Buongiorno lettori carissimi, come va? Qui a Milano pioviggina ed è umido... una di quelle umidità che entra nelle ossa e che dà la sensazione di provare un freddo tremendo nonostante, in realtà, le temperature non siano poi così rigide.
Primo giorno della settimana e prima recensione. Vi parlo del libro La cercatrice di corallo di Vanessa Roggeri, edito da Rizzoli, che ringrazio per la copia, 317 pagine.
Primo giorno della settimana e prima recensione. Vi parlo del libro La cercatrice di corallo di Vanessa Roggeri, edito da Rizzoli, che ringrazio per la copia, 317 pagine.
Sinossi: Achille
e Regina si incontrano per la prima volta nell'estate del 1919, di
fronte alle acque spumeggianti di una Sardegna magica. Regina dona ad
Achille un rametto di corallo rosso come il fuoco, il più prezioso, con
la promessa che gli porterà fortuna. Anni dopo, quella bambina è
diventata una delle più abili cercatrici di corallo; quando si tuffa da
Medusa, il peschereccio di suo padre, neanche l'onda più alta e
minacciosa la spaventa. Lei è come una creatura dei mari ed è talmente
libera da non avere mai conosciuto legami. Finché, un giorno, la sua
strada si incrocia di nuovo con quella di Achille: nel viso di un uomo
ritrova gli occhi del ragazzino di un tempo. A travolgerli non è solo un
sentimento folle, ma anche un passato indelebile. Le loro famiglie,
infatti, sono legate a doppio filo da rancori e vendette ed è in corso
una guerra senza ritorno. Spesso non basta l'amore per cambiare un
destino che sembra già scritto. Ma l'unico modo di scoprirlo è provarci,
fino all'ultimo...
Seguo Vanessa dal suo primo libro, conosciuta per caso ad una presentazione cui io, in realtà, partecipavo per incontrare un'altra autrice ma mi è bastato sentirla parlare con passione del suo lavoro e della sua terra per convincermi a comprare il libro e a non lasciarmi più scappare un suo lavoro.
Seguo Vanessa dal suo primo libro, conosciuta per caso ad una presentazione cui io, in realtà, partecipavo per incontrare un'altra autrice ma mi è bastato sentirla parlare con passione del suo lavoro e della sua terra per convincermi a comprare il libro e a non lasciarmi più scappare un suo lavoro.
Sono passati quasi cinque anni da quella prima volta e ancora oggi, ogni volta che prendo in mano un suo libro, so che mi porterà nel suo mondo e nella sua terra... e questo è proprio il bello!
Sì, perchè la Sardegna con le sue tradizioni è la vera protagonista delle storie di Vanessa, quel tratto distintivo che permette al lettore di sapere immediatamente con che autrice si ha a che fare, la caratteristica che rende i suoi romanzi unici. La sua Sardegna si popola poi di vite, di storie, di personaggi che sembrano prendere vita attraverso le pagine che scorrono, nonostante siano personaggi di altre epoche, di anni lontani nel tempo.
Questa volta Vanessa ci porta nel dopoguerra, all'interno di una lotta familiare. Ci fa vivere i rancori che si trascinano da tempo nelle due famiglie Derosas: quella di Dolores,vedova di guerra, con otto figli e l'estrema difficoltà a sfamarli e quella di Fortunato - cugino del defunto marito di Dolores e ricco grazie alla pesca dei coralli - padre di due figli maschi nati nel matrimonio ed una figlia femmina - Regina - nata da una relazione extraconiugale.
Regina è la preferita del padre e si porta sulle spalle l'astio della moglie, che pur avendola presa in casa non ha poi fatto il passo successivo di accoglierla davvero, nonchè quello dei fratelli. Regina non è bella ma è preda di un rapporto speciale con il mare, che sembra piegarsi a lei rivelandole il punto esatto per tuffassi alla ricerca del prezioso corallo. È libera, un animo senza legami e senza catene. Ha sempre vissuto a contatto con il mare ed è lì che si rifugia in ogni suo momento libero. L'incontro con Achille la metterà davanti ad un altro modo di essere.
Achille uno dei figli maggiori di Dolores, quello che vive in simbiosi con la madre e che negli anni ha fatto suoi i sentimenti di odio che la donna cova verso il cugino e la sua famiglia. È abituato a lavorare Achille, da sempre la vita per la sua famiglia è stata difficile e si è dovuto abituare presto a sporcarsi le mani. Ma Achille è anche un sognatore, uno che si butta testa e corpo in quello che lo appassiona, fino a farne una malattia. Lo fa prima con i libri e la lettura e lo farà poi per Regina, perchè nello stesso istante in cui la incontrerà saprà che sarà sua, perchè Regina per lui è come una sirena, una tentazione dal cui richiamo si ritrova incapace di fuggire. E non c'è odio che possa superare l'amore e la passione, non c'è odio che possa scalfire un sentimento come quello che travolgerà i due ragazzi e con essi le loro famiglie.
Quindi, direte voi, questo è un romanzo d'amore...
Bè se lo leggete con superficialità, se non cercate nel profondo, se vi limitate a leggere per macinare pagine, per arrivare in fondo e mettere una nuova x al vostro elenco allora sì, potreste prendere questo abbaglio; se invece avrete la volontà di andare oltre capirete che questo è un romanzo di odio. Perchè
non c'è una pagina, non c'è una riga, non c'è un capoverso dove non si respiri l'odio profondo che scorre tra i personaggi, l'odio profondo tra due famiglie che non sanno affrontarsi con maturità e che metterebbero in pericolo le loro stesse vite e quelle dei loro amori più cari pur di non mettere da parte l'orgoglio. Un odio che non risparmia nessuno e che, invece di diminuire, con il tempo si fortifica, si evolve e si rigenera creando altro odio. Non servono chilometri di distanza a calmare gli animi, non servono decenni e lutti ad attenuare qualcosa di così radicato; l'autrice questo lo fa sentire bene, lo fa respirare mischiato ai profumi del mare, mischiato all'odore della terra.
Insieme ad una storia coinvolgente in cui nessun personaggio e nessun avvenimento è lasciato al caso, troviamo uno stile elegante e ricercato, tipico dell'autrice, che sa rendere credibile un'ambientazione tanto indietro nel tempo sia con i dialoghi ed i rapporti familiari che con l'inserimento di mestieri e di avvenimenti del tempo (ce lo spiega bene nella nota storica alla fine del romanzo).
Ora non mi resta che aspettare un nuovo libro di Vanessa per poter fare un nuovo viaggio nella Sardegna che amo!
E voi, conoscete Vanessa Roggeri? Avete letto questo libro?
Ciao Dany! Ho finito nel weekend Il cuore selvatico del ginepro e, proprio come Fiore di fulmine, l'ho adorato! (vedi che IO ti do soddisfazione, ahahahaah!) Amo il suo stile, la sua capacità di far entrare il lettore nelle atmosfere e nelle tradizioni della sua terra, le sue descrizioni corpose ma mai pesanti... credo che leggerò presto anche questo!
RispondiEliminaUh che bello, sono proprio contenta! Allora amerai sicuramente anche questo. ;)
EliminaC'è qualcosa che non mi convince, ma sono a metà e leggere Vanessa è sempre un piacere. Vedremo. :)
RispondiEliminaAspetto di sapere cosa ne pensi allora! ;)
EliminaQuesto libro non penso che sia adatto a me. Per questa volta passo
RispondiElimina:)
EliminaLa tua recensione mi ha incuriosito molto più che la sinossi. Dovrò leggerlo!😊
RispondiEliminaPeccato io non abbia il dono della sintesi altrimenti potrei propormi per scrivere sinossi ahahahahahah ;)
EliminaSe lo leggi fammi sapere!
Questo libro mi ha incuriosito dalla prima volta che l'ho visto e ora sono ancora più convinta a volerlo leggere
RispondiEliminaAllora poi fammi sapere!! :)
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