giovedì 23 maggio 2019

Recensione #300 - Lena e la tempesta di Alessia Gazzola

Buongiorno lettori, eccomi di nuovo qui con una recensione.
Vi parlo del libro Lena e la tempesta di Alessia Gazzola, edito da Garzanti, pag. 186.

Sinossi: Si dice che ciascuno di noi, nel corso della propria vita, accumuli in media tredici segreti. Di questi, solo cinque sono davvero inconfessabili. Lena ne ha soltanto uno, ma si fa sentire dentro come se ne valesse mille. E per quanto si sforzi di dimenticarlo, è inevitabile per lei ripensarci mentre dal traghetto scorge l'isola di Levura, meta del suo viaggio. Levura, frastagliata e selvaggia, dove ha passato le estati indimenticabili della sua giovinezza. Dove non ha più rimesso piede da quando aveva quindici anni. Da quando ogni cosa è cambiata. Ora suo padre le ha regalato la casa di famiglia e lei ha deciso di affittarla per dare una svolta alla sua esistenza. Perché si sente alla deriva, come una barca persa tra le onde. Perché il suo lavoro di illustratrice, che ama, è ad un vicolo cieco. Lena non sarebbe mai voluta tornare a Levura, non sarebbe mai voluta tornare tra quelle mura. Ma è l'unica possibilità che ha. Mentre apre le finestre arrugginite e il vento che sa di mare fa muovere le tende, i momenti trascorsi dell'ultima vacanza lì riaffiorano piano piano: le chiacchierate, gli schizzi d'acqua sul viso, le passeggiate sulla spiaggia. E insieme il ricordo di quel giorno impresso a fuoco nella sua mente. II suo progetto è quello di stare sull'isola solo qualche giorno, trovare degli affittuari e ricominciare altrove tutto quello che c'è da ricominciare. Eppure nulla va come aveva immaginato. Lena non sa che quei giorni che abbronzano il suo viso chiaro e delicato saranno per lei molto di più. Ancora non sa che ci si può proteggere dalle emozioni con una corazza, ma c'è sempre qualcuno pronto a scalfirla, come Tommaso l'affascinante ragazzo che giorno dopo giorno la aiuterà a capire chi vuole essere davvero. Non sa che la verità ha mille sfumature. Che nulla è davvero inconfessabile perché la colpa spesso non è dove credevamo che fosse.
Un'autrice, Alessia Gazzola, di cui lessi L'allieva cinque anni fa, un libro che non mi dispiacque ma che non mi ammaliò come invece mi aspettavo visto le recensioni super positive. Dopo quella volta non ho più letto nulla, nè i libri successivi di quella serie, nè i romanzi autoconclusivi che la Gazzola ha scritto negli anni ma questo libro mi ha talmente incuriosito che ho deciso di leggerlo e il risultato è stato positivo.

Lena ha un segreto, uno di quei segreti che oltre a non voler raccontare agli altri, cerca di allontanare anche dalla propria mente. Quelle cose di cui ci si vergogna nonostante non sia colpa nostra, quelle per cui si soffre e che restano come macigni nella vita di una persona condizionandola in modo profondo.
Spesso questo tipo di segreti sono legati ad un luogo ed è proprio questo il caso di Lena. L'isola di Levura è il luogo in cui Lena sta tornando, l'isola di Levura è il luogo in cui tutto è successo, quando lei era solo un'adolescente e trascorreva con la famiglia le vacanze.
Figlia di uno scrittore famoso e di una madre che per sfondare ed emulare un marito così bravo ha dovuto scrivere sotto pseudonimo dei romanzi rosa a Parigi, Lena ha una vita solitaria; non ha un compagno, ha appena perso una grossa collaborazione con un'agenzia di grafica e decide di recarsi a Levura, in quella casa che probabilmente suo padre le ha lasciato per liberarsi la coscienza. Dopo il divorzio infatti, ha abbandonato la scrittura diventando insegnante, recandosi a New York e rifacendosi una vita con una nuova moglie ed un nuovo figlio.
A Levura riaffiorano i ricordi, Lena incontra nuovamente i vecchi amici dei suoi genitori, tutta gente di cultura che grazie alla sua famiglia, ha acquistato delle case su quell'isola in cui spesso trovavano ospitalità nei mesi estivi. Ma a Levura Lena incontra anche delle nuove persone, tra cui Tommaso, che da subito sembra avere dei segreti, proprio come lei.
Un libro questo, che emerge per la sua delicatezza, nonostante i temi trattati non siano affatto leggeri, nonostante i personaggi, tutti, non abbiano vita facile. Una protagonista delineata alla perfezione nelle sue emozioni, nei suoi pensieri, capace di trasmettere al lettore tutto il suo dolore che emerge con profondità ma comunque è trattata anche con la leggerezza giusta, capace di non far diventare la storia troppo pesante, ponderando alla perfezione i momenti tristi con quelli scanzonati.
Un'evoluzione, quella di Lena, che appare tangibile al lettore, che assiste alla sua evoluzione e alla sua crescita, che arriva ad affrontare i fantasmi del suo passato e che riesce a trasformare quel buio in luce, riaffacciandosi pian piano alla vita.
L'ambientazione è di certo azzeccata. L'isola dà alla storia un fascino particolare, perché il mare cambia come cambiano i sentimenti delle persone, perché sa essere calmo e delicato, come cupo ed agitato, proprio come l'animo umano, proprio come una storia che evolve.
Ho trovato, in questa Alessia, una eleganza e una maturità che non avevo trovato ne L'allieva ai tempi della sua lettura, che mi fa pensare che forse quella serie avrei dovuto continuarla per apprezzare l'evoluzione dello stile dell'autrice, un'autrice che è cresciuta in modo tangibile e che adesso torna ad incuriosirmi.
Chissà che dopo questo libro io non decida di recuperare anche le opere precedenti... Di certo sono felice di aver letto questo libro che mi ha regalato delle ora di lettura piacevoli ed intense. 
Ed ora ditemi, qual è il vostro rapporto con questa autrice?
VOTO:


6 commenti:

  1. A me la Gazzola piace molto, ho letto tutta la serie dell'Allieva e posso confermarti che effettivamente dal primo volume l'evoluzione c'è stata, e davvero buona a mio parere. Oltretutto lei è una persona davvero gentile e alla mano. Voglio leggere anche questo, spero prima del 2054 come dicevamo ieri eheheh!

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    1. Hai ragione, lei è una persona carinissima, l'ho incontrata più volte e la apprezzo molto!
      Il 2054 ci attende! Ahahahahah

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  2. Molto carino, anche se con una Gazzola ben lontana dall'uscita dalla sua comfort zone...

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    1. Hai ragione, però non è sempre necessario uscire dalla comfort zone.
      Diciamo che la preferisco in questa veste piuttosto che in quella finto giallo! ;)

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  3. Sono molto felice che ti sia piaciuto. Io l'ho vinto e lo leggerò anche io presto :-)

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    1. Sono curiosa di sapere il tuo pensiero visto che tu di suo hai letto tutto!

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