martedì 16 novembre 2021

Blogtour Lucia Bosè. L'ultimo ciak di Laura Avalle - Tappa 2: Le origini e il successo




Buongiorno carissimi, torno oggi con un nuovo blogtour, quello dedicato alle biografie tutte al femminile firmate Morellini - che ringrazio per la copia. 
Dopo avervi parlato di Colette di Nicoletta Sipos - post cliccando qui -  e di Wallis Simpson - post qui - quello di cui vi parlerò oggi è il libro dedicato ad una figura femminile molto famosa in Italia per il suo lavoro di attrice. Sto parlando di Lucia Bosè. Dopo Baba Desperate Bookswife che ieri vi ha presentato il libro io oggi vi parlerò delle origini di Lucia e dell'arrivo al successo. 


Titolo:
  Lucia Bosè. L'ultimo ciak
Autore: Elena Mora
Genere: Biografie
Pubblicazione: 5 agosto 2021 - Morellini - Femminile singolare
Pag.: 160
Costo: 17,00 € cartaceo - 6,99 ebook

Trama: Da Miss Italia a musa di Visconti e Antonioni. La vita di Lucia Bosè è costellata di successi e di cadute, come quando la casa in cui abitava da bambina, in un quartiere popolare di Milano, fu rasa al suolo sotto il peso delle bombe durante la Seconda Guerra Mondiale. Quindi il fatidico incontro, appena adolescente, che farà di lei una stella del cinema… grazie a un marron glacé. Una carriera fulminante la sua, ma proprio al culmine della notorietà e della fama decise di ritirarsi dalle scene per amore di Dominguín, il più grande Torero di tutti i tempi, dal quale ebbe tre figli: Miguel Bosé, Lucia e Paola Dominguín. Lo seguirà fino in Spagna dove vivrà anche dopo il divorzio, evento che segnerà il suo ritorno al cinema con Fellini, Taviani e Özpetek. In queste pagine il ricordo del regista del suo ultimo film, che parla di una donna dei nostri tempi, forte, indipendente, libera e anticonformista, amante del blu e degli angeli. Una grande attrice, icona della bellezza italica, che si è spenta a marzo del 2020 - all'età di 89 anni - per coronavirus e che nella vita ha sempre lottato, senza mai perdere la fiducia in un domani migliore.





"Sai quanti anni avevo la prima e ultima volta che sono venuta in questo posto? Sedici" continua la sua voce. "Non potevo ancora sapere che quel concorso avrebbe cambiato la mia vita, così come non potevo ancora sapere che i miei occhi e il mio modo di vedere il mondo non sarebbero più stati gli stessi."

Comincia così la fortuna di Lucia Bosè. Quella che noi tutti conosciamo come una delle attrici più amate del dopoguerra - insieme a Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Silvana Pampanini - partecipò e vinse a soli sedici anni al concorso di Miss Italia, in un lussuoso albergo di Stresa, sul  lago Maggiore, dopo aver vinto un concorso fotografico sul settimanale "L'Europeo", che le dava il diritto di partecipare alla manifestazione che inizialmente si chiamava Bella Italiana e che, solo successivamente divenne Miss Italia.
La foto era un semplice primo piano scattato da un amico di infanzia in Piazza Duomo.
Gli anni erano quelli del dopoguerra, l'Italia cercava di risollevarsi da uno dei periodi più bui della storia e Lucia si ritrovò ad essere catapultata in un mondo che non conosceva e di cui non aveva la minima esperienza.

"Dico sul serio. Non c'entravo niente con quel mondo: i fotografi, i giornalisti, gente da ogni dove. Non sapevo sfilare, ero impacciata, fuori posto. Le altre ragazze avevano costumi da bagno molto più belli del mio che risaltavano meglio le loro forme, si sapevano muovere."
"Però la giuria ha scelto te. Forse non sei andata così male."
"Fu un'edizione memorabile di un Paese con tanta voglia di vivere, che si avviava verso un futuro carico di promesse e speranze."

Miss Italia fu la sua vetrina, che la fecero notare dalla gente che contava nel mondo: registi, produttori, industriali, giornalisti, fotografi. Un'occasione unica per una ragazza vissuta in povertà e senza nessun tipo di legame con il mondo patinato a cui in quel momento si stava affacciando. 
Fu proprio nelle pause tra una prova e l'altra che Lucia conobbe Edoardo Visconti, il suo primo grande amore. Lei sedicenne, una ragazzina che arrivava da un quartiere popolare di Milano - il Vigentino - lui trentanove anni, separato con due figli adolescenti, membro di una delle famiglie più aristocratiche e influenti del Paese. Non si lasciarono più. Lui la introdusse nel mondo che contava , le insegno le buone maniere e fu l'artefice del suo riscatto culturale e della su nuova vita da attrice. 
Lucia lavorò con i più importanti registi italiani - Antonioni, Felllini, Zeffirelli - e tutto quello che doveva fare lo imparò proprio sul set, senza studiare recitazione ma attraverso l'esperienza. Cercò sempre di migliorarsi e di apprendere tutto quello che poteva da quelli con cui lavorava, senza mai risparmiarsi. Luchino Visconti suggerì il nome della Bosè per diversi importantissimi film e nel 1950, a soli diciannove anni, dopo due grandi film - Cronaca di un amore e Non c'è pace tra gli ulivi - usciti al cinema a distanza di solo un mese Lucia raggiunge la notorietà e la fama mondiale. L'inizio di un sogno che durerà, a fasi alterne, fino alla fine dei suoi giorni.
Ma torniamo un attimo all'amore con Edoardo Visconti. Non fu un amore semplice, anzi...
"Piano piano mi innamorai perdutamente di Edoardo, pur consapevole delle tante difficoltà che avremmo dovuto incontrare: vivevamo in una società bigotta e puritana, e il solo uscire a cena con un uomo sposato, benché separato, faceva di me una poco di buono. Edoardo questo lo sapeva e, con discrezione e cautela, cercava sempre di proteggermi dagli scandali.
Ma proprio quell'amore che le aveva dato tutto, quando lei fu al culmine della sua carriera iniziò ad essere geloso delle attenzioni che Lucia riceveva e la mise davanti ad una scelta drastica: o lui o il cinema. Con non poco dolore la donna rinunciò a un amore che non sarebbe mai potuto essere un amore vero. Edoardo non avrebbe mai potuto sposarla e lei sarebbe sempre stata l'altra donna, quella che al mondo sarebbe stata vista come quella "facile". 

Da Miss Italia al cinema è stato un attimo ma, prima, chi era Lucia Bosè?
"Avevamo conosciuto la fame, la miseria, la guerra e volevamo riscattarci da tutto questo sognando una vita migliore. Eravamo praticamente tutte ragazze del popolo, come scrivevano i giornali e trovarci lì, in quel contesto, sentirci chiamare "Miss" persino dai camerieri, per noi era già una favola".

Fu proprio il suo passato e le brutture conosciute durante la guerra - la povertà, la mancanza di cibo, la paura, la sofferenza - a permettere a Lucia Bosè di non montarsi mai la testa, di rimanere una ragazza genuina, libera e sbarazzina che è sempre stata. Per questo motivo, più e più volte nel libro Lucia Bosè è definita "non un personaggio da copione".
Dopo un'infanzia non ricca ma felice a Milano, nel quartiere Vigentino, in un edificio abitato da operai in via Ripamonti, diversi fatti cambiarono per sempre la sua vita. Aveva solo sette anni quando Aldo, uno dei suoi fratelli, morì a soli sedici anni per la puntura di un insetto. Subito dopo cominciò la guerra.
Due avvenimenti che segnarono la Lucia bambina e che condizionarono irrimediabilmente anche quella che divenne la Lucia adulta.
"Da quel momento nulla è stato più lo stesso: mio padre, Domenico, si chiuse a riccio e divenne sempre più taciturno, mentre Francesca, mia madre,si trasformò in una maschera di dolore. Poco dopo, la seconda guerra mondiale con tutto quello che ha significato: orrori, distruzioni, spari, fame miseria."
[...] "Gli inglesi, per me, sono stati quelli che mi hanno portato via tutto, che mi hanno bombardato la casa. Capisci perciò che io con gli inglesi ho sempre avuto un rapporto difficile, e nei loro film non sono mai voluta apparire. Non solo. Pensa che ho rinunciato persino a Hollywood, e sì che sono stati gli americani che ci hanno liberato, eppure è più forte di me, ancora adesso quella lingua maledetta, l'inglese, per me è e rimane un finestra sul tempo, pronta a risvegliare ogni volta che l'ascolto i miei incubi peggiori."
Una donna decisa, non disposta a scendere a compromessi, che solo grazie a sé stessa e alle sue forze è riuscita ritagliarsi un suo posto nel mondo, cogliendo al volo le opportunità che, dopo averle tolto tanto, la vita decise di donarle.
Per oggi è tutto, spero che questo excursus nella vita della Lucia Bosè bambina e nelle origini del suo successo vi abbiano interessato. 
Ma non è finita qui, domani sul blog Bookspedia scoprirete la Lucia Bosè moglie e mamma quindi non perdetevelo!



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