Buongiorno lettori, e buon martedì. Come state?
Io sto passando un periodo strano, in cui faccio fatica ad aggiornare costantemente
il blog, in cui mi ritrovo ad accumulare cose da fare e poi a passare pomeriggi
interi a cercare di tirarmi in pari. Infatti è da qualche giorno che avevo
intenzione di scrivere questo post ma, devo essere sincera, mi è mancata la
volontà. Ora eccomi qui, a cercare di rimediare.
Come praticamente tutti saprete il
week end del 25 ottobre si è svolto a Milano il Bookcity ed io anche
quest’anno, per fortuna, sono riuscita a partecipare. Certo, direte voi, è a
Milano e tu abiti a soli 30 minuti dalla città. Avete ragione, ma questa
manifestazione, per quanto la adori, ha il bruttissimo difetto di essere troppo
breve – il grosso si concentra nel week end pur cominciando il giovedì e
finendo la domenica – e di essere troppo dispersiva, non permettendo di godere
delle numerosissime presentazioni che si tengono spesso ai poli opposti della
città. Quindi ogni anno la stessa storia, sto in ballo una giornata per poi
magari riuscire a vedere come è successo questa volta, solo due eventi. Mi
accontento per carità, però mi innervosisce anche sapere di avere una
possibilità del genere e sprecarla.
Ma smetto di sproloquiare a ruota
libera e vi lascio con la mia cronaca di un week end al Bookcity.
Quest’anno avevo un punto fisso,
volevo assistere alla presentazione del libro Amedeo, je t’aime di Francesca
Diotallevi per – finalmente – abbracciare l’autrice e conoscerla di persona
dopo tre anni di conoscenza virtuale. Se vi foste persi la mia recensione la
potete trovare cliccando qui.
Armata di libro da autografare e
accompagnata dalle mie amiche di sempre - Alessandra e Federica che accolgono
sempre con entusiasmo le mie proposte di uscite letterarie - mi sono recata
alla Mondadori in zona San Babila. La presentazione è stata un successo,
Francesca ha ammaliato i presenti con i racconti delle sue ricerche effettuate
per la stesura del libro e con le sue letture di parti del romanzo. Ho
rivissuto le atmosfere che già avevo conosciuto leggendo la storia di Amedeo e
Jeanne ed ho avuto nuovamente l’impressione di passeggiare per Parigi in una
giornata di inverno, con la neve che mi si posava sul viso.
La cosa che ricorderò di più di
quel pomeriggio è l’abbraccio che finalmente Francesca ed io abbiamo potuto
scambiarci e che vale più di qualsiasi altra parola avremmo potuto dire. Ho
trovato la ragazza umile e alla mano che conoscevo anche se solo virtualmente.
Una persona vera che nonostante abbia raggiunto traguardi importantissimi e
soprattutto meritati dimostra di non essersi montata la testa ed accoglie i
suoi lettori come se li conoscesse da sempre.
Electa, suo
secondo lavoro dopo Le stanze buie edito da Mursia – recensione qui -, ha anche
vinto il Premio Neri Pozza sezione giovani e presto il suo nuovo romanzo sarà
pubblicato con quella prestigiosa casa editrice .
Quindi cosa aspettate? Correte a
comprare i suoi libri!
Finito l’incontro in zona Duomo
ci siamo spostate a piedi al castello – schivando orde di ragazzine piangenti
che rincorrevano una macchina con dentro non abbiamo capito chi, sfidando una
folla assurda che ci trasportava in galleria anche senza muovere un piede (ma
non dovevano essere tutti all’Expo???) - per assistere ad un evento che mi
interessava particolarmente: La banda gialla. Protagonisti Marco Malvaldi,
Antonio Manzini, Gaetano Savatteri e Giampaolo Simi - tutti giallisti editi da
Sellerio - moderati da Danilo di
Termini.. Devo dire che conoscevo due autori su quattro; di Malvaldi ho letto
il primo libro, di Manzini ho qualcosa di pronto sul kindle mentre gli altri
due mi erano ignoti. Questo incontro è stato un po’ una delusione, non tanto
per i protagonisti – perché sono persone sempre pronte alla battuta e molto
divertenti - ma per la sala che ospitava la presentazione: bellissima,
meravigliosa e particolare sala ipogea del castello sforzesco probabilmente
perfetta per ospitare una mostra ma assolutamente sbagliata per far parlare
persone ad un microfono. Si capiva una parola su cinque e stare al passo con
cinque persone che interagivano sul palco è stata veramente dura. Mettiamoci
inoltre che il moderatore è stato un poco superficiale soffermandosi con gli
autori su alcuni temi presenti nei loro ultimi libri ma non dicendone mai
neanche il titolo. Abbiamo quindi assistito ad un excursus di personaggi poco e
mal collocati nel discorso che poteva essere comprensibile solo a chi conosceva
gli stessi da molto tempo.
In ogni caso esserci è servito
perché sono rimasta affascinata da Cosa resta di noi, il libro di Giampaolo Simi e dal suo modo di
raccontarlo infatti cercherò di procurarmelo al più presto; impatto opposto
invece per Savatteri che credo non leggerò neanche sotto tortura…ah forse non
si dice… e vabbè ormai l’ho detto.
Questi i due incontri cui sono
riuscita a partecipare sabato stando fuori di casa dalle 13.30 alle 20.00,
capite che speravo in qualcosa di più!
Domenica invece ho approfittato
della mattina per portare mio figlio ad un incontro per bambini in un teatro
dove però si è un po’ annoiato. E vabbè capita anche questo! Il pomeriggio
purtroppo avevo un impegno cui non potevo assolutamente mancare quindi non sono
riuscita ad andare neanche ad un incontro, nonostante ce ne fossero un paio cui
avrei voluto partecipare.
E con questo il mio resoconto del
Bookcity 2015 si chiude qui. Voi ci siete stati? Cosa siete riusciti a vedere?
Sono curiosa di capire se sono io che non sono capace di organizzarmi oppure se
tutti trovate le mie stesse difficoltà.
Questi i due incontri cui sono
riuscita a partecipare sabato stando fuori di casa dalle 13.30 alle 20.00,
capite che speravo in qualcosa di più!
Domenica invece ho approfittato
della mattina per portare mio figlio ad un incontro per bambini in un teatro
dove però si è un po’ annoiato. E vabbè capita anche questo! Il pomeriggio
purtroppo avevo un impegno cui non potevo assolutamente mancare quindi non sono
riuscita ad andare neanche ad un incontro, nonostante ce ne fossero un paio cui
avrei voluto partecipare.
E con questo il mio resoconto del
Bookcity 2015 si chiude qui. Voi ci siete stati? Cosa siete riusciti a vedere?
Sono curiosa di capire se sono io che non sono capace di organizzarmi oppure se
tutti trovate le mie stesse difficoltà.
Non conoscevo questa manifestazione. Ti capisco però. E' sempre difficile conciliare gli impegni della vita quotidiana con questi eventi, soprattutto quando si hanno figli piccoli.
RispondiEliminaDifficilissimo! Ad esempio, domani e giovedì andrò a due presentazioni e non ti dico organizzarmi tra lavoro e piazzare il pupo!
EliminaDaaany ♡ che rammarico averti abbandonata!!! Sono comunque felice che tu abbia rivissuto questa bella esperienza..sperando l'anno prossimo di non mancare! E il tuo entusiamo per Amedeo mi attira come una calamita!
RispondiEliminaUm bacione
Mi sei mancataaaaaa! Sono sempre andata insieme a te!
Eliminache fortunaaaa con la Diotallevi!! y__y
RispondiEliminabellissime in fotooo!! <3
È stata una vera e propria emozione!
EliminaGrazie per il complimento! ;)