"Percorrendo il viale si aveva l'impressione che, giunti in fondo, ci si sarebbe trovati davanti un palazzo delle fiabe, o l'eremo di una setta di adoratori di chissà quali divinità dimenticata."
Jalna, è sempre lei, la grande dimora canadese della famiglia Whiteoak, la protagonista assoluta di questi romanzi. È come un vortice, che risucchia verso di sè tutti i personaggi di questa storia. Tanto li attrae, tranto li respinge, ma alla fine nessuno sa resisterle.
In questo nuovo romanzo Mazo de la Roche ci riporta in quel luogo che tanto avevo amato nel primo volume di questa saga.
La famiglia è la stessa anche se, come avevamo visto nel primo volume, alcuni equilibri sembrano essersi spezzati..
La nonna, tanto burbera quanto simpaticissima ai miei occhi, riesce ancora - all'alba dei suoi centouno anni - a tenere testa e a far cadere ai suoi piedi tutti i componenti di questa grande e variopinta famiglia. Li tiene in pugno con la promessa che uno solo di loro erediterà, alla sua dipartita, tutto il suo patrimonio e gli anziani della famiglia - lo zio Nicholas, lo zio Ernest e la zia Augusta con i rispettivi animali - sembrano quasi aspettare la dipartita della madre per scoprirlo.
I nipoti vanno avanti con la loro vita, alcuni godendosi i frutti delle scelte fatte in passato, altri subendoli.
Se nel primo volume le due giovani donne Alayne e Pheasant erano state il fulcro della storia, in questo l'attenzione si sposta sui giovani Witheoak - Wakefield e Finch - che hanno sicuramente un ruolo molto più importante in questo nuovo volume.
Finch è sempre alla rincorsa della sua più grande passione, la musica, e per questo rischia di buttare all'aria lo studio e il rapporto con la famiglia. La sua ricerca di un posto nel mondo è tipica della sua età ed è difficlmente capibile da un animo rigido e impostato come quello di Renny, il fratello maggiore, che è poi il capofamiglia. Solo Alayne sembrava capire la necessità del ragazzo di esprimersi attraverso la musica ma ora che lei non può aiutarlo per lui diventa tutto più complicato. Butta tutte le sue energie nelle amicizie, quella nuova con il giovane Arthur Leigh, e quella d'infanzia con George Fennel. Ognuno a modo suo, rappresenta per Finch la libertà ma anche queste amicizie agli occhi della famiglia, non saranno interpretate nella giusta maniera.
Wakefield, il più piccolo della famiglia, inizia ad avere un suo ruolo e segue con attenzione le dinamiche di quello che gli sta intorno, portando una nota di freschezza all'interno della famiglia.
L'autrice non ci mette molto a far rientrare il lettore nel pieno della storia. Con il suo stile, descrittivo al punto giusto, e delicato, riesce a tenere alta l'attenzione del lettore che si ritrova a vivere gli avvenimenti narrati quasi fossero sulla propria pelle. La narrazione non è per nulla lenta ed è ricca di momenti divertenti - normalmente generati dalla nonna - che alleggeriscono i toni e rendono la storia più godibile rispetto a tanti romanzi dello stesso genere.
Essendo il secondo di sedici volumi è normale che anche questo volume si concluda con un finale aperto, che segna l'inizio di qualcosa di nuovo, così da lasciare al lettore la curiosità verso il futuro.
Tutto cambierà con il terzo volume? Come si evolverà la famiglia? Quali novità ci attenderanno?
Per avere risposte a queste domande non posso far altro che sperare che la casa editrice pubblichi velocemente anche tutti gli altri volumi della saga (magari più di uno all'anno...)!!!
VOTO:
Ciao Daniela!!,
RispondiEliminaMi attira molto, ma solo il pensiero che non è 1 libro solo, mi blocca.
Lo metterò cmque in lista tra i " a data da destinarsi!" 😅😂
Sicuramente la mole di 16 libri è importante però credo ne valga la pena. Potresti aspettare che ne escano 4 o 5 in modo da poterli leggere in fila! 😜
EliminaNon vedo l'ora di tornare anche io a Jalna ☺️☺️
RispondiEliminaTi sentirsi a casa! ❤️
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