martedì 1 giugno 2021

Blogtour: Il grido della Rosa di Alice Basso - Tappa 2: Anita e il giallo dei Saturnalia



Buongiorno lettori, dopo aver conosciuto ieri, sul blog A spasso coi libri, Il grido della rosa di Alice Basso - secondo volume della serie con protagonista Anita ambientata a Torino in epoca fascista - tocca a me oggi parlarvi di un aspetto particolare di questa serie: il giallo nel giallo.
Anita è infatti una dattilografa per Saturnalia - editore della rivista di racconti gialli "Saturnalia" -  ed il suo compito è quello di trascrivere traduzioni di racconti gialli americani

In questo nuovo volume della serie l'editore si spinge un passo oltre per contrastare la rivista rivale - il "Dramma" - che mira ad arrivare anche al pubblico femminile attraverso trentasei righe di elogio a Paola Borboni, attrice trentacinquenne.
Monné, il proprietario di Saturnalia è talmente in competizione con i proprietari del "Dramma" e de "Le grandi firme" che va anche contro i propri pensieri maschilisti e fascisti cercando la novità.

«Sul pezzo, Sebastiano, bisogna essere sul pezzo! Adesso la novità è che piacciono le donne, ma dimmi tu. Chi l'avrebbe mai detto. E comunque bisogna adeguarsi, cavalcare l'onda, guardare avanti.»

 Saturnalia si lancia quindi nella traduzione di una particolare rivista americana: la Clues Detective Stories.
Protagonista dei gialli di questa rivista è una donna: Page Violet McDade, donna, detective, titolare di un'agenzia investigativa. 
«Una detective! Una donna, titolare di un'agenzia investigativa!»
Monnè fa una faccia possibilista. Anita fa una faccia possibilista.
«Una donna detective?» Monné si massaggia il mento.
«Cioè, nel senso che è proprio lei che indaga, che investiga, che fa la protagonista?»
«E che possiede l'agenzia», annuisce Sebastiano.
«Fantastico!» dice Anita.
«Non sarà troppo?» rimugina Monné.
«No, è fantastico» sbuffa Anita, sapendo che tanto Monné neanche la sente.
«Però in effetti potrebbe essere sexy», continua a rimuginare Monné.
«E ti pareva che non doveva almeno essere secsi», ri.sbuffa Anita, che le parole inglesi più importanti ormai le ha imparate.

E detective donna sia, ma mica ci si accontenta a Saturnalia! 

A disposizione tra le riviste che Julian fornisce a Sebastiano ci sono Frederick Nebel con l'accoppiata Jack Cardigan e Patricia Seaward anche se Anita ha le sue preferenze:

«Ma, se posso dire la mia, mi incuriosiscono tanto anche quelli su questa Miss Pinkerton».

Perché Jullian ha parlato a Sebastiano, e Sebastiano ha di conseguenza parlato con Anita, anche di quest'altro personaggio, Hilda Adams, che fa l'infermiera e però risolve i casi del suo amico ispettore di campagna, il quale la soprannomina scherzosamente Miss Pinkerton, essendo Pinkerton il nome della più famosa agenzia investigativa degli Stati Uniti. [...]

«Tantopiù che l'autrice, questa Mary Roberts Rinehart, pensi, qui non la conosce nessuno, ma lo scorso decennio è stata l'autrice più pagata d'America. E non nel senso di "la più pagata fra le autrici donne": la più pagata proprio fra tutti gli scrittore! Non è incredibile?»

Ma ricordiamoci, siamo nel periodo fascista, Mussolini è l'uomo più amato del momento e, anche in una lotta tra vendite di riviste, questo non è proprio un dettaglio quindi Saturnalia deve comunque andarci piano...

 Più si due racconti con donne su un unico numero non ne possono mettere, così ne selezionano uno di quelli vecchi dell'Operatore per completare il fascicolo e poi si portano avanti scegliendo quale nuova detective presentare sul numero del mese seguente. Ad Anita ne piace una che si chiama Susan Dare, perché è una bella figliola che non solo risolve gialli ma li scrive anche, cioè fa proprio la giallista, e infatti è a sua volta il personaggio di un giallista donna di nome Mignon G. Eberhart. Sebastiano approva, ma entrambi convengono che tutto questo dominio rosa possa destabilizzare un po' i lettori - meglio procedere a piccoli passi -, così decidono che il secondo racconto sarà un po' più prudente, non avrà un'altra protagonista donna ma due coprotagonisti di sesso diverso. Sebastiano insiste per la serie di Jack Cardigan e Pat Seaward, che continua a sostenere che ad Anita piacerà molto. E infatti le piace: Anita non riesce a non ridere mentre batte a macchina.


 E infine non manca J.D. Smith, l'autore sotto il cui nome si nascondono Sebastiano e Anita, nato per poter raccontare le storie escluse dalla giustizi ufficiale dei giornali, per portare alla luce i soprusi che la legge non vuole punire e, diciamocelo, in quel periodo lì non è che ne siano pochi anzi. Spesso le vittime passano totalmente sotto silenzio ed i soprusi sono giustificati da una mentalità retrograda e fascista. Nessuno - tranne noi lettori - conosce la vera identità di J.D. Smith, e questo sicuramente è un gran valore aggiunto alla storia.

Il giallo nel giallo è quindi quello che ci regala ancora una volta Alice Basso con questo suo secondo volume con protagonista la bellissima Anita, un personaggio che in soli due libri ha avuto una crescita entusiasmante!

Per oggi ho finito, ma non perdetevi domani il post su Bookspedia.

 




8 commenti:

  1. Ciao, sto leggendo questo romanzo proprio in questi giorni: sono ormai a tre quarti del libro e, come tutti i romanzi della Basso, mi sta piacendo moltissimo :-)

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  2. L'ho finito e mi è piaciuto tantissimo , più del primo, ho trovato il caso molto bello e interessante e Anita si sta facendo strada nel mio cuore. Le storie della Basso mi fanno sempre venire voglia di leggere i gialli citati, peccato che la maggior parte non siano tradotti, mi ci vorrebbe Saturnalia.
    Buone letture!

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    1. Anche io lo ho apprezzato più del primo! Ho trovato una grande evoluzione nel personaggio di Anita che ho apprezzato tanto

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  3. Io ho amato moltissimo questa storia, più della prima.

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