Buon pomeriggio carissimi, per fortuna è venerdì!!! Anche se non sarà per niente un week end all'insegna del relax questo rimane sempre il mio giorno preferito!
Ma torniamo al blog...
Ho finito ieri di leggere la saga completa di Agnes Browne quindi nei prossimi giorni vi toccheranno tutte le recensioni.
Comincio con quella de I marmocchi di Agnes di Brendan O' Carroll edito da Neri Pozza, 186 pagine.
Ma torniamo al blog...
Ho finito ieri di leggere la saga completa di Agnes Browne quindi nei prossimi giorni vi toccheranno tutte le recensioni.
Comincio con quella de I marmocchi di Agnes di Brendan O' Carroll edito da Neri Pozza, 186 pagine.
Trama: Sono passati tre anni dalla morte di Rosso, e Agnes Browne continua a fare da madre, padre e arbitro a sette figli scatenati, i suoi adorabili marmocchi. Il primogenito Mark la aiuta a far quadrare il bilancio, e il francese Pierre le ricorda di essere una donna, fatto che non manca di lusingare la nostra eroina.
Sembrerebbe tornato il sereno, in Larkin Court. Ma la vita non risparmia mai i colpi bassi, se ti chiami Agnes Browne: Frankie, la pecora nera della famiglia, la deruba di tutti i suoi averi e fugge in Inghilterra, dove rimarrà intrappolato nella rete della droga. Agnes dovrà lasciare l’amato Jarro, a seguito del piano di recupero del centro storico di Dublino e andrà a vivere nella periferica Finglas, una «terra selvaggia».
Nel frattempo, i figli crescono: Cathy, da bambina vivace e assetata di avventure, diventa donna e si fidanza con un poliziotto di Cork (anche se Agnes nutre più di una riserva sul mestiere del futuro genero); Mark, che ha fatto da padre ai fratelli, si sposa, dopo aver evitato il fallimento della Wise & Co.; il balbuziente e poco dotato Simon ottiene un posto da inserviente in ospedale grazie a un provvidenziale quanto esilarante colloquio di lavoro; Rory, il figlio gay, subisce le angherie di un gruppo di skinhead, ma riesce a trovare la propria strada dedicandosi con successo al lavoro di parrucchiere e conquistando l’amore di un collega; infine Trevor, il più piccolo e il più tardo di tutti, si rivela un bambino prodigio, un artista in erba, un «tesoro nazionale». E la resistenza di Agnes alla corte di Pierre si fa più debole… Agnes saprà affrontare tutto questo – drammi, tragedie, commedie – con lo spirito e l’ironia che contraddistinguono le donne dell’Isola di Smeraldo, sempre pronto a regalare una battuta o una replica sferzante. E il suo inventore, Brendan O’Carroll, ci intrattiene con questa nuova avvincente puntata della trilogia, senza mai far mancare al lettore un sorriso o una risata liberatoria, nel più puro stile dei grandi narratori irlandesi.
Sappiatelo,
quando comincerete questa serie non potrete smettere di leggere finché non la
avrete finita. Questo è quello che è successo a me, che ne ho interrotto la
lettura solo per impegni presi precedentemente.
Anche
in questo nuovo capitolo della vita di Agnes Browne, Brendan O’ Carroll è stato
capace di creare un romanzo divertente – anche se più maturo rispetto al
precedente – pur facendo comunque riflettere il lettore sui meccanismi di una
famiglia così numerosa.
Questo
libro – come appare evidente anche dal titolo – è infatti incentrato sui figli
di Agnes, i suoi marmocchi ormai cresciuti.
Sono
ormai passati tre lunghi anni dalla morte di Rosso ed Agnes si ritrova più che
mai a fare i conti con la crescita dei figli, ognuno con le sue caratteristiche
ed ognuno con un suo diverso bisogno. Perché, si sa, figli piccoli problemi
piccoli, figli grandi problemi grandi.
Avevamo
lasciato Mark apprendista falegname presso la fabbrica del signor Wise ed ora è
in procinto di sostenere l’esame che lo farà diventare un falegname finito
anche se – diciamocelo – Mark è un gran lavoratore, con una passione sfrenata
per quello che ha imparato a fare e nessun esame potrà dimostrare più di quello
che già ha saputo fare da solo in fabbrica. Ma spesso la dedizione non basta
perché bisogna fare i conti con forze avverse esterne che in questo caso si personificano nel figlio del
suo mentore che altri non è che un arrivista e spacciatore di cocaina.
Gli
altri fratelli Browne studiano – o almeno ci provano anche se i risultati non
sono proprio quelli che una mamma sogna – e per Agnes si prevede un periodo
difficile. La testa calda della famiglia è Frankie, che facendosi trascinare da
compagnie non proprio raccomandabili diventa uno skinhead neonazista, uno di
quelli che in branco se la prendono spesso con i più deboli. A farne le spese è
spesso Rory - apprendista parrucchiere – che paga la sua omosessualità con
fughe notturne e rischi di pestaggi.
Anche
i due gemelli non sono esenti da guai: Dermon arrotonda con piccoli furtarelli
– aiutato dal suo degno compare di merende Bomba Brady - e Simon ha parecchie
difficoltà scolastiche a causa del suo carattere chiuso e della sua balbuzie.
Cathy
sta finendo i suoi studi dalle suore e coltiva la sua amicizia con l’altra
Cathy ma inizia già ad attirare su di se gli sguardi dei ragazzi. Infine c’è
Trevor, il più piccolino, che non eccelle a scuola ma che passa le sue giornate
a disegnare.
E
se oltre a 7 figli poco più che adolescenti il comune si inventa una ristrutturazione
globale del quartiere popolare di Dublino dove la famiglia abita da generazioni
allora il minestrone è fatto e, come in effetti avviene, il libro non può che
preservare moltissime sorprese.
L’autore è bravissimo anche in questo
nuovo capitolo a delineare con molta precisione i personaggi, facendoli
diventare delle macchiette spesso divertenti, anche se devo confessare che il duo Agnes/Marion mi è mancato molto e
questa mancanza credo sia percepibile in modo netto durante la lettura. C’è
però una novità in questo secondo volume: le vicende non sono concentrate a
Dublino ma si snodano tra la capitale irlandese e Londra aggiungendo, secondo
me, corpo alla storia che si intreccia inesorabilmente e con maestria.
Anche
il personaggio di Agnes evolve, pur rimanendo la donna un po’ “ignorantella” –
passatemi il termine – dell’inizio e pur continuando ad adorare le sue
interminabili partite a Bingo risulta più matura, forse grazie all’età e forse
grazie anche al rapporto solido che è riuscita ad instaurare con Pierre.
Qualche
colpo di scena riuscirà inoltre a dare un tocco in più alla storia.
Leggendoli
tutti in fila si nota come l’autore inizi a seminare qualche dettaglio che gli
servirà da aggancio nei libri successivi dando al lettore la possibilità di
fantasticare sul futuro insieme ad Agnes.
Una
saga familiare da non perdere!!!
Libri
precedenti:
- Agnes Browne mamma – Recensione qui
Questa serie mi è piaciuta tantissimo. Tra tutti e quattro i libri, ho adorato il primo e l' ultimo.
RispondiEliminaUn abbraccio
Io nonna e ragazza! ;)
EliminaUn abbraccio anche a te!
C'è la mia amica Sonia che me li consiglia da anni.
RispondiEliminaVi ascolterò? Senz'altro sì, ma la lista di recuperi è lunga :)
Sì Mik! Recuperaaaa! Questi sono 4 ma si leggono veramente in un soffio! ;)
EliminaAgnes Browne mamma si è rivelato davvero una piacevole sorpresa... credo proprio che continuerò la serie, anche se non subito!
RispondiEliminaIo ho preferito leggerli tutti subito! 😉
EliminaAnche a me piacerebbe leggerli subito, ma ho "qualche" challenge e "qualche" giveaway che incombe ahahahahah :-p
EliminaO'Carroll ha più di 60 anni eh! ;)
EliminaA me serviva proprio leggere una serie intera per una challenge e ho colto l'attimo! Hihihihi
Ciao Dani, dopo che Salvia mi ha fatto conoscere questa serie, ho dovuto comprare tutti i libri perché Agnes è una vera forza della natura! Proprio oggi ho pubblicato anch'io la recensione di questo libro!
RispondiEliminaIo ora voglio i cartacei! Manie da Lettrici Ahahahaha
EliminaSai che l'ho pensata anch'io! Sono quasi a 100 punti nella tessera della Giunti e quasi quasi mi prendo la serie in cartaceo
EliminaHihihihihi
EliminaNei prossimi giorni pubblicherò la recensione del primo, "Agnes Browne mamma", che proprio in questo momento mi fissa dallo scaffale, in attesa. Hai perfettamente ragione, queste serie crea dipendenza :)
RispondiEliminaIo ho pronte le altre ma non ho avuto tempo di lavorare al blog in questi giorni! Non vedo l' ora di leggere la tua!;)
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