martedì 31 ottobre 2017

Recensione #212 - Una lettera lunga una vita di Loredana Limone

Buongiorno lettori, come state? Dai che domani è festa, quindi oggi per molti sarà una giornata decisamente più leggera!
Ma torniamo al blog... In realtà per oggi avevo programmato da tempo una recensione, poi però ieri ho finito il libro che avevo in lettura e avevo la necessità di scriverne subito, e anche di lasciarvi subito il mio pensiero. Perchè dei libri belli bisogna parlarne, subito e tanto. Quindi eccomi qui, con il mio pensiero su questo libro che ho letto, divorato in un weekend, adorato e che resterà nel mio cuore per parecchio tempo.
Si tratta di Una lettera lunga una vita di Loredana Limone, edito da CentoAutori, che ringrazio per la copia, 242 pagine.


Sinossi: Tina vive con serenità i suoi ultimi anni di vita lontana dall'Italia e dalle sue radici. Un giorno in apparenza come gli altri, una telefonata sconvolge la sua tranquilla esistenza. Da quell'eco di una voce lontana dall'accento inconfondibile, un uomo sembra riportarla al suo passato e a suoi ricordi. L'Italia, Napoli, la sua terra, gli odori e i sapori che aveva amato da bambina e adesso credeva di aver dimenticato, riaffiorano tutti insieme all'improvviso travolgendola come un fiume in piena. Tina così decide di scrivere una lettera a quell'uomo riemerso dal suo passato ma non si tratta delle solite righe di convenevoli, ma di una lettera d'amore lunga tutta una vita.

Quante emozioni mi ha regalato questo libro... 
Una storia semplice quella che racconta, ma una storia da brividi. Assuntina è napoletana, trasferita in America dopo la guerra per seguire un marito scelto quasi per ripiego. Lascia una città distrutta dal conflitto e lo fa con il cuore a brandelli, a causa di una storia che doveva essere ma non sarà. Il suo vero amore è Mario, di cui serba segretamente il ricordo per oltre cinquant'anni. Mario diventerà il protagonista dei suoi romanzi, Mario è l'uomo che le fa battere il cuore anche al solo pensiero, che le è sempre accanto anche se solo nell'immaginazione e nei sogni, è colui che, ogni volta, sa farla innamorare come la prima volta.
Ed è proprio Tina a raccontarci il suo amore. Lo fa attraverso una lettera indirizzata a Mario. Una lettera in cui gli racconta la propria vita, in cui le confida i suoi sentimenti, in cui si apre ad una confessione verso di lui e verso Napoli, la sua città, in cui sembra ricercare se stessa.
Un libro che attraverso flashback - dalla lettera ai racconti del passato, che spaziano dal matrimonio, alle sue figlie, alla malattia della madre, agli incontri con Mario avvenuti negli anni, ciclicamente - ci permette di conoscere in poco più di duecento pagine una vita intera e un amore profondo, forse accentuato dalla mancanza, forse idelizzato perchè non vissuto e proprio per questo forse ancora più amore degli altri.
Con il suo stile ricercato, che già avevamo imparato a conoscere con la saga di Borgo Propizio, Loredana Limone ci fa partecipe dei sentimenti della protagonista, li fa vivere sulla nostra pelle, ce li fa scivolare nel cuore ed esplodere in un turbinio di emozioni che credo sia impossibile non comprendere. Impossibile non emozionarsi, impossibile non vestire i panni di Assuntina, impossibile non essere colpiti da quell'amore, da quella passione che si scatena dopo vent'anni, da quella profondità che resta dopo cinquanta.


Può un sentimento essere talmente forte da resistere al tempo, al cambiamento, alla vita che scorre inesorabile e ripresentarsi, dopo anni, più forte di prima? I più cinici diranno sicuramente di no, questa storia invece ci fa credere il contrario e ce lo fa sembrare normale, facendoci ripescare nel nostro profondo sentimenti assopiti, storie passate, persone accantonate negli anni ma, lo sappiamo, sempre presenti nel nostro cuore. E non parlo necessariamente di amori, parlo anche di amicizie, di storie familiari, di emozioni che, basta un niente, e riaffiorano prepotentemente affacciandosi alle nostre vite, dandoci la sensazione che il tempo non sia passato mai.
In un contesto storico particolare, in cui la guerra portava in Italia moltissimi americani, e in cui invece si portava via moltissimi italiani per farli combattere in suolo straniero, le culture si intrecciavano ed il sogno di una vita lontana si faceva più concreto e spesso abbagliante. Lo ha fatto con moltissime donne che, l'autrice ce lo racconta bene, in quegli anni diventavano spose di guerra e lasciavano il nostro paese, e i paesi di tutta Europa, al seguito di mariti che spesso si rivelavano non proprio mansueti, trasformando il sogno americano in un incubo. Non è questo il caso di Tina, il cui marito non ha occhi che per lei ma, nonostante tutto, non sa scalfire il ricordo di una vita che sarebbe potuta essere ma non è, di un'amore che avrebbe potuto vivere e invece no. Perchè la propria terra d'origine resta dentro come un macigno e, per quanto si possa scappare, richiama sempre a se, proprio come un amore non vissuto.
Una libro che parla di mancanze, di vuoti, di sofferenza ma anche di gioia pura, di vita vera, di sentimenti che forse sarebbe giusto vivere, di anime legate, di attimi rubati e lo fa con una maestranza tale di parole che le parole diventano emozioni, le descrizioni diventano immagini, i sentimenti diventano lacerazioni al cuore. E lo fa senza mai esagerare, senza mai rendere il tutto troppo costruito, come se le parole ricercate utilizzate fossero l'unico modo per poter descrivere tali, profondi, veri e sentiti sentimenti.
Un ottimo lavoro quello di Loredana che, con il coraggio di discostarsi totalmente da Borgo Propizio, lascia ai lettori una parte nuova di se, quella in cui ci mette tutto il cuore e tutte le sue emozioni che, lo dice alla fine, sono le sue e sono vere! Beh, Loredana, in realtà non ci sarebbe neanche stato bisogno della precisazione, visto che si percepisce in modo chiaro come quelle siano emozioni provate e non solo narrate!
Un libro che consiglio a chi ama sognare anche l'impossibile, a chi crede nei sentimenti veri, puri, a chi non si limita al lato superficiale delle cose e soprattutto a chi non è solito giudicare e puntare il dito perchè solo lasciandosi trasportare dalle emozioni si potrà capire a pieno questa storia, giusta o sbagliata che sia!!!

VOTO: 



8 commenti:

  1. Ciao, ho letto solo un romanzo di Loredana Limone, ma mi è piaciuto e questa sua nuova opera sembra davvero molto bella ed emozionante!

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    1. A me ha emozionato tantissimo! Credo comunque sia necessario avere un po'il Cuore predisposto! ;)

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  2. Deve essere bello anche se un po' troppo malinconico per i miei gusti. Anche se non da cinica direi che è vero che un amore lungo cinquant'anni forse è un po' troppo idealizzato anche perchè non si è vissuto.

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    1. Che possa essere idealizzato lo penso anche io, ma che per questo non possa essere forte quanto o più di un amore vissuto non credo... Chi può dirlo, magari sarebbe finito il giorno dopo oppure, chi lo sa, magari avrebbe comunque retto nel tempo! ;)

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  3. Che bella recensione Sister!! Piena di passione. Sai che amo Loredana e spero di leggere questo libro al più presto 😘. Voglio proprio conoscerlo questo Mario

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  4. ma la scrittrice è la stessa di borgo propizio

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