mercoledì 27 dicembre 2017

Recensione #219 - Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Spulveda

Ciao a tutti! Come state? Passato bene il Natale? Avete finito di mangiare? Io mi sto riprendendo dalla tre giorni mangereccia... credo di essere ingrassata qualche chilo, come ogni Natale. Ma se non si sgarra sotto le feste non c'è gusto!
Ma basta parlare di cibo, oggi sono qui per parlarvi di un libro che ho letto prima delle feste o meglio, che mi ha letto mio figlio, come fosse un audiolibro!!! Eh già perchè mio figlio è in seconda elementare e la maestra gli ha dato come compito da leggere ma ha lasciato libera la scelta dei libri quindi, siccome ho sempre pensato che per appassionarsi alla lettura è anche necessario leggere libri belli ho pensato di cominciare da questo: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepulveda, edito da Guanda 132 pagine.

Sinossi: I gabbiani sorvolano la foce dell'Elba, nel mare del Nord. "Banco di aringhe a sinistra" stride il gabbiano di vedetta e Kengah si tuffa. Ma quando riemerge, il mare è una distesa di petrolio. A stento spicca il volo, raggiunge la terra ferma, ma poi stremata precipita su un balcone di Amburgo. C'è un micio nero di nome Zorba su quel balcone, un grosso gatto cui la gabbiana morente affida l'uovo che sta per deporre, non prima di aver ottenuto dal gatto solenni promesse: che lo coverà amorevolmente, che non si mangerà il piccolo e che, soprattutto, gli insegnerà a volare. E se per mantenere le prime due promesse sarà sufficiente l'amore materno di Zorba, per la terza ci vorrà una grande idea e l'aiuto di tutti.

Prima di raccontarvi il mio pensiero su questo libro vorrei sottolineare quanto sia stato bello che a leggerlo fosse mio figlio ad alta voce ed io fossi lì ad ascoltarlo. Si sa, a sette anni leggere è sicuramente meno affascinante rispetto a passare il proprio tempo davanti alla TV o con le mani dentro una grande scatola di lego colorata ma, condividere questa cosa con i propri genitori credo sia la giusta tattica per far avvicinare i più piccoli alla lettura. Almeno, con mio figlio questo metodo sta funzionando. 
E così, in lettura condivisa, abbiamo fatto la conoscenza - in realtà per me non era la prima volta ma lessi questo libro ai tempi della sua primissima uscita - di Zorba - il grande, grosso, gatto nero cui una gabbiana in fin di vita affida il suo uovo - e di Fortunata - la piccola gabbianella che da quell'uovo nasce - che sono i protagonisti di questa meravigliosa favola.
Una favola che per un bambino è la possibilità di riflettere sull'amicizia, sull'importanza di mantenere le promesse fatte, sulla capacità di condividere la vita con chi è diverso da noi ma è anche una favola che permette agli adulti di capire quanto, in fondo, potrebbe essere semplice dare il buon esempio cosa che, credetemi, non sempre è facile!
Non ricordavo il lessico di questo libro ed avevo paura che potesse essere troppo complicato per un bambino di soli sette anni invece ho trovato una storia scritta in modo semplice - nonostante i numerosi termini che ho dovuto spiegare a mio figlio ma quello sarebbe accaduto con qualsiasi altra lettura - una storia capace di arrivare al lettore in modo diretto, senza la ricerca di grandi paroloni o di concetti complicati. È vero, non ci sono figure e questo ha speventato tantissimo mio figlio quando lo ha preso in mano per la prima volta ma poi, una volta entrato nella storia, è stato felice e curioso di andare avanti e scoprire come un gatto potesse insegnare ad un gabbiano a volare. 
È facile far entrare nel proprio cuore quel gatto tanto gentile - è il primo commento fatto da mio figlio non appena l'autore ci ha fatto fare la sua conoscenza - e quella gabbianella accudita e sfamata dai gatti del porto, che di quei gatti vuole imitare gli atteggiamenti e le abitudini. Un grande messaggio quello che l'autore con una storia molto semplice vuole fare arrivare a noi, e non lo cela dietro frasi complicate da capire, ma ce lo fa spiegare direttamente da Zorba, così che anche il lettore più piccino possa farlo suo e rifletterci. Zorba, rivolgendosi a Fortunata che continua ad imitare i gatti ad un certo punto le fa un discorso profondissimo:
Ti vogliamo tutti bene, Fortunata. E ti vogliamo bene perchè sei una gabbiana, una bella gabbiana. Non ti abbiamo contraddetto quando ti abbiamo sentito dire che eri un gatto, perchè ci lusinga che tu voglia essere come noi, ma sei diversa e ci piace che tu sia diversa. Non abbiamo potuto aiutare tua madre, ma te sì. Ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall'uovo. Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana. Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene che tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perchè sarà l'affetto tra esseri completamente diversi.
Quando ha finito di leggere questo passaggio mio figlio è rimasto a bocca aperta e aveva gli occhi che brillavano quindi direi... messaggio ricevuto!
Insomma, un libro che sa parlare con il linguaggio dei bambini ma che è adattissimo anche per gli adulti che quei bambini devono educare. Perchè quale miglior esempio di quello di un libro per spiegare un concetto semplice come l'importanza della lealtà, dell'amicizia e della parola data? 
Un libro che consiglio a tutti, grandi e piccini, e che spero venga letto molto, soprattutto nelle scuole primarie perchè, diciamocelo, Geronimo Stilton è tanto simpatico, ma Sepulveda è proprio un'altra cosa!
E voi, lo avete letto?  Lo consigliereste?

VOTO: 

8 commenti:

  1. Lo avevo letto alle elementari, mi piaceva un sacco! Chissà dov'è finita la mia copia poi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Babbo Natale ci ha anche portato il DVD del film e lo abbiamo guardato una di queste sere di festa! Bambino felice ed entusiasta

      Elimina
  2. Io ho visto il film quando è uscito ma non ho letto il libro, che dev'essere molto poetico! Che meraviglia leggerlo con tuo figlio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pensa che io e mio marito quando ancora eravamo fidanzati avevamo portato mio nipote a vedere il film al cinema. Aveva l'età di mio figlio... Ora ha vent'anni! Leggere il libro con mio figlio e rivedere il film con lui mi ha provocato un'emozione incredibile!

      Elimina
  3. Ciao, anch'io ho letto il libro alle elementari e lo apprezzai moltissimo! Adatto da leggere anche in età adulta, per coglierne i significati più variegati :-)

    RispondiElimina
  4. Bellissima idea quella di farlo leggere al tuo bambino, sicuramente conserverà un ricordo più vivo di questo libro. Mi vergogno ad ammettere di non averlo mai letto, ma proprio in questi giorni ho letto Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico e nonostante la mia età non proprio verde l'ho trovato molto carino.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico lo abbiamo già comprato e sarà una delle sue prossime letture! :)

      Elimina