venerdì 30 luglio 2021

Letture con Marina #143 - Recensione di Wallis Simpons. Una sola debolezza di Elena Mora

Buongiorno lettori, come state? Ancora al lavoro o già in ferie? Ovunque voi siate, è l'ultimo venerdì di luglio quindi torna l'appuntamento con Marina e una delle sue recensioni. Buon week end! 


Chi non ne ha almeno sentito parlare? Sarà perché negli ultimi mesi ho letto “La sovrana lettrice” di Bennett e ho visto su Netflix “The Crown”, ma curiosando fra i libri ho visto questa biografia romanzata, che di solito evito, e già solo la copertina mi ha attirata. Anche se di solito mi piacciono le biografie senza arricchimenti, ciò nonostante leggere l’ironica frase "la più clamorosa notizia dopo la resurrezione di Cristo", in perfetto stile british e riferita alla relazione tra il re Edoardo VIII e la divorziata Wallis Simpson mi ha ancor di più ed irresistibilmente incatenata al libro e quindi… due chiacchiere su:


Ti
tolo: Wallis Simpson. Una sola debolezza
Autore: Elena Mora
Casa editrice: Morellini, 2021
Pagine: 256

Trama: Per lei, un re a rinunciato al trono inglese. È grazie a lei che ora vi siede Elisabetta. Solo lei ha fatto più danni di Diana alla corona d’Inghilterra. Lei, ben prima di Meghan ha devastato i rapporti fra due fratelli. Ma chi era veramente Wallis Simpson? Come ha potuto una quarantenne americana, due volte divorziata, spiritosa e sgraziata conquistare il cuore di Edoardo VIII, il più affascinante principe di Galles della storia? Nel libro di Elena Mora colei che è stata la donna più odiata d’Inghilterra, ma a un passo da diventarne la regina, si racconta in prima persona. E le sue parole ricostruiscono la grande storia d’amore di cui è stata prima protagonista, poi prigioniera. Perché se sei una Cenerentola, e un principe si innamora di te, il lieto fine non è assicurato. “Una sola debolezza” è un punto di vista femminile su una storia raccontata sempre al maschile: e svela i retroscena più dolorosi, curiosi e piccanti di quella che in Gran Bretagna era stata definita “la più clamorosa notizia dopo la resurrezione di Cristo”.

 

RECENSIONE:   


Per riprendere il discorso, il fatto che poi questa biografia romanzata sia stata scritta da un’autrice italiana, ha segnato un ulteriore punto a suo favore.

Elena Mora ho scoperto essere una giornalista e caporedattore centrale al settimanale Diva e donna. Scrittrice, ha all’attivo diversi titoli. Tra l’altro è anche autrice di libri per bambini e di cartoni animati. Ma i titoli che mi hanno incuriosita di più sono sicuramente, oltre alla biografia di cui stiamo conversando, anche “MenoPausa Più Vita”, “Grace e Diana, destini gemelli di due principesse”, “Diana e la regina, segreti e bugie a corte”, “Kate e William, la storia segreta” … E insomma, a parte il primo ed altri che ha scritto e che potete andare a cercare, sembra che dai titoli qui elencati, sia un’esperta della famiglia reale inglese!

E dunque, quale può essere stata “la sola debolezza di Wallis”? Forse farsi affascinare da re Edoardo VIII, che nemmeno dopo un anno dalla sua elezione, abdica nel 1936 a favore del fratello Bertie, proprio a causa di questa donna che non esita a definirsi bruttina e che proprio per questo motivo, oltre all’estrema magrezza, fa del suo sorriso e della perfezione della propria immagine la sua forza .

Nel suo discorso alla nazione, re Edoardo VIII usa queste parole: ”ho trovato impossibile reggere il peso delle responsabilità di sovrano senza l’aiuto e il supporto della donna che amo”. Una dichiarazione d’amore stupenda, ad essere romantici. Peccato che il discorso non se lo sia nemmeno scritto! E comunque la fine della vita “normale”, a sentire ciò che le pagine del libro lasciano trasparire apertamente. La protagonista di una grande storia d’amore, come la definisce proprio Wallis Simpson. Peccato che subito dopo ci dichiari il suo accanimento quasi terapeutico nei confronti di questa che è “LA” grande storia d’amore del secolo, che non potrà più che essere meno che perfetta. Sempre e comunque.

A leggere queste pagine che l’autrice Elena Mora impregna dei pensieri e delle azioni di Wallis Simpson, si è portati dapprima ad ammirare questa americana che si definisce bruttina, nata sul finire del 1800 e che scala la società di marito in marito, fino ad arrivare al re. Che fino ad allora aveva avuto delle lunghe relazioni con donne già impegnate, e che dalla lettura di questo romanzo apprendiamo essere, oltre che amanti, anche una sorta di bambinaie o assistenti nei confronti di quest’uomo che la fortuna ha baciato in fronte. Ma l’uomo affascinante e sicuro che vediamo nelle foto o alle varie manifestazioni / incombenze cui è tenuto a partecipare e che ci viene raccontato, nasconde in realtà un uomo fragile, preda della noia e dell’ansia, al quale serve innanzitutto un segretario che gli pianifichi la giornata.


La storia la conoscete sicuramente tutti. E anch’io la conoscevo, seppur a grandi linee. E’ stato interessante e anche fastidioso leggere questa biografia, scritta in modo fluido da una persona che non è Wallis Simpson e che ci porta dalla nascita alla triste vecchiaia ed infine morte di questa donna famosa. La lettura come detto scorre fluida, interessante, a volte sottilmente divertente, qualche volta velenosamente vendicativa. E anche triste e solitaria, pur nel lusso più sfrenato e vergognoso, insieme a due vite inutili e senza scopo apparente, abbandonate al loro solitario percorso umano da una parte della famiglia, che in grazia dell’abdicazione di Edoardo David è assurta al vertice della scala sociale, quella stessa scalata che in modo diverso, ha portato anche Wallis Simpson ad incrociare il destino di questi blasonati esseri . Due vite talmente ingenue sotto certi punti di vista, quelle di Wallis e di David, da rasentare la stupidità, in determinate circostanze. Ma come detto, è facile giudicare a quasi un secolo di distanza, leggendo per di più una biografia che riporta pensieri e parole per interposta persona – e non di prima mano, pur se dopo attenta ricerca.

Ed è proprio questo il motivo per il quale evito questo tipo di libri. Le pochissime volte in cui ho letto delle biografie romanzate mi sono ritrovato a fine lettura con grandi dubbi in merito alla completa veridicità degli accadimenti. Perché è chiaro che a parte date ed eventi universalmente dimostrabili, molti pensieri che paiono così vivi e veri nel romanzo, sono in realtà adattamenti dell’autore, che si rendono necessari per la concatenazione dei vari eventi, la poeticità dello scritto e finanche per l’ammirazione o l’amore che lo scrittore magari prova per il personaggio di cui scrive.

Mi chiedo, così come sicuramente deve essersi chiesta almeno una volta questa “sgraziata e spiantata ragazza di Baltimora”, non senza una punta di rancore per lo sfrenato lusso ed ozio di questa coppia (come molte altre, se è per questo) negli anni della Seconda Guerra Mondiale, mentre parte della popolazione europea era al massacro … cosa sarebbe successo se… Ma come ha ripetuto diverse volte in questo romanzo la stessa Wallis: troppo tardi, è sempre troppo tardi. Oramai di lei resterà sempre il romantico pensiero che abbia vissuto una delle più grandi storie d’amore. Che sia stata solo la fiammata dei primi attimi o che sia durato in tutti i 35 anni di matrimonio, non lo saprà più nessuno.

A presto




 

2 commenti:

  1. Non stimo particolarmente questo personaggio ma è anche forse dato dal fatto della rappresentazione mediatica che è stata fatta di lei (vedi anche nella serie The Crown). Concordo con te sulle biografie romanzate: quanto rimane di vero alla fine?
    Recensione stupenda come sempre :)

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  2. Ciao Nicole!
    Effettivamente è un personaggio assurto agli onori della Storia x motivi "frivoli".
    Diversi episodi della vita di questa donna e dell'uomo che x poco meno di un anno è stato re sono a dir poco fastidiosi ed imbarazzanti. Ma nel vivere è difficile far sempre le scelte giuste e riuscire ad uscire dal proprio carattere e dalle situazioni contingenti...
    Però questa biografia romanzata, pur con i limiti del genere, è stata pensata molto bene e si è rivelata più che piacevole.
    Buona settimana, ciao!

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