mercoledì 15 aprile 2020

Recensione #350 - Tu sei il male di Roberto Costantini

Buongiorno lettori, come va? Oggi vi parlo di un libro che avevo acquistato sul Kindle nel 2013 e che ho finalmente letto, grazie allo slancio di Baba Desperate Bookswife che ha deciso di leggerlo questo mese. Mi chiedo solo perchè io abbia aspettato tanto! Si tratta del libro Tu sei il male di Roberto Costantini - primo volume della Trilogia del male che attualmente è arrivata sei volumi eheheheheh - edito da Marsilio,  pag. 669.

Trama: Roma, 11 luglio 1982. La sera della vittoria italiana al Mundial spagnolo, Elisa Sordi, diciottenne impiegata di una società immobiliare del Vaticano, scompare nel nulla. L’inchiesta viene affidata al giovane commissario di Polizia Michele Balistreri. Arrogante e svogliato, Balistreri prende sottogamba il caso, e solo quando il corpo di Elisa viene ritrovato sul greto del Tevere si butta nelle indagini. Qualcosa però va storto e il delitto rimarrà insoluto.
Roma, 9 luglio 2006. Mentre gli azzurri battono la Francia ai Mondiali di Germania, la madre di Elisa si uccide gettandosi dal balcone. Il commissario Balistreri, ora a capo della Sezione Speciale Stranieri della Capitale, tiene a bada i propri demoni a forza di antidepressivi. Il suicidio dell’anziana donna lo spinge a riaprire l’inchiesta. Ma rendere giustizia a Elisa Sordi dopo ventiquattro anni avrà un prezzo ben più alto del previsto. Balistreri dovrà portare alla luce una verità infinitamente peggiore del cumulo di menzogne sotto cui è sepolta, e affrontare un Male elusivo quanto tenace, dai molteplici volti.


In un panorama editoriale in cui i commissari protagonisti di serie gialle si sprecano, ho sempre una grande paura di cominciarne una nuova soprattutto perchè, come sapete, amo moltissimo il genere e non è facile incappare nella delusione. Posso tranquillamente anticiparvi che non è questo il caso ed ora cercherò di spiegarvi perchè questa è una serie vincente! O almeno questo primo volume...

"Ci aveva messo anni a diventare un adulto ragionevole, consapevole dei doveri, dei rischi e dei peccati. Questa era l'occasione definitiva per seppellire Mike Balistreri, l'avventuriero senza paura, senza compromessi, menefreghista e presuntuoso."

Michele Balistreri: giovane, bello, cinico, sciupafemmine.
Anzi no...
Michele Balistreri: anonimo uomo di mezza età, attento alla salute, solo.
Chi è il vero Balistreri? Durante la lettura di questo libro il lettore scoprirà che Michele Balistreri è sia l'uno che l'altro. Lo conoscerà come un poliziotto impavido e donnaiolo e lo ritroverà dopo quasi trent'anni come un uomo acciaccato, stanco, spento, quasi rassegnato alla vita. Un'evoluzione che dà a questo libro un grande valore aggiunto e che permette al lettore di sentirsi parte della storia fino in fondo. All'inizio questo cambiamento repentino del personaggio, realizzato con un grande salto temporale, mi ha un po' spiazzato. Amavo il Balistreri dell'inizio, quello che forse avrebbe dovuto starmi antipatico ma che, proprio per il suo essere cinico e scontroso, avevo subito preso in simpatia per la sua trasparenza. Man mano che le pagine scorrevano però ho imparato ad apprezzare anche il nuovo Michele e a capire le ragioni di questo grande cambiamento. Niente in questo personaggio è lasciato al caso, taanto da risultare un protagonista perfetto!
Ma parliamo della storia...
Tutto comincia nel 1982 il giorno di una finale dei mondiali di calcio. Elisa Sordi, una giovane e bella ragazza che lavora per il Vaticano scompare, venendo poi ritrovata morta qualche giorno dopo. Balistreri, commissario di polizia nel commissariato di zona, minimizza attribuendo la sparizione alla voglia della ragazza di festeggiare la grande vittoria italiana con qualche amico, una cosa normale per una diciottenne. Purtroppo la sua superficialità avrà un ruolo molto importante nella sua vita segnando irrimediabilmente il suo modo di essere.
È il 2006 quando, durante un'altra finale dei mondiali di calcio, la madre di quella stessa ragazza si suicida, riportando Balistreri a rivivere quella storia drammatica.
Nel frattempo la sua vita è andata avanti, è diventato capo della Sezione speciale stranieri di Roma, e deve indagare su degli strani delitti che scuotono la capitale.
Un libro che è un giallo architettato nei minimi dettagli, ma che è anche una fotografia politica della città di quegli anni, con i conflitti tra Stato e Vaticano, con i campi rom al centro della città, con una gerarchia ufficiale che spesso viene scavalcata da ruoli ufficiosi.
La trama è articolata, ricca di avvenimenti, dettagli, personaggi che creano un intrigo che rapisce il lettore, portandolo a divorare queste quasi settecento pagine quasi senza accorgersene. Ho cominciato la lettura con preoccupazione vista la mia poca concentrazione degli ultimi tempi invece questo libro mi ha totamente ammaliato, facendomi dimenticare la strana situazione che ormai da più di un mese stiamo vivendo. Mica poco no? Riuscire a svagaarsi fino in fondo leggendo per ore consecutivamente senza alzare la testa dal libro!
Sicuramente lo stile dell'autore aiuta tantissimo. La sua capacità di creare il dubbio, di far sembrare ogni singolo personaggio un possibile colpevole, la capacità di stupire il lettore anche quando crede di aver già scoperto tutto.
I personaggi - tantissimi! - non sono semplicemente creati per dipanare la storia ma sembrano persone in carne ed ossa, capaci di mostrarci ogni loro lato caratteriale e capaci di inserirsi nell'ambientazione in modo molto concreto. Ogni loro atteggiamento e ogni loro azione sono dettagli che il lettore non dovrà lasciarsi scappare e che sono inseriti ad arte per portare il lettore alla risoluzione del mistero anzi, dei misteri!
Una Roma che ci si mostra nei suoi lati peggiori, che ci rivela la sua dicotomia e che forse, anche per questo, ci appare molto tangibile e anche perfetta per la trama che l'autore ha voluto creare per noi.
Insomma, un grande inizio per una serie che - visto il prolungamento da trilogia a già tre volumi - ha sicuramente molto da raccontare agli amanti del genere e che non vedo l'ora di portare avanti.
Voi lo conoscete? Lo avete letto? Fatemi sapere!


 


VOTO:


4 commenti:

  1. Non ho ancora cominciato questa serie ma sicuramente prima o poi lo farò... il bello dei bei libri è proprio la loro capacità di trasportarti altrove... e soprattutto in periodi come questo non so proprio come faccia chi non legge!

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    1. Sì Nadia, devi leggerlo!
      Non so proprio come faccia chi non legge, me lo chiedo continuamente nonostante la mia difficoltà del momento...

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  2. Ciao sorella! Ehhhhh tanta tanta roba questa serie, o...il primo volume. E comunque a te non è andato giù sto fatto del giovane e poi del vecchio ah ah ah a. Ezio lo ha finito ieri sera!

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    1. Ahahahaha il giovane ha un appeal unico!
      Ah però io cognato... Quando ci si mette legge più di noi!

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