Buongiorno lettori e buon giovedì. Cosa mi raccontate di bello? Per me altra giornata particolare! Dopo la presentazione di ieri di Annarita Briganti e il suo L’amore è una favola oggi, nel tardo pomeriggio, andrò alla Libreria La Tramite di Milano dove Sara Rattaro festeggerà con lettori ed amici la recente vittoria del Premio Bancarella con il romanzo Niente è come te. Subito dopo con le mie amiche Federica ed Alessandra – quelle che mi hanno sopportato anche al Bookcity – andremo al cinema a vedere Io che amo solo te, film tratto dal bellissimo romanzo di Luca Bianchini. È ovvio che anche di questa giornata avrete un resoconto super dettagliato, spero il prima possibile. Anche oggi sono qui per lasciarvi una recensione – piano piano mi tiro in pari! -, quella di un libro che ho finito di leggere pochissimi giorni fa: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso, pag. 271, edito da Garzanti
Trama: Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti
altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata
antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è
il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie
l'essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire
come avrebbe fatto lei. Un'empatia profonda e un intuito raffinato sono
le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo
mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive
libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, e lei riempie le
pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto
nell'ombra. E a Vani sta bene cosi. Anzi, preferisce non incontrare gli
scrittori per cui lavora. Fino al giorno in cui il suo editore non la
obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda
a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce
una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway,
Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile
con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver
creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza
paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei. E quando il
destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le
relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili.
Ho cominciato questo libro alla
ricerca di qualcosa di divertente. Le mie carissime LGS ne hanno ardentemente
perorato la causa ed io lo avevo sul kindle da quando è uscito; mi frenava
tantissimo a causa di un titolo che non riusciva a rimanermi in mente e a causa
di quel faccione in copertina che mi fissava. In più se mi seguite sapete che
ultimamente tendo a tenermi alla larga da tutto ciò che nei libri è ambientato
in una libreria, casa editrice o che ha come protagonisti scrittori, lettori o
librai. So che è un atteggiamento che non è carino e che probabilmente in questo
modo corro il rischio di perdermi dei capolavori ma di solito preferisco
correre il rischio piuttosto che incappare in una colossale fregatura.
In questo caso non potevo tirarmi
indietro, le LGS mi avrebbero staccato la pelle dalle ossa continuato a
consigliare questo libro finchè non lo avessi letto, ora, fra un mese o fra un
anno. Ad ogni mia domanda: cosa comincio? Loro avrebbero urlato a squarciagola:
Aliceeeeee.
E va bene, ho cominciato Alice!
Sotto minaccia per di più perché Laura La Libridinosa mi ha
detto senza troppi mezzi termini che avremmo litigato se avessi stroncato
questo libro. Ma come si fa a stroncare un libro così? Ma a Laura questo non
basta, con me ci vuole litigare lo stesso perché non gli do 5… non è mai
contenta!!! ;)
Ma veniamo al libro.
Vani – all’anagrafe Silvana Sarca
– torinese, è una ghostwriter. Per dirla in parole povere una che scrive libri
per gli altri assistendo nell’ombra ai loro successi e non venendo mai elogiata
né ripagata adeguatamente per il proprio lavoro.
Uno stipendio ai minimi sindacali,
un atteggiamento duro il cui motto è: “Se solo me ne fregasse qualcosa”, una
capacità estrema nel mettersi nei panni degli altri cambiando ogni volta stile
e metodo narrativo. Lei è quella che ha scritto il libro più bello del mondo ma
non lo sa nessuno. E questa cosa, diciamocelo, nonostante lei dica il
contrario, le interessa eccome!
Sin dalle prime righe lo stile
appare subito fresco e divertente, capace di strappare più di un sorriso grazie
all’atteggiamento impertinente della protagonista.
Caschetto nero, impermeabile
nero, rossetto e smalto viola; una protagonista che difficilmente si dimentica sia
per l’impatto fisico che per il suo essere così sempre sul pezzo e per la sua
capacità di capire così bene le persone che incontra sulla sua strada.
Durante tutta la lettura però viene
spontaneo chiederselo: Vani, così capace a capire gli altri, capisce veramente
se stessa? Forse ci crede veramente a quella storiella del “se solo me ne
fregasse qualcosa” ma tutto cambia quando qualcuno inizia ad interessarsi
veramente a lei, non alla ghostwriter ma alla persona, quella rinchiusa così
sapientemente dentro ad un involucro alla Lisbeth Salander – la protagonista
dark del libro Uomini che odiano le donne -, apparentemente così cupa e imperscrutabile
finché qualcuno non riesce ad andare oltre.
Una caratterizzazione sapiente
quella che Alice Basso riesce a realizzare con i suoi personaggi. È vero, Vani
è la protagonista indiscussa del romanzo, ma i personaggi di contorno non sono
meno interessanti. Da Enrico, il capo di Vani; a Riccardo, lo scrittore
sconclusionato cui la nostra protagonista ha “regalato” il libro più bello del
mondo portandolo in vetta alle classifiche; al commissario Berganza, che
rispecchia i canoni del commissario d’autore e proprio per questo fa subito
simpatia; a Lara, la sorella piagnona che chiama Vani solo quando ha da
chiederle un favore; a Bianca, la scrittrice medium in contatto con gli angeli;
a Morgana, la vicina adolescente che rispecchia in tutto e per tutto la Vani ragazza. Per ognuno di
loro Alice ha utilizzato un’attenzione al dettaglio per cui è facilissimo
immaginarsi ogni loro sfaccettatura sia fisica che caratteriale.
Ma questo non è solo un libro
divertente – che già non è facile da realizzare -, è un libro che denota una
grandissima cultura letteraria e musicale che l’autrice dissemina sapientemente
nei libri che Vani scrive e nei dialoghi tra i personaggi.
Una storia che ruota attorno alla
vita della protagonista che, capitolo per capitolo ed in prima persona, ci
racconta le sue peripezie da scrittrice di storie degli altri. Una vita
abbastanza ordinaria – verrebbe da dire - ma che viene scombussolata da un
mistero con cui la donna si trova suo malgrado a dover fare i conti: Bianca, la
sua ultima committente, è scomparsa, presumibilmente rapita. Con la sua
capacità di capire al volo le persone Vani darà una grossa mano alle indagini
anche se diciamo che proprio la risoluzione del piccolo giallo l’ho trovata un
po’ inverosimile.
Sicuramente un ottimo esordio quello di Alice Basso di cui attenderò con
impazienza il seguito. Un libro che consiglio a chi ha voglia di una lettura
divertente
Cosa ne pensate? Lo avete letto? Vi ispira?
Evvaiiiiiii :-) finalmente ti sei decisa e lo hai letto, hai visto che ti è piaciuto? Ti conosciamo e non poteva essere altrimenti!! Un altro libro bello messo in saccoccia. Adesso attendiamo il prossimo
RispondiEliminaBello! Attendiamo!
EliminaPiaciuto tanto anche a me. Davvero divertente :)
RispondiEliminaRicordo la tua recensione! :)
EliminaQuindi? Perché non hai dato 5?
RispondiEliminaSei incorreggibile! Ahahahahahah
EliminaAlice!!! Hai letto Alice!! Bello, visto?! ^-^
RispondiEliminaYesssss! Ora tu DEVI leggere il fungone!!! ;)
EliminaLo leggerò a sorpresa, quando meno te lo aspetti... ihihihihhh
EliminaAnche io ho da un po' questo libro sull'ereader e da un po' rimando. E' la prima recensione che mi spinge a chiedermi se non sia ora di legegrlo. Complimentissimi per le belle parole ^^
RispondiEliminaOh ma grazie!!! :)
EliminaNon l'ho ancora letto ma mi ispira eccome... verrà anche il suo momento! :-)
RispondiEliminaCiao Nadia! Poi fammi sapere!
Eliminanon l'avevo letto e non mi ispirava per i tuoi stessi motivi, titolo, cover... Mi dovrò ricredere
RispondiEliminaMetti da parte i dubbi e leggilo!
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