venerdì 12 giugno 2020

Letture con Marina #94 - Recensione de L'ultima moglie di J. D. Salinger di Enrico Deaglio

Buongiorno lettori, è di nuovo venerdì quindi torna Marina, con un libro a 5 stelle!
E’ fatta! Trovato il libro da 5 stelle. Non pensavo sarebbe mai accaduto… Mi sono sempre detta che le 5 stelle sarebbero state tipo un miraggio, che mi avrebbe spronata alla ricerca del romanzo perfetto. E invece, Giugno 2020, ammaino la bandiera della prudenza ed isso quella dell’entusiasmo e della felicità più assurda. E per ben due diversi motivi, a ben pensarci!

Titolo: L'ultima moglie di J.D. Salinger
Autore: Enrico Deaglio
Casa editrice: Marsilio, 2020
Pagine: 112
Trama: Quando una mattina il campanello di John Taliabue, professore di letteratura comparata alla New York University, suona insistentemente, né il professore né chi legge può immaginare che aprendo la porta si troverà davanti Mark Simonetti, agente dell’FBI con tanto di tesserino, specializzato in “crimini letterari”. Il crimine letterario che il Bureau non ha mai smesso di investigare riguarda l’infinita scomparsa di J.D. Salinger dalla vita pubblica. John Taliabue non vorrebbe saperne niente, mal sopporta l’FBI, invece qualcosa sa, e per la prima volta nella vita si sente costretto a parlare. La letteratura insegnata e amata da John Taliabue e il Giovane Holden sono inoltre l’occasione per analizzare il mito americano nell’epoca di Trump. Con una prosa avvincente, Enrico Deaglio, uno dei maggiori giornalisti italiani, si avventura nella vita e nella scrittura di Salinger con intelligenza, curiosità e una rara capacità di racconto. Se la memoria è un sentimento, quella di Enrico Deaglio e John Taliabue è un sentimento di irrinunciabile avventura.

 



RECENSIONE:


Da dove partire per iniziare a parlare di questa meraviglia che ha creato il Sig. Enrico Deaglio? Forse dal fondo, perché l’impalcatura del romanzo merita diverse riflessioni, che non è facile mettere insieme in maniera analitica, tante sono le cose di cui vorrei raccontarvi. E quindi parto dal fondo e dal secondo motivo del mio, chiamiamolo così, compiacimento. Chiara Valerio, che dirige dal 2018 la nuova collana “Passa Parola” di Marsilio, chiama Deaglio per chiedergli in che rapporti è con il Salinger. Che domande!, il Jerry è amico dell’Enrico e gli tiene compagnia da sessant’anni. E così “nasce questo libretto, una specie di fantasia che immagina una storia dei nostri tempi, con FBI, Putin, Trump, tutti alla ricerca del Grande Segreto dello Scrittore Recluso”. La maggior parte dei personaggi che si incontrano in questo romanzo non esistono naturalmente, e quelli veramente esistiti di cui vi accennerò tra breve, sono una ricostruzione semi-fantasiosa giocosa del Deaglio… O forse no? Di una cosa però siamo certi: Leah invece è vera. Ed è morta. Forse Doppelgaenger di Anna Frank, o forse semplicemente una donna che identifica una città. Oppure semplicemente, come dice Salinger stesso, “A Girl I Knew”.

Si tratta di una storia d’amore, questa a mio avviso è la lettura principale. Un amore che avvinghia Salinger a Deaglio, a Taliabue: in fondo ciascuno racconta in qualche modo la storia dell’altro, fatto salvo di avere l’accortezza di andare a ritroso, ma tenendo sempre saldamente Deaglio nel mezzo, come collante tra gli altri due. O forse Salinger è il deus ex machina per la vita degli altri due. O forse semplicemente è tutto un gioco di specchi, dove il divertissement è lo scopo finale di Deaglio, che grazie alla voce del Professor John Taliabue ci racconta, divertendosi appunto, della vera bomba atomica, creatasi con la pubblicazione de “Il Giovane Holden” (The Catcher in the Rye): perché conoscerne il segreto, significa“ avere il monopolio dei sogni dell’adolescenza del mondo.”

Giocato con ironia tra la serietà delle vicende storiche reali e le considerazioni divertenti di un italo-americano, Professore di letteratura comparata alla New York University, Deaglio rinnova la figura dell’Holden Caufield con un ritorno immaginifico di questo adolescente che è diventato negli Stati Uniti d’America un eroe eponimo di tutta una generazione.

Tra il poeta Robert Burns, scozzesi con whiskey e segale, spie russe ed FBI, tutti alla ricerca del perché uno scrittore del calibro di J. D. Salinger si sia volontariamente rinchiuso per decenni, ecco che spuntano connessioni con John Lennon ed il suo assassino, lettore ossessionato dal The Catcher. E che dire di Fernanda Pivano, definita una groupie della Cia? Signore!, questo romanzo è da rileggere, giuro. Epperò quanta tristezza per uno scrittore, la reclusione volontaria. Sarà stata la Guerra?, o la paura del successo? E le mogli recluse… un nuovo romanzo da scrivere, togliendo naturalmente l’ultima, la spia rossa nelle sembianze di Anais Nin.

Un solo piccolo accenno alla sedicenne Leah, cui Deaglio dedica il romanzo, ragazza viennese che permette all’autore di parlare del Salinger soldato nei suoi terribili tre anni di guerra. Qui veramente esiste un altro e più fine livello di lettura, credo. Per tutte le considerazioni, i rimandi, gli agganci tra Scrittore, Romanziere e Professore e la Storia che ha travolto l’Europa prima, coinvolgendo tutto il mondo poi.

Tutto questo mi ha costretta a fare delle furiose ed appassionate ricerche in Internet, a cominciare dal fotografo e dall’omicida di John Lennon, per proseguire con il commilitone di Salinger e altre cose, tra cui Vienna, la Guerra e naturalmente Leah e il ripensamento del racconto “A girl I knew”, pubblicato sulla rivista “Good Housekeeping” nel 1948.

E la copertina scelta per questa edizione, che solo ad osservarla si colgono così tanti significati dell’Holden, che è un miracolo di scelta editoriale. Basta, dopo aver letto Deaglio, devo leggere dell’altro Deaglio e soprattutto rivedere in un’altra ottica il giovane Catcher in the Rye (del resto Einaudi e Calvino la sapevano lunga quando hanno deciso di non intitolare Il Giovane Holden “il terzino nella grappa” o “il prenditore nella segale”).

Non ci avete capito molto? Eppure anche così è “Meraviglioso, no? La tristezza vi si scioglie in bocca, vero? Se non vi succede è meglio che leggiate questo meraviglioso romanzo: parola d’onore!

A presto,





2 commenti:

  1. Tanti auguri di buon compleanno Marina! Trovare il libro da 5 stelle è davvero un gran regalo!

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  2. Ciao Nadia!
    Grazie x gli auguri 🥳
    Diciamo che mi sono fatta il regalo di compleanno 😃 Libro molto molto bello. La collana Passa Parola della Marsilio non sbaglia 1 colpo!
    Ciao e buon fine settimana 🤗

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