giovedì 19 febbraio 2015

Recensione #47- La briscola in cinque di Marco Malvaldi

Buongiorno a tutti! Come state? Io sono incoraggiata dal fatto che siamo a giovedì e che il week end si avvicina. Un week end specialissimo!!!!! *_*
Bando alle chiacchiere e torniamo al blog. Oggi sono di nuovo qui con una recensione: quella di La briscola in cinque di Marco Malvaldi edito da Sellerio, 163 pagine.  

Trama: La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell'immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l'immaginaria Pineta, "diventata località balneare di moda a tutti gli effetti, e quindi la Pro Loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l'architettura del paese: dove c'era il bar con le bocce hanno messo un discopub all'aperto, in pineta al posto del parco giochi per i nipoti si è materializzata una palestra da body-building all'aperto, e non si trova più una panchina, solo rastrelliere per le moto". L'omicidio ha l'ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista. In realtà è quest'ultimo il vero svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all'indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sicché, sotto all'intrigo giallo, spunta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione.

Marco Malvaldi, autore pressochè sconosciuto per me fino a qualche mese fa quando nei lunghissimi chiacchiericci che io e le mie amiche Lettrici Geograficamente Sparpagliate intraprendiamo ogni giorno su MSN è venuto fuori prepotentemente il nome di Malvaldi.
Chi mi conosce sa che prediligo i libroni lunghi e pesanti - di peso fisico eh, non di noia mortale - quindi forse per quello Malvaldi era sempre rimasto un po' defilato nelle mi scelte di lettrice; ai libri di meno di 200 pagine ho sempre prediletto quelli con più di 500 perchè riesco ad affezionarmi meglio ai personaggi, a sentirli più vicini, più parte della mia vita.
Questa volta però, complice il Gruppo di Lettura di Noi che mi condiziona parecchio l'organizzazione del tempo, avevo bisogno di un libro corto, leggibile in pochissimo tempo, quindi mi sono buttata su Malvaldi e precisamente sul suo primo libro, scritto nel lontano 2007, La briscola in cinque.
Un giallo, ma anche un libro di vita vera, quella che si respira nei bar di paese. Ed è proprio il BarLume il protagonista di questo libro. Poco importa se è stato trovato il cadavere di una ragazza e se lo scopo del libro sia trovare il colpevole; quello che conta è quello che si dice al bar ed il profumo di familiarità e congregazione che si respira varcandone la soglia.
Come in tutti i bar di paese gli utenti principali sono gli anziani, quegli anziani che ogni giorno, lasciando a casa le loro mogli con le loro continue raccomandazioni, vanno al bar per una partitella e briscola con gli amici di sempre. Se poi ci scappa il delitto e si ha anche qualcosa su cui spettegolare ben venga!!!
Ed eccoli qui i simpatici vecchietti che allietano le 163 pagine di questo libro:
"Ampelio Viviani, anni 82, ferroviere in pensione, discreto ex ciclista dilettante e incontestato trionfatore della gara di moccoli introdotta (ufficiosamente) all'interno della festa dell'Unità di Navacchio per ventisei anni consecutivi dal 1956, si alza fieramente con l'ausilio del bastone e si dirige garibaldino verso il bar."
"Aldo, quello del ristorante Boccaccio, è lì che mescola le carte e chiede: 
- Scopa, briscola, tresette?
Gli altri due avventori seduti al tavolo alzano la testa; esordisce Gino Rimediotti, 75 portati male, pensionato delle poste, col suo solito: 
- A me va bene tutto. Mi basta d'un gioa' in coppia con lui lì."
"Il quarto uomo si chiama Pilade Del Tacca, ha assistito al placido scorrere di settantaquattro primavere ed è felicemente soprappeso. Anni di duro lavoro al Comune di Pineta, in cui se non fai colazione quattro volte per mattina non sei nessuno, lo avevano forgiato sia fisicamente che caratterialmente: infatti, oltre che maleducato, era anche rompicoglioni."
Ditemi voi come sia anche solo lontanamente immaginabile, dopo aver conosciuto questi arzilli vecchietti, non appassionarsi immediatamente a loro, al bar, alle loro battute in dialetto toscano ed ai loro battibecchi di gioco. Per fortuna a stemperare gli animi c'è Massimo, proprietario del BarLume, nipote di uno di loro nonchè ritrovatore del cadavere della ragazza uccisa e improvvisato detective di provincia.
Con uno stile divertente, fresco e molto familiare Malvaldi ci accompagna così all'interno di un mondo fatto di chiacchiere, bugie, sguardi tesi, investigazioni improvvisate ed anche maldicenze di paese che rendono la lettura coinvolgente e velocissima; tanto veloce che alla fine del libro si resta anche un po' male per la sua brevità.
Mi sono piaciuti i personaggi con i loro nomi impronunciabili, la scelte del titolo del libro legato, come i successivi, al gioco delle carte, la scelta dell'ambientazione toscana in un paese di mare con il suo contrasto con la città, la decisione di scegliere Massimo come protagonista delle indagini ufficiose. Perchè il Massimo detective ci piace, e le tesi strampalate che vengono fuori ad ogni pagina ci fanno sembrare il personaggio molto reale!
In più Malvaldi non si accontenta di averci fatto divertire e alla fine il colpo di scena ce lo dà, degno di un giallo che si rispetti. 
Di sicuro il primo approccio con questo autore è stato ottimo quindi non mi resta che recuperare gli altri libri e buttarmi a capofitto nella lettura.
E voi? Conoscete questo autore e le sue opere? Se siete appassionati qual è il suo libro che vi è rimasto di più nel cuore?
Aspetto i vostri commenti e consigli!!! :)))

VOTO:  


12 commenti:

  1. Io ho regalato questo romanzo a mio fratello uno o due anni fa.Lui lo definì leggerino ma gradevole.Credo che me lo farò prestare,ma devo smaltire un ammasso di libri che non ti dico.

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  2. Benvenuta al BarLume, aspettavamo giusto te!

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  3. Ahahahhh! Vedo che ti è piaciuto! Confermo ciò che dici tu nella recensione. Libro davvero carino, scorrevole da leggere e molto divertente!
    Per me Mavaldi promosso a pieni voti. Ora voglio leggere gli altri!

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  4. Ecco di nuovo Malvaldi! Se al bar ci trovo le mie LGS non posso fare altro che andarci anch'io!

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  5. Adoro Malvaldi e ho letto tutti i suoi libri, è la scelta perfetta quando si ha voglia di leggerezza ma al tempo stesso di far funzionare il cervello :-) tra l'altro l'ho conosciuto alla presentazione di Argento vivo e ho scoperto una persona molto simpatica!

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  6. ma sai che mi hanno prestato da poco questo libro? Sono ancora più curiosa adesso!

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    1. Secondo me ne vale la pena leggerlo! E' un libro semplice, divertente, adatto a passare qualche ora di svago!

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