domenica 10 gennaio 2021

Recensione #380 - C'è un cadavere in biblioteca di Agatha Christie

 

Buonasera lettori, con il mio consueto apparire e sparire ho deciso che ormai è inutile pensare al giorno o all'orario giusto per pubblicare, quindi eccomi qui, di domenica, perchè devo scrivere quando posso e quando trovo lo stimolo. Torno dopo un lungo silenzio, per parlarvi di un grande classico: si tratta di C'è un cadavere in biblioteca di Agatha Christie edito da Hachette, pag. 191.


Trama:
St Mary Mead, una mattina come tante. Almeno fino a quando il colonnello Bantry e sua moglie Dolly vengono bruscamente svegliati da una cameriera terrorizzata, venuta ad annunciare che, nella biblioteca della villa, è stato trovato il cadavere di una sconosciuta in abito da sera, apparentemente assassinata. Nessuno degli abitanti della casa ha mai conosciuto la vittima, ma allora come spiegare il bizzarro ritrovamento? La polizia, subito interpellata, comincia le indagini, ma ancora una volta sarà la simpatica Miss Marple, con il suo occhio infallibile e la sua lucida capacità di far luce nei più tortuosi meandri dell'animo umano, a risolvere il caso.
 
 
Quando avete voglia di qualcosa che, lo sapete per certo, non vi deluderà a quale autore vi rivolgete? Io non da moltissimo tempo ho scoperto Agatha Christie e, con altri autori, è diventata la mia coccola quando ho voglia di qualcosa di... giallo!
 
"La verità è che la maggior parte della gente, non esclusi i poliziotti, si fida troppo di questo mondo perverso. Crede troppo a quanto viene loro raccontato. Io no. Mi dispiace, ma io voglio sempre rendermi conto personalmente delle cose."

C'è un cadavere in biblioteca, volume che fa parte di quelli con protagonista Miss Marple, parte con un ritrovamento di una giovane donna uccisa, il cui corpo viene rinvenuto, appunto, nella biblioteca dei coniugi Bantry.
Da subito il mistero appare doppio perché oltre a non sapere chi sia quella donna, che i coniugi dicono di non conoscere, non si sa cosa ci possa fare lì e chi ce l'abbia lasciata.
Tutto si presenta immediatamente ingarbugliato. La donna si rivelerà estranea al mondo "bene" di cui i Bantry fanno parte e si rivelerà al centro di una questione economica molto delicata ed importante. Molti sono da subito sotto osservazione perché molti avrebbero potuto beneficiare della morte della ragazza. Ma quello non è il solo cadavere però che viene rinvenuto nei paraggi in quei giorni; un'altra giovane ragazza è infatti scomparsa da giorni e si teme per la sua vita. Saranno legate le due cose?  Se da una parte la polizia cerca di fare il possibile per risolvere il caso, la signora Bantry non ha dubbi e fa subito chiamare a casa la sua conoscente, Miss Jane Murple, che già in passato si è rivelata importante nella risoluzione di casi simili. Da subito la questione entra nel vivo, con la caratteristica stilistica della Christie di farcire le sue storie con una grande quantità di dialoghi che rendono la narrazione scorrevole e alquanto incalzante.
I personaggi, infatti, arrivano prepotentemente al lettore non perché l'autrice ne descriva fattezze e movimenti attraverso lunghe descrizioni, ma perché ci vengono raccontati attraverso gli occhi dei protagonisti e attraverso i loro dialoghi. Credo che questo sia un modo molto diretto e vincente di fare sentire il lettore al centro della storia, di permettere a chi legge di vedere con i propri occhi i protagonisti, i luoghi, gli avvenimenti proprio come gli stessi personaggi farebbero se fossero reali, vivi.
La Christie pur avendo scritto i suoi gialli quasi ottant'anni fa, ha precluso talmente tanto i tempi e forse è stata talmente tanto d'esempio per chi si cimenta nel genere, che risulta moderna, convincente, attuale e tutt'altro che fuori moda. I finali dei suoi gialli non sono mai banali e riescono sempre a dare un senso a quello che sembrerebbe apparentemente assurdo e impossibile, grazie alla vera protagonista, Miss Marple.
Miss Murple, più che una vera investigatrice, viene mostrata al lettore come una donna molto attiva nella società, capace di capire le persone grazie al suo grande darsi da fare con gli altri, grazie a intuizioni dettate più dalla conoscenza molto profonda di come agiscono gli animi umani, che dalle tecniche normalmente utilizzate dalla polizia per trovare un colpevole.
Lei sa come si vestirebbe una ragazza prima di un certo appuntamento, sa cosa potrebbe essere fuori luogo su una scena del crimine, conosce le possibili conseguenze di ciò che avviene in un certo contesto e soprattutto è un'attenta osservatrice. Non si ferma mai all'apparenza, a costo di sembrare fuori luogo e la frase che ho deciso di trascrivere all'inizio di questo post come citazione ne è la prova.
Insomma, è vero che le sue intuizioni della donna sono spesso senza una vera base investigativa, ma è anche vero che il modo in cui viene fatta agire risulta assolutamente in linea con la storia e con ciò che il lettore potrebbe aspettarsi. Certo è che la cara Miss Marple riesce sempre a far sembrare incompetente la polizia, che la ritiene solo una vecchia zitella, nonostante tutto.
È una coccola, per un lettore, poter avere un personaggio così in cui rifugiarsi nei momenti no, uno di quei personaggi che lascia la sicurezza di non deludere, ancora prima che se ne approfondisca la conoscenza.
Ho conosciuto questa autrice molto tardi nel mio percorso di lettrice, ed ho letto pochissimi dei suoi lavori quindi mi ritengo fortunata nel poter avere ancora così tante storie da conoscere, così tanti misteri da svelare , accompagnata da questa penna così convincente. 
Prima di concludere vorrei fare un appunto sull'edizione che mi trovo tra le mani: è un volume parte di una serie uscita per le edicole all'inizio del millennio e, tralasciando la bellissima cover cartonata, devo purtroppo constatare che all'interno ho trovato diversi refusi - che forse potevano essere evitati con una più attenta correzione di bozze - ed anche una traduzione con dei termini un po' vecchiotti. Resta il fatto che in libreria, tutti insieme, questi volumi siano bellissimi. Io ne ho solo quattro perchè mi sono stati regalati da un'amica che doveva fare spazio nella sua libreria, e chi sono io per rifiutare un omaggio simile?!? ;)
Leggete Agatha Christie? La preferite in veste Poirot o in veste Miss Marple? Io devo dire che ho un debole per la nostra cara Jane!
 



VOTO:








1 commento:

  1. ho letto questo romanzo anni fa ma ancora oggi ne ho un bellissimo ricordo. la christie è il top

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