mercoledì 11 novembre 2015

Chiacchiere, chiacchiere bla, bla, bla... #11 - Incontro con Annarita Briganti



Buongiorno lettori, come state? Io riesco a trovare sempre meno tempo per il blog ultimamente e me ne scuso; spero che la situazione cambi presto!

In super ritardo, come purtroppo mi succede ormai sempre più spesso, sono qui per parlarvi di un incontro avvenuto la scorsa settimana – mercoledì 4 novembre per l’esattezza – a Milano, presso la sede della Casa Editrice Cairo. Un incontro riservato ai blogger che Annarita Briganti ha organizzato scegliendo lei stessa quelli che più ama. Un onore far parte di quella cerchia visto che il mio piccolo mondo virtuale era tra tutti il più piccolino e meno conosciuto! Lo scopo del pomeriggio era presentare il suo secondo romanzo – L’amore è una favola - pubblicato il 22 ottobre. Per l’occasione ci ha accolto nell’ufficio del Direttore Editoriale di CairoMarco Garavaglia, presente all’incontro – dove, più che una presentazione, si è svolta una chiacchierata informale e molto amichevole. In una location molto familiare nonostante fossimo in una redazione, o forse proprio grazie a quello, abbiamo assaporato il luogo dove i pensieri e le parole diventano carta.
Facile sentirsi a proprio agio con Annarita, una persona che crede nella forza dell’amore – nonostante tutto - e sa trattare con le persone con molta umanità. Facile anche farsi prendere dall’entusiasmo parlando di un libro – anzi due perché il precedente spingeva prepotentemente per far parlare di se – che mette in primo piano la donna, nelle sue fragilità ma anche nella sua forza e nella sua capacità di non perdere mai la fiducia.
Annarita si è aperta senza riserve, parlando di Gioia Lieve, la sua protagonista, una protagonista che le assomiglia moltissimo ma che, dice, è molto più forte di lei. A chi le sottolineava il fatto che il tono di questo secondo lavoro sembri diverso rispetto al primo Annarita ha risposto senza indugio che Gioia è cresciuta come personaggio e che lei come autrice ha deciso di utilizzare molti dialoghi dando così un taglio stilistico diverso. Novità di questo secondo romanzo anche le frasi - tratte da canzoni o da dialoghi di film - a chiusura dei capitoli. 
Partendo dal romanzo si è parlato di donne, di amicizia, di rapporti di lavoro e di rapporti di coppia, di sentimenti veri e di sentimenti falsati dall’utilizzo dei social, di violenza sulle donne, di arte, di giornalismo, e di molto, molto altro. Tutto in un solo pomeriggio? Ebbene sì, in un paio di ore in realtà; un paio d’ore che purtroppo sono volate e che hanno trovato partecipi tutti i blogger coinvolti.
Si è parlato di Milano come ambientazione del libro, una Milano che Annarita vede un po’ come New York, la città dove se ti impegni puoi realizzare i sogni; si è parlato di Napoli – Guido, il protagonista maschile del romanzo è napoletano come Annarita – e del tornare simbolicamente a casa per l’autrice che dice: “Noi napoletani nasciamo con la valigia.”
Insomma, un excursus a 360° su quello che è l’Italia oggi, con i suoi pregi e con i suoi difetti.
Un romanzo, questo, che parla d’amore, ma anche di sofferenza; un romanzo che non può essere etichettato come purtroppo si cerca di fare ultimamente con ogni pubblicazione che vede la luce; un lavoro – così come il precedente – che vuole anche essere una denuncia parlando di temi che troppo spesso vengono snobbati perché troppo forti e poco commerciali.
Non ho ancora letto il libro ma mi riprometto di farlo al più presto e di darvi come sempre il mio parere qui sul blog, anche perchè non vedo l'ora di scoprire come si evolve il personaggio di Gioia.
Intanto, se non conoscete ancora i lavori di questa autrice vi consiglio di recuperare, cominciando dal primo Non chiedermi come sei nata - che dal 23 novembre debutterà nella sua trasposizione teatrale al Teatro Alfieri di Torino - di cui trovate la recensione qui; i due libri sono legati nonostante siano leggibili separatamente.

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