venerdì 24 gennaio 2014

Chi ben comincia #20

Buongiorno lettori!!! Come state? Ultimo giorno lavorativo della settimana o lavorate anche nel week end?
Per me fine settimana misto svago e lavoro, spero di non arrivare lunedì in ufficio più stanca di quanto lo ero oggi quando ne sono uscita.
Per il resto ho mille pensieri per la testa, che non mi fanno staccare la spina neanche un attimo...ufffffff!
Ma visto che oggi è venerdì è ora di parlare di libri con la nostra rubrichetta tanto speciale che ho preso in presti dalla mia amica Alessia del blog Il profumo dei libri e che ci accompagna ongi settimana sul mio blog.
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Per l'incipit di oggi non ho avuto dubbi. Tra qualche giorno sarà la Giornata della memoria e quindi ho pensato di dedicare l'appuntamento di Chi ben comincia di oggi ad un libro che occupa la mia libreria ormai da un anno ma che non ho ancora letto nonostante mi ispiri moltissimo! Sapete che ho dei seri problemi a smaltire i libri arretrati...
Il libro protagonista di oggi sarà quindi L'ultimo sopravvissuto di Sam Pivnik edito da Newton Compton, una storia vera che rappresenta la testimonianza di un bambino scampato all'Olocausto.

REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Prologo
Di fronte all'angelo

Ad Auschwitz non c’erano calendari. Nessuna data, nessuna ricorrenza, nulla che segnasse lo scorrere del tempo. Per i più fortunati, per quelli di noi che sono rimasti in vita, a ogni notte seguiva un altro giorno, e i giorni diventavano settimane. Non molti sono sopravvissuti all’avvicendarsi dei mesi. Ecco perché non so dire con esattezza quando mi ammalai. Probabilmente era il dicembre del 1943, gelido come solo l’inverno polacco sa essere. Con addosso solo la sottile casacca a strisce e i pantaloni, avrei dovuto patire un freddo atroce, ma quella mattina mi sentivo bollente e sudavo.
Dormivamo in cinque in ogni kojen, i letti a castello a tre piani, ammassati insieme sul tavolato di legno duro e umido, e mi ci volle un po’ per rendermi conto… per realizzare che, adesso che ero rimasto solo, non avrei più dovuto sentire il calore di tutti quei corpi stretti tra loro. Mi pulsavano le tempie e le ghiandole nel collo mi bruciavano, doloranti. Prima della guerra, se stavi male andavi dal dottore. Se non potevi permetterti un medico, restavi a letto, ben coperto, al caldo, e prendevi un’aspirina. Ad Auschwitz non c’erano medici, non di questo genere. E l’unico ospedale era un luogo di morte: era l’hkb, Häftlingskrankenbau, l’infermeria per i prigionieri, e tutti noi sapevamo che altro non era se non la sala d’aspetto per la camera a gas. Mi abbottonai la giacca e cercai di non tremare mentre la febbre saliva e mi provocava brividi di freddo.

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Credo che tutti noi sappiamo quanto possa essere crudo ed emotivamente doloroso un libro del genere, ma credo anche sia proprio per questo che sia necessario continuare a sforzarsi di farsi del male leggendo libri del genere affinchè si possa tenere vivo il ricordo, anche nelle generazioni future che non avranno - come invece ho avuto la fortuna di avere io - nonni che possano raccontare in modo molto vivido il clima che si respirava a quei tempi e quello che molte, troppe persone, hanno dovuto subire.
In quest'incipit non c'è nulla che io non conoscessi già...i vestiti a righe, i letti - se così possono essere chiamati - in cui le persone erano costretti a dormire ammassati, i bambini che - nostante fossero appunto bambini - non venivano risparmiati dalle brutalità dei campi di concentramento. Nonostante io sapessi già tutto, questo incipit è un pugno allo stomaco perchè ci ricorda che chi ha vissuto quelle brutalità era assolutamente consapevole della propria condizione e di quello che lo avrebbe atteso, la camera a gas.
Credo proprio che nei prossimi giorni, non appena finirò il libro che sto leggendo, mi butterò in questa lettura anche se so che soffrirò da morire!
Cosa ne pensate? Qualcuno di voi ha letto questo libro e vuole dirmi cosa ne pensa? Oppure magari volete consigliare qualche lettura del genere che vi è rimasta nel cuore. O ancora un incipit a cui tenete particolarmente.
Come vi ho già detto molte volte, fate come se foste a casa vostra! Per me è sempre una gioia infinita trovarvi nei commenti!

5 commenti:

  1. Già solo il prologo mette tristezza e ansia, non sarà una lettura facile ma ne varrà sicuramente la pena..si sa cosa provocano queste storie, ma purtroppo è successo davvero, anche se io mi ritrovo sempre incredula di fronte a tanta mostruosità....

    Ora..ti lascio le prime righe di The Returned di Jason Mott *.*
    "Quel giorno Harold aprì la porta e si trovò davanto un uomo dalla pelle scura vestito con un abito formale. Per un attimo pensò di prendere lo scoppio, poi ricordò che Lucille glielo aveva fatto vendere anni prima, dopo una discussione avvenuta con un predicatore itinerante in merito a dei cani da caccia.
    《Desidera?》chiese Harold, strizzando gli occhi. La pelle dell'uomo sembrava ancora più nera in controluce."

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    1. Davvero Michy...sarà dura!!!

      Ti sta piacendo The Returned?? Spero di aver scelto bene!!! *____*

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    2. Ieri sera ho guardato Matrix e c'era uno speciale sui campi di sterminio. Avrei proprio voglia di leggere un libro del genere, seppur so già quanto ci soffrirò, ma cosa sarà mai una stretta allo stomaco e al cuore in confronto a quello che hanno provato quelle persone?
      Uno degli ultimi nonnini ancora in vita, sopravvissuti ha raccontato che dopo quella esperienza non è mai più riuscito a prendere in braccio un bambino. Perchè? Preparati, io sono rimasta scioccata, ogni volta scopro cose sempre più raccappriccianti. Praticamente i soldati tedeschi gli facevano lanciare in aria i bimbi per sparargli al volo. Detto questo....................
      L'unico libro sulla Shoah che ho letto anni fa è Se questo è un uomo, brividi!


      Si Dany mi sta piacendo ;) :*

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    3. Ohhhhhhhh mammaaaaaaa... Questa cosa non l'avevo mai sentita ed è davvero raccapricciante!!!

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