venerdì 14 dicembre 2018

Letture con Marina #53 - Recensione del libro Il ventaglio di Lady Windermere

Buongiorno lettori, le festività natalizie si avvicinano e con esse, per quanto mi riguarda, un po' di relax. Non vedo l'ora!!! Ma non voglio tediarmi con il mio bisogno di riposo quindi vi lascio con la rubrica di Marina e la sua recensione!


Ad un passo dal Natale, immergiamoci in questa deliziosa e frizzante commedia di Oscar Wild dal titolo:

Il Ventaglio di Lady Windermere (Lady’s Windermere Fan).
“... c’è un solo mondo per tutti noi, e il bene e il male, il peccato e l’innocenza, lo attraversano mano in mano. Rifiutare di guardare metà della vita per vivere tranquilli è come accecarsi per poter camminare con maggior sicurezza in un terreno pieno di fosse e di precipizi”.
Commedia in quattro atti di Oscar Wilde scritta nel 1892 e rappresentata per la prima volta il 20 febbraio 1892 al St James's Theatre di Londra, come subito specificato, si svolge nell’arco di ventiquattro ore: inizia un giovedì pomeriggio alle cinque e termina il giorno dopo alle 13:30


Titolo: Il Ventaglio di Lady Windermere (Lady’s Windermere Fan)
Autore: Oscar Wilde
Casa editrice: Marsilio 2015
Pagine: 277

Descrizione: "Il ventaglio di Lady Windermere" va in sceba il 20 febbraio 1892 al St James's Theatre di Londra riscuotendo un immediato successo di pubblico. È la prima delle commedie brillanti di Wilde a portare in scena l'alta società inglese, con le sue divertenti ipocrisie e la paradossale serietà dei suoi protocolli sociali. Sfruttando l'espediente del ventaglio dimenticato da Lady Windermere nel salotto di Lord Darlington, un dandy che la corteggia, la commedia si snoda attraverso una serie di equivoci inquietanti, di memorabili battute umoristiche e di segreti pericolosi, tutti giocati nella cornice di un fraintendimento coniugale. Al centro della vicenda, una Londra mondana fin de siècle che vive di pettegolezzi, e il ritorno in società della scandalosa e affascinante Mrs Erlynne, una donna dall'oscuro passato determinata a rifarsi una vita e a ritrovare dopo vent'anni sua figlia.

RECENSIONE:


L’azione non poteva che svolgersi a Londra, all’alba del compimento del ventunesimo anno di Lady Margaret Windermere, che quindi diventa maggiorenne. Innamoratissima del facoltoso marito, a sua volta riamata. Un bel quadretto familiare – anche noioso– se non fosse che fin da subito il vecchio Oscar si diverte a rimescolare le carte in tavola. Mezze voci, sedicenti amiche che parlano solo per il suo bene: tutto ciò porta la giovane e ridicolmente innocente Lady Windermere a pensare che il marito abbia un’amante. E del resto noi spettatori e lettori veniamo subito edotti su chi in realtà sia la supposta amante di Lord Windermere. Una serie di quadri sempre in movimento, che ci introduce nella vita della fine del milleottocento a Londra, in un ambiente esclusivo e aristocratico. Il tutto si svolge come detto in 24 ore… l’incontro delle cinque tra Lady Windermere e Lord Darlington, suo spasimante. La cena per festeggiare con gli amici e la buona società inglese il compleanno di Lady Windermere. La scelta infausta di Lady Windermere di seguire il suo spasimante. Il salvataggio in extremis da parte dell’odiata rivale, con conseguente pericolo per la sua ritrovata reputazione, che però una donna smaliziata sa rigirare a suo vantaggio.

Una commedia brillante che ebbe sin da subito il meritato successo. Un ventaglio, in questo caso regalo di compleanno ma accessorio femminile per antonomasia che Wilde fa assurgere a simbolo di ciò che in epoca vittoriana era una donna, se non altro nei “quartieri alti” – e due donne a contrasto: Lady Windermere, innocente puritana, affascinante e aristocratica giovane moglie, fedele al marito fino a prova contraria, simbolo di un’aristocrazia che Wilde mette alla berlina – insieme al suo contrappunto, costituito da Mrs. Erlynne, una donna esperta, che ha avuto un assaggio del mondo, ha perso l’innocenza, ma in compenso furbizia e consapevolezza dei falsi valori dell’aristocrazia fanno assurgere a involontaria eroina.

Il tutto giocato in case e salotti aristocratici, tra conversazioni ipocritamente fatue e giochi meschini che rischiano di finire in tragedia, ma che Wilde rende sempre brillanti e piacevolissimi da leggere ed in cui gli uomini fanno anche la parte di inconsapevoli marionette nelle mani di qualche donna che l’esperienza ha reso meno innocente.

Vizi e virtù di una società oramai superata, ma di cui ci piace spesso leggere.

Spassosissime le scene con la Duchessa di Berwick e la figlia Agatha, che la madre tratta da deficiente e sua estensione priva di udito… da leggere, anzi no!, ancor più delizioso sarebbe poter assistere alla commedia a teatro!

“Non mi piacciono i complimenti, e non vedo perchè un uomo debba pensare che sta facendo un enorme piacere a una donna quando le dice un mucchio di cose senza crederci”. 

E brava Lady Windermere: se l’hai capito tu, perché mai non riusciamo a mettercelo in testa noi donne, ad un secolo di distanza? 
 
A presto,




2 commenti:

  1. Ciao Marina! Adoro Oscar Wilde ma questa commedia non l'ho mai letta... e tu mi hai fatto venire voglia di andare a vederla a teatro! Chissà se in zona qualcuno la metterà in scena prima o poi? Io intanto prendo nota del titolo!

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  2. Ciao Nadia
    Ehhh piacerebbe anche a me vederla a Teatro.
    Ogni tanto devo leggere questo tipo di commedie... ti portano in un altro mondo!
    Buon fine settimana, Ciao!

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