mercoledì 22 maggio 2019

Recensione #299 - Non ti lascerò di Chevy Stevens

Ciao a tutti! Non sono sparita... o meglio, effettivamente sono sparita per quindici giorni ma ora eccomi di nuovo qui. Purtroppo tra il piccolino - ormai definitivamente soprannominato Royal Baby - e l'organizzazione del festival letterario Libri al Leu che organizzo con Baba del blog Desperate Bookswife e che si è svolto lo scorso weekend, non sono proprio riuscita ad accendere il PC per recensire i libri che, nonostante tutto, sono riuscita a leggere.
Quindi eccomi qui, con la recensione di Non ti lascerò, edito da Fazi editore, il nuovissimo thriller di Chevy Stevens, quella che io considero una delle migliori scrittrici di thriller, pag. 426.

Sinossi: Un uomo molto attraente che ti porta in vacanza in un resort di lusso: il mare cristallino, la spiaggia bianchissima, un luogo paradisiaco. Un sogno, per Lindsey. Almeno in apparenza. Nella realtà, il matrimonio di Lindsey è un incubo. Andrew è un uomo morboso: qualunque gesto della moglie, anche involontario, può scatenare la sua rabbiosa gelosia e farlo diventare violento. Beve molto e ha minacciato di ucciderla, se scappa. Una notte, Lindsey riesce finalmente a fuggire portando con sé la figlia. Non torneranno più. Il marito verrà arrestato in seguito a un incidente e per lei e la bambina inizierà un periodo di pace. Undici anni dopo, Lindsey è una piccola imprenditrice, e la sua vita e quella della figlia adolescente scorrono tranquille in una nuova città. Lei frequenta un gruppo di sostegno e ha un nuovo fidanzato, Greg, che la ama più di quanto lo ami lei. Fino a quando Andrew non viene scarcerato e cominciano ad accadere cose strane, una serie di incidenti sempre più misteriosi. Lei e Sophie sono nei guai o si sta solo suggestionando? È Andrew che vuole fargliela pagare per ogni giorno trascorso dietro le sbarre? È tornato per mantenere la sua promessa? D'altronde, chi altro potrebbe essere...?
Con questa autrice nacque tutto per puro caso. Chi segue la Fazi su facebook sa che all'uscita di ogni libro condividendo una foto che loro pubblicano si ha la possibilità di vincere il cartaceo. Condivisi la foto e vinsi. È così che, ormai cinque anni fa, ricevetti il libro Il passato di Sara - recensione qui - e me ne innamorai totalmente. Visto che possedevo il libro d'esordio dell'autrice decisi di leggerlo  immediatamente, intanto che aspettavo l'arrivo di quello nuovo, in modo da leggerli in ordine cronologico nonostante i due non siano assolutamente legati. Quel libro è Scomparsa - recensione qui - che non fece altro che farmi innamorare di questa autrice.
Capite bene che, il mese scorso, non appena ho scoperto che per Fazi era in uscita l'ultimo lavoro della Stevens l'ho richiesto alla casa editrice ed ho voluto leggerlo al più presto, compatibilmente con la mia nuova vita di mamma bis. Ringrazio per questo l'ufficio stampa che capisce la mia impossibilità di stare al passo con le pubblicazioni ma che ci tiene comunque al mio parere, e non è così scontato!

Non ti lascerò è il terzo libro arrivato in Italia grazie alla casa editrice Fazi.
Questa volta la Stevens ci mette davanti al male peggiore che in un thriller si possa raccontare, quello subito in famiglia.
Lindsey è una donna vive in continuo terrore. In fuga dal marito violento con quella che allora era solo una bambina e che adesso è una giovane donna alla soglia dell'università, Lindsey non ha mai superato gli strascichi emotivi che Andrew negli anni del matrimonio gli ha creato.
La narrazione del libro alterna raccontandoci a tratti il passato e a tratti il presente fornendo al lettore un quadro completo degli avvenimenti e dandogli tutti gli elementi per capire l'evoluzione della storia. Assisteremo ad un rapporto che si evolve in maniera morbosa percorrendo il più classico quanto spaventoso excursus di una vita matrimoniale fatta di violenza.
All'inizio Andrew si presenta come un compagno perfetto e amorevole poi, pian piano e solo dopo il matrimonio, cominciano le prime avvisaglie della sua vera natura: fa di tutto per allontanare la moglie dalle amicizie, non vuole che abbia contatti con altri uomini neanche solo per qualche parola, chiude un cerchio attorno a lei assumendo il fratello ed il padre di lei nella sua impresa di costruzioni rendendola a tutti gli effetti dipendente da lui.
I suoi atteggiamenti sono quelli classici di un uomo violento: una mano alzata di troppo dopo aver bevuto e mille giustificazioni dopo. Una spinta di troppo e una moglie che "per sbaglio" va a sbattere contro un tavolino.
«Quello che hai fatto... È una violenza».
Lui sgranò gli occhi. «Ehi, non sono mica uno di quelli. Non dirla nemmeno una cosa del genere, va bene? Ho bevuto troppo e ho sbagliato, ma non l'ho fatto apposta».
«Non conta se era apposta o no, è successo comunque».

Comincia sempre così, una scusa dopo l'altra, finché non succede l'irrimediabile.
Lindsey però decide di chiedere aiuto e di scappare con la sua bambina, tagliando i ponti con tutto e tutti, rifacendosi una vita in una nuova località, reinventandosi come donna e realizzandosi nel lavoro. Aiuta le donne in difficoltà come lei, frequenta un gruppo d'ascolto, studia difesa personale con Marcus, con cui riesce anche ad aprirsi come a un fratello, ed ha un nuovo compagno, Greg, con cui però fatica ad avere un normale rapporto d'amore.
Anche Sophie sembra aver superato senza danni gli anni in cui il padre era una presenza della loro vita. È ormai una donna che però, da figlia, fa fatica a non pensare a quell'uomo che nonostante tutto è sempre suo padre e che verso di lei non ha mai avuto atteggiamenti violenti. Insomma, poco alla volta la loro vita ha quasi ripreso la normalità finché Andrew non torna nella sua vita.
La Stevens anche in questo caso è riuscita a creare un thriller magistrale, ricco di pathos, capace di tramettere ansia al lettore, agendo però in modo molto più psicologico rispetto ai libri precedenti, lavorando nella psiche dei personaggi ed anche in quella del lettore. Meno azione in questo libro, anche se non mancano dei momenti concitati, che tengono alti i ritmi ma che non prevaricano il lato psicologico che è il vero protagonista delle pagine che scorrono senza sosta sotto l'occhio attento del lettore.
Ho letto, come sempre mi è successo con questa autrice, con una voracità che non mi capita spesso, cercando di capire cosa ci riservasse il finale, come si dipanasse la storia e quale sarebbe stato il colpo di scena che, conoscendo l'autrice, mi aspettavo ci regalasse. Ed effettivamente il colpo di scena c'è stato, senza che io potessi neanche immaginarne il risvolto. Cosa chiedere di più a un thriller? In questo caso forse avrei solo preferito una conclusione meno veloce, un po' più vissuta, meno affrettata ma, credetemi, è un dettaglio che comunque non rovina la completezza di questo lavoro.
Già prima di questa lettura ritenevo la Stevens una delle mie autrici di thriller preferite ed ora non posso che confermare questa mia idea consigliandovi di recuperare questi libri se siete amanti del genere. dal canto mio attenderò con ansia di poter leggere presto un suo nuovo libro!

VOTO:




12 commenti:

  1. Da recuperare, a questo punto, come gli altri dell'autrice!

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  2. Ho apprezzato i libri precedenti della Stevens e dopo la tua recensione non vedo l'ora di leggere anche questo... i libri interessanti sono sempre così tanti (e meno male!) ma il tempo mi vola via dalle mani accidenti...

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    1. Hai ragione...il tempo è poco e i libri sono tanti arghhhhhh

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  3. Sono curiosa di leggerlo anche perchè così come ci spieghi nella recensione sembra un dramma familiare e non un thriller, però sicuramente lo dovrà essere quindi lo segno nella mia infinita lista

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    1. È un dramma familiare trattato con lo stile di un thriller, intrecciando vicende che portano il lettore a non staccarsi dalle suo pagine!

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  4. L'ho comprato, grazie a te! Anche se ancora non avevi postato questa bella recensione

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    1. Ti ho avvisato... Sarà un libro difficile ma sicuramente ne vale la pena!

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  5. tutti ma proprio tutti ne parlate benissimo, devo recuperare

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