lunedì 23 novembre 2015

Recensione #96 - L'amore è una favola di Annarita Briganti

Ciao amici, siamo già quasi alla fine di novembre ed il mio obiettivo è quello di non trascinarmi recensioni arretrate nel nuovo anno... Posso farcela? Io ci provo. Ovviamente darò precedenza ai libri che arrivano dalle case editrici e - al limite - lascerò indietro quelli di più vecchia pubblicazione. Oggi voglio parlarvi del libro L'amore è una favola di Annarita Briganti, pag. 192, edito da Cairo di cui vi avevo già parlato qui.

Trama: Tutti sanno cos’è l’amore, ma nessuno, forse, sa comprenderlo totalmente. Perché l’amore non accetta definizioni: è un’esperienza che va vissuta fino in fondo. Come fa #Gioia Lieve, la protagonista del nuovo romanzo di Annarita Briganti, che attraversa la vita e i sentimenti con la felicità e la leggerezza che il suo nome suggerisce, nei limiti del possibile. Gioia è una giornalista culturale freelance, ovvero precaria, e una scrittrice. Conosce Guido Giacometti, l’Artista, per un lavoro che inizialmente non voleva fare. Una delle sue più care amiche, Marcella, le chiede all’ultimo minuto di scrivere la prefazione al catalogo della mostra dell’Artista, Cuori Ribelli, che sarà inaugurata al Museo Madre di Napoli, il giorno di San Valentino. E così Gioia incontra Giacometti, enfant prodige della scena artistica, nonché seduttore seriale. È amore a prima vista, ma un amore difficile e contrastato, che lei cerca di far crescere contro tutto e contro tutti. Tra presentazioni di libri, festival, vernissage e pranzi in riva al mare, seguiamo la loro storia, fino all’inatteso epilogo. Ambientato tra Milano e Napoli, tra Arte e Editoria, L’amore è una favola contiene anche una dura condanna della violenza contro le donne, che irrompe nella complicata esistenza della protagonista. Un romanzo che parla della vita, per tutti quelli che hanno il coraggio di amare, lottare, sperare.

Gioia è tornata! Non sapete chi è Gioia? Male! Gioia è una giornalista freelance innamorata dell'amore. Il suo bagaglio è tutt'altro che spensierato: esce da relazioni devastanti, da tentativi di inseminazioni in Spagna, e convive con una situazione lavorativa precaria nonostante scriva da anni per numerosissime ed importanti testate e nonostante abbia pubbliacato un libro. Gioia è un po' Annarita. E Annarita è un po' Gioia. Chi conosce l'autrice farà fatica a distinguere quando la fantasia diventa realtà e viceversa.
L'amore è una favola è il suo secondo romanzo - dopo Non chiedermi come sei nata di cui trovate la recensione qui - ed anche in questo caso lei sceglie di affrontare temi forti - come la violenza sulle donne, lo stalking, l'amore, l'amicizia - e di fregarsene se questi temi generalmente non pagano in termini di vendite. Annarita sceglie di scrivere portando avanti le lotte che quotidianamente affronta nella realtà e lo fa attraverso due romanzi/memoir in cui mette dentro moltissimo delle sue esperienze.
Come dicevo Gioia è ancora alla ricerca dell'Amore con la A maiuscola, quello che non la faccia soffrire, quello che non la tradirà, quello che non la userà all'occorrenza e poi sposerà un'altra, quello che sappia dedicarsi totalmente alla loro relazione e che magari voglia anche quel famoso figlio che per Gioia è una ragione di vita. Ma, attenzione, non fatevi portare fuori strada dalle mie parole... questo non è un romanzo rosa ma un pezzo di vita, quella che tutte noi potremmo vivere. Ed anche il titolo può trarre in inganno: L'amore è un favola può infatti essere visto come un'affermazione positiva ma anche come un modo per dire che l'amore è una frottola, che il vero amore non esiste, almeno nella più rosa accezione del termine.
In questo nuovo romanzo l'amore Gioia sembra proprio averlo trovato; lui è Guido, artista famoso in fase di stallo creativo che grazie alla nostra protagonista ritrova la voglia di creare e - forse - anche di amare.
Una relazione in cui, come al solito, Gioia si butta immediatamente con tutta se stessa, come fa sempre, spesso senza riflettere. Chissà se almeno questa volta riceverà in cambio quello che si aspetta? Gioia è veramente cresciuta e saprà mettere da parte quella sua necessità di amore ad ogni costo?
Due giorni è il tempo che ci ho messo a divorare questo libro, due giorni in cui ho vissuto la vita di Gioia, ho fatto il tifo per lei, in alcuni momenti avrei anche voluto schiaffeggiarla, chiederle di aprire gli occhi, amarsi di più non sottovalutando la sua persona; due giorni in cui ho camminato per le strade di Milano e per quelle di Napoli, ma anche di Torino, di Parigi ed ho conosciuto dei mondi - quello dell'arte e quello dell'editoria - che ho sempre visto dall'esterno forse non rendendomi conto di cosa celino realmente. Due giorni in cui ho odiato con tutta me stessa lo/la stalker che riempie Gioia di telefonate anonime, di bigliettini spaventosi, di atti di intimidazione.
Ho usato una matita per tenere il segno e non un segnalibro, perchè troppe volte ho avuto la necessità di sottolineare per non lasciare andare alcuni pensieri.
Cosa ho apprezzato di più in questo romanzo, così come nel precedente? La schiettezza con cui Annarita parla di qualunque cosa: dal sesso all'amore; dall'amicizia alla persecuzione; dalla solitudine alla gioia. Non usa mezzi termini, non cerca di farsi piacere ad ogni costo; non utilizza parole smorzate per creare al lettore meno stordimento e più compiacimento; non ha paura di mostrare tutta se stessa nonostante la possibilità di essere criticata. Un ottimo lavoro, che consiglio! È assolutamente leggibile anche senza aver letto il precedente ma io consiglio comunque di andare con ordine per riuscire ad avere un quadro completo delle sfaccettature del personaggio Gioia.


VOTO: 


6 commenti:

  1. non ho letto neanche il precedente ma me li segno! Mi hai incuriosita un sacco

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  2. Non conoscevo quest'autrice, però mi hai incuriosita parecchio. Vedo se riesco a trovare un buchino per darle una possibilità.

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  3. Aspettavo questa recensione! L'autrice mi interessa molto, voglio proprio leggerla, credo faccia per me, adoro le storie di donne raccontate da altre donne.

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