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giovedì 16 luglio 2020
Recensione IN ANTEPRIMA #365 - La linea del sangue di Jesmyn Ward

lunedì 6 maggio 2019
Recensione #298 - Canta, spirito, canta di Jesmyn Ward
Oggi torno con una recensione, quella del libro Cante, spirito, canta di Jesmyn Ward, edito da NN Editore, di cui ringrazio l'ufficio stampa per la copia, pag. 268. Secondo volume della Trilogia di Bois Sauvage. Il primo libro, Salvare le ossa, l'ho recensito qui.

"Preparatevi. Se deciderete di prendere in mano questo libro dovrete farlo con la consapevolezza che vi ritroverete al cospetto di un libro forte, crudo, duro, esageratamente crudele a volte ma anche assolutamente ammaliante."
Cominciava così la recensione di Salvare le ossa, il primo libro di questa trilogia e, un anno dopo, questo è ancora il modo migliore per parlare di questo nuovo volume.
martedì 8 maggio 2018
Recensione #238 - Salvare le ossa di Jesmyn Ward

Preparatevi. Se deciderete di prendere in mano questo libro dovrete farlo con la consapevolezza che vi ritroverete al cospetto di un libro forte, crudo, duro, esageratamente crudele a volte ma anche assolutamente ammaliante.
Lo stile dalla Ward non può non colpire. È raffinato ma sboccato, colto ma capace di raccontare storie in cui di certo la cultura non è al primo posto, durissimo e doloroso ma anche capace di dare speranza. Ecco, non trovo altro modo per raccontare la Ward se non parlare delle sue contraddizione che credo siano proprio le caratterische che la rendono così unica.
Siamo a Bois Sauvage, in Mississippi e facciamo la conoscenza di una famiglia che vive ai limiti del paese, in una depressione - chiamata non per niente la Fossa - in cui convivono con rottami e con se stessi. Non è una famiglia facile. Quattro fratelli: Skeetah, Randall, Esche ed il piccolo Junior. Il padre è un ubriacone che tra un bicchiere e l'altro cerca di prepararsi al meglio a quello che sembra essere uno degli uragani del secolo - e lo sarà! - la madre è morta mettendo alla luce il fratello più piccolo e da allora sono stati Esch e Randall a prendersi cura di lui. Skeetah non ha occhi che per China, la sua pitbull, con la quale vive praticamente in simbiosi e alla quale fa fare combattimenti tra cani per raccimolare qualche soldo ma anche per determinare la propria supremazia.
È così che passano il tempo alla Fossa, tutti tranne Esch, che è appassionata degli Argonauti cui paragona a volte la propria vita, fantasticando proprio come una qualunque ragazza normale della sua età dovrebbe fare.
Ma Esch è tutto fuorchè una ragazza normale per la sua età. Essere cresciuta senza madre, con un padre praticamente inesistente e con un fratellino piccolo cui badare l'ha fatta crescere troppo presto; e l'ambiente in cui vive non l'ha certo aiutata a stare lontana dai guai. Si concede spesso Esch, troppo spesso, ma alla fine si innamora, probabilmente di quealcuno che non la merita ma, si sa, a volte in amore, sbagliando, ci si accontenta e lei si accontenta di essere cercata per fare sesso, si accontenta che Menny non la baci mai e non la guardi mai in faccia pur di averlo anche solo per qualche minuto per se. Il destino però ci mette del suo ed Esch resta incinta e decide, finchè può, di tenere nascosta a tutti la sua pancia che vuole esplodere ed urlare al mondo il suo segreto.
È proprio Esch la narratrice di questa storia, è lei che ci fa conoscere il resto della famiglia attraverso il suo racconto, è lei che ci porta con se nelle scorribande con i fratelli nelle case dei bianchi per rubare quello che può essere utile per superare l'uragano in arrivo.
Ci trascinerà anche ad assistere alle lotte tra cani e, fidatevi, non sarà una bella esperienza perchè l'autrice decide di raccontarci tutto, nei minimi dettagli, anche le cose più brutali, anche quelle che fanno male. Perchè? Me lo sono chiesta spesso durante la lettura, anche arrabbiata con lei per averci trascinato in qualcosa cui forse non avremmo voluto assistere. Ma poi una risposta me la sono data: queste cose nella realtà esistono, succedono ogni giorno, ed è inutile far finta di nulla, credere che non vedendole in realtà non accadano e quindi ce le sbatte in faccia perchè se una vita ha deciso di raccontare è necessario che questa sia il più possibile reale. E, credetemi, mai come questa volta, leggendo un libro, ho creduto di vedere la scena con i miei occhi, ed ho sofferto come poche volte mi capita di fare. Che poi, lo sapete, io sono avvezza ai thriller, alle cose crude, alle scene forti ma alcune di quelle lette in questo romanzo, forse perchè reali, plausibili, vere sono molto più difficili da immaginare di un qualsiasi libro horror che esiste. Ma resistete, andate avanti, anche quando vi sembrerà di non poter sopportare oltre perchè la Ward sa il fatto suo e saprà ricompensarvi.
Dodici giorni narrati e la sensazione di aver letto di anni e anni.
L'attesa e la preparazione all'uragano - il cui arrivo, invece, occupa una minima parte del libro - creano un'accentuazione del contesto difficile in cui questa famiglia vive; tutto è labile, indefinito, ed il lettore lo vive sulla sua pelle, come se fosse lì a picchiare con il martello su quelle assi che servono a riparare le finestre, come se si trovasse con Esch in bagno quando le due lineette le confermano una verità che sapeva già, come se le ferite di quei cani fossero le sue.
Quindi sì, ho sofferto. Sì, è stato duro arrivare alla fine. Sì, ho avuto i brividi per come alcune scene mi sono state raccontate ma, nonostante tutto vi dico: leggetelo, perchè una scrittura così non è facile trovarla, perchè arriverete alla fine pensando ne sia valsa la pena. Però vi dico anche: fatelo quando sarete pronti per leggere qualcosa che possa farvi male, ferirvi e segnarvi e non ne resterete delusi perchè questo tipo di libro, proprio come le ferite che lascia, è di quelli difficili da dimenticare.
Perchè alla fine della sofferenza resta la speranza verso la vita, resta l'unione e la lealtà verso la famiglia, resta la vita!
VOTO:

lunedì 7 maggio 2018
BibliOmaggi #25
Buongiorno, buon lunedì. Passato bene il week end? Il mio è volato, come sempre, a causa del milione di cose da fare.
Rieccomi con una puntata di BibliOmaggi, per la prima volta con la nuova veste grafica. So che non è passato molto tempo dall'ultima volta ma non potevo non mostrarvi ciò che è arrivato nuovamente nella mia libreria!
Rieccomi con una puntata di BibliOmaggi, per la prima volta con la nuova veste grafica. So che non è passato molto tempo dall'ultima volta ma non potevo non mostrarvi ciò che è arrivato nuovamente nella mia libreria!
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Fai piano quando torni di Silvia Truzzi, edito da Longanesi, che ringrazio per la copia, 272 pagine. Data pubblicazione: 08 marzo 2018.
Di questo libro ho sentito parlare tanto e in modo contrastante. A me incuriosisce moltissimo quindi lo leggerò al più presto.

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Salvare le ossa di Jesmyn Ward, edito da NN Editore, che ringrazio per la copia, 320 pagine. Data pubblicazione: 16 aprile 2018.
Una storia famigliare che mi incuriosiva un sacco, soprattutto perchè la Ward è la prima donna in assoluto ad aver vinto per ben due volte il prestigioso National Book Award, quest'anno con Sing Unburied Sing e nel 2011 proprio con Salvare le ossa! L'ho letto e finito, a breve troverete sul blog la recensione.

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La scrittrice del mistero di Alice Basso, edito da Garzanti, che ringrazio per la copia, 320 pagine. Data pubblicazione: 26 aprile 2018. Adoro Alice, adoro Vani e Berganza quindi non potevo esimermi dal leggere il quarto e ultimo capitolo della loro storia! L'ho iniziato nel weekend e per ora posso solo dire che Alice non si smentisce.

Grazie a una protagonista unica nel suo genere, Alice Basso si è fatta amare da lettori e librai. Le sue storie a tinte gialle, costellate di citazioni letterarie, creano dipendenza. Dopo il successo di L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome, Scrivere è un mestiere pericoloso e Non ditelo allo scrittore, un nuovo imperdibile romanzo in cui dare vita a un libro, risolvere un caso e accettare di essere innamorati sono tre passi complicati ma insolitamente legati tra di loro.
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Il quaderno rosso di Michel Bussi, edito da edizioni e/o, che ringrazio per la copia, 448 pagine. Data pubblicazione: 09 maggio 2018. Se mi seguite sapete che adoro questo autore e lo ritengo uno dei più bravi giallisti contemporanei quindi non potevo non avere questo libro che uscirà tra due giorni. Ovviamente mi aspetto grandi cose!

A cercare di dipanare la matassa è Petar Velika, un commissario fin troppo navigato, coadiuvato dal tenente Flores, giovane poliziotto tecnologico, ma senza esperienza sul campo, che si è innamorato degli occhi dell’assassina appena li ha visti sulle registrazioni delle telecamere di sorveglianza. In quattro giorni e tre notti è un susseguirsi pirotecnico di cacce all’uomo, omicidi sventati o eseguiti, dirottamenti di yacht, traversate del Sahara, naufragi. È il misterioso tesoro di Leyli quello che in realtà tutti stanno cercando? O il suo diario segreto, il famoso quaderno rosso che contiene troppi nomi di intoccabili perché ci si possa permettere che venga trovato? E cosa c’entra in quell’intrico di delitti e bugie il pallone Morocco 2015 di Tidy, il figlio più piccolo di Leyli?
Che ne dite? Quale vi ispira? Vi auguro una splendida giornata.
A presto
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