Ciao amici lettori! Un po' di tempo fa mi ero imbattuta nei libri della Newton Compton a 0.99 euro, ve ne avevo parlato qui.
Qualche giorno fa, dovendo scegliere che nuovo libro cominciare a leggere, sono stata richiamata da uno di loro e precisamente da "I sotterranei dela cattedrale" di Marcello Simoni.
Ecco la trama:
"Urbino, 1789. Il cadavere del professor Lamberti, docente di filosofia all’università, viene ritrovato all’interno della cattedrale. L’ipotesi è che sia precipitato dalle impalcature erette per la ricostruzione della cupola, distrutta da un terremoto. Ma Vitale Federici, il suo allievo più brillante, intuisce subito che dietro quella morte si cela qualcosa di poco chiaro. Inizia dunque la sua personale indagine sugli ultimi giorni di vita del Lamberti, finché viene a conoscenza di un fatto sconcertante: l’uomo era sulle tracce di un antico tempio dedicato alle Ninfe, nascosto nel sottosuolo della città. Vitale si appassiona immediatamente al mistero, ma la sua ricerca lo porta ben presto di fronte a un’inquietante verità: il Lamberti deve essere stato assassinato. Ma da chi? Tanti sono i sospettati, e tutti hanno interesse a tenere Vitale lontano da un segreto che non deve essere rivelato…"
Che dire di questo librettino da poco meno di 130 pagine? Le sensazioni che mi ha lasciato sono differenti e a tratti contrastanti tra loro, ma ancora adesso che sono qui a tirare insieme le idee su quello che ho letto non riesco a capire se sia colpa mia o colpa del libro.
Spesso mi sono trovata a pensare che la trama sia un po' la solita, ma forse perchè in passato mi sono così tanto fissata su questo genere di libri arrivando a leggerne davvero una quantità assurda, quindi forse è proprio il genere in se ad avermi stancato. E' un po' come il filone dei vampiri, dopo Twilight c'è stato secondo me un abuso eccessivo di questa figura così che mi sembra spesso molto forzato mettere all'interno di una trama un personaggio con caratteristiche del genere e anche nel caso de "I sotterranei della cattedrale" la sensazione è stata un po' questa, come se ci fosse spesso l'idea che basta inserire in una trama una cattedrale, un' Accademia frequentata di nascosto da religiosi e l'assassinio di figure di spicco della religiosità per farne un thriller storico. Sembra quasi si pensi possa bastare cambiare nomi e ambientazione che tutto sia risolto, e che si sia pronti per un libro da vendere. Ma ripeto potrei anche essere io ad aver ormai raggiunto il limite - perchè molto spesso mi capita - con questo filone. In più ci si mette il fatto che il libro è proprio piccolo piccolo, così tanto piccolo da sembrare quasi più un racconto che non un libro; perchè concedetemelo, è proprio difficile creare suspense sul lettore se non si ha il tempo materiale di lasciare un po' le cose in sospeso per dargli la possibilità di tirare le somme e cercare di capire i risvolti della trama; quindi anche da questo punto di vista sono rimasta un po' delusa, in più non ho neanche amato particolarmente i personaggi.
D'altra parte però ho comunque trovato una scrittura piacevole, che credo possa essere adatta al genere che l'autore ha scelto per i suoi libri.
Quindi tirando le somme....boh.... resto un po' così, a bocca asciutta!
Sono consapevole che questa recensione possa essere un po' confusa, ma confusione è comunque quello che questo libro mi ha lasciato, quindi forse va bene così.
La curiosità di leggere magari il primo romanzo di Marcello Simoni, così tanto ben recensito e di cui ho sentito molto parlare mi è venuta, ma magari lo farò più in là, in un momento in cui mi tornerà la voglia di ributtarmi in questo genere di lettura.
Qualcuno di voli ha letto questo o uno degli altri libri dell'autore? Mi piacerebbe sapere se anche ad altri ha lasciato l'amaro in bocca.
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