venerdì 2 giugno 2017

Letture con Marina #15

Buon venerdì lettori, anche nei giorni festivi non ci fermiamo! Ecco una nuova puntata della rubrica Letture con Marina. Vi auguro un magnifico weekend lungo e lascio a lei la parola.


Ed eccoci al consueto appuntamento con la sestina di autori in lizza per il Premio Selezione Bancarella.
Oggi parliamo di: Matteo Strukul, in lizza con il suo libro I medici. Una dinastia al potere.
Io ho letto un altro dei libri della serie e per la precisione il secondo della trilogia:
I MEDICI - UN UOMO AL POTERE

Autore: Matteo Strukul
Titolo: I Medici - Un uomo al potere 
Casa editrice: Newton Compton Editori
Pagine: 376
Genere: Narrativa
Anno Pubblicazione: 2016

Sinossi: Fra omicidi, tradimenti e giochi di palazzo, seguiamo i Medici sin dagli inizi dell'ascesa alla Signoria fiorentina, in una ridda di intrighi e colpi di scena che vedono come protagonisti capitani di ventura senza scrupoli, fatali avvelenatrici, spietati mercenari svizzeri ma anche artisti geniali e ammalianti cortigiane. L'Uomo al potere di cui si raccontano le gesta nel secondo capitolo della saga è Lorenzo il Magnifico, abile politico, grande mecenate delle arti e poeta egli stesso: seguiremo il suo amore contrastato con Lucrezia Donati e le cospirazioni contro di lui, che sfociarono nel bagno di sangue della Congiura de' Pazzi.
RECENSIONE:
Secondo libro di una trilogia, romanzo che lo stesso autore definisce – e si augura sia: romanzo d’appendice, “macchiato” dalle tinte del noir. E veramente nel leggerlo, non fosse per i personaggi ed il periodo storico diversi, sembra veramente di leggere un Dumas, o un Salgari.

Interessante lettura che fornisce anche la scusa per una ricerca del periodo storico che in realtà non sospettavo fosse così violento. Si pensa al Rinascimento, a Lorenzo il Magnifico – e ci si raffigura un periodo storico pacifico, immerso nell’arte e nelle scoperte. Ed invece, come ben ci precisa l’autore nelle sue note, non dobbiamo scordarci che siamo nel decennio che va dal 1469 al 1479 – e lotte violente e sanguinose erano più o meno all’ordine del giorno… Molto bella la suddivisione del romanzo in “quadri”, che permettono di mantenere l’afflato drammatico e consentono al lettore una lettura snella, nonostante la mole dell’opera e gli argomenti trattati, seppur sempre con levità drammatica ove la scena lo esiga – e non disdegnando scene piccanti o di perversione. Il lettore dovrà tenere a mente che insieme ai protagonisti reali, l’autore ha inserito personaggi di fantasia, che sono presenti nel primo romanzo e ritroviamo anche qui in una sorta di continuità. Non ne sono sicura, non avendo letto il primo romanzo, ma credo che la cattivissima e depravata Laura Ricci – paragonabile alla Milady de Winter de I tre Moschettieri – sia a buon titolo un personaggio che il lettore avrebbe gradito ritrovare pure nel terzo volume. Fermo restando che i 3 volumi componenti la trilogia possono essere letti come libri a se stanti. I personaggi su cui è incentrato il romanzo sono naturalmente Lorenzo il Magnifico e, inaspettato, un giovine Leonardo da Vinci. In entrambi i casi, l’autore ne dà una visione – romanzata – stupefacente e stupenda. Un Leonardo da Vinci agli albori del suo genio, ragazzo ancora in cerca della sua strada nello studio del Verrocchio, in piena sperimentazione delle sue potenzialità e delle sua curiosità, tra cui soprattutto il corpo umano ed il sogno del genere umano: la possibilità di volare. Uomo di pace, che accetta di studiare ed inventare armi per Lorenzo de Medici e Firenze, a patto che vengano utilizzate solo in caso di difesa e non d’attacco. Amico taciturno e fedele, ma uomo di principi saldi e irrinunciabili. E poi eccolo, protagonista indiscusso, un giovane Lorenzo che alla morte del padre è costretto ad accettare la responsabilità di guidare la Signoria di Firenze. Un ragazzo sensibile ed intelligente, con un’idea della politica ancora innocente e non sporcata dalle decisioni che un governante è costretto a prendere, innamorato di Lucrezia Donati, che vede sparire ben presto l’innocenza del se’ appena ventenne per una serie di decisioni, via via che il tempo passa e gli eventi si succedono, che non avrebbe mai pensato di poter/dover prendere e che lo porteranno a perdere amore ed amicizie, perché la sua Signora Firenze tutto chiede e nulla lascia. Un uomo combattuto tra dovere di esercitare il potere ed amore. Un uomo che alla morte violenta e prematura del fratello Giuliano ha l’opportunità di fermarsi per un attimo nel dolore del lutto – e riconsiderare le priorità e soprattutto il modo di perseguirle. Un uomo che il romanzo di Strukul ci fa vedere anche sotto una luce diversa e non solo come Il Magnifico dei ricordi scolastici. Una figura con luci ed ombre e non solo un personaggio meramente storico. Un romanzo sorprendente, come dicevo poc’anzi, che sorprende per la linearità che l’autore ha perseguito, nonostante i tanti personaggi e gli avvenimenti che si susseguono nel decennio preso in esame. Un romanzo che verso il finale accelera l’andamento del racconto perché il lettore sia in grado di percepire quanto la storia della congiura della famiglia de’ Pazzi - ostile ai Medici – e la seguente orgia di violenza che si scatena in Firenze siano in sintonia con la vita dell’epoca, seppur nel periodo detto Rinascimento. Che è appunto il momento in cui l’autore decide di terminare questa sua seconda – e magistrale – prova.
Un arrivederci a presto per parlare del prossimo libro che spero sarà una gradita sorpresa.
Ciao Marina


MATTEO STRUKULpiccola biografia estratta da Ibs.it
Scoperto da Massimo Carlotto, ha pubblicato presso le Edizioni e/o La ballata di Mila (vincitore del Premio
speciale Valpolicella 2011 e semifinalista al Premio Scerbanenco 2011) e ha anche scritto la sceneggiatura del fumetto Red Dread (Lateral Publish 2012), basato sulle avventure dell'eroina del suo primo romanzo, Mila Zago, disegnato da Alessandro Vitti e vincitore del Premio Leone di Narnia 2012 come miglior fumetto seriale italiano.
Laureato in Giurisprudenza e dottore di ricerca in Diritti europeo dei contratti, collabora con "Il Mattino di Padova", "La nuova di Venezia e Mestre" e "La tribuna di Treviso". Ha inoltre ideato e fondato Sugarpulp, movimento letterario veneto che ha ricevuto la benedizione di Joe R. Lansdale e Victor Gischler, nonché direttoe artistico dello Sugarpulp Festival. Dirige Revolver, nuovo marchio editoriale di Edizioni BD dedicato al noir. Vive insieme a sua moglie fra Padova e Berlino. Fra i suoi libri ricordiamo: La giostra dei fiori spezzati. Il caso dell'angelo sterminatore, I cavalieri del Nord, Una famiglia al potere. I Medici.
                                                                                                                                                          

7 commenti:

  1. Ciao Marina! La tua recensione così dettagliata e approfondita mi ha fatto rivalutare un libro che non avevo affatto considerato, brava davvero e grazie! Non ho ancora letto nessuno dei finalisti del Premio Bancarella ma qualcuno mi ispira, vedremo se prima o poi riuscirò a dire anch'io la mia in merito!

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  2. Ciao Nadia, che piacere ritrovarti!

    Anch'io non lo avrei mai letto se non fosse perchè ho pensato di parlare in questo spazio - all'interno del blog di Daniela - dei finalisti del Premio Bancarella.
    E ad onor del vero perchè alcune bloggers conosciute in una Challenge dello scorso anno, prime fra tutte Due Lettrici Quasi Perfette, mi han contagiata con il Premio Bancarella...

    Ed invece: sorpresa!, questo è un romanzo che leggi d'un fiato, complici i personaggi protagonisti del libro e la maestria di narratore di Matteo Strukul.
    E ripeto, sono proprio contenta di averlo letto.
    Un po' come prolungare il piacere di letture tipo I 3 Moschettieri o anke Sandokan, pur con le dovute differenze.
    Godibilissimo 😊

    Buon fine settimana Nadia! A presto, Marina

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  3. Ciao Marina.
    Anche per me Strukul è stata una piacevole sorpresa! Io ho letto il primo della serie e non cedo l'ora di leggere gli altri due. Strukul scrive veramente molto bene e si percepisce il grande lavoro di ricerca che c'è dietro.
    P.S. Se io volessi recuperare tue vecchie recensioni in questa rubrica, come posso fare? Non trovo il banner tra le rubriche e nemmeno le tue recensioni in elenco
    Un bacio

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    Risposte
    1. Ciao Stefy, basta che clicchi sull'etichetta Letture con Marina in fondo a questo post!

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    2. Grazie! Non avevo considerato le etichette...sorry

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  4. Ciao Stefania, anch'io sono rimasta piacevolmente sorpresa da questa lettura. I romanzi storici di primo acchito non sarebbero tra le mie preferenze, ma qualche volta vale la pena intraprendere sentieri poco conosciuti. E' stato come leggere un romanzo d'avventure, con una fluidità di scrittura veramente notevole. Ed un rinfresco del periodo storico che non guasta mai, soprattutto letto così.

    Per fortuna ti ha risposto Daniela ;-), che tanto lo sai che a livello "tecnologico" io sono una frana!!
    Ciao e buono scampolo di domenica, ad un passo dal temporale!

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