lunedì 5 gennaio 2015

Ritratto di signora #10

Ciao amici miei, come state? Io un po' triste, le vacanze stanno ormai finendo e tra pochi giorni mi ritroverò ancora in ufficio, con i soliti pensieri di sempre. Di pari passo con la tristezza c'è però euforia perchè tra una settimana esatta comincerà la Lotto Reading Challenge 2015 che ho ideato con le mie amiche e blogger LGS; vi siete iscritti? Avete ancora una settimana per farlo quindi se vi siete persi il post introduttivo cliccate qui.
Ma ora passiamo all'appuntamento di oggi. Primo lunedì del nuovo anno, è quindi il giorno della rubrica Ritratto di signora.
Oggi tocca  alla nostra Francesca del blog Franci lettrice sognatrice con il suo ritratto dedicato a Roberta Benetti. 


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Questo mese vi voglio parlare di una ricercatrice dell'Università di Udine che ha fatto una scoperta importantissima, che spero possa essere applicata molto presto.
Sto parlando di Roberta Benetti.


Quando ho letto la notizia tempo fa ho deciso che sarebbe stata lei la protagonista di Ritratto di signora, perché la ricerca su cui sta lavorando mi tocca personalmente.
Ho perso anni fa a causa di un tumore mio zio, poi è stata la volta di mio nonno, di mio padre e più recentemente il mostro si è preso anche l'altro mio nonno.
Non è facile per me parlarne, essendo molto riservata, ma anche perché riapre uno squarcio nel cuore che è tenuto chiuso con un cerotto malandato che si stacca facilmente e infatti non posso negarvi che in questo momento i rubinetti delle lacrime si sono aperti, però aprire una finestra sul mio mondo mi serve per farvi capire quanto questa ricerca sia importante per me e per tutti.
Sapere che una persona a cui vuoi bene viene diagnosticato un tumore è come cadere in un precipizio e non sapere se qualcuno verrà ad aiutarti, è una cosa terribile che ti fa aggrappare solo alla speranza, speranza che non soffra, speranza che guarisca, speranza che se anche è un tumore terminale venga scoperta la cura in quel momento.
La vita diventa in bianco e nero perché fa male vedere la persona soffrire, cambiare sia nell'aspetto, che nel carattere a volte e non poter fare più di tanto e quando arriva la notizia che purtroppo è venuto a mancare cambi un po' anche tu, non sei più la stessa e la vita è un po' meno bella.
E ora cerco di chiudere i rubinetti e parlarvi di Roberta e della speranza che ha acceso.
Roberta, 37 anni, nel 2010 insieme ad altri ricercatori ha scoperto la molecola miR-335, una piccola molecola di RNA, responsabile della sintesi e delle funzioni della proteina Rb, coinvolta nella protezione dello sviluppo dei tumori. Questa molecola potrebbe quindi bloccare la proliferazione tumorale!
La molecola poi influisce in modo diretto nel bilanciare il delicato equilibrio di protezione contro lo sviluppo tumorale, perché intacca attraverso l’indiretta influenza anche sull’oncosoppressore p53, gli effetti di due fondamentali proteine note per essere deregolate nella genesi dei tumori.
L'obiettivo è perciò curare il cancro con molecole prodotte dal nostro corpo, che andrebbero ad attaccare solo le cellule tumorali evitando forse di ricorrere alla chemioterapia e radioterapia e ai loro effetti collaterali.

Dare e ricevere amore come mamma e moglie mi fa lavorare meglio, mi avvicina a capire meglio chi se ne deve privare troppo presto

Non si sa quando questo studio - pubblicato sulla rivista Cancer Research dell'American Association for Cancer Research e sostenuto dall'AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) - potrà essere messo in pratica negli ospedali, ma spero molto presto, perché potrebbe aiutare le persone malate di cancro a soffrire un po' meno e  inoltre sapere che ci sono persone che stanno  lavorando nel campo dei tumori fa sentire meno soli e apre la speranza ad altri importanti obiettivi nella lotta contro il cancro.
Roberta sulla ricerca in generale ha detto che è frenata da scarse risorse da parte dello Stato - cosa che mi fa arrabbiare tantissimo, perché sono questi campi che lo Stato dovrebbe aiutare se ci tiene davvero ai suoi cittadini e anche a se stesso – ed è grazie ai ricercatori se la ricerca sul cancro in Italia rimane ad alti livelli.
Un enorme grazie a queste persone!


Un bacione,
Franci

bibliografia

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Ringrazio Francesca per averci aperto il suo cuore. E incrociamo le dita affinchè questa ricerca porti veramente ad una soluzione.

Potrete trovare questo post anche sui blog:


Grazie mille a tutti per l'attenzione.

Daniela, Monica, Miki, Francesca e Federica

6 commenti:

  1. Adoro questa rubrica!!!!Incrociamo tutti le dita...

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    1. Sono felice che la rubrica ti piaccia! Le Blogger che partecipano ci mettono sempre moltissimo impegno!
      Incrociamo le dita davvero! :-)

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  2. Sono i commenti come quello di Pila che mi fanno andare avanti con questo progetto.. questa rubrica è il nostro orgoglio *_*

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    1. Hai ragione Monica! Anche per me i commenti come questo sono da stimolo per fare sempre meglio! :)

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  3. Brava Dany!! Non sei una novità per me, quindi ormai so cosa mi aspetta leggendo i tuoi articoli. Bravissima. Grande donna Roberta, speriamo che le cose possano migliorare, al giorno d'oggi troppi muoiono a causa di questo male, incrociamo le dita sul serio.

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    1. Questo articolo è frutto dell'impegno di Francy! Comunque ti ringrazio per l'interesse dimostrato verso la rubrica! :)))

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