giovedì 7 maggio 2015

Recensione #59 - Nessun ritorno di Tim Weaver

Ciao carissimi! Come state? Io sempre più di corsa visto che fino a fine mese avrò delle giornate pienissime scandite da iniziative scolastiche, feste di compleanno, una comunione e Salone del Libro di Torino, quindi devo centellinare il mio tempo per riuscire a fare tutto! Nel frattempo devo riuscire anche a leggere un po' per permettere a questo mio angolino di essere vivo e - spero - interessante. Sto notando un calo di commenti e visualizzazioni nell'ultimo periodo che spero siano dettati dalla bella stagione e dal vostro girovagare piuttosto che dalla diminuzione del vostro interesse. Se però fosse per questo vi chiedo, se vi va, di dirmi quello che non vi soddisfa in modo che io possa intervenire al meglio.
Oggi sono qui con un'altra recensione, quella del libro Nessun ritorno di Tim Weaver edito da TimeCRIME che ringrazio per avermelo spedito. Pag. 524.

Trama: Interno notte. Le luci accese, la cena pronta, una tazza di latte rovesciata, forse nel corso di una colluttazione. Questa la scena che si presenta agli occhi di Emily Kane quando entra nell’appartamento di sua sorella Carrie. Della donna, invece, non c’è traccia. E insieme a lei sono scomparsi anche il marito e le due figlie. Un’intera famiglia cancellata, come non fosse mai esistita. I mesi successivi a quella maledetta notte vedono le indagini arrivare a un binario morto. L’incapacità della polizia locale raffredda la pista, e a Emily non rimane che affidarsi all’abilità del detective David Raker, suo ex fidanzato, specializzato nei casi di persone scomparse.
Rinvigorito dalla prospettiva di un obiettivo, dopo un’indagine che lo ha condotto faccia a faccia con la morte, David è pronto a rimettersi in gioco. Dalle scogliere della Cornovaglia ai casinò di Las Vegas, seguirà il dipanarsi di un nuovo filo investigativo, imperfetto ma quanto mai teso verso una verità che qualcuno sta cercando in tutti i modi di insabbiare, perché, talvolta, chi scompare non vuol essere ritrovato...

Una famiglia misteriosamente scomparsa. Questo mi aspettavo aprendo il libro dopo averne letto la trama, e mi chiedevo come potesse tenere alta l'attenzione del lettore per più di cinquecento pagine senza diventare monotono. Poi ho cominciato a leggere e non ho più smesso. Perchè nonostante la scomparsa di un'intera famiglia sia effettivamente un evento importante nella storia, questo libro racchiude al suo interno molto, molto di più. E lo si scopre già dalle prime righe, quando ci rendiamo conto che la famiglia non è assolutamente menzionata. L'autore ci accompagna per mano - e lo fa con una grande maestria - tra i casinò di Las Vegas, per portarci poi a Londra e in un piccolo paesino nel Devon. Da subito verrà scontato chiedersi cosa possa legare questi tre posti e i personaggi che ci vengono presentati.
Il vero protagonista di questa stroria è David Raker, ex giornalista, ora investigatore privato specializzato nei casi di persone scomparse. Questo libro è il quarto della serie dedicata a David Raker. Un libro autoconclusivo come lo sono i precedenti che però, se letti in ordine, possono dare un quadro completo del personaggio e dei suoi trascorsi. Non avendo letto i precedenti mi mancano alcuni tasselli per sapere cosa sia successo nel passato ma questo non mi ha assolutamente rovinato la lettura.
David esce da un brutto momento che lo ha portato, cinque mesi prima, faccia a faccia con la morte.; è per riprendersi da quel brutto incidente che David si trasferisce nella vecchia casa dei suoi genitori, un villaggio tranquillo dove potrà riposare e tornare in forma. Ma proprio in quel villaggio succede qualcosa mai accaduto prima: un ragazzino, figlio di un pescatore, ritrova un cadavere immerso nell'acqua, incagliato in un'insenatura della roccia. La mobilitazione è immediata ed ovviamente richiama l'attenzione di tutti. A David qualcosa non quadra da subito ed i pensieri si accentuano quando incontra Emily, una sua ex fidanzata dei tempi del college; quando lei le racconta della sua famiglia, scomparsa in una sera qualunque con ancora la cena sul fuoco l'investigatore comincia a pensare che due fatti così particolari, a distanza di poco più di un anno, in un luogo del genere, non possano non essere collegati. E quendo Emily gli chiede di ritrovarli, seppur con un po' di recitenza per la morte scampata da poco, David non sa dirle di no.
Comincerà così ad investigare, scavando a fondo sulle abitudini di quella famiglia normale, cercando una motivazione valida alla scomparsa. A dargli una mano ci saranno i suoi informatori di sempre ed anche un grande fiuto.
Ma quando si scava a fondo, si sa, si può pestare i piedi a qualcuno e ci si può trovare catapultati in qualcosa di più grosso, tremendamente grosso. David non è solito tirarsi indietro davanti a nulla, neanche davanti ad una pistola puntata alla tempia; anzi, quello diventa per lui un incentivo a continuare, una certezza di essere sulla strada giusta.
Vedremo quindi il nostro protagonista districarsi tra personaggi più o meno amichevoli, trovare indizi che poi saranno smontati o messi da parte e poi ripresi e sviscerati come solo un grande detective sa fare.
Con uno stile ricco di colpi di scena Tim Weaver ha creato una storia importante, con dettagli credibili e ben incastrati tra di loro, una storia che ha saputo incollarmi alla lettura e che ha tutte le caratteristirische necessarie per essere un ottimo thriller.
Se siete amanti del genere, se vi piace investigare, scavare a fondo, questo è il libro che fa per voi! E alla fine, credetemi, quando tutti i nodi saranno venuti al pettine e quando tutti i segreti saranno svelati ci sarà ancora qualcosa che vi saprà lasciare a bocca aperta.
Di certo terrò d'occhio questo scrittore che non conoscevo ma che da oggi, per quanto mi riguarda, entra di diritto tra i miei preferiti!!!
E voi cosa ne pensate? Lo conoscete? Attendo come sempre le vostre opinioni.

VOTO:


4 commenti:

  1. Interessante! Devo ammettere la mia ignoranza, non conoscevo né questo autore né la casa editrice, e sinceramente se tu non ne avessi parlato in toni così entusiastici non l'avrei proprio preso in considerazione! Invece mi hai incuriosito, cercherò di procurarmi il primo della serie, se si trova!

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    1. Io avevo già letto altro della casa editrice in questione che fa parte della Fanucci edizioni. Cercherò anche io il primo della serie!!! :)

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  2. Io non lo conosco ma sembra proprio quel genere di libro che potrebbe piacermi. Colpi di scena e segreti, due ottimi ingredienti per costruire la suspense che un thriller deve avere. Grazie Dany per il consiglio!

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    1. A me è piaciuto veramente tanto! Se provi fammi sapere! :)))

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