martedì 19 dicembre 2017

Recensione #218 - L'uomo del labirinto di Donato Carrisi

Buongiorno lettori! Periodo un po' frenetico in cui le recensioni e i post sul blog si susseguono senza tregua... Tutte le challenge cui ho partecipato quest'anno finiscono questa settimana ed io devo riuscire a portare a termine le recensioni dei libri con cui partecipo. Eccomi quindi con il mio pensiero su L'uomo del labirinto del grande Donato Carrisi, edito come di consueto da Longanesi - che ringrazio per la copia - 400 pagine. La scorsa settimana ho anche avuto l'onore di partecipare ad una cena con l'autore, se vi siete persi il mio resoconto lo trovate cliccando qui.

Sinossi: Dalle tenebre di una città senza nome riemerge all’improvviso Samantha, rapita tredicenne e tenuta prigioniera per quindici lunghissimi anni. Durante la segregazione è stata costretta ad affrontare ogni giorno giochi diversi, ideati dal suo rapitore, per ottenere ciò che le era indispensabile per sopravvivere: il suo carnefice si è in questo modo incuneato nei meandri della sua mente.
La sua liberazione scatena una duplice caccia al mostro. Da una parte quella condotta da Bruno Genko, l’investigatore privato assoldato quindici anni prima dai genitori della ragazza e che ha finalmente l’occasione di chiudere un caso mai risolto. Dall’altra quella del dottor Green, un profiler il cui tentativo di scavare nei ricordi di Samantha alla ricerca di indizi si trasforma ben presto in una vera e propria caccia nella mente della vittima. In un thriller che corre su due binari paralleli Donato Carrisi racconta al lettore la natura contagiosa del male e il mistero di quella che è al contempo la fragilità e la forza della mente umana.


Che Carrisi in quanto a thriller sia uno dei miei preferiti è ormai risaputo. Quando ho saputo che avrebbe pubblicato un nuovo lavoro non ho resistito ed ho voluto leggerlo subito, certa di ritrovare tra quelle pagine la consueta confortevolezza che, normalmente, l'autore mi riserva. E non mi sbagliavo.
Un thriller nel vero senso della parola questo. Una ragazzina scomparsa per quindici anni senza lasciare tracce di sè, riemerge dal nulla in modo molto misterioso facendo riaprire la caccia al mostro. Una caccia al mostro che permette al libro di prendere subito ritmo, mostrandoci una storia che corre su due binari paralleli: da una parte quello della polizia e di un investigatore privato - Bruno Genko - che cercano, ognuno a modo loro, di trovare il colpevole, dall'altra quello che si svolge nella mente di Sam che è ormai una donna. La sua mente è annebbiata, i suoi ricordi confusi. È proprio dalla sua voce, grazie alle sedute con un profiler, che scopriamo il gioco con cui il mostro l'ha tenuta impegnata negli anni, dandole e togliendole, in modo subdolo, beni di prima necessità capaci di tenerla in vita. Un gioco senza regole palesate, cui spettava alla ragazza scoprirne il meccanisco. È così che assistiamo alla graduale ripresa della memoria di Sam ed è così che assistiamo ai graduali passi fatti dalle indagini verso il mostro.
Da subito l'autore ci trascina nella sua ragnatela, tessuta ad arte disseminando qua e là indizi capaci di portarci ovunque lui voglia, facendoci credere di aver capito tutto, facendoci pensare:"Donato, questa volta ti ho fregato!", lasciandoci poi a bocca aperta rivelando le sue trappole perfette. 
Insieme ai personaggi il lettore si muove nella zona grigia, quella zona in cui il bene e il male si accavallano, si contorcono, si palesano con evidenza riuscendo a mostrare tutto e il contrario di tutto. Anche i cattivi fanno parte di quella zona, appartengono infatti a quelli che nel linguaggio comune vengono chiamati "gli invisibili"; non i bulli, non i bullizzati, ma quelli che nessuno nota, quelli che non sono degni di attenzione neanche per essere presi di mira. Sono proprio questi invisibili a tirare le fila della storia mostrandoci il loro mondo e spiegandoci il loro punto di vista.
Protagonista indiscusso della storia - oltre alla donna ricomparsa - è Bruno Genko, un investigatore privato che era stato assoldato ai tempi della sparizione di Samantha dai suoi genitori e che, con una situazione di salute molto particolare, ha ora la necessità di chiudere un cerchio, quello che dopo anni ha ancora aperto con il passato.
Nella storia Carrisi fa anche numerosi riferimenti ai suoi lavori precedenti, facendo sicuramente un regalo ai suoi lettori e creando un legame tra i suoi thriller passati e questo nuovo nato. Ma, se conoscete Donato, sapete che niente nei suoi libri è lasciato al caso, niente è buttato lì come mera informazione, niente è inserito senza una logica. E questi riferimenti una logica ce l'hanno eccome, e anche bella profonda. Qualcosa che ci permetterà, come sempre, di arrivare in fondo ad una sua storia con l'espressione stupita e la bocca  aperta perchè, se lo amate sapete anche questo: non c'è libro di questo autore che non si chiuda con un grandissimo e perfetto colpo di scena. A voi ora non resta che leggerlo e provare a scoprire quale ci abbia riservato questa volta!


VOTO: 


16 commenti:

  1. Devo provare a leggere anche questo, così poi magari ne possiamo chiacchierare insieme!

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  2. Io ho letto solo Il suggeritore, nella recensione dici che fa alcuni riferimenti alle sue opere passate, posso sempre leggerlo o troverò difficoltà?

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    1. Secondo me si può leggere comunque - io ad esempio non ho letto la serie ambientata a Roma - però lo si gode di più se si colgono i riferimenti.

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  3. Ciao, io ho letto poco di Carrisi ma credo che gli darò un'altra possibilità :-)

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  4. E niente, come ben sai, io di Carrisi non ho letto nulla. Qui hai sfoderato un bel 4 e mezzo e tu sei tirchia, quindi sarà sicuramente bellissimo. Poi mi hai parlato del vostro incontro e di quanto lui sia un grande. Da dove comincio? Lo sai vero di avere tu una lista dei libri consigliati da te che devo leggere nel 2018? Vuoi aggiungere qualcosa? No perchè sei ancora in tempo, ma non ne hai troppo!!!!

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    1. Assolutamente dal Suggeritore!!! Quindi forza, lo compri dopo Natale e lo metti insieme a Acquanera, Le coincidenze dell'estate, Accabadora, Confessioni audaci di un ballerino di liscio ecc... ahahahahahahah sei spacciata sister!

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  5. Può aiutarmi a capire il finale? Sono rimasta con il magone perché odio non comprendere le cose :(

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    1. Se ti va possiamo chiacchierarne via mail. Anche io in un primo momento sono rimasta un po' attonita poi mi sono fatta il mio pensiero che non è detto sia quello giusto...

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    2. Certo mi farebbe molto piacere, non voglio rimanere in bilico ahaha
      La mia email è giulia.pannone97@gmail.com

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  6. Bello, intrigante, tiene con il fiato sospeso. Poi arriva l' ultimo capitolo. Che sconvolge tutto, e soprattutto, almeno per me, e' incomprensibile. Mi accontento di arrivare al penultimo :)

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  7. Buongiorno, anche a me piacerebbe molto discutere del finale :)
    La mia mail è fedemay5@hotmail.it

    Federica

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  8. Ciao a tutti. Per me si tratta del primo thriller di Carrisi, a cui mi sono avvicinata dopo aver visto al cinema "La ragazza nella nebbia", che però sinceramente non mi ha troppo entusiasmato. Al contrario, questo libro mi ha presa sin dai primissimi capitoli, tanto da riuscire ad interrompere la lettura con molta difficoltà ogni volta: Eppure, il finale mi ha spiazzata, perché semplicemente non l'ho capito...chi vorrebbe parlarne, sì da illuminarmi? la mia email è: emyb2002@libero.it

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  9. Ah bene, leggo con piacere che non sono stata l'unica a non comprendere il finale. Ho riletto gli ultimi capitoli ma credo che l'ottica dell'ultimo andrebbe riletto tutto il libro!

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  10. Arrivo solo ora. Ho letto il libro ma ancora sto cercando di capire il finale! Aiuto!

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