mercoledì 18 dicembre 2019

Recensione #334 - La ragazza con la pistola di Amy Stewart

Buongiorno carissimi, come state? Anche a voi sembra che il Natale incomba sulle vostre teste? Non capisco come mai ma questo, insieme al periodo subito prima delle ferie estive, mi dà sempre l'impressione che le persone vivano come se si stessero avvicinando alla fine del mondo...
Comunque, torniamo a noi!
Oggi torno con una recensione, quella del libro La ragazza con la pistola di Amy Stewart edito da Baldini+Castoldi  - che ringrazio per la copia - pag. 396.

Sinossi: New Jersey. 1914. Constance Kopp non è esattamente la tipica donna del suo tempo. È più alta di quasi tutti gli uomini che incontra, non è attratta dal matrimonio né dalle faccende domestiche, e vive isolata dal mondo da quindici anni - da quando, cioè, un segreto inconfessabile aveva spinto lei e le sue sorelle a lasciare la città per rintanarsi in una fattoria in campagna. Un giorno, in un incidente stradale, Henry Kaufman, un uomo potente e senza scrupoli, proprie tario di una fabbrica per la colorazione dei tessuti, distrugge il loro calesse, e la disputa sui danni presto si trasforma in una guerra dove volano mattoni, proiettili e minacce. Quando lo sceriffo la convince a dargli una mano per obbligare Kaufman ad ammettere le sue responsabilità, si scopre che Constance ha un vero talento sia nel maneggiare le armi sia nel dare la caccia ai criminali, tanto che questa sua dote potrebbe aprirle una nuova strada nella vita: diventare la prima donna vicesceriffo della storia. Amy Stewart, partendo da un episodio storico dimenticato, ci fa scoprire un'indimenticabile eroina: una donna in anticipo non solo sul suo tempo, ma a volte anche sul nostro.

Non conoscevo i libri di questa serie, prima che mi venissero spediti dalla casa editrice. Le cover splendide - che sembrano quasi delle pagine di quotidiani d'epoca - e le trame accattivanti non mi hanno fatto avere dubbi sul fatto che questi fossero sicuramente dei libri per me. Lo erano? Sicuramente sì ed ora vi spiego perché.

"Il fatto che non fossimo sposate e non avessimo un reddito sufficiente a mantenerci per il resto dei nostri giorni era un pensiero che non lo aveva mai sfiorato quando Mamma era viva. Ma ora che lei non c'era più, era come se sentisse di averci ereditato. [...] La maggior parte degli uomini della sua età aveva una o due parenti nubili nascoste in soffitta, quindi doveva ritenere inevitabile che prima o poi avrebbe finito per averne anche lui."
Siamo nel New Jersey, all'inizio del 1900, quando le sorelle Kopp - Constance, Norma e Flourette - a passeggio sul loro calesse, vengono letteralmente speronate dall'automobile di Henry Kaufmann, un ricco giovanotto che, grazie al padre, guida di una delle più importanti fabbriche di tessuti della zona.
Un uomo, quel Kaufmann che tutto vuole fare, tranne che curarsi degli affari affari di famiglia. Il suo maggior divertimento è quello di scorrazzare per la città con i suoi compari alla ricerca di guai.
Purtroppo, per le sorelle Kopp, uno dei suoi guai diventeranno loro.
Ma chi sono queste tre donne? Tre sorelle appunto, rimaste sole nella grande casa di campagna, dopo la morte della madre. Una di loro, Flourette, è molto più giovane delle altre, ha infatti solo diciassette anni. Tutta la loro vita fino a quel momento ruotava attorno alla fattoria e al loro rimanere il più possibile isolati dal mondo, proprio per preservare la piccola della famiglia. Ma quando i guai ti vengono a cercare, una come Constance, non può certo tirarsi indietro. Inizierà infatti una vera guerra con quell'uomo senza scrupoli ed arriverà anche ad armarsi per proteggere la sua famiglia. Una famiglia che non è perfetta e che, lo scopriremo presto, ha un segreto inconfessabile da preservare.
Donna anticonformista rispetto al tempo, con una corporatura imponente e un caratterino da far invidia anche alle donne più intraprendenti del giorno d'oggi, Contance si rivela subito la vera protagonista di questo libro.
Una donna che non è frutto della fantasia dell'autrice ma che, invece, è una donna realmente esistita su cui l'autrice ha deciso di costruire dei romanzi. Una donna che sa subito conquistare il lettore senza riserve e per cui il lettore non può che parteggiare fin da subito.
Lo stile dell'autrice è descrittivo al punto giusto, ironico, capace di ricreare agli occhi del lettore gli avvenimenti che vengono descritti. Insomma, un mix perfettamente equilibrato che tiene alta l'attenzione sin dalle prime righe e che non le permette mai di scemare.
I personaggi, prime le sorelle Kopp, ma sicuramente anche tutti gli altri, sono delineati in modo molto particolareggiato che permettono di figurarseli durante la lettura sia fisicamente che caratterialmente.
Primo della serie dedicato alle sorelle Kopp, questo romanzo ha le caratteristiche di un giallo unite alle atmosfere dei grandi classici della letteratura. Una storia che convince e che si muove all'interno di un'ambientazione ben definita, che risulta in qualche modo anch'essa protagonista. Una New York di inizio secolo con la sua immigrazione, le sue fabbriche, i suoi scioperi e le sue repressioni.
In un'epoca in cui le donne venivano considerate una mera appendice dei propri mariti, padri, fratelli, Constance Kopp, con la tenacia che le apparteneva, si ritaglia un suo posto nel mondo facendo discutere e mettendosi al centro dell'attenzione.
Insomma, probabilmente è anche un po' grazie a donne come lei se noi oggi possiamo pensare di considerarci al pari di un uomo, se ci sembra normale lavorare - e non solo badare ai figli e alla casa - avere degli interessi, vivere un'autonomia fisica ed economica che ci sembra tanto normale ma che, fino a non tantissimi anni fa era una cosa assurda anche solo da pensare.
Un libro che credo sia molto meno conosciuto di quanto meriti e che vi consiglio senza riserve. Adatto ad essere regalato sia alle donne che agli uomini e che, sono sicura, saprà conquistarvi senza riserve!
Io ho già cominciato a leggere il secondo della serie e, sono sicura, quando lo avrò finito soffrirò di sindrome da abbandono.
Lo conoscete? Lo avete letto? Fatemi sapere :)



VOTO:


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