giovedì 21 gennaio 2021

5 blogger per un autore #1: John Niven. Recensione #381 - Le solite sospette


Buongiorno lettori, eccoci qua con una nuova rubrica, in collaborazione con Ombre di carta, Desperate Bookswife, La lettrice sulle nuvole, Librintavola. Ogni due mesi leggeremo tutte un libro di uno stesso autore; un modo per ampliare i nostri orizzonti letterari e approcciarci tutte insieme ad autori che magari non avremmo considerato. L'autore prescelto per il mese di gennaio è John Niven ed il libro da me scelto è Le insolite sospette edito da Einaudi, pag. 346.


Trama:
Quando Susan - a causa dei vizi nascosti del marito - si ritrova vedova e con la casa pignorata, insieme ad alcune amiche decide di compiere una rapina. Contro ogni probabilità, il colpo va a buon fine, e alle «cattive ragazze» non resta che raggiungere la Costa Azzurra, riciclare il denaro e sparire. Nulla che possa spaventarle, dopo tutto hanno piú di un motivo per riuscire nella loro impresa: andare in crociera e fuggire il brodino dell'ospizio.
 
Adoro John Niven e sono stata felicissima che la scelta di questo mese sia ricaduta su di lui. Possedevo questo volume sin dalla sua uscita quindi la scelta è stata semplice, visto che i libri precedenti li ho già letti e invece non possiedo ancora gli ultimi pubblicati. Sicuramente se cercate qualcosa con cui alleggerirvi le giornate e ridere di gusto questo libro fa al caso vostro.
 
"Julie guardò l'ottuagenaria semiparalitica, che aveva appena arruolato insieme a un ottuagenario col girallo e la bombola d'ossigeno per fare una rapina a mano armata, scendere la collina."

Chi se non Niven poteva scrivere una storia così esilarante, così sopra le righe, così dannatamente assurda da sembrare eccessiva e, forse, proprio per questo realistica?

Susan è una casalinga qualunque, sessant'anni, un figlio ormai adulto, ed un marito che sostenta la famiglia con il suo lavoro, consentendole una vita parecchio agiata.
Julie - sua grande amica - al contrario, è una donna sola, che nella vita ha incontrato solo uomini sbagliati e le cui attività lavorative che ha provato a intraprendere sono sempre miseramente fallite. Per mantenersi lavora in un ospizio in cui pulisce sederi e la cui paga non le basta neanche per pagarsi l'affitto o mantenersi una macchina.
Ethel è un'ultraottantenne in carrozzina, ospite della casa di riposo in cui Julie lavora. Un personaggio sopra le righe con ancora con la voglia di mordere la vita e per niente in linea, nella mente, con la decadenza del suo corpo. Diciamo che si rivelerà, per quanto mi riguarda, il personaggio vincente!
E poi c'è lei Jill, donna timorata di Dio, dedita alla famiglia e alla figlia, madre di un bambino in fin di vita a cui servirebbero non pochi soldi per una operazione salvavita.
Le donne, unite ad un anziano nonnino col girello ed una demenza senile abbastanza galoppante - detto Stimmate - decidono di fare una rapina in banca, dopo aver scoperto che tutti gli averi di Susan, casa compresa, verranno portati via per risanare i debiti che il marito le ha lasciato a causa di un vizietto non propriamente lecito che si trascinava da decenni, con non poche conseguenze sulle finanze familiari.

Il ritmo della storia è incalzante, i personaggi sono strepitosi. Tutto è portato all'eccesso - tipico di Niven - con avvenimenti al limite del credibile che, grazie ad una narrazione convincente, non risultano mai eccessivi.
È tremendamente facile affezionarsi a questa banda improvvisata di rapinatori dell'ultima ora, tanto da ritrovarsi più e più volte a fare il tifo per loro durante la rapina ma soprattutto durante il viaggio on the Road che si ritrovano a fare, dall'Inghilterra fino alla Francia, con lo scopo di riuscire ad avere nuove identità per poi volare oltreoceano e sparire per sempre.
Il divertimento durante il viaggio è assicurato. Le donne non si preoccupano minimamente di essere ricercate, la polizia è sempre alle loro calcagna ma loro, per una cosa o per l'altra, riescono sempre ad essere un passo avanti. Una caccia del gatto con il topo che tiene vivo il romanzo e crea dei fantastici e divertentissimi siparietti.
Lo stile di Niven è quello che si è abituati a trovare leggendo i suoi romanzi: irriverente, a tratti scurrile, totalmente sopra le righe ma, proprio per questo, convincente e capace di portare il lettore a ridere di gusto in più e più occasioni.
Ma non pensate che sia un libro unicamente divertente perché, unito a questo lato sicuramente leggero e scanzonato, il lettore si troverà - quasi senza neanche rendersene conto - davanti a storie dolorose, temi importanti, riflessioni profonde. Perchè il viaggio che le donne si ritroveranno a fare le costringerà a guardare dentro sè stesse, a riflettere sul loro passato, sul loro futuro, ed il lettore ne sarà evidentemente coinvolto.

Un romanzo capace quindi di intrattenere ma anche di affrontare storie complicate.
Dopo A volte ritorno, questo libro è quello che più mi ha convinto di questo autore ma mi mancano ancora un paio di romanzi (i più recenti) all'appello.
Un autore che va letto con un certo approccio, senza fermarsi al primo impatto e senza farsi condizionare dalle apparenze!
Lo conoscete? Vi piace?

Per questo primo appuntamento di 5 blogger per un autore è tutto. Ci ritroviamo con un altro appuntamento di questa rubrica - se lo vorrete - Lunedì 22 marzo con un nuovo autore: Antonio Lanzetta. Non ho ancora deciso quale libro di questo autore leggerò, visto che per me è totalmente nuovo. Avete voglia di consigliarmi da quale lettura partire?



VOTO:









8 commenti:

  1. ho adorato e divorato questo libro! com'è che si dice? Buona la prima!

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    1. Davvero! Per me un autore "sicuro" di cui leggerò sicuramente i libri che mi mancano

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  2. 😔Io l'ho detestato, non penso leggerò mai più nulla di suo invece

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  3. Concordo con tutto tutto tutto! Questo è proprio un autore da amare tantissimo oppure odiare profondamente

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  4. La penso proprio come te! E questo me lo hai regalato tu tanti anni fa...meglio tardi che mai

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