi sulla spiaggia cambierà completamente i loro destini.

Scritto in una prosa asciutta, senza abbellimenti inutili e suddiviso in cinque parti dove alla realtà del momento della luna di miele ci vengono raccontati venti anni in flashback, assistiamo a due vite che forse, pur incontrandosi, non si sono mai realmente sfiorate. Eppure, leggendo le sensazioni e le esperienze di questi due giovani, pur se l’ambientazione avviene parecchi anni prima delle nostre vite, non possiamo non riconoscerci in alcune delle sensazioni e delle esperienze provate da questa giovane coppia, che affronta per la prima volta la responsabilità della libertà e delle decisioni da prendere.

Avremmo voluto un finale diverso da quello deciso dall’autore? Forse… o forse no.

A presto,





4 commenti:

  1. In libreria da anni. Prima o poi ci provo, perché di Ian ho letto soltanto Nel guscio (una prova minore, pare). :)

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  2. Ciao Mr Ink
    Io invece dopo aver letto questo, penso cercherò di leggere anche altro di quest'autore... oltre a voler vedere il film, che all'uscita avevo perso.
    Buon weekend in questo tempo sospeso, ciao!

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  3. Romanzo che mi incuriosisce, e che presto o tardi leggerò ☺️☺️

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  4. Ciao Gresi
    E io dopo averlo letto mi segno Chesil Beach, visto che sembra essere una delle maggiori spiagge di sassolini e ghiaia nel Regno Unito, lunga ben 29 chilometri e sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Definita spiaggia non tanto dove prendere il sole, ma da ammirare e fotografare.
    E quindi, segno anch'io!!
    Ciao e buon fine settimana 🤗

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