venerdì 15 maggio 2020

Letture con Marina #90 - La confessione di Jessie Burton

Buongiorno lettori! Venerdì significa Marina. Buona lettura!


Maggio, mese meraviglioso – quest’anno ancora di più. E grazie alla stupenda copertina di questo romanzo, che una volta tanto ha anche un preciso significato all’interno del romanzo, voglio dare un nuovo volto alle letture di quest’ultimo periodo, e tra accenni alla Plath, alla Woolf, alla Rich, alla Carter e alla Sexton mi sento di invitarvi a scatenarci, vivendo i mitici anni Ottanta e facendo un balzo temporale fino al 2017… Mica male!

Titolo: La confessione
Autore: Jessie Burton
Casa editrice: La nave di Teseo, 2020
Traduzione: Elena Malanga
Pagine: 526
Trama: Londra, 1980. In un pomeriggio d’inverno ad Hampstead Heat, Elise Morceau, che fa la maschera a teatro e ha tutta la bellezza dei vent’anni, incontra Constance Holden, detta Connie, e ne rimane stregata. Connie è una scrittrice di successo, arrogante e seducente in egual misura, con un romanzo in procinto di diventare un film a Hollywood. Le due donne si innamorano e stringono un rapporto che velocemente scivola verso l’ossessione e la reciproca dipendenza. Connie convince Elise a seguirla a Los Angeles, ma, se la prima è elettrizzata dall’eccitazione di un nuovo mondo dove tutti mentono pur di diventare una stella, l’altra vi annaspa, esasperata dagli umori della sua compagna con cui si susseguono rotture e riappacificazioni, e dalla falsità di quell’ambiente competitivo e irreale. Così Elise prende una decisione impulsiva, che cambierà la sua vita per sempre: sparisce nel nulla, senza lasciare tracce. Trent’anni dopo, una giovane donna di nome Rose decide di mettersi alla ricerca di sua madre, scomparsa quando era ancora una bambina. Bussa così alla porta dell’ultima persona che l’ha incontrata, una scrittrice ormai anziana che vive reclusa dopo essersi ritirata dalla vita pubblica al picco della sua fama, e da cui Rose è determinata a ottenere una confessione: Constance Holden. Dopo il successo mondiale di Il miniaturista e La musa, Jessie Burton torna con un romanzo sulla potenza dei segreti e dell’arte, sulla maternità e l’amore, avvincendo il lettore fino all’ultima pagina tra suspense e commozione.
Un libro bellissimo e avvincente, che riflette su temi importanti senza mai perdere di vista il divertimento e la commozione. Senza dubbio uno dei migliori romanzi degli ultimi anni.
Elizabeth Day, autrice di Il party





RECENSIONE:




“Una favola bella ed eterna di trasformazione, passione e rimpianto”: così, in nemmeno una riga, la sintesi di questo romanzo corposo, soprattutto per gli argomenti che mette in campo. Quasi un romanzo nel romanzo, visto che una della tre protagoniste principali, Constance Holden, è una scrittrice che nel libro scrive lei stessa due romanzi nella prima parte della sua vita, gli anni Ottanta del secolo scorso: “Cuore di cera” e “Il ruggito del coniglio” ed un terzo e forse ultimo romanzo a settantatrè anni, quando siamo oramai nel 2018. E Constance, Connie, è l’anello di unione e anche la forza scatenante e dirompente della vita di Elise prima, e della di lei figlia Rose poi. Solo che in realtà non si tratta di una favola, dove generalmente c’è il lieto fine: perché la vita non è mai solo questo e quando la vivi, come dice più sobriamente Milan Kundera nel suo “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, non sei in grado di avere una visione completa e chiara delle ramificazioni, delle conseguenze. E solo a posteriori, nel ricordo, la potrai godere per quel che di bello c’è stato e rivivere con determinata consapevolezza quei momenti topici che ti hanno cambiata o che hanno contato veramente come esperienza o come crocevia.

1980 – coniglio nero di inizio capitolo: Constance, una scrittrice quarantenne ed una ventenne Elise si incontrano e si innamorano. La giovane, la cui vita è ancora tutta in divenire e che fra le due donne è la più fragile, forse anche perché non ha un mondo tutto suo, va a vivere con la già matura e realizzata Connie, nel suo appartamento a Londra. Il libro scritto da Connie ha successo e nonostante le paure di Elise, le due donne volano a Los Angeles per una teorica breve visita, visto che il libro sta per diventare un film. Ma la visita breve si trasforma in una permanenza più dilatata nel tempo e… dopo una fuga in Messico, Elise Morceau scompare.

2017- rosa stilizzata di inizio capitolo: una quasi trentacinquenne Rose si trascina stancamente tra una lunga relazione con l’eterno ed inconcludente Joe, l’amica di sempre Kel, un padre che le vuole bene ma che non ha saputo fugare le sue paure dovute all’assenza della madre Elise, di cui nessuno ha mai saputo spiegare l’assenza. E all’improvviso, grazie ai romanzi di Constance Holden, Rose entra nel suo raggio d’azione, grazie anche alle mezze parole del padre…

Ed è così che si susseguono i capitoli, tra un disegno di un coniglio annerito ed una piccola rosa e al contempo tra una vita vissuta al presente nel 2017 tra Rose e Constance e gli attori comprimari ed una vita vissuta nei ricordi, ma in realtà raccontataci in prima persona, ambientata negli anni Ottanta del secolo scorso.

E i libri di Constance, nonostante Hollywood nel farne un film di successo non se ne sia accorta, sono incentrati sul femminismo. E lo è in fondo anche il romanzo di Jessie Burton, che ci racconta lo spaccato di vita di tre donne, con puntate sulla staticità del maschio, sulla maternità mai completamente condivisa dagli uomini e sulle scelte difficili e dolorose che le donne, ancora oggi, devono portare avanti – a volte nella completa solitudine, sociale e politica.

Vi è poi mai capitato di riflettere sulla “dicotomia” di quando leggete di una persona giovane o nel pieno della sua maturità che si racconta nella sua infanzia e nella sua vita – e ve ne fate un’idea – che può poi cozzare su come si presenta magari a sessanta, settant’anni, per quello che è diventata? Per le scelte che ha fatto. E riuscite poi a conciliare le due versioni di questa stessa persona? Cosa ve ne fate della vostra prima idea, quando magari si scontra pesantemente con la persona che avevate conosciuto e che non è più? Per me nello specifico, è stato difficile ricomporre l’immagine di una Connie giovane e matura e una Constance anziana, tra gli errori commessi nei confronti di Elise e la redenzione, chiamiamola così, nei confronti della di lei figlia Rose. E al contempo, se condanno l’ignavia del padre di Rose nei suoi confronti, mi chiedo come genitore: quando- e se arriva mai - il momento di mettere a parte i propri figli di pezzi di vita che hanno portato a decisioni che poi, necessariamente, hanno coinvolto i figli stessi?

Tra Londra, New York e Messico, tre donne, tre vite, che ne hanno coinvolte altre e che hanno determinato con le loro scelte, giuste o sbagliate che fossero, altre opzioni in un crescendo di opzioni e diramazioni– e che hanno aiutato l’autrice a costruire questo intreccio di vissuto, felicità, successi, amore, occasioni perdute e rimpianti.

Jessie Burton ripercorre le orme della sua creatura, autrice essa stessa, Constance Holden: come per la protagonista del libro nel libro che si immerge nuda nell’Oceano, non specificando se deciderà di nuotare o lasciarsi sommergere dalle dolci ma pericolose acque oceaniche, anche la Burton non ci dirà mai fino alla fine che ne è stato di Elise Morceau, perché in fondo, nella finzione come nella realtà, gli altri ti affibbiano sempre una storia. E non è detto che sia proprio la tua.

A presto,





4 commenti:

  1. Di quest'autrice avevo letto "Il miniaturista" e l'avevo trovato un romanzo molto particolare, con uno sviluppo che lasciava molte domande nella mente del lettore. Dalla tua recensione mi viene da pensare che sia proprio una cifra stilistica della Burton lasciare punti in sospeso da far colmare alle riflessioni dei lettori. Comunque sei riuscita a incuriosirmi, grazie! Buon weekend Marina!

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  2. Buongiorno Nadia!,
    effettivamente pare proprio di sì, mettendo a confronto le ns 2 letture. Ti dirò che in primis avevo notato il romanzo x la copertina stupenda! E la vicenda è stata raccontata in modo diverso da come mi aspettavo, con personaggi che non mi sono piaciuti completamente, pur se devo ammettere che probabilm rispecchiano la realtà. Se devo tirare le somme però, devo dire che nel complesso mi è piaciuto.
    Buon fine settimana anche a te, ciao!

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  3. Un romanzo che mi incuriosisce da tempo... Spero di leggerlo presto anche io ☺️

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  4. Ciao Gresi,
    spero che ti piacerà... copertina a parte!!
    Buona settimana, Marina

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