martedì 3 novembre 2015

Chiacchiere, chiacchere bla, bla, bla... #10 - Speciale Bookcity 2015



Buongiorno lettori, e buon martedì. Come state? Io sto passando un periodo strano, in cui faccio fatica ad aggiornare costantemente il blog, in cui mi ritrovo ad accumulare cose da fare e poi a passare pomeriggi interi a cercare di tirarmi in pari. Infatti è da qualche giorno che avevo intenzione di scrivere questo post ma, devo essere sincera, mi è mancata la volontà. Ora eccomi qui, a cercare di rimediare.
Come praticamente tutti saprete il week end del 25 ottobre si è svolto a Milano il Bookcity ed io anche quest’anno, per fortuna, sono riuscita a partecipare. Certo, direte voi, è a Milano e tu abiti a soli 30 minuti dalla città. Avete ragione, ma questa manifestazione, per quanto la adori, ha il bruttissimo difetto di essere troppo breve – il grosso si concentra nel week end pur cominciando il giovedì e finendo la domenica – e di essere troppo dispersiva, non permettendo di godere delle numerosissime presentazioni che si tengono spesso ai poli opposti della città. Quindi ogni anno la stessa storia, sto in ballo una giornata per poi magari riuscire a vedere come è successo questa volta, solo due eventi. Mi accontento per carità, però mi innervosisce anche sapere di avere una possibilità del genere e sprecarla.
Ma smetto di sproloquiare a ruota libera e vi lascio con la mia cronaca di un week end al Bookcity.


Quest’anno avevo un punto fisso, volevo assistere alla presentazione del libro Amedeo, je t’aime di Francesca Diotallevi per – finalmente – abbracciare l’autrice e conoscerla di persona dopo tre anni di conoscenza virtuale. Se vi foste persi la mia recensione la potete trovare cliccando qui.
Armata di libro da autografare e accompagnata dalle mie amiche di sempre - Alessandra e Federica che accolgono sempre con entusiasmo le mie proposte di uscite letterarie - mi sono recata alla Mondadori in zona San Babila. La presentazione è stata un successo, Francesca ha ammaliato i presenti con i racconti delle sue ricerche effettuate per la stesura del libro e con le sue letture di parti del romanzo. Ho rivissuto le atmosfere che già avevo conosciuto leggendo la storia di Amedeo e Jeanne ed ho avuto nuovamente l’impressione di passeggiare per Parigi in una giornata di inverno, con la neve che mi si posava sul viso.
La cosa che ricorderò di più di quel pomeriggio è l’abbraccio che finalmente Francesca ed io abbiamo potuto scambiarci e che vale più di qualsiasi altra parola avremmo potuto dire. Ho trovato la ragazza umile e alla mano che conoscevo anche se solo virtualmente. Una persona vera che nonostante abbia raggiunto traguardi importantissimi e soprattutto meritati dimostra di non essersi montata la testa ed accoglie i suoi lettori come se li conoscesse da sempre.
Per chi non conoscesse l’autrice ricordo che dopo aver pubblicato Amedeo, je t’aime, con Mondadori
Electa, suo secondo lavoro dopo Le stanze buie edito da Mursia – recensione qui -, ha anche vinto il Premio Neri Pozza sezione giovani e presto il suo nuovo romanzo sarà pubblicato con quella prestigiosa casa editrice .

Quindi cosa aspettate? Correte a comprare i suoi libri!

Finito l’incontro in zona Duomo ci siamo spostate a piedi al castello – schivando orde di ragazzine piangenti che rincorrevano una macchina con dentro non abbiamo capito chi, sfidando una folla assurda che ci trasportava in galleria anche senza muovere un piede (ma non dovevano essere tutti all’Expo???) - per assistere ad un evento che mi interessava particolarmente: La banda gialla. Protagonisti Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Gaetano Savatteri e Giampaolo Simi - tutti giallisti editi da Sellerio -  moderati da Danilo di Termini.. Devo dire che conoscevo due autori su quattro; di Malvaldi ho letto il primo libro, di Manzini ho qualcosa di pronto sul kindle mentre gli altri due mi erano ignoti. Questo incontro è stato un po’ una delusione, non tanto per i protagonisti – perché sono persone sempre pronte alla battuta e molto divertenti - ma per la sala che ospitava la presentazione: bellissima, meravigliosa e particolare sala ipogea del castello sforzesco probabilmente perfetta per ospitare una mostra ma assolutamente sbagliata per far parlare persone ad un microfono. Si capiva una parola su cinque e stare al passo con cinque persone che interagivano sul palco è stata veramente dura. Mettiamoci inoltre che il moderatore è stato un poco superficiale soffermandosi con gli autori su alcuni temi presenti nei loro ultimi libri ma non dicendone mai neanche il titolo. Abbiamo quindi assistito ad un excursus di personaggi poco e mal collocati nel discorso che poteva essere comprensibile solo a chi conosceva gli stessi da molto tempo.
In ogni caso esserci è servito perché sono rimasta affascinata da Cosa resta di noi, il libro di Giampaolo Simi e dal suo modo di raccontarlo infatti cercherò di procurarmelo al più presto; impatto opposto invece per Savatteri che credo non leggerò neanche sotto tortura…ah forse non si dice… e vabbè ormai l’ho detto.

Questi i due incontri cui sono riuscita a partecipare sabato stando fuori di casa dalle 13.30 alle 20.00, capite che speravo in qualcosa di più!
Domenica invece ho approfittato della mattina per portare mio figlio ad un incontro per bambini in un teatro dove però si è un po’ annoiato. E vabbè capita anche questo! Il pomeriggio purtroppo avevo un impegno cui non potevo assolutamente mancare quindi non sono riuscita ad andare neanche ad un incontro, nonostante ce ne fossero un paio cui avrei voluto partecipare.
E con questo il mio resoconto del Bookcity 2015 si chiude qui. Voi ci siete stati? Cosa siete riusciti a vedere? Sono curiosa di capire se sono io che non sono capace di organizzarmi oppure se tutti trovate le mie stesse difficoltà.
 



Questi i due incontri cui sono riuscita a partecipare sabato stando fuori di casa dalle 13.30 alle 20.00, capite che speravo in qualcosa di più!
Domenica invece ho approfittato della mattina per portare mio figlio ad un incontro per bambini in un teatro dove però si è un po’ annoiato. E vabbè capita anche questo! Il pomeriggio purtroppo avevo un impegno cui non potevo assolutamente mancare quindi non sono riuscita ad andare neanche ad un incontro, nonostante ce ne fossero un paio cui avrei voluto partecipare.
E con questo il mio resoconto del Bookcity 2015 si chiude qui. Voi ci siete stati? Cosa siete riusciti a vedere? Sono curiosa di capire se sono io che non sono capace di organizzarmi oppure se tutti trovate le mie stesse difficoltà.

6 commenti:

  1. Non conoscevo questa manifestazione. Ti capisco però. E' sempre difficile conciliare gli impegni della vita quotidiana con questi eventi, soprattutto quando si hanno figli piccoli.

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    1. Difficilissimo! Ad esempio, domani e giovedì andrò a due presentazioni e non ti dico organizzarmi tra lavoro e piazzare il pupo!

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  2. Daaany ♡ che rammarico averti abbandonata!!! Sono comunque felice che tu abbia rivissuto questa bella esperienza..sperando l'anno prossimo di non mancare! E il tuo entusiamo per Amedeo mi attira come una calamita!
    Um bacione

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  3. che fortunaaaa con la Diotallevi!! y__y
    bellissime in fotooo!! <3

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    1. È stata una vera e propria emozione!
      Grazie per il complimento! ;)

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